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Il pensiero proibito


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avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 6:25

Premetto che non è una discussione politica:
In questi giorni parrebbe che il conflitto dell'invasa Ucraina abbia cominciato a muovere i primi passi verso proporzioni potenzialmente globali.
Lasciando, appunto, fuori la politica e le scelte dei paesi Nato che naturalmente hanno sostenitori e detrattori mi chiedo questo.
Umanamente, o disumanamente, avrebbe senso correre il rischio di estinguersi tutti per salvarne qualcuno?
Me lo chiedo io e se lo chiedono anche in Ucraina, dove leggo esserci un vasto movimento popolare che predica meglio invasi che morti!
Voi cosa pensate? Meglio stare dritti o meglio una bomba atomica in testa?
Per mantenere la sovranità di un paese*, che comunque scomparirebbe, noi e i nostri figli dobbiamo morire?
Tutti per uno uno per tutti?


*si sa che a nessuno dei potenti importa davvero dell'Ucraina e che è tutta una questione di peso geografico, di interesse economico e politico. Ma facciamo finta che sia vero per semplificare la discussione.

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 7:20

La vita è una, salvo che c'è chi crede nell' aldilà. Io se avessi un figlio forse potrei morire per salvarlo da un pericolo diretto e immediato (casa in fiamme, faccio il possibile per tirarlo fuori se è rimasto bloccato).
Se potessi scegliere, a morire per altri, tanto meno per aspirazioni geopolitiche di soggetti lontani per geografia, interessi e aspirazioni, non ci penserei proprio.
Ovviamente i popoli sono carne da macello e quindi sarà quel che sarà

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 7:58

""Per mantenere la sovranità di un paese*, che comunque scomparirebbe, noi e i nostri figli dobbiamo morire?"

Mi sembra un film già visto in passato e che, come al.solito, abbiamo dimenticato.

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 8:03

Hai ragione nell'idea, però nessuna delle parti aveva la bomba e penso dovrai ammettere che non è per nulla la stessa cosa sul piano delle conseguenze potenziali.

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 8:35

Quello che la storia dovrebbe insegnare dall'esperienza tedesca viene PRIMA dell'inizio del conflitto, ma è scomodo ricordarlo perchè pone pesanti responsabilità nei paesi "vincitori" nella costituzione delle condizioni per la nascita del nazismo.
Quando Hitler è partito con l'invasione della Polonia, aveva già intenzione di invadere tutta l'europa, sarebbe servito a poco o nulla la reazione degli alleati con qualche mese di anticipo.

Infatti, qualcosa è rimasto almeno alla fine della seconda, dove gli alleati hanno evitato di ripetere lo stesso errore di schiacciare le economie e le società dei paesi perdenti.

Ma con il crollo della unione sovietica, questo non è stato fatto: l'occidente, gli usa in particolare, hanno voluto prendere probabilmente più terreno di quello che la russia era disposta a perdere e, soprattutto, di farlo dall'alto di una posizione di vincitore.

Quando hanno ridefinito i confini degli attuali "stati cuscinetto", avrebbero fatto meglio a considerare che in questi territori c'erano comunque comunità russe, e sarebbe stato meglio pensare anche a proteggerle dalla "giusta" rabbia dei locali.

Il risultato è stata una serie quasi ininterrotta di guerre nei paesi balcani dagli anni 80 ad oggi.

Mettersi di mezzo come ha fatto ora l'europa, improvvisamente e con un livello tale di impegno, non ha ragioni logiche ed è solo frutto di un disegno politico o ideologico (che forse è anche peggio).

Il concetto di armistizio prevede per forza di cose un compromesso ANCHE da parte del paese aggredito. L'importante dovrebbe essere fermare le armi, come prima cosa. Poi, ad armi ferme, si valutano le eventuali sanzioni per il paese aggressore e gli aiuti per quello aggredito.

Ma la realtà è che ne' il governo ucraino e nemmeno quello europeo vogliono il cessate il fuoco. Vogliono l'estensione del conflitto.
In ucraina il sostegno popolare è crollato e il delinquente sta nascosto nei bunker per non farsi linciare dalla popolazione, stanca di una guerra sostanzialmente inutile e ormai ridotta a carne da macello, con pattuglie che sequestrano le persone per strada o vanno a cercarle nelle case per mandarle al fronte.
In europa, invece, è ancora pieno di buonisti da salotto che sono pronti a sacrificare anche tutta la popolazione europea per la salvezza dell'europa.

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 8:35

Beh Ric...cosa comporterebbe arrendersi?
quali libertà andrebbero perse?
Alla fine è tutto li...

Nei paesi veramente liberi, dove la gente può scrivere quello che vuole in rete ecc senti solo lamentele riguardanti libertà calpestate ecc ecc...tutti danno per scontate certe cose che in altri paesi del mondo scontate non sono.

Quindi di mio ti direi che se arrendermi significa perdere certe libertà, meglio combattere...se viceversa cambiare "padrone" non mi cambia la vita, posso anche sventolare serenamente un'altra bandiera

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 9:11

Non so: mi sembrano tutte frasi fatte.
Il "delinquente" poteva tranquillamente assicurarsi una vita serena all'estero e lasciare il suo paese alla mercé dell'invasore. E non l'ha fatto.
Credo che anche dall'altra parte non vi siano tutti questi apprezzamenti verso il despota che li governa.
L'occidente sappiamo benissimo che è solo un'accozzaglia di interessi.

Io non so quale possa essere la soluzione, ma sicuramente non lo è il chiamarsene fuori.

E' la stessa cosa che succede con i problemi climatici: tutti a deridere (od offendere) una ragazzina svedese, che ha avuto la sola colpa di aver posto un problema, e a sostenere che non vale la pena fare più di tanto visto che il resto del mondo se ne frega. Tutte le scuse son buone pur di non rinunciare a niente, salvo poi prendersela con lo Stato quando la propria casa finisce sott'acqua.

Come canta De Gregori "la storia non si ferma davvero davanti a un portone".



avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 9:36

Angor la tua analisi è storia, non è attacabile. Si potrebbe anche menzionare la crisi dei missili di Cuba che ha avuto nella reazione americana lo stesso identico movente di quella russa oggi.
Del resto non si può negare che l'ideologia delle persone interventiste ha delle frecce al suo arco.
L'ideale di sconfiggere l'invasore è si giusto in linea generale, ma va detto che questo sentimento deve essere sostenuto non per partito preso ma analizzando il perché, i pro ed i contro.
Questo manca secondo me. Le persone che la pensano come te Hardy su guerra e clima ragionano col cuore e davvero, ribadisco, la vostra idea è buona e giusta, ma fate fatica a vedere oltre la vostra passione nel sostenerla. A volte bisogna essere analitici e chiudere gli occhi davanti allo schifo, se no si soccombe tutti.
@Luca sempre pragmatico e ci sta.



avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 9:37

Secondo me tirare le cose per le lunghe, con mezze misure e piedi di piombo non serve a niente. E' stato così per il COVID (che se avessero lasciato sfogare come qualsiasi altra epidemia del passato si sarebbe risolta da sola molto più in fretta, magari con lo stesso numero di morti concentrati in un lasso di tempo minore) ed è così per questa "guerra a rate" che con queste modalità durerà anni e alla fine farà comunque un sacco di morti. Molto meglio lo scontro duro e puro subito, con un sacco di morti purtroppo, ma almeno finisce in fretta e poi torna l'equilibrio. Invece così non finirà mai e alla fine i morti saranno pure di più. Questi aiuti centellinati e con limitazioni all'utilizzo li trovo ridicoli, è come voler svuotare un fiume con i secchi, vai avanti all'infinito; se vuoi eliminare il problema del fiume agisci a monte, deviandolo, costruendo una diga ecc. E così in questa guerra: impedire di attaccare il territorio russo comporterà solo un inutile protrarsi del conflitto e alla fine l'Ucraina capitolerà comunque. Sarebbe allora molto meno × abbandonarla subito al suo destino. L'alternativa è tirare fuori le palle e avere il coraggio di affrontare la Russia, anche in un conflitto globale, tanto la razza umana non si estinguerà, eventualmente verrà sfoltita (che non è detto sia un male, anzi...).
Io non so quale delle due scelte sia quella giusta, ma di sicuro trovo che non sia giusta questa via di mezzo attuale.

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 9:39

Ho ascoltato parlare una giornalista che è stata in quelle terre, aveva parlato con le donne.
Quando i russi sono entrati hanno preso possesso delle loro case per viverci e usare le donne come schiave e giocattoli sessuali.
Quando la città è stata liberata quelle donne seguivano i soldati ucraini nella speranza di trovare i propri carnefici morti sul campo.
Parlare di pace e convivenza non è così banale, è facile fare retorica e dire cosa è giusto comodamente qui, ma credo che nessuno sa cosa farebbe se si trovasse li.
Dopo l'ucranina comunque c'è la moldavia, poi la georgia ecc...
L'occidente si muove seguendo i propri interessi? sicuramente, ma non credo che girarsi dall'altra parte sia comunque una soluzione.
Non ci sono santi, l'ucraina è uno stato dove corruzione e criminalità sono sempre state diffuse, ma la situazione non si risolve in maniera banale e non credo che qualcuno ha il coraggio di dire a quelle donne che è meglio essere schiave e sacrificarsi piuttosto che far rischiare la vita ad altri

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 10:05

@Diebu
Secondo me la guerra è sbagliata e farne una per risolverne un'altra non è la soluzione giusta. Bisogna scendere a patti. Del resto le schifezze che accadono, come l'esempio di Matteo, accadrebbero anche qui, prima o dopo, se si entrasse in un conflitto globale.

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 10:07

Quindi cosa suggerisci? lasciarli al loro destino tanto non siamo noi a essere invasi?
meglio loro che noi, quindi evitiamo e fin che non tocca a noi fingiamo di non vedere?

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 10:21

Patteggerei con Putin cercando di ottenere garanzie. Tu cosa faresti?

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 10:22

Una cosa è certa, fornire mine antiuomo per poi passare i 10 anni successivi finita la guerra a sminare nel migliore dei casi o a rendere inibito il terreno con persone e bimbi che successivamente moriranno o perderanno arti non è certo la soluzione.

2024 la guerra semmai dovrebbe essere solo economica e anche quella fa i suoi morti, ma boh, per lo meno è meno da animali che una guerra basata sulla forza bruta. Imho ovviamente.

avatarsenior
inviato il 22 Novembre 2024 ore 10:28

Patteggerei con Putin cercando di ottenere garanzie. Tu cosa faresti?

sei la donna violentata, patteggeresti con putin.
Putin non ha mai proposto un patteggiamento.
Non siamo ipocriti di le cose come stanno, non tocca a me e come ci giriamo dall'altra parte per tanti luoghi martoriati come niger, congo, sudan ecc.. possiamo far finta di nulla anche qui
Però poi bisogna anche accettare che se toccasse a noi gli altri dovrebbero ragionare così e non sono cattivi solo ti dicono di patteggiare, quale è il problema?



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