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io invece che lavorare a secco con l'alcool proverei a mettere le strisce una alla volta in una tank senza spirale riempirle di acqua distillata a temperatura ambiente e mettere dentro del detersivo per i piatti. poi quando sono dentro l'acqua puoi provare con il cottonfioc. ovviamente puoi togliere la colla se è sul lato della pellicola NON della gelatina. dopo se vuoi le reimmergi in un altra tank con solo acqua distillata. la cosa divertente poi diventa asciugarle: o le appendi con una molletta tenendo le strisce per uno spigolo o devi inventarti qualcosa. Se usi questa tecnica non tenere le pellicole più di qualche minuto in acqua.
Il rischio con alcool a secco è che righi la pellicola e si veda in stampa o in scansione. Ovviamente se le strisce sono lunghe e le lasci arricciare nella tank possono rigarsi anche con quello che ti ho suggerito.
A fine sviluppo lavavo la pellicola con acqua (di rubinetto) e imbibente Ornano, magari aiuta ad ammorbidire la colla.
Se hanno valore, personalmente userei quel prodotto specifico che ti hanno consigliato e laverei con imbibente e acqua distillata alla fine (anche se l'imbibente credo abbia proprio la funzione di non lasciare residui di acqua e calcare).
Il lavaggio lo facevo a fine sviluppo, non saprei se fatto a mesi di distanza gli faccia male (dovrebbero risponderti meglio i veri esperi di pellicole) .
“ E in ogni caso il batuffolo consente sempre una operatività migliore. „
Sicuramente sì! Il cotton fioc sarebbe un ripiego davvero poco pratico, se non ridicolo. Si è mai visto un infermiere usare un cotton fioc quando fa il prelievo del sangue?
“ alcool isopropilico ... io uso proprio questo alcool „
Posso chiedere dove lo si può acquistare? Ora vado a memoria e potrei fare confusione con un altro tipo di alcool, ma mi pare di ricordare che anni fa, per pulire il sensore, andai in una farmacia per acquistare un quantitativo minimo di alcool isopropilico e mi fu rifiutato perché, mi dissero, serviva la ricetta medica! Ripeto: potrei far confusione.
“ Quello del primo link lo conosco perchè lo uso (per la pulizia di schede elettroniche) „
Grazie, Schyter. Sicuramente mi sono confuso sul tipo di alcool che mi fu rifiutato in farmacia. Sono passati tanti anni e ora non ricordo bene. Chissà, forse si trattava di etanolo. Mi serviva per pulire il sensore.
l'imbibente è sostanzialmente un tensioattivo, cioè riduce la tensione superficiale per fare scivolare l'acqua dal supporto. Qualcuno ha anche un po' di biocida per proteggere l'emulsione da muffe e attacchi biologici vari.
Il brillantante da lavastoviglie è probabilmente il prodotto di uso comune più vicino, ma come i saponi vari si porta dietro molti componenti che non c'entrano nulla e potrebbero fare danni. Certo nessuno li ha mai testati e quindi potrebbero anche non fare nulla, o fare qualcosa quando sarete all'ospizio e verrete maledetti perché i vostri negativi occuperanno un sacco di posto nell'indifferenziata quindi pace al degrado dell'emulsione, ma la domanda principale resta sempre: di imbibente ne servono 2-5 gocce al litro d'acqua, se siete proprio raspe potete anche riutilizzare la soluzione di lavoro, per quale motivo non si può comprare una bottiglietta da 100ml a 5€ che useranno anche i nipoti dei vostri nipoti?
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