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Inclusione con grandi costi culturali.


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avatarsenior
inviato il 11 Ottobre 2024 ore 8:36

Buongiorno, vorrei conoscere la vostra opinione su quanto segue.
Ho due famigliari che insegnano nella scuola primaria a bs città e sono testimone indiretto di varie vicissitudini.
Come immagino sappiate da un po' di anni alle scuole elementari non c'è più un insegnante unico per ogni classe ma ce ne sono diversi, un po' come alle medie.
Come anche presumo sappiate oggi non ci sono più i bambini che fanno più fatica a studiare ma ci sono i dsa, ossia quelli che soffrono di disturbi specifici dell'apprendimento.
Poi ci sono i bambini con problemi psichiatrici, quelli oppositivo provocatori, quelli iperattivi, e tanti altri disturbi simili a quelli degli adulti.
Poi ci sono tutti quelli con disturbo dello spettro autistico.
Infine ci sono quelli con problemi fisici gravi, disabilità neuromotorie ecc.
Ogni bambino presente in queste categorie necessita a volte di una certificazione che gli permetta di essere affiancato da un assistente ad personam, uno specialista, oppure un semplice insegnante di sostegno.
In una classe mediamente ci sono due o tre bambini che soffrono di queste problematiche ed è normale vedere 3 insegnanti/assistenti contemporaneamente in una classe e 7-8 adulti darsi il cambio nella lunga giornata dalle 8.30 alle 16.
Questo se tutto va bene naturalmente, perché a volte non è così e sono solo un paio di insegnanti a dover gestire tutta la faccenda, e vi garantisco che è un inferno.
Ci si trova quindi spesso in situazioni dove bambini con varie problematiche rendono per forza di cose impossibile o quantomeno molto rallentato il normale proseguire della lezione e di conseguenza classi che alla fine dell'anno non riescono a completare il programma per la mancanza di personale addetto o per l'eccessivo disturbo che allegano i soggetti problematici.
Chiedo la vostra opinione sperando che non salti fuori il solito saccente politicamente corretto che mi dica che sono per la segregazione o brutte robe del genere.
Secondo voi sarebbe giusto separare i percorsi scolastici dei bambini? Naturalmente mi viene da pensare che si penalizzerebbe l'integrazione di tutti, però anche che oggi non si da l'opportunità ad un bambino più dotato di esprimersi al meglio e secondo me anche questo non è giusto.
Che dite?

Ps.non ho citato gli extracomunitari che arrivano in terza elementare senza sapere una parola di italiano perché se no la buttate in politica ma la politica qui non c'entra.
Ps2 Si lo so che Einstein era un dsa pure lui.



user207727
avatar
inviato il 11 Ottobre 2024 ore 8:53

Secondo me non è giusto separare i percorsi scolatici che, di fatto, sarebbe una segregazione dei "meno dotati". Se un bambino è più dotato le sue doti emergeranno nel tempo. Ad esempio ad alcuni corsi universitari si accede solo a mezzo di esami di ammissione. I bambini sono bambini, mischiano gioco ad apprendimento ed educazione. Ritengo che per loro sarebbe di pessimo esempio fare classi differenziate.

Considera che oggi ci sono mille sostegni che prima non c'erano ma gli stessi disturbi che ci sono sempre stati. Tutti abbiamo avuto in classe soggetti più o meno problematici, soggetti più bravi, quelli che andavano avanti copiando e basta, quelli che menavano... Il tutto senza alcun tipo di sostegno. Adesso, quindi, le cose dovrebbero andare meglio.

avatarsenior
inviato il 11 Ottobre 2024 ore 8:53

Secondo voi sarebbe giusto separare i percorsi scolastici dei bambini?

No.
La scuola è il primo luogo dove si apprende la solidarietà, l'inclusione, il sostegno alle persone più fragili, il fare comunità.
Oppure volgiamo trasformarla per imparare subito a discriminare, a creare i "diversi" e l'individualismo che dice "mi salvo io e gli altri si arrangino"?

L'abolizione delle classi speciali è una conquista ottenuta in quella stagione che in una ventina di anni ha trasformato l'Italia in un paese civile. Oggi purtroppo quelle ragioni sono da molti dimenticate.

avatarsenior
inviato il 11 Ottobre 2024 ore 8:57

Secondo voi sarebbe giusto separare i percorsi scolastici dei bambini?

No non sarebbe giusto, concordo con quanto detto da Ale Z
Il problema in realtà è più la preparazione degli insegnanti di sostegno che spesso non hanno avuto un'adeguata istruzione per aiutare concretamente i bambini che assistono.

avatarsenior
inviato il 11 Ottobre 2024 ore 9:06

E poi… siamo sicuri che fin dalle elementari sia giusto insegnare ad essere per forza i migliori? A competere con gli altri? Non ci sono valori migliori?

La Montessori (che certo non è stata una pericolosa estremista) diceva che le società che insegnano la competizione, insegnano il conflitto e quindi in fondo la guerra.

Su cosa dovrebbe fare la scuola basterebbe rileggere quel che diceva un altro pericoloso estremista: Don Milani, nella sua scuola di Barbiana.

avatarsenior
inviato il 11 Ottobre 2024 ore 9:07

@Matteo
Si, spesso gli insegnanti di sostegno non sono che normali insegnanti che vengono messi li da tappabuchi.
@Ale
Sono anch'io concorde sul fatto che è sbagliato insegnare la competizione, ma ti garantisco che ci sono bambini frustrati perché loro vorrebbero andare avanti ma non possono. Si annoiano a ripetere sempre le stesse cose. È un problema anche questo.

avatarsenior
inviato il 11 Ottobre 2024 ore 9:10

È vero, il problema è avere un personale adeguato che spesso manca, è carente e non sufficientemente preparato. E tutto questo senza contare l'effetto terapeutico svolto dal gruppo di bambini, dalla comunità nei confronti del compagno con problemi.
Creare classi separate sarebbe un ritorno al Medio Evo.

avatarsenior
inviato il 11 Ottobre 2024 ore 9:17

È un problema anche questo.

E allora bisogna chiedere più risorse per l'educazione. Bisogna protestare.
Perché l'educazione non è una scelta politica di un governo o di un altro.
L'educazione è un diritto costituzionale. Quindi inalienabile. Come la sanità.

avatarsenior
inviato il 11 Ottobre 2024 ore 9:21

Indubbiamente anche perchè un insegnante di sostegno preparato può fare la differenza invece ora è come dice Ric1978, in più ho sentito storie di insegnanti che fanno sostegno perchè non hanno trovato altro, ma se nè fregano facendo il minimo e non va bene.
Ci vorrebbe un'adeguata istruzione perchè spesso sarebbero molto facilitati se seguiti nel modo opportuno

avatarsenior
inviato il 11 Ottobre 2024 ore 9:26

È vero, anzi ci sono insegnanti che scelgono apposta il sostegno perché hanno meno da impazzire.
Questa cosa è favorita dal meccanismo del precariato e delle convocazioni annuali.
Spesso si sente di insegnanti che se non si trovano a proprio agio dicono...tanto l'anno prossimo cambio!
E non è che abbiano tutti i torti visto la guerra che devono affrontare ogni mattina.
Di certo quelli che pagano sono i bambini che non riescono a farsi una figura di riferimento.

avatarsenior
inviato il 11 Ottobre 2024 ore 9:29

Sai cosa vedo io nel mio piccolo, che certe etichette vengono applicate ai bambini con troppa superficialità...
Possibile che adesso siano tutti pieni di fastidi?

avatarsenior
inviato il 11 Ottobre 2024 ore 9:37

Etichettare ed includere, due concetti diametralmente opposti che convivono male.

avatarsenior
inviato il 11 Ottobre 2024 ore 9:49

Etichettare ed includere, due concetti diametralmente opposti che convivono male.


No Ric, io intendevo dire che vedo che a volte certe problematiche vengono affibiate ai bambini con un po' troppa superficialità....e certe cose poi non ti mollano più.

Riguardo al tuo quesito...
In classe mia c'erano quelli che imparavano alla prima lettura del paragrafo, quelli che dovevano leggerlo 30 volte e quelli che anche se lo leggevano 50 non capivano una mazza....
Gli insegnanti andavano avanti come da programma, chi restava indietro veniva aiutato di più nelle ore di sostegno (extra orario scolastico e a casa chiaramente) e se comunque non riusciva ripeteva l'anno.
Io ricordo bene i rapporti tra noi bambini del tempo, ci si aiutava e si capivano le difficoltà dell'altro e credo sia giusto cosi...
Non "ghettizzare", ma nemmeno rallentare gli altri...

avatarsenior
inviato il 11 Ottobre 2024 ore 10:08

Secondo voi sarebbe giusto separare i percorsi scolastici dei bambini?
No.
Mia madre, insegnante elementare ora in pensione, ha iniziato prima come insegnante in una scuola speciale, poi di sostegno ed infine "normale".
La sua esperienza comunica che un bambino con problematiche di interazione e/o apprendimento, assieme al gruppo di coetanei ha maggior possibilita' di soluzione/riduzione delle problematiche di cui sopra.
Al contempo, il gruppo ha maggior possibilita' di apprendere cos'e' l'integrazione e la diversita' e di agire di conseguenza (ognuno e' diverso a modo suo ed uguale agli altri).

non ho citato gli extracomunitari che arrivano in terza elementare senza sapere una parola di italiano
Anche i comunitari.
Mio figlio ha avuto quest'esperienza. Era lui l'extra qualcosa. Ci siamo trasferiti in Turchia per 3 anni e lui ha iniziato la terza elementare li'. L'insegnante, una donna con grande esperienza, ha rallentato le lezioni per permettere a mio figlio di apprendere il Turco. Mia moglie e mio figlio si sono fatti un culo a capanna (mia moglie studiando di notte e svegliando il pargolo alle 5 per prepararlo fino alle 8) per otto mesi fin quando mio figlio non e' diventato totalmente bilingue (ora ne parla 4 correntemente). Long story short. Alla fine dei 3 anni, quando abbiamo lasciato la Turchia, abbiamo celebrato la cosa con gli amichetti, i loro genitori e gli insegnanti. Il babbo di una collega di mio figlio ha parlato lungamente. Dice: all'inizio sono andato a protestare dalla maestra perche' stava rallentando l'apprendimento di mia figlia. La maestra mi ha risposto, lasciami fare. Ora a distanza di 3 anni riconosco che aveva ragione lei e che io ho avuto torto. La ricchezza che il bambino "diverso" ha portato alla classe ed a mia figlia non possono essere insegnate a voce".

Il pargolo, cresciuto ha poi frequentato in Italia un normalissimo liceo scientifico indirizzo internazionale. Esperienza fantastica con 1/3 della classe composto da alunni da tutto il mondo. Maturati quest'anno, apparterranno, la gran parte, alla futura classe dirigente di questo ed altri Paesi. Non si faranno sicuramente pugnette se chi avranno di fronte parla una lingua diversa dall'italiano, credera' in Budda o avra' il colore della pelle come quello della Pimpa.

Se vi sono 2 casi "diversi" la scuola deve dare risorse per 2 casi "diversi", se ce ne sono 4, 4, etc.
Siamo una societa'. Una comunita'. Prima o poi saremo noi i diversi, e allora pretenderemo di esser trattati come tali per poter vivere la diversita' come una ricchezza.

avatarsenior
inviato il 11 Ottobre 2024 ore 10:13

@Luca
Anche in classe mia era così e presumo anche tu abbia avuto una maestra che rispettavi e si faceva rispettare.
Ora non è più così e se un insegnante alza la voce i bambini gli ridono in faccia.
Poi come detto sopra l'insegnante è pure occupato a correr dietro a tutti e quindi è un finimondo.
Le robe dei nostri tempi, belle o brutte, non ci sono più, quindi è difficile poter pensare di fare un paragone (purtroppo)



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