| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 15:49
Si si, molto interessante, peccato che il recensore prenda lucciole per lanterne Innanzitutto non mi risulta che esista un 18-35/2,8 Canon, la macchina che si vede al centro del collage di tre foto iniziali inoltre è una EOS 1n, peraltro priva di motore ma dotata di battery pack, quindi con cadenza limitata a soli 3 fps e senza neppure il pulsante per le inquadrature verticali. Altro che EOS 1 V La pellicola poi è un prudente negativo colore 800 ASA, quando all'epoca della pellicola si usavano le diapositive 100 ASA al massimo tirate a 200 ASA. Francamente? Ho l'impressione che si atteggi anche lui, come peraltro un po' tutti i nuovi pellicolari folgorati sulla via di Rochester |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 15:57
Dopo i 50 Ev di gamma dinamica delle moderne fotocamere e i 52.000 ISO usati anche per fotografare a mezzogiorno, ecco che ora si torna alle origini per distinguersi dalla massa. Evidentemente per alcuni nuovi photographers scattare a pellicola fa molto PRO. |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 16:13
ho vissuto la pellicola per necessità, il digitale non esisteva. è un atteggiamento il mio molto pragmatico, nonostante stimi moltissimo PaoloMcmlx e mi permetto di credere anche un poco di capirlo. Ho abbandonato con molta gioia l'aratro (il giradischi) non appena è nato il CD. (per me la musica è qualcosa di molto importante. Compongo e suono). Ho abbandonato con altrettanta gioia la pellicola (negativo e dia), nonostante abbia anche fatto qualche sessione di camera oscura da un amico. Non so se sia stato risolto il problema del riscaldamento della diapositiva durante la proiezione, ai miei tempi era un problema serio. |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 16:47
Beh Ooo... il tuo ragionamento NON FA UNA PIEGA... anche mettendosi a cercarla col lanternino di Diogene... il tuo discorso pertanto, credimi, è INECCEPIBILE. Personalmente continuo ad adoperare le diapositive solo perché, per me, il miglior modo di fruire di una immagine fotografica è la proiezione E in questo ambito, ossia la proiezione, la pellicola resta insuperata anche tutt'oggi o quantomeno... esistono proiettori digitali, fino a 250.000 € , che saranno anche miracolosi... ma a che prezzo... e a questo punto quindi anche 1,2 € a fotogramma è un prezzo economico. P.S. - il problema del surriscaldamento delle dia è stato risolto, circa trent'anni fa, dalla gamma dei proiettori Kodak Ektapro dotati di modulo lampade, e relativa camera di proiezione, Extra Bright... solo che allora uno di questi proiettori, attrezzato, costava, alla data dell'ultimo listino (2004), dai 2500 ai 3000 €... quindi inacquistabile per i più! Io per inciso ne ho cinque, ma solo perché per tutti e cinque avrò speso 1500 €... e con un 9020 comprato, nuovo, come fondo di magazzino. |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 16:56
Rimane il tema di fondo, ovvero che il signor Miles (https://expiredfilmclub.com/pages/about) , nel periodo pandemico , è ritornato a scattare a pellicola come esperienza fotografica differente , quasi terapeutica : "There's nothing more therapeutic to me than taking a film camera off into the woods and immersing myself in shooting a roll of film, or two... or five..." Nel giro di 3 anni ha costruito una carriera di fotografo professionista a cui consentono di allestire una camera non oscura all'interno di uno stadio , di passare da essere uno dei tanti ad essere unico anche professionalmente ... oltre ad avere milioni di follower. Beh , chapeau ! |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 17:03
Scattare a pellicola può (o potrebbe) avere senso per fare cose che non si possono fare col digitale. Esistono? Boh... forse con un apparecchio a corpi mobili scattando su lastre di grande formato. Il resto forse è poi solo fuffa. Non dico che non possa essere piacevole riprendere in mano una fotocamera analogica, ma per farci cosa, che non si possa fare col digitale? Boh... |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 17:30
la prima cosa che mi viene in mente: la solarizzazione da B/N negativo in camera oscura. è impagabile quella analogica rispetto a quella digitale. |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 17:40
Non esistono cose che si possono fare a pellicola e non possono farsi in digitale... semmai è il contrario. Detto in quattro parole: il digitale è vincente... sempre e comunque. Si fotografa con la pellicola solo, come nel mio caso, se si proietta altrimenti è quasi masochistico. Torno a ripetere: si può anche proiettare in digitale, oltretutto dissolvenze incrociate e multivisioni neppure necessitano di più dispositivi, come nel caso della proiezione di diapositive, ma a che prezzo però! Come ha giustamente detto Ooo bisogna essere pragmatici... e con 25/30000 €, e ripeto che si arriva a 250000 €, hai voglia di comprare Velvia... anche a ben oltre 40 € tutto compreso |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 18:06
Si, va tutto bene fino a quando non specifichi che tu scatti a pellicola e come sviluppi. Ecco da quel momento finisce la Fotografia e inizia l'esibizionismo. La fotografia è una stampa : tutto quello che c'è prima (sviluppo, ingranditore, ecct ecct), scrivere che hai rischiato la vita per scattare quella foto, scrivere che la hai scattata in analogico, scrivere che hai usato un banco ottico, scrivere che hai usato un foro stenopeico è soltanto un tentativo puerile di abbellire una foto normale. La cosa importante è solo il risultato finale, non come è stato conseguito. |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 19:23
In effetti la passione per l'analogico, oggi, è soprattutto la passione per un processo più che per il prodotto finale. Per qualcuno è anche un modo parac..o per spiccare nella massa. Peraltro, economicamente, è una scelta da Tafazzi, tranne i casi estremi di proiezioni multiple di dia citato sopra. |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 20:50
Caricare un rulllino in una eos 1, fotografare una partita di football americano, sviluppare, scansionare ed inviare le foto a tempo di record... il tutto per poter dire: "visto ragazzi ?!, le ho fatte a pellicola ! " Ci sono tanti motivi per usare la pellicola, questo lascia anche me perplesso. In generale c'e' da dire comunque che all'estero sono piu' avanti nella riscoperta della fotografia con pellicola |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 20:52
Per essere filologico le avrebbe dovute faxare... |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 21:31
Per qualcuno è anche un modo parac..o per spiccare nella massa. ********** ********** Lo dico da anni. |
| inviato il 22 Ottobre 2024 ore 21:33
Tutta sta fatica per poi fotografarle con una macchina digitale. Mah....esercizi di stile. |
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