| inviato il 05 Settembre 2024 ore 21:20
Se esistesse ancora il Kodachrome25 sarebbe la morte loro... |
| inviato il 06 Settembre 2024 ore 6:24
Insomma... |
| inviato il 06 Settembre 2024 ore 18:10
Anche a me piace la Velvia, ma il Kodachrome lo preferivo. |
| inviato il 06 Settembre 2024 ore 19:43
Certamente Fabrizio, oltretutto la Kodachrome è una pellicola che ha dei meriti storici, oltre a una tecnologia unica che la stessa Kodak non ha più replicato con alcuna altra pellicola, ma ha anche dei limiti oggettivi legati proprio alla sua origine di pellicola pensata per le esigenze dell'editoria, e non già della proiezione. Anche perché negli anni '30, '40 e '50 il concetto, anzi l'idea stessa di proiezione domestica non esisteva affatto. Non per nulla i primi diaproiettori Kodak, i Carousel, risalgono ai primi anni '60. La Velvia invece è una pellicola pensata per la proiezione, anzi votata alle esigenze specifiche della proiezione di diapositive. Anche per questo la Velvia è a tutt'oggi una pellicola assai travisata, per molti versi anzi si può definire misconosciuta. |
| inviato il 07 Settembre 2024 ore 9:16
Concordo Paolo, la Velvia rende proiettata, la Koda in quell' ambito è spesso deludente. Mio padre 86enne si consola stando sulla sua carrozzina, ad ammirare un ritratto da me fatto a mio figlio allora 1 anno e mezzo ora 29enne, alla guida di un trattorino giocattolo . Stampa Ciba di una kodachrome 25 scattata con Olympus OM2Sp e 85f2 a tutta apertura. Poesia Pura. Anni fa mi capitò in mano una lastra 10/12 di una foto pubblicitaria scattata con Koda64. Da rimanere senza fiato. Scusate l' OT nostalgico. |
| inviato il 07 Settembre 2024 ore 10:36
Eh... poesia pura... come faccio a non crederti! Anche chi non ha mai visto un Cibachrome sa che si tratta, in assoluto, del miglior sistema di stampa passato, presente, e quasi certamente anche futuro. Una pellicola dal contrasto piuttosto basso quale era la Kodachrome poi, in entrambe le sensibilità peraltro, si attagliava alla perfezione con un sistema di stampa che di per sé era molto contrastato, e il risultato finale era, ovviamente, semplicemente delizioso. I medio tele Olympus Zuiko inoltre non hanno bisogno di presentazione, e usati su un soggetto che ti sta particolarmente a cuore... insomma non mi stupisco del fatto che tuo padre resti ammirato davanti a tanta bellezza. Le lastre infine lasciamole perdere... altrimenti mi metto a piangere! |
| inviato il 07 Settembre 2024 ore 10:48
Henry perdonaci la divagazione ma credo tu sappia che non si parla solo sotto l'effetto della nostalgia. Anche se è vero che solo chi ha vissuto la fotografia negli anni '70 e '80 può capire appieno certe digressioni apparentemente sconclusionate. |
| inviato il 07 Settembre 2024 ore 20:10
@PaoloMcmlx: più che perdonati, figurati, sono anche io appassionato di queste vere leggende della fotografia: ho tutti i medio tele OM Zuiko luminosi, oltre a tutti i macro e al meraviglioso soffietto e allo straordinario tubo macro Auto 65-116. Non mi intendo di pellicole, perchè le mie sole esperienze dell'epoca analogica erano di reportage brutali in occasione di eventi (seminari, conferenze, presentazioni di libri) a scopo documentativo dell'attività di una cooperativa culturale, per cui non si badava all'arte ma alla pratica del mostrare gli oratori e il pubblico intervenuto: pellicola negativa Kodak da 100 ASA-21 Din e via di flash. Raramente, quando non potevo usare il flash, utilizzavo delle Ilford b&n da 160 e da 400 ASA, che "tiravo" al doppio di sensibilità. Prima Canon A1, affiancata poi da una F1; le ho ancora in qualche mobile. |
| inviato il 07 Settembre 2024 ore 21:27
Beh Henry devo dire che anche di ottiche Zuiko hai una ottima collezione Certo i macro e i grandangoli erano la specialità della casa, ma anche nei tele il catalogo della Olympus annotava ottiche di prestigio. Il 100/2 per esempio è uno di questi. Anche il 180/2,8 |
| inviato il 07 Settembre 2024 ore 21:34
Raramente, quando non potevo usare il flash, utilizzavo delle Ilford b&n da 160 e da 400 ASA, che "tiravo" al doppio di sensibilità. Prima Canon A1, affiancata poi da una F1; le ho ancora in qualche mobile. ********** ********** Peccato solo che tu non abbia adoperato le diapositive, perché tanto le ottiche Canon FD, quanto le Olympus Zuiko, in proiezione mostravano un cromatismo davvero accattivante. |
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