| inviato il 26 Agosto 2024 ore 19:26
Tutto vero, a volte gli scatti passano in secondo piano. Sono stato di passaggio alle Gravine, credo fossero quelle, è passato molto tempo. Posto bello che mi ha dato l'impressione di bisogno di conoscenza per avere discreti risultati: sui soggetti, le stagioni per poi arrivare ai posatoi e luoghi di passaggio. Quindi buon studio. Al di là di quella zona in particolare, dove non è ovviamente utilizzabile, nei dintorni potresti ottenere buoni risultati scattando dall'auto. I Grillai per esempio spesso cacciano in gruppo sopra i prati e diventano abbastanza confidenti, anche uscendo dall'auto a volte. Forse con 400 mm di focale massima sarai un po' corto. Anche su apsc eventualmente. Certo, è un po' diverso da una piena immersione nella natura, ma può dare qualche piccola soddisfazione di cui si ha comunque bisogno. |
| inviato il 26 Agosto 2024 ore 19:59
Intanto grazie a tutti per il contributo che state dando a questo povero novizio e soprattutto complimenti alle foto che fate, sono davvero belle . Spero un giorno di arrivare ai vostri risultati Ascolterò i vostri consigli e vedrò di procurarmi un binocolo. Avete qualche modello da consigliarmi che non costi un rene? Mi piace molto l'idea di sfruttare la scena così com'è seppur un ramo piazzato "casualmente" in un punto non potrebbe essere male come idea. Ho notato che i passeracei dalle mie parti usano spesso le ferule come posatoi: sicuramente nella stagione primaverile, il poter sfruttare l'infiorescenza di questa pianta, potrebbe dare un bel colore agli scatti Un problema della mia zona è pressochè l'assenza di corsi d'acqua. L'unico che c'è si trova nel fondo della gravina del mio paese ed è molto difficile da raggiungere. Sfruttare una pozza d'acqua quindi mi è impossibile a meno che non decida di rovesciare un boccione da 5lt proprio dove vorrei avvicinare gli animali. Quest'operazione è ugualmente pericolosa al dare cibo agli uccelli con lo scopo di avvicinarli? Altro problema sono i cinghiali: la mia zona ne è piena. Non nascondo che avrei un pò paura ad essere circondato da un branco “ Quindi buon studio. „ Siccome studio poco, non fa male studiare un altro pò “ I Grillai per esempio spesso cacciano in gruppo sopra i prati e diventano abbastanza confidenti, anche uscendo dall'auto a volte. Forse con 400 mm di focale massima sarai un po' corto. Anche su apsc eventualmente. „ Verissimo. Una volta con la 7DII e uno scrauso 55-250 li ho fotografati mentre cacciavano su un campo appena arato: ovviamente a 250mm su aps-c ero cortissimo ma devo dire che le evoluzioni che facevano per atterrare sulle prede erano notevoli |
| inviato il 26 Agosto 2024 ore 20:36
Personalmente mi trovo bene con i binocoli Vortex, ma fossi in te mi guarderei in giro per le focali 8x42 che sono abbastanza luminose e gli 8 ingrandimenti sono ideali per l'utilizzo esplorativo. I 10 ingrandimenti non sono semplicissimi da usare a mano libera e potrebbero stancare un po'. Uso il Vortex Viper 8x42 ma ultimamente è un po' troppo salito di prezzo, a mio avviso. Cerca una marca che ti piace, ma non prendere una cinesata da poche decine di euro, butteresti via i soldi e ti stancheresti presto di usarlo. Certo che se ti puoi permettere di non lesinare ci sono ottiche veramente eccellenti, ma dipende dalla tua voglia di spendere. Ognuno ha le sue opinioni sui binocoli, sappi che ci sono i fanboy anche in questo settore Magari dai un occhio al sito binomania.it che fa capo a un iscritto a questo sito (Piergiovanni Salimbeni). Ci sono indicazioni e recensioni che trovo sempre interessanti. |
| inviato il 26 Agosto 2024 ore 22:10
Io mi trovo molto bene con Nikon e Pentax. Avevo un Nikon Prostaff 8x42 sostituito dal più performante Monarch, sempre 8x42. Adesso su Amazon è in offerta a 319 euro, non è pochissimo, ma è un bell'oggetto dalle buone prestazioni. Per qualcosa di leggermente più spinto e meno costoso, anche se come ha fatto giustamente notare Grohmann è più scomodo da usare a mano libera, ho il Pentax SP 10x50. Cerco sempre di usare binocoli con una buona pupilla d'uscita perché così la visione anche in scarsa luce è facilitata. |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 9:16
Mi sapreste dire cosa indicano i numeri di fianco al nome del binocolo? Da un punto di vista dell'ingrandimento offerto, si potrebbe fare un paragone con l'angolo di campo di un obiettivo fotografico? ES. inventato 8x42 dà un angolo di campo simile ad un 400mm Altra domanda: dopo aver perlustrato la zona, come comportarsi? Ad esempio noto che in un punto x c'è un gran numero di piccoli uccelli: mi conviene usare direttamente una delle tende che avete indicato? Non c'è il rischio che l'animale non si avvicini perchè c'è questo nuovo elemento che crea disturbo? |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 10:26
Spannometricamente 8 ingrandimenti dovrebbero avvicinarsi ai 400 mm, però la visione binoculare è totalmente diversa da quella monoculare dell'obiettivo. In effetti se provi a fare ricerca di selvatici con un 400 mm troverai molta più difficoltà e scomodità rispetto al farla con il binocolo. Gli animali conoscono benissimo il proprio territorio e, in effetti, si accorgono se qualcosa cambia nel raggio di loro interesse. Ci sono specie più tolleranti, relativamente a questi cambiamenti e altre che lo sono molto meno. Come ci sono specie che si dimostrano più o meno confidenti in alcuni luoghi e individui della stessa identica specie che in altri luoghi si dimostrano molto più timorosi. Dipende da un'infinita serie di variabili, non sempre tutte ponderabili. L'osservazione serve anche a questo, poiché non esistono regole valide sempre e comunque e bisogna imparare a valutare luogo per luogo e specie per specie. Ti faccio un esempio banale, sono stato recentemente in un bar di Cortina BL (vicino alla vecchia stazione) dove i passeri vengono a mangiare le briciole anche direttamente nel tavolino dove sei seduto. I passeri che frequentano il mio giardino sono, invece, la specie più timorosa tra le svariate che frequentano i miei posatoi e scappano al primo accenno di movimento. Cince, pettirossi, cardellini e fringuelli, solo per fare un esempio, si dimostrano molto più confidenti e capita che si posino senza troppa paura anche un metro da me, un'inverno ho avuto un pettirosso che mi si posava sulle braccia, per dire. Ma potrei anche affermare che i cormorani e i marangoni che frequentano l'area dei Burci sul Sile in provincia di Treviso si fanno riprendere anche a distanza ben ravvicinata, nella stessa provincia più a nord nei laghi di Revine, è molto più difficile avvicinarli e li fotografi solo da lontano. E sono due zone più o meno egualmente frequentate e disturbate, anzi, forse il lago meno. Devi costruirti un po' alla volta una specie di database personale relativo a luoghi, specie, stagioni, orari, eccetera che, assieme all'osservazione ti permetteranno di essere sempre più efficace nella tua attività di fotonaturalista. Vedrai che un po' alla volta molte cose ti verranno via via naturali. La fotografia naturalistica, come molte altre attività, va praticata con dedizione e non ci si deve spaventare degli inevitabili insuccessi iniziali, ma vedrai che un po' alla volta la frustrazione sarà sostituita dal piacere di stare in mezzo alla natura e dai risultati che sicuramente arriveranno. |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 10:33
Dimenticavo. I numeri scritti sul fianco di uno dei due oculari fanno riferimento alla correzione diottrica, se hai difetti di vista tra i due occhi fai la correzione necessaria e poi focheggi con la ghiera centrale. Copri il lato destro del binocolo e metti a fuoco, poi copri il lato sinistro e fai la correzione diottrica necessaria all'occhio destro, poi mantieni sempre la medesima correzione. Aggiungo: all'inizio non sentirai necessità di curarti di alcuni aspetti fondamentali, come l'incidenza della luce e la cura del punto di ripresa, perché la priorità sarà quella di trovare la specie ovunque essa sia, ma in un secondo momento comincerai a mettere attenzione anche a tali aspetti. Frequenta le corpose gallerie di questo sito e confronta le tue foto con quelle della medesima specie, vedrai che ti domanderai perché quelle degli altri ti sembrano spesso migliori e troverai le risposte solo con la pratica nel campo. Ci vuole un po', ma con la passione ci si arriva. |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 10:39
I numeri rappresentano gli ingrandimenti e il diametro delle lenti. Suddividendo diametro per ingrandimenti ottieni la pupilla d'uscita: più è alto il numero più è luminoso il binocolo. 8x42 e 10x50 hanno una pupilla d'uscita quasi uguale, però il secondo è più pesante. Evita i binocoli con zoom sugli ingrandimenti: inutilizzabili a mano libera anche se leggeri. Poi la qualita ottica fa la differenza. |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 10:40
Ah. Avevo capito male la domanda. Ma nel frattempo ti ha spiegato perfettamente Grohmann. |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 11:13
Domanda sui cinghiali. I cinghiali possono essere un problema, da ciò che si legge nei giornali. Li ho incontrati svariate volte, ma non ho mai avuto difficoltà. Se sei rispettoso e non fai azioni particolari che possono spaventare il selvatico, penso sia molto difficile che se la prendano con te. Gli unici animali con i quali ho avuto problemi sono i cani (anche le zanzare). In Abruzzo, tanti anni fa, ho incrociato un branco di cani che sembravano rinselvatichiti e me la sono vista un po' brutta. Domanda sul nutrire gli animali. Abito in una zona circondata da boschi e foraggio le mangiatoie del mio giardino solo d'inverno, nelle altre stagioni trovano una sorta di alimentazione naturale poiché a fine inverno spargo sementi varie, che non sono altro che i mix che acquisto per gli uccelli selvatici. Mi cresce un po' di tutto su circa 8 mq dove non taglio l'erba, girasoli di varia altezza, piante di cardo, mais, zucche, spighe che non so identificare, ma che sono gradite ai miei ospiti. Metto a disposizione un grande sottovaso al quale cambio l'acqua ogni mattina e gli uccelli arrivano lo stesso nei miei posatoi, anche gli insettivori, talvolta, poiché in mezzo alle erbacce che crescono attorno alle piante da seme si formano naturalmente diversi insetti. Ma in natura non uso mai nessuna esca o richiamo. È una cosa che non mi va di fare e preferisco dover cercare aree naturali di pastura. Ognuno di noi ha una sua etica personale e io preferisco fare così. |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 15:31
“ Devi costruirti un po' alla volta una specie di database personale relativo a luoghi, specie, stagioni, orari, eccetera che, assieme all'osservazione ti permetteranno di essere sempre più efficace nella tua attività di fotonaturalista. Vedrai che un po' alla volta molte cose ti verranno via via naturali. La fotografia naturalistica, come molte altre attività, va praticata con dedizione e non ci si deve spaventare degli inevitabili insuccessi iniziali, ma vedrai che un po' alla volta la frustrazione sarà sostituita dal piacere di stare in mezzo alla natura e dai risultati che sicuramente arriveranno. „ Prendo nota. Sicuramente la dedizione in questo tipo di fotografia è fondamentale: andarci una volta al mese renderebbe mooolto più difficile l'apprendimento “ Aggiungo: all'inizio non sentirai necessità di curarti di alcuni aspetti fondamentali, come l'incidenza della luce e la cura del punto di ripresa, perché la priorità sarà quella di trovare la specie ovunque essa sia, ma in un secondo momento comincerai a mettere attenzione anche a tali aspetti. Frequenta le corpose gallerie di questo sito e confronta le tue foto con quelle della medesima specie, vedrai che ti domanderai perché quelle degli altri ti sembrano spesso migliori e troverai le risposte solo con la pratica nel campo. Ci vuole un po', ma con la passione ci si arriva. „ In realtà da questo punto di vista mi capita di essere molto esigente. Vero che a volte è frustrante tornare a casa senza foto ma mi capita molte volte di non fare la foto proprio perchè non ho trovato ciò che cercavo. Fotografando principalmente paesaggi, mi capita di "battezzare" un posto e di dire "vediamo se lì c'è qualcosa di interessante": ecco sai quante volte sono tornato a casa con le SD completamente vuote? Un sacco Forse in questo genere devo rivedere il mio approccio: all'inizio devo prendere e fotografare qualunque cosa per poi curare l'aspetto compositivo “ Domanda sui cinghiali. I cinghiali possono essere un problema, da ciò che si legge nei giornali. Li ho incontrati svariate volte, ma non ho mai avuto difficoltà. Se sei rispettoso e non fai azioni particolari che possono spaventare il selvatico, penso sia molto difficile che se la prendano con te. „ Dalle mie parti purtroppo hanno fatto parecchi danni ma personalmente le due volte che li ho incontrati non mi hanno calcolato più di tanto come è successo a te. Una volta addirittura uno ha grugnito ed è scappato proprio A proposito del nutrimento: in inverno hai delle mangiatoie che servono per aiutare gli animali per l'ovvia penuria di cibo nel periodo più freddo; in primavera si cibano di ciò che nasce dalle sementi. In soldoni hai una "piccola comunità" che stanzia nel tuo giardino o ho capito male? Io non ho un giardino quindi questo approccio mi è impossibile da realizzare: devo per forza di cosa optare per l'immersione nella natura -Quindi in fin dei conti dovrei procurarmi un binocolo. Come budget secondo voi 2/300 euro sono tanti? Ho visto che ci sono gli svarowsky che costano anche 2k ma sono ovviamente fuori portata. Mi sono usciti una miriade di modelli e ho finito con il perdermi in mezzo alla marea di nozioni. -Una volta stabilito che quella zona contiene la specie x, che si trova principalmente a quell'ora, in quel periodo dell'anno ecc... dovrei iniziare a provare a camuffarmi e cercare di portare a casa qualche foto. -Non devo demoralizzarmi perchè sicuramente all'inizio sarà facile non portar niente a casa: farò scappare un sacco di uccellini. Generalmente se rimango fermo in quel punto, ben mimetizzato (con tenda portatile et similia), gli animali tendono a ritornare in quel punto oppure no? La prova andrebbe fatta stando mimetizzato e vedere un pò che succede. Potrei iniziare con un telo mimetico visto che sono decisamente più economici delle tende portatili (avevo dato un'occhiata alle tragopan) e con il binocolo vedere come si comporta l'animale. Che dite? Scusate se scrivo tanto ma sto cercando di acquisire quante più nozioni possibile |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 16:19
“ Quindi in fin dei conti dovrei procurarmi un binocolo. Come budget secondo voi 2/300 euro sono tanti? Ho visto che ci sono gli svarowsky che costano anche 2k Eeeek!!! ma sono ovviamente fuori portata. Mi sono usciti una miriade di modelli e ho finito con il perdermi in mezzo alla marea di nozioni „ Guarda i due Nikon che ti avevo indicato, costano circa 200 e 300 euro rispettivamente e vanno piuttosto bene. Con un po' di fortuna, li trovi anche in un negozio fisico, così da poterli osservare e provare. Il binocolo serve per osservazione, una ciofeca non va bene, ma a meno che non ti venga il trip per il birdwatching, non ne vale la pena spendere 1000 euro per quell'oggetto. Per me, è come un diario di appunti. L'unica cosa che mi farebbe gola parecchio, sarebbe un binocolo stabilizzato, ma anche qua si va sul millino e allora faccio senza. Un consiglio che non ricordo più se ti è stato dato. Soprattutto all'inizio, recati sul posto quando sono ancora addormentati, li disturbi molto meno ed hai maggiori possibilità di trovare il posto migliore. Io vado spesso all'alba, mi sistemo per bene tenda e seggiolina della decathlon, cuffiette e musica finchè non sento o vedo i primi animali… La cosa che più serve per questa passione è il tempo e, di conseguenza, la pazienza. In inverno metto un po' di cibo su qualche albero, mi faccio consigliare dalla Lipu su cosa mettere, in genere mi danno dei semi di girasole o qualche palla di grasso vegetale per affrontare meglio il freddo (qua d'inverno spesso gela). I semi di girasole spesso li spargo nell'erba, così mangiano più tranquilli. I centri Lipu, li trovi qua, hanno il mangime, eventualmente i nidi e ti sanno consigliare su come aiutare gli animali in inverno. www.lipu.it/puglia I cinghiali, se non li disturbi, non ti disturbano. Io vivo un una zona preparco piena di cinghiali e non ho mai avuto problemi con loro, ovviamente me ne sto a distanza se li vedo, soprattutto se hanno i piccoli.
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| inviato il 27 Agosto 2024 ore 17:29
Hai notato grosse differenze qualitative tra i due binocoli che hai consigliato? Vedo che il Monarch costa praticamente il doppio sia rispetto al Prostaff che al Pentax. Quando parli di difficoltà nell'utilizzo a mano libera ti riferisci al fatto che il Pentax è più ingombrante degli altri due? Però ti permette di vedere più lontano in sostanza. Quanto lontano riesci ad avvicinarti agli animali? “ Io vado spesso all'alba, mi sistemo per bene tenda e seggiolina della decathlon, cuffiette e musica finchè non sento o vedo i primi animali… Cool „ Se mi mettessi sotto un telo mimetico che mimi il fogliame caduto al suolo? Non rischi di far troppo rumore quando devi montare la tenda con la conseguenza di far spaventare gli animali? Sarebbe da evitare l' approccio "cammino e vedo un pò cosa riesco a beccare"? Penso che ad ogni mia uscita annoterei sul tablet la posizione in cui mi sono spostato con le relative specie che ho incontrato “ La cosa che più serve per questa passione è il tempo e, di conseguenza, la pazienza. „ Mi riprometto che cercherò di andare almeno una volta a settimana. Essendo uno studente fuori sede mi è difficile andare più volte in settimana ma dato che nel weekend torno a casa, il sabato e la domenica mattina posso dedicarli alle osservazioni preliminari “ In inverno metto un po' di cibo su qualche albero, mi faccio consigliare dalla Lipu su cosa mettere, in genere mi danno dei semi di girasole o qualche palla di grasso vegetale per affrontare meglio il freddo (qua d'inverno spesso gela). I semi di girasole spesso li spargo nell'erba, così mangiano più tranquilli. I centri Lipu, li trovi qua, hanno il mangime, eventualmente i nidi e ti sanno consigliare su come aiutare gli animali in inverno. www.lipu.it/puglia „ Mhhh non so, ho paura di abituare gli animali al cibo che do io e di renderli incapaci di procurarselo da soli. Io abito proprio in uno di quei paesi della lista ma purtroppo il capannino dell'ente è spesso chiuso e il recapito telefonico indicato è sbagliato (Ho provato a chiamarli una volta per un pipistrello che è caduto sul mio balcone rompendosi un' ala) |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 17:41
“ In soldoni hai una "piccola comunità" che stanzia nel tuo giardino o ho capito male? „ Ho la fortuna di avere un giardino abbastanza grande e una famiglia che sopporta la mia passione. Alcune specie nidificano direttamente nel mio giardino. Cinciarelle, cinciallegre, pettirossi e merli negli alberi e nelle siepi, invece gli spazzacamino, le rondini e i passeri tra tetto, cornicione e altri anfratti. Ma ho la fortuna di abitare in un'area pedemontana, piena di boschi, con le montagne che si innalzano a poche decine di metri da casa, una piccola vallata vicina sul fianco sud della casa e belle colline che la circondano. Nel mio giardino stabilmente, oppure occasionalmente per alcune specie, si posano svariati soggetti, ma ho fotografato anche diversi rapaci che sorvolano il mio giardino. Quando mi siedo nella mia panchina, pur senza nascondermi o camuffarmi riesco sempre a beccare qualcosa. Quando monto il capannino sotto il gazebo, per fare sul serio, riesco a divertirmi per bene. Se ti abituerai a osservare ti sorprenderai di scoprire quante diverse specie, che non avevi mai notato, frequentano determinati luoghi. Ho un amico che esce in automobile a un paio di km da casa, parcheggia in favore di luce a pochi metri da una strada secondaria, in prossimità di un prato incolto, che ospita anche vegetazione ad alto fusto e siepi. C'è anche un fosso che non secca mai, che passa proprio lì. Ha piantato giusto due paletti che gli fanno da supporto ai posatoi, che cambia ogni tanto e che si ergono sopra la vegetazione più bassa. Con discreta frequenza, nella stagione invernale, foraggia con i semi degli incavi su piccoli tronchi e alcune cortecce che ha posizionato a mo di mangiatoia. Usa l'automobile come un capanno, coprendola con una rete fogliata e poggiandosi su un bean bag posizionato nella portiera e dovresti vedere che foto e anche di quante svariate specie riesce a riprendere. Almeno una volta l'anno esco con lui, di solito quando mi informa che fotografa il frosone, che a casa mia arriva molto raramente. A volte basta veramente poco per divertirsi senza invadere eccessivamente l'ambiente. I binocoli che ti ha consigliato Pierino64 andrebbero certamente bene. Per fare ricerca non serve spendere cifre esagerate. Se hai un'adeguata pupilla d'uscita, che ti garantisce un discreta visione anche in luce non ottimale, puoi anche sopportare un minimo di aberrazioni, dominanti o colori non perfetti. Tieni presente che frequenterai ambienti un po' rustici e perdere o rovinare un binocolo troppo costoso potrebbe dispiacere molto. |
| inviato il 27 Agosto 2024 ore 18:01
“ Mhhh non so, ho paura di abituare gli animali al cibo che do io e di renderli incapaci di procurarselo da soli. „ D'inverno, sopratutto quando fa molto freddo, il cibo che offriamo è un aiuto che può salvare la vita di svariati volatili. Hanno bisogno di molte calorie per affrontare i periodi di gelo. Un passeriforme in una sola notte di gelo può perdere parecchio peso corporeo e con il terreno gelato e non è per loro scontato riuscire a nutrirsi adeguatamente durante il giorno. Anche la LIPU, comunque, consiglia di foraggiarli. Quest'anno ho messo cibo per poche settimane, poiché è stato un inverno piuttosto caldo, da me. La cosa più importante è prestare attenzione a non favorire la trasmissione di patologie tra i diversi soggetti. Quindi i posatoi e le mangiatoie vanno puliti, disinfettati o sostituiti con molta frequenza. |
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