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Tanti anni di contributi previdenziali e un giorno ti rendi conto che...


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avatarjunior
inviato il 15 Settembre 2024 ore 17:31

Capire, in finale di partita, che i tuoi sacrifici ti lasceranno con un mezzo pugno di mosche in mano. E i nostri giovani? Qualcuno dovrebbe chiarire la situazione fin dall'inizio. Spiegare loro (se pure c'è una spiegazione) che un cameriere può guadagnare, a fine carriera, molto più di un docente laureato. Senza aver fatto una briciola di sacrificio in più... granfoffo.wordpress.com/2024/09/15/il-sabato-del-villaggio-o-lo-scemo-

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2024 ore 17:44

E i nostri giovani? Qualcuno dovrebbe chiarire la situazione fin dall'inizio.


Che siamo uno dei pochi paesi OCSE in cui gli stipendi da dipendente non riconoscono per nulla le tue qualifiche? Infatti i giovani stanno scappando in massa da questo paese di vecchi lasciandoci in compagnia degli immigrati semianalfabeti che questa scelta non hanno. Negli ultimi decenni il reddito di impresa al netto delle tasse e dell'inflazione ha crescita a doppia cifra, il reddito da dipendente ha crescita negativa invece.

Spiegare loro (se pure c'è una spiegazione) che un cameriere può guadagnare, a fine carriera, molto più di un docente laureato.


Il cameriere (quei pochi in regola) è pagato il giusto, sono i docenti ad essere pesantemente sottopagati. In tutto il mondo civile quando ti laurei, anche in materie umanistiche, prendi molto di più di un cameriere.

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2024 ore 18:37

Mio figlio, laureato in ingegneria fisica al Politecnico di Milano, guarda caso e chissà perchè fa il ricercatore all'estero...

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2024 ore 19:08

In tutto il mondo civile quando ti laurei, anche in materie umanistiche, prendi molto di più di un cameriere.


mentalità perdente ed un pò parassita...

io non ho mai pensato un attimo che mi fosse dovuto di più a prescindere in quanto laureato.

la mia carriera lavorativa me la sono sudata, e come me molti altri a prescindere dal titolo di studio.

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2024 ore 19:18

Chiariamo... Non che devi prendere di più a parità di lavoro/mansioni solo per il titolo di studio. Ma che mansioni in cui il titolo di studio/competenze sono un prerequisito per poterle svolgere è folle che siano pagate due noccioline. Avere sviluppatori software pagati come bidelli con la terza media non è sano per la società.

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2024 ore 22:48

Guadagnare tanti soldi a fine giornata o a fine settimana o a fine mese, non corrisponde esattamente ad un piano previdenziale congruo maturato negli anni.
Mi spiego meglio:
nella nazione della itaGLia, chi decide di lavorare autonomamente, senza essere dipendente, lo fa solo ed unicamente per una ragione,
quella di non pagare le tasse e di non versare contributi previdenziali.
Questo è.
Altrimenti saremmo tutti lavoratori dipendenti, no?
“Eh, ma…” (dice) “…ma tu che ne sai dei sacrifiZi che un partitaIVA deve fare, ogni mese, per tirare avanti??2?”

Come, non lo so! MrGreen

È emerso, da un sondaggio del 2023, che in itaGLia, una persona su due non paga le tasse.
Dice: “eh, ma è solo un sondaggio!”
Ok. Ma quanto possono essersi sbagliati, su di un dato del genere? Al massimo potrebbero essere in due a pagare ed una a non farlo,
e comunque sarebbe una notizia allarmante.

Poi, per carità, esistono anche i poveri(ssimi) lavoratori precari, quelli in nero, ecc…


Quindi che dire?
Buona luce a tutti!!'1

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2024 ore 23:07

guarda che nessuno è obbligato a fare il dipendente...

possono sempre aprire partita iva ed iniziare a fare i "big money" e farsi il deposito come zio paperone...


avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2024 ore 23:16

Il problema è che il laureato in ingegneria va a vincere il concorso da netturbino. Ci fu tutta una vicenda qualche tempo fa.
Manca l'impresa che ti può assumere e finisci per fare un lavoro in cui l'ingegneria non ti serve.

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2024 ore 23:31

Che risposta è, Stile? MrGreen

avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2024 ore 4:22

Non capisco su che pianeta vivete... il fatto che uno lavori come dipendente o come lavoratore autonomo nella maggior parte dei casi è una scelta quasi obbligata, che dipende molto spesso dal lavoro che fa. Una maestra di scuola elementare può lavorare solo come dipendente, un calzolaio praticamente solo come lavoratore autonomo, e in molti lavori spesso la scelta è dettata dalle circostanze, cioè in pratica non è una scelta.
Ovviamente per il dipendente pagare o non pagare le tasse non è una scelta, quei soldi manco li vede, sono trattenuti, le tasse le paga pure se non vorrebbe, mentre nel caso degli autonomi l'evasione spesso è possibile e (e questa è la cosa grave) conveniente.

"Infatti i giovani stanno scappando in massa da questo paese di vecchi lasciandoci in compagnia degli immigrati semianalfabeti"
Direi meglio "i giovani in gamba" scappano, e quanto a semianalfabeti e analfabeti funzionali non abbiamo nessun bisogno di importarli dall'estero: fatevi un giro tra i ragazzi della scuola dell'obbligo e ne troverete più che abbastanza tra gli italiani.

user257478
avatar
inviato il 16 Settembre 2024 ore 5:24


Stile 70

"guarda che nessuno è obbligato a fare il dipendente...

possono sempre aprire partita iva ed iniziare a fare i "big money" e farsi il deposito come zio paperone..."



Ayps

"Che risposta è stile ?"


È la risposta giusta non è difficile da capire.

avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2024 ore 7:53

Una maestra di scuola elementare può lavorare solo come dipendente, un calzolaio praticamente solo come lavoratore autonomo, e in molti lavori spesso la scelta è dettata dalle circostanze, cioè in pratica non è una scelta.


Sono sempre scelte personali, nessuno ti impone di fare la maestra o il calzolaio.

sento sempre "lamentosi" da una parte e dall'altra, l'unica cosa che sanno fare è puntare il dito sugli altri


avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2024 ore 7:59

Il problema non è il lavoro che scegli (o spesso ti ritrovi) ma come sono "riconosciuti". Ho visto diverse multinazionale italiane in cui il mullettista in magazzino (il cui unico prerequisito è il patentino del muletto) prende circa uguale se non di più del progettista junior del reparto R&D a cui è richiesta una laurea magistrale STEM o addirittura un dottorato (che ha richiesto ingenti investimenti economici e diversi anni di ritardo nell'entrare a lavoro).

È come io cliente (imprenditore) andassi dal concessionario e gli dico ti pago la Ferrari (ingegnere) come la panda (mullettista) tanto hanno sempre quattro ruote.

avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2024 ore 8:09

Stile70, rimane il fatto che, in rapporto al reale potere d'acquisto, i nostri lavoratori dipendenti sono i meno pagati in Europa, e questo, in un sistema europeo che prevede la libera circolazione e l'espatrio senza troppi vincoli, non è certo il modo più lungimirante per pretendere di trattenere in Italia dipendenti validi: infatti anche i bravi camerieri se ne vanno a fare il proprio mestiere all'estero. Facendo 2 + 2, significa che anche i nostri imprenditori e lavoratori autonomi non hanno certo una mentalità da "geni della lampada".

avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2024 ore 8:20

nella nazione della itaGLia, chi decide di lavorare autonomamente, senza essere dipendente, lo fa solo ed unicamente per una ragione,
quella di non pagare le tasse e di non versare contributi previdenziali.


Che generalizzazione assurda.

Di tutti i lavori che faccio (ingegnere edile) rimane traccia in qualche ufficio pubblico, se anche volessi evadere il rischio sarebbe altissimo. Inoltre anche i committenti privati quasi sempre hanno bisogno di fattura per i vari bonus fiscali (quelli del 50% ci sono da tantissimi anni).

Conosco diversi professionisti del mio campo che, dopo qualche hanno di lavoro autonomo, partecipano ad un concorso pubblico e se lo vincono fanno il passaggio "autonomo ---> dipendente" senza rimpianti.

Le motivazioni sono altre.


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