| inviato il 17 Novembre 2024 ore 14:29
AnDph complimenti per l'accrocco! Dopo aver letto questo e molti altri post sull'argomento mi sono reso conto che digitalizzare i vecchi negativi è un argomento vivo che interessa molti e che ci sono varie strade per raggiungere lo scopo che richiedono piu o meno impegno soldi e che danno risultati da molto buoni a pessimi. Per quel che mi riguarda ho provato ad approcciare l'argomento scattando la foto al negativo con una degitale per poi convertire con lightroom ... risultato! mi sono impiccato per convertire il negativo e non ci sono riuscito rendendomi conto non solo che devo studiarci su ma anche che è bella lunga come procedura e forse è complicato per digitalizzare i negativi che ho visto che sono molti, ho provato allora con lo scanner un epson v 330 ( quello ho!) con questo riuscirei a scannerizzare e convertire il negativo in una sola passata ma ho abbandonato perche mi sono reso conto che polvere e altro sporcano l'immagine, soprattutto perche il vetro dello scanner è sporco internamente e non c'è modo di intervenire per la pulizia. Morale avrei individuato una possibile soluzione ma mi interessa molto una vs considerazione e vi sottopongo quindi la mia idea. Avrei pensato di utilizzare uno scanner per negativi il "Kodak SlideN" tanto per portare tutti i negativi che ho in digitale e poi magari passare con una sorta di "accrocco" con macchinetta digitale ecc. riprendendo direttamente il negativo per poi passarlo al pc (come quello di AnDph che descrive in un posto con argomento simile) per quelle foto che ritengo meritevoli ( rimando quindi le difficoltà riscontrate con i vari software, ho letto anche che valido è Colorperfect), riuscirò a produrre qualche cosa di accettabile per rivedere le foto su pc o al limite, su TV? riprendo un attimo l'argomento perche nel frattempo ho ripreso le foto che ho acquisito con il v330 epson, non sono da buttar via per una visione su pc con poche pretese a questo punto continuo con le mie ipotesi... anzichè usare il kodak che dicevo sopra e passare poi alle foto meritevoli su pc potrei anche sostituire lo scanner v 330 con uno piu attuale e fare, a quel punto, un discreto lavoro forse anche ottenendo buone digitali l'unica cosa negativa è che con kodak sono veloce e con epson sarei piu lento ( prevede anche un lavoro a pc per dividere i singoli fotogrammi acquisiti) e ultimo ma non poco rilevante, oltre i 300 euro comincio a entrare in difficoltà aspetto un Vs commento grazie saluti Max |
| inviato il 17 Novembre 2024 ore 15:11
Io ho usato questo veccho ingranditore, a cui ho tolto l'obiettivo, utilizzato come illuminatore a luce guidata dai condensatori. Risultati ottimi
 un esempio
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| inviato il 17 Novembre 2024 ore 22:45
Nikon LS 50 Coolscan. fine dei problemi. Il problema... è trovarlo. Nessuno scanner piano o accrocchio con macchina fotografica può dare gli stessi risultati. Esiste anche un modello superiore di Nikon |
| inviato il 18 Novembre 2024 ore 9:22
Mica vero, io rispetto al Coolscan, che ho avuto, mi sono trovato meglio con il mio accrocchio, sia come velocità che come qualità delle immagini. Tra l'altro allora avevo usato una D90 e poi una D700, usando oggi una macchina attuale potrei ottenere ancora di più |
| inviato il 18 Novembre 2024 ore 11:31
Non capisco il meccanismo puoi descriverlo in modo più dettagliato Grazie |
| inviato il 18 Novembre 2024 ore 11:48
Volentieri , si può fare sia con un ingranditore, sia con un proiettore per diapositive (a cui però occorre mettere una lampada meno potente (max 50w). In entrambi i casi si deve togliere l'obiettivo. Occorre anche un obiettivo macro per la fotocamera, che arrivi al RR 1:1 (per il fomato FF), con il proiettore dia conviene un 105mm (altrimenti va a sbattere sul fronte del proiettore stesso). L'ingranditore o il proiettore funzionano banalmente come degli illuminatori a luce guidata attraverso le loro lenti condensatrici. Accorgimenti utili: - pulire bene i negativi e le diapositive dalla polvere, si risparmia tempo poi in PP. - conviene rivolgere l'emulsione (la parte opaca) verso la fotocamera, poi l'immagine si rovescia in PP - mettere a fuoco sulla grana,. - trovare un tempo e un diaframma standard (tipo f8 o 11) e scattare in manuale, in automatico sembrerebbero tutte con la stessa luminosità, compresi i notturni... - con i negativi a colori conviene usare dei filtri da ingranditore per compensare la dominante arancio del supporto, io avevo quelli del Cibachrome, la compensazione va fatta all'ingrosso, tanto poi, scattando in raw, il bilanciamento del bianco si modifica a piacere |
| inviato il 18 Novembre 2024 ore 11:52
il kodak dev'essere pessimo. fotografare con la digitale è comodo e rapido, ma ti serve: - colonna (copy stand), il treppiede è un dito nel didietro da mettere in bolla e regolare e ha i piedi sempre in mezzo - pannello luminoso, per il colore è importante che abbia un buon CRI - portanegativi, si fa anche col cartoncino ma passa la voglia. Costo variabile, più costa più è comodo da usare - obbiettivo macro - il sw se lo vuoi a pagamento, di free non so che ci sia di automatico, fare l'inversione con le curve toglie la gioia di vivere (e non so fare) - cazzabubbole varie La qualità che si ottiene è più che ottima, facendo attenzione alla messa a fuoco e alle vibrazioni. Se poi le devi vedere in una tv, che si guarda da molto lontano, serve davvero poca roba. |
| inviato il 18 Novembre 2024 ore 12:26
Ho anch'io digitalizzato diapositive e negativi prima con il Nikon Coolscan III e successivamente con reflex digitale aps-c da 20mpx. I risultati si equivalgono, sia per risolvenza che per colori. Lo scanner è molto più lento ma più pratico, lo colleghi metti le dia o i negativi e aspetti. Purtroppo è un modello vecchio con interfaccia SCSI, quando l'ho ripreso in mano per qualche altra scansione, dopo aver rimesso in insieme un pc per farlo funzionare ha fatto deciso di bloccarsi e non funzionare più. Così ho usato la reflex, mettere in piedi tutto l'ambaradan ci vuole tempo e come già fatto notare con il treppiede mettere in bolla la fotocamera è una pena. Comunque una volta fatto si procede veloci. Convertire i negativi colore è tutto sommato semplice, curve per invertire e WB sulla maschera. Basta fare un preset e applicarlo a tutti gli scatti. |
| inviato il 18 Novembre 2024 ore 12:36
"con le curve toglie la gioia di vivere" e infatti Tykos ... mi piace la tua espressione rappresenta al meglio quello che si rischia affrontando l'argomento. Purtroppo l'ingranditore l'ho lasciato nel trasloco con il Patterson e tutto il resto ( mamma mia quanto li rimpiango) tornando a noi io ho parecchi negativi che vorrei trasferire in digitale e purtroppo, non ho troppi € da spendere per cui devo ottimizzare con quello che ho disponibile, Nikon ho letto su vari post che è ottimo ma non si trova usato ecc. ecc. però non è quello che cerco, devo trovare una cosa che appunto non tolga "la voglia di vivere" se avessi avuto due rollini li avrei mandati al laboratorio, se ne avessi avuti 50 avrei affrontato la cosa con lo stativo e la macchinetta digitale ( anche se poi in pp mi impicco con il programma!!) nel mio caso chiedevo come si comporta il Kodak Slide N se il lavoro che ottengo è discreto per il PC o al limite la TV ( magari i fotogrammi meritevoli uso macchinetta e stativo) o se conviene direttamente usare uno scanner piano che mi restituisce un lavoro decente , migliore quindi del Kodak Slide N, con la limitazione di utilizzare lo scanner piano Epson v 550 o, un po fuori portata € L'Epson V600. ringrazio per le risposte!!! |
| inviato il 18 Novembre 2024 ore 14:07
senza colonna da ingranditore io ho risolto con un tubo da gas (3/8? boh) e flangia avvitata su asse di legno. 15€ tutto compreso. Più 25 per il clamp e qualcosa per la testa treppiede. Per non usare le curve tocca spendere 100€ per negative lab pro o vedere gli altri sw, non ocnosco perché faccio ben poco colore. lo scanner kodak mi sembra manuale come un epson ma di qualità più bassa. Anzi, devi avanzare uno per uno i fotogrammi, almeno epson te ne fa 12 in una volta e puoi andare a guardare l'erba che cresce. |
| inviato il 18 Novembre 2024 ore 14:25
Un software che ha il comando "inverti" è Silkypix |
| inviato il 18 Novembre 2024 ore 14:32
(diciamo che nel proprio sito silkypix non mette nemmeno una foto senza enorme dominante, siamo dalle parti di quello che faccio io manualmente...) |
| inviato il 18 Novembre 2024 ore 14:38
grazie Tykos, i negativi colore sono tutti tagliati dal laboratorio dove, a suo tempo, sono stati sviluppati e ogni striscia ne porta 3 o 4, magari 12, e naturalmente con epson sarei legato alla striscia illuminata anche se meglio di uno alla volta con Kodak, in effetti forse, per me, il compromesso migliore è usare un piano Epson V 550 o meglio V600 dovrei ottenere dei lavori accettabili e definitivi tutto è raccogliere € per alzare il mio budget. Domanda: la vedo bene? con epson V550/ 600 piano avrò delle riproduzioni con qualche qualità? sempre considerando che non ho pretese e € per Nikon usato o scanner a rullo ecc.ecc. c'è qualcuno che ha usato l'Epson V550 o V600 che può riportare la sua esperienza?? grazie |
| inviato il 18 Novembre 2024 ore 15:16
il Epson V550 ha nelle funzioni la luce IR per togliere la polvere? |
| inviato il 18 Novembre 2024 ore 15:21
“ (diciamo che nel proprio sito silkypix non mette nemmeno una foto senza enorme dominante, siamo dalle parti di quello che faccio io manualmente...) „ la dominante più difficile da togliere è quella del supporto pellicola, che è arancio, ed è anche diversa da marca a marca, il comando inverti che hanno alcuni software più di tanto non può certo fare. Come dicevo sopra io mi ero aiutato in fase di scatto con dei filtri da ingranditore e poi in PP, dopo l'inversione, ho affinato il bilanciamento dei colori. Comunque ci ho passato praticamente un intero inverno a fare questo lavoro |
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