| inviato il 21 Settembre 2024 ore 19:41
Salve secondo voi è giusto far dichiarazione dei redditi delle vendite su subito vinted etc se superi 2000 euro di vendite o 30 oggetti venduti? |
| inviato il 21 Settembre 2024 ore 19:45
Sarebbe assurdo |
| inviato il 21 Settembre 2024 ore 19:50
A quanto sembra è cosi |
| inviato il 21 Settembre 2024 ore 19:55
Si ma perché devono comunicare all'agenzia delle entrate queste vendite a che pro questa legge? |
| inviato il 21 Settembre 2024 ore 22:42
Penso che c'è gente che lo fa per professione, è poi al solito ci va di mezzo la gente onesta. |
| inviato il 22 Settembre 2024 ore 8:25
In eBay sono moltissimi i "privati" che vendono centinaia, a volte migliaia di prodotti nuovi (si ricava dai feedback e cliccando su "Venduti"), e i venditori professionisti, con partita IVA, sono piuttosto irritati. Anche perché se vendi come privato la percentuale che va a eBay è molto più bassa rispetto ai professionisti, che devono pagare anche una quota annuale per il "Negozio". Poi penso che se uno vende vecchie cartoline, libri o dischi usati... e supera il numero di 30 vendite, l'Agenzia delle entrate non gli faccia nessuna ispezione. Sono altre evasioni quelle che cercano. |
| inviato il 22 Settembre 2024 ore 8:27
Sarebbe anche giusto se non fosse che il tetto di 2000 euro l'anno è assurdo |
| inviato il 22 Settembre 2024 ore 17:33
Se una roba è usata vuol dire che quando era nuova è stata venduta con iva e scontrino, quindi su quell'oggetto le tasse sono già state pagate. Però essendo in italia dove, per esempio sulla casa, paghi le tasse quando la costruisci, mentre la usi, mentre non la usi e quando la vendi...beh può essere che ti chiedano soldi anche per vendere oggetti usati. È diverso se lo fai per lavoro e compri ad 1 e vendi a 2. In quel caso la tassa sul reddito che ne deriva è sacrosanta. |
| inviato il 22 Settembre 2024 ore 17:54
È una direttiva europea ma non capisco il senso, vogliono solo sapere se hai intascato che ne so 3000 euro dell'usato o dopo I 2000 euro va a reddito e qui cambia la storia? |
| inviato il 23 Settembre 2024 ore 10:25
La direttiva europea DAC7 obbliga le piattaforme, se superi le 30 transazioni o i 2000 euro in un anno, a comunicare all'agenzia delle entrate del paese relativo alcuni tuoi dati fiscali. Il "fisco" può a quel punto fare accertamenti per verificare se dalle tue compravendite online si evince un'attività di compravendita vera e proprio sommersa oppure no. L'obiettivo è individuare chi ha un'attività commerciale in nero e non applicare imposte sull'usato. Per intenderci, se una persona vende uno o pochi oggetti costosi (ad esempio un corpo macchina da 3000 euro e un obiettivo da 1500) seppur supera la soglia dei 2000 e viene segnalato, per certo non gli verrà contestato nulla visto che è molto coerente che siano suoi oggetti ad uso personale. Al contrario, se per esempio una persona vende 20 obiettivi vintage in un anno al costo medio di 200 euro l'uno e negli accertamenti viene fuori che sono stati acquistati esclusivamente per essere rivenduti ad un prezzo più alto, allora si può incappare in sanzioni e obblighi. |
| inviato il 23 Settembre 2024 ore 10:33
“ Al contrario, se per esempio una persona vende 20 obiettivi vintage in un anno al costo medio di 200 euro l'uno e negli accertamenti viene fuori che sono stati acquistati esclusivamente per essere rivenduti ad un prezzo più alto, allora si può incappare in sanzioni e obblighi. „ Mi sembra una cosa ridicola. Se acquisto un oggetto usato per rivenderlo il guadagno sarà irrisorio,quindi anche superata la soglia dei 2000 euro quello che rimane veramente in tasca è poco. Che andassero a perseguire il vero lavoro sommerso,a partire da tutti quegli artigiani che evadono alla grande |
| inviato il 23 Settembre 2024 ore 11:02
Conosco persone che facevano compravendita di smartphone, e ci guadagnavano. Concordo che ci sono evasori più grossi. |
| inviato il 23 Settembre 2024 ore 11:04
“ Mi sembra una cosa ridicola. Se acquisto un oggetto usato per rivenderlo il guadagno sarà irrisorio,quindi anche superata la soglia dei 2000 euro quello che rimane veramente in tasca è poco. „ Scusami ma per quale motivo un negoziante che deve pagare tasse, imposte e balzelli di ogni tipo dovrebbe subire la concorrenza di persone che non pagano nulla di tutto questo? E che dire dei cosiddetti "scalper" che io preferisco chiamare bagarini, che fanno incetta di prodotti appena usciti e molto richiesti rendendoli indisponibili nei canali ufficiali per mesi o addirittura anni, rivendendoli nel mentre sulle piattaforme online a prezzi aumentati a dismisura? |
| inviato il 23 Settembre 2024 ore 11:17
Forse non mi sono spiegato bene. E' giusto monitorare certe cose ma il tetto di 2000 euro è ridicolo,perchè all'atto pratico il guadagno è minimo. Quanto margine c'è ad acquistare un oggetto usato e a rivenderlo? Cerchiamo di rimanere realisti. E l'esempio dei negozi non calza perchè loro offrono molto meno in caso di ritiro e il loro margine di guadagno è più ampio,oltre al fatto che spesso ritirano come permuta e quindi ne giova la loro vendita del nuovo (che fanno a prezzo di listino). |
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