| inviato il 19 Ottobre 2024 ore 14:56
Da molti anni avevo in mente di aprire un 3D di questo tipo. Avrei voluto farlo insieme con un altro utente che ormai non frequenta più il forum. L'idea è di buttare giù un decalogo semplice, facile e che non pensi alle formule matematiche. La profondità di campo è quella cosa che se: -Ti avvicini al soggetto diminuisce, -Chiudi il diaframma aumenta, Avrei bisogno del vostro aiuto per scrivere qualcosa di questo tenore. Grazie a chiunque voglia intervenire. |
| inviato il 19 Ottobre 2024 ore 15:37
AUMENTA Diaframma: chiuso Obiettivo: grandangolare distanza soggetto: lontano dimensione sensore: piccolo DIMINUISCE Diaframma: aperto Obiettivo: tele distanza soggetto: vicino dimensione sensore: grande |
| inviato il 19 Ottobre 2024 ore 15:40
Grazie Giova, anche separare aumento e diminuzione è un'ottima idea. |
| inviato il 19 Ottobre 2024 ore 16:30
La profondità di campo è quella cosa che se ne serve tanta non basta mai, se ne serve poca è sempre troppa. |
| inviato il 19 Ottobre 2024 ore 16:40
Ancora nessuno che ci ricorda che il piano di messa a fuoco è uno solo e perciò la profondità di campo non esiste? |
| inviato il 19 Ottobre 2024 ore 16:53
È quella cosa che se guardi la foto da più vicino fa sballare i conti di tutti. |
| inviato il 19 Ottobre 2024 ore 16:54
@ Chiunque La profondità di " Campo " è quello spazio di un " Campo " di Calcio che racchiude i due estremi del " Campo " sia in andata che in ritorno in base al fabbisogno del momento. Spero che lo capiate. Un Saluto, a tutto " Campo ". |
| inviato il 19 Ottobre 2024 ore 17:40
Ma il campo di destinazione? Una volta i radiocronisti lo nominavano sempre. |
user207727 | inviato il 19 Ottobre 2024 ore 19:27
In realtà la PDC non dipende direttamente dal sensore, la dipendenza dal sensore è indiretta in quanto legata alla maggior distanza a cui devi porti con un sensore croppato rispetto ad uno più grosso per avere lo stesso campo inquadrato. Quindi è la distanza e non la grandezza del sensore a fare la differenza. |
| inviato il 19 Ottobre 2024 ore 20:40
Se fotografo lo stesso soggetto con le stesse dimensioni, la stessa lunghezza focale e la stessa luce ovvero lo stesso diaframma, sarò più lontano con un sensore piccolo e avrò meno pdc. se cambio obiettivo per stare alla stessa distanza dovrò metterne uno un po' "più grandangolo" per cui... avrò meno pdc, quello che dici non è sbagliato però se hai una macchina con il sensore più piccolo mettila come vuoi ma hai sempre meno possibilità di ottenere una pdc ridotta. Per avere la pdc di un 100 f2 su FF con una 4/3 dovresti avere un 200 f2. |
| inviato il 19 Ottobre 2024 ore 20:45
“ La profondità di campo è quella cosa che se: „ _Vuoi essere rapido a scattare, sei sempre pronto e fulmineo, con la distanza iperfocale e diaframma ragionevolmente chiuso ti permette di essere più veloce di un qualsiasi AutoFocus performante. |
| inviato il 19 Ottobre 2024 ore 20:59
Le dimensioni del sensore, come peraltro anche quelle della pellicola, c'entrano nulla con la Profondità di Campo. La PdC dipende da tre fattori: 1) lunghezza focale; 2) diaframma; 3) distanza di ripresa; ragione per cui un 100 mm, diaframmato a f 8, e focheggiato su cinque metri, avrà una PdC complessiva di circa 1,35 metri tanto su un formato Leica quanto su un 6x6... o se preferite anche su una lastra 8x10". Questo in TEORIA. In PRATICA, avremo a fuoco solo il piano, pianparallelo rispetto al Piano Focale, posto a cinque metri esatti di distanza, i 60 cm avanti a quel piano e i 75 cm posteriori a quel piano sono sfocati... ma con un grado di sfocatura sufficientemente basso da consentire al nostro OCCHIO MEDIO di percepire questo spazio sufficientemente a fuoco! Questo perché in REALTÀ la Profondità di Campo non esiste... è solo una illusione dell'occhio umano... è una cantonata ecco! |
| inviato il 19 Ottobre 2024 ore 21:11
Ovvio che la pdc non esiste è però convezione in fotografia definire come profondità di campo quello che il ns occhio "vede nitido", come vogliamo chiamare la differenza visiva tra una foto scattata a f2 o f22? Non mi sembra ci sia un'altra definizione gergale che la definisca. |
| inviato il 19 Ottobre 2024 ore 21:16
Da ricordare che la PDF dipende anche dalla destinazione finale dell'immagine, cioè quanto in grande sarà stampata e anche da valutazioni personali: le zone fuori dal piano focale potranno essere "sufficientemente nitide" ma cosa significa "sufficientemente"? Dipende da quanto in grande stamperemo, da quale distanza si osserveranno le stampe e da cosa siamo disposti a considerare come "nitido". E' vero che c'è una regoletta che dice che le stampe vanno osservate da una distanza minima pari alla loro diagonale, ma come tutte le regolette anche questa vale per quel che vale (cioè un caxxo): dipende da cosa c'è nella foto. Pensate a dipinti come Giochi dei Bambini o i Cacciatori nella neve di Bruegel: quando guardiamo quei dipinti col caxxo che stiamo alla distanza della diagonale, sicuramente ci avvicineremo per vedere i particolari. |
| inviato il 19 Ottobre 2024 ore 21:29
La profondità di campo è quella cosa che fa iniziare un buon numero di discussioni dove le prime due pagine se va bene rimangono sul tollerabile ma poi immancabili arrivano le truppe cammellate con carriole colme di regole e supercaz.zole e allora o hai una buona scorta di popcorn e birra o andrai incontro a dei gonfiori pallari esagerati. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |