| inviato il 26 Dicembre 2024 ore 16:33
Sto per comprare un po' di bottiglie per chimici e può venire comodo distinguere sviluppo, arresto, fissaggio e altri bagni per tipologia, non solo tramite etichette ma anche per colore e trasparenza delle stesse. Sicuramente quelle per i rivelatori saranno nere opache. Quelle per i fissaggi pensavo bianche opache. Mi chiedevo se avesse senso prenderne qualcuna semitrasparente per l'arresto o se anche il semplice acido citrico / acetico si possono snaturare con l'energia della luce - peraltro sarebbero poi messe tutte in un carrello chiuso che di solito riceve pochissima luce. Il fissaggio essendo un composto - tiosolfito di ammonio o di sodio - che si scinde a 150° direi che è meglio tenerlo al buio. |
| inviato il 26 Dicembre 2024 ore 20:48
i miei 2 cents ... le migliori bottiglie per conservare i chimici sono quelle in vetro ... ma non sono le più facili da "gestire". In seconda battuta (le migliori per me) sono quelle in polietilene ad alta densità (abbr. HDPE) che, guarda caso, sono quelle che normalmente usano i produttori. Trovo comodissime quelle dei detersivi liquidi per piatti (Sole Piatti le migliori) che SONO in HDPE, a cui applico (se sprovviste) tappi tipo "sport". Si spremono benone ed il tappo non fa entrare aria; quelle Sole Piatti hanno il tappo "sport".
 I normali chimici commerciali, quelli che vanno per la maggiore, non hanno problemi di stoccaggio e NON temono la luce ... ovviamente NON quella diretta del sole. Tant'è che normalmente le bottiglie dei produttori non sono scure e generalmente nei negozi sono stoccate banalmente sugli scaffali. Tutte le bottiglie Adox, Ilford, Kodak etc etc ... sono in HDPE e SONO semi trasparenti. Per il resto basta scrivere con un bel pennarellone, Sviluppo, Stop, Fix etc etc ... e non serve nemmeno l'etichetta. |
| inviato il 26 Dicembre 2024 ore 21:30
anche con le bottiglie hai il braccino corto beh si il materiale è quello però vedi che usano le bottiglie trasparenti solo per i saponi. Poi hanno l'apertura piccola il che li rende difficili da riempire al volo dalla tank e in ultimo sono difficili da accatastare in una scatola rigida. Le bottiglie per chimici sono dei parallelopipedi che puoi anche impilare. Le ho trovate ovviamente in Cina perché sono quelle che poi vendono qui su ebay - -. Tutte queste cose una volta erano fatte anche in Italia ma trovarle su internet non cinesi è impossibile. Morale siccome il fornitore che le ha ha esaurito quelle bianche opache a tappo rosso, che volevo destinare all'arresto, volevo capire se mettendo l'arresto in quelle trasparenti a tappo rosso - che ha - si rischiava qualcosa. Pensandoci bene l'acido acetico se proprio non lo si mette al sole ha poco da scomporsi. Se guardi i chimici di Ilford sono tutti in bottiglie opache. Altri usano bottiglie trasparenti forse per risparmiare, poi però vorrei capire se i loro prodotti durano tanto quanto. |
| inviato il 26 Dicembre 2024 ore 22:03
“ Poi hanno l'apertura piccola il che li rende difficili da riempire al volo dalla tank ... „ un imbuto??? “ Se guardi i chimici di Ilford sono tutti in bottiglie opache. „ Anche Adox ed altri usano bottiglie opache. Le bottiglia SOLE PIATTI SONO OPACHE (si vede dlla foto sopra) e MORBIDE, a differenza delle Svelto etc etc che sono trasparenti e più rigide. Ma la cosa importante è il materiale (HDPE) ed il TAPPO SPORT. L'assenza di aria aiuta tantissimo la vita dei chimici e non c'è niente di meglio del tappo sport. |
| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 0:04
aspetta... cos'è il tappo Sport? |
| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 1:41
aaah i funghetti estraibili. sono comodi se devi estrarre ma se devi reimmettere è tutto un casino. sto cercando di capire quante bottiglie mi servono realmente. ne ho 9 a soffietto delle quali sto usando 1 per id11, una per stop e una per fissaggio. In tutto 4 sicuramente sono state usate per rivelatori. 3 sicuramente per fissaggi. 1 sicuramente per stop. e 1 secondo me è nuova e posso assegnarla a quel che voglio. l problema con quelle a soffietto sono i residui nelle pieghe. I residui peggiori sono quelli del fissaggio, poi quelli oleosi dello sviluppo specie se lo riutilizzo. Lo sviluppo però lo uso ormai sempre 1:1 quindi non lo riverso dentro la bottiglia usato con particelle di argento e quindi a maggior ragione non ho i residui ma mi serve poter togliere aria -> quindi meglio a soffietto. Quindi devo prendere almeno 1 bottiglia rigida da mezzo litro per il fissaggio per le pellicole. Poi considerato che voglio farmi i 5 litri di Xtol e tenermi una bottiglia per un eventuale altro rivelatore che dovesse servirmi per un rullino particolare prendo 4 bottiglie rigide nere per l'Xtol. tengo 1 a soffietto per il quinto litro di Xtol o quello corrente che vado a consumare. 1 a soffietto per un altro rivelatore. le soluzioni che uso per due giorni di stampa non credo facciano a tempo ad incrostare le bottiglie - giusto? - quindi posso riutilizzare 1. soffietto da rivelatore 1. per lo stop (quella nuova) o quella che sto usando adesso per lo stop della pellicola che vado a sostituire con una rigida da 1/2 1. per il fissaggio di quelle 3 che ho delle quali una sto usando per il fissaggio della pellicola ma sarebbe sostituita da una rigida da 1/2. se devo conservare per un giorno un altro bagno successivo al fissaggio magari con un viraggio o un eliminatore di iposolfito posso usare una di quelle per fissaggio che destinerei permanentemente a quel bagno. quindi le rigide: 4 bottiglie nere da 1l, 1 da mezzo a tappo rosso per lo stop, 1 da mezzo con tappo blu per il fissaggio - o due per sicurezza visto che il fissaggio è tremendo ed è da vedere se poi riesco a pulirla. Rimango con 2 a soffietto per rivelatori pellicola e 1 per la carta, 1 a soffietto per stop carta, 1 fissaggio carta. Me ne avanzano 5 che finiscono in box. questo è il piano. Se poi anche nella notte in cui dovessi mettere i bagni usati per la stampa mi si insozzassero le bottiglie a soffietto di rivelatore e fissaggio, dovrei sostituire anche quelle con bottiglie rigide. |
| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 9:02
Boh ... Troppe paranoie. uso un sistema decisamente più semplice. Comunque il tappo sport serve solo a tenere sigillato il chimico ed estrarre facilmente l'aria spremendo la bottiglia. Per le operazioni di svuotamento e riempimento, basta svitarlo. |
| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 9:18
Prevedendo lo sviluppo oggi pomeriggio, ho portato in casa le bottiglie
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| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 9:21
invece dell'acido acetico usa il citrico va bene ugualmente e non puzza, lo puoi usare per altri scopi. Io non uso bottiglie a soffietto, spruzzo prima di richiudere un pò di gas butano. Io sempre dalla Cina ho preso bottiglie nere con tappo ampio. |
| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 10:24
Ho avuto a volte problemi di residui con le bottiglie a soffietto per cui mi fidavo. Preferivo, come fa Schyter premere bottiglie normali ma morbide per ridurre l'aria. Usavo spesso anche io ID11 diluito 1+1 e lo tenevo ( concentrato) in contenitori piccoli per ridurre il problema aria. Difficile valutare però, il materiale di alcune bottiglie comprate su internet, per cui potrebbe essere utile l'utilizzo dei contenitori proposti |
| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 10:46
quando le quantità sono minime utilizzo queste bottigliette HDPE morbidissime, spremibili (che fortunatamente per lavoro ne ho a disposizione quante ne voglio) a cui, dopo l'utilizzo col beccuccio che si vede in foto, sostituisco il tappo con quello SPORT... spremo fuori l'aria e via. Metto l'etichetta originale sulla bottiglia (in questo caso Adofix)
 Sono le piccole bottigliette (250ml) che i fornitori di consumabili per elettronica, utilizzano per metterci lo Spellicolabile/Pelabile. |
| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 18:40
“ invece dell'acido acetico usa il citrico va bene ugualmente e non puzza, lo puoi usare per altri scopi. „ si ho detto acido acetico per abitudine ma è da un po' che non lo uso più e anch'io ero già passato al citrico. però il concetto non cambia. credo che siano entrambi acidi che con un po' di luce non si alterino. peraltro costano molto poco |
| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 21:45
sono pochissimi i chimici che si alterano in luce ambiente e praticamente nessuno di quelli commerciali già pronti che vanno per la maggiore. Sono inutili precauzioni. Ben più importante stoccarli in luoghi freschi e asciutti; e questo è scritto pure nei bugiardini. Al contrario non troverai mai sui datasheet il consiglio di stoccarli in contenitori oscurati. |
| inviato il 27 Dicembre 2024 ore 23:09
“ Al contrario non troverai mai sui datasheet il consiglio di stoccarli in contenitori oscurati. „ rivelatori e fissaggi hanno molecole meno stabili. Sono pieni di sali che con un po' di energia potrebbero tornare in condizione non ionica. Non è una questione di si / no ma di quanti statisticamente riescono a prendere energia a sufficienza. E' come quando impressioni la pellicola nei toni medi: chi ti dice quali particelle di bromuro di argento si scinderanno e quali no? non si scindono tutte se no avresti un nero profondo e neanche nessuna se no alla fine lì avresti la pellicola trasparente. Lo tratti statisticamente. Se tieni la tua soluzione di sviluppo o di fissaggio fuori dagli armadietti in bella mostra, in contenitore trasparente, prima ti dura meno. Quanto meno dipende ovviamente da quanta luce, a che frequenza ecc. Certo c'è un minimo livello di energia sotto il quale è ininfluente. |
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