Recensione Nikon Z6 III
Recensione Nikon Z6 III, testo e foto by
Juza. Pubblicato il 29 Luglio 2024; 43 risposte, 85997 visite.
La Nikon Z6 III è l'ultimissima arrivata nella serie Z6, categoria che si colloca tra il fotoamatore esperto e il professionista, e offre interessanti novità tra cui un nuovo sensore semi-stacked, una notevole raffica, pre-raffica e capacità video di alto livello. L'ho provata in occasione della presentazione ufficiale, e poi di nuovo a luglio portandola con me in un viaggio tra Germania e Repubblica Ceca, assieme al 28-400.

Un'evoluzione della Z6, rifinita sotto ogni aspetto
Iniziamo dall'inquadrare questo modello: la serie Z6 nasce (nel 2018) come entry level fullframe, ma questo ruolo è stato poi preso dalla Z5, e Nikon ha "riposizionato" la Z6 in una fascia medio-alta, al punto che ora il prezzo di lancio è 3000 euro solo corpo. Non è un'ammiraglia come la Z8, ma è comunque una fotocamera che può essere tranquillamente utilizzata come corpo principale anche in ambito professionale, oppure come affiancamento alla Z8 o Z9.
Il corpo della fotocamera è simile al modello precedente anche se un poco più grande, e in generale la disposizioni dei pulsanti e il layout dei menù è molto uniforme su tutti i modelli Nikon: cosa che apprezzo moltissimo, e che mi ha permesso di utilizzare la Z6 III come se fosse una fotocamera con cui ho già familiarità; a mio parere Nikon è uno dei marchi con la migliore interfaccia (forse il migliore, ora che Sony ha incasinato i menù che fino a qualche anno fa erano ben fatti e intuitivi). L'ergonomia è ottima, grazie anche a una generosa impugnatura, ed è molto robusta e tropicalizzata; ha varie prese tra cui l'indispensabile USB-C sia per ricarica che per trasferimento dati, e utilizza batteria Nikon EN-EL15c per un'eccellente autonomia.

Nikon Z6 III, Nikon Z 28-400mm f/4-8 VR a 28mm, 1/15 f/16.0, ISO 100, treppiede.
Un cambiamento importante è lo schermo, ora totalmente snodato. Personalmente lo preferisco di gran lunga al sistema precedente, che era del tutto inutilizzabile quando si scatta in verticale, ma il tipo di snodo rimane una questione dibattuta e ciascuno avrà le sue preferenze; il trend però sembra inevitabilmente andare verso lo schermo totalmente snodato, più apprezzato anche in ambito video. Nelle due Z6 III che ho provato, lo snodo dello schermo era piuttosto duro, sia nell'apertura che nell'orientamento dello schermo; non so se sia una cosa voluta o meno, ma l'ho trovato un po' eccessivo.
Il mirino è grande, luminoso e nitido (ben 5.76 milioni di punti, cioè 1600 x 1200px); è addirittura più luminoso e ha uno spazio colore più ampio rispetto alle ammiraglie.
La raffica è enormemente migliorata rispetto alla precedente Z6 II: quest'ultima era limitata a 12 FPS (o 14 FPS, ma in RAW 12 bit con singolo punto AF), mentre la nuova Z6 III arriva a 14 FPS con otturatore meccanico e 20 FPS con otturatore elettronico, in entrambi i casi in RAW e senza limitazioni sui punti AF o altre funzionalità. In JPEG, è addirittura possibile scattare a piena risoluzione a 30 o 60 FPS, o a risoluzione ridotta (in modalità ritaglio APS-C) a 120 FPS; anche con queste raffiche estreme è disponibile l'AF continuo e tutti i punti AF.

Nikon Z6 III, Nikon Z 28-400mm f/4-8 VR a 210mm, 1/5 f/11.0, ISO 100, treppiede.
Il buffer è un immenso 1000 RAW, aiutato anche dalla felice scelta di Nikon di utilizzare CFexpress Type B, oltre a un secondo slot per SD, anche questo benvenutissimo perchè permette di utilizzare schedine più comuni ed economiche se non si ha esigenza di grande velocità.
Per quanto riguarda l'autofocus, Nikon sostiene che è paragonabile a quello di Z8 e Z9. Non ho avuto modo di utilizzarlo abbastanza a fondo con soggetti in azione per poter dare un giudizio definitivo, ma nel complesso mi ha fatto una buona impressione, veloce e preciso, anche se non impeccabile (nelle foto dei ballerini ogni tanto mi è capitato che perdesse l'aggancio all'occhio).

Ovviamente, in mezzo a tanti pregi, ci sono anche cose migliorabili: una che non sopporto è la scelta di limitare la pre-raffica al solo JPEG; non c'è motivo razionale per fare una cosa del genere, dato che tanti modelli concorrenti, anche molto più economici, non hanno alcuna difficoltà a registrare pre-raffica in RAW. Così come trovo insensata la mancanza di modalità computazionali che consentano di fondere più foto in-camera (e in RAW) per ottenere l'equivalente di una lunghissima esposizione, o unire le foto pixel shift in-camera: si tratta di cose semplicissime per cui basterebbero poche righe di codice nel firmware.
In termini di video, la Z6 III ha un impressionante 6K @ 60 FPS in RAW, tra i migliori che si possano attualmente avere in questa fascia di prezzo.

Nikon Z6 III, Nikon Z 28-75mm f/2.8 a 75mm, 1/3200 f/2.8, ISO 3200, mano libera.
Qualità d'immagine
In termini di risoluzione, gamma dinamica e alti ISO ci son ben poche sorprese: ormai da molti anni la resa dei sensori non ha fatto progressi sotto questi aspetti, e anche il nuovo 24MP della Z6 III si colloca alla pari con la maggior parte dei 24MP sul mercato, ottimi ma non diversi da quelli di 6-7 anni fa (i cambiamenti, come vedremo tra poco, sono invece nella velocità di lettura).
L'ho confrontato col 24MP della Sony A7C, sensore risalente al 2018. La risoluzione è ovviamente identica; ero più interessato invece a vedere eventuali differenze agli alti ISO, quindi ho scattato una foto di test a 12800 ISO. Di seguito potete vedere due ritagli dal RAW, senza nessuna riduzione rumore:

Come anticipato, la resa è pressappoco uguale a quella della A7C. La qualità d'immagine è quella che ci si può aspettare da un moderno 24 megapixel; ottima gamma dinamica e rumore abbastanza contenuto, e con i moderni software di denoise AI è certamente utilizzabile in tutta la gamma ISO fino a 12800 ISO, o sacrificando un po' di qualità anche a 25600 ISO.
La risoluzione di 24MP basta e avanza se non avete bisogno di ritagliare; per contro quando ci si trova in situazioni in cui capita spesso di fare ritagli importanti (ad esempio in ambito naturalistico), i 24 MP possono andare un po' stretti; personalmente preferisco i sensori da 40-50 megapixel, e quando ho viaggiato con la Nikon Z8 da 45MP ne ho apprezzato molto la possibilità di crop mantenendo comunque una risoluzione notevole. L'aggiunta della modalità pixel shift è benvenuta, ma la sua utilizzabilità pratica è molto limitata dato che il soggetto deve essere perfettamente statico, e le foto vanno comunque unite al computer.

Nikon Z6 III, Nikon Z 35mm f/1.8 S, 1/8000 f/1.8, ISO 1600, mano libera.
Il sensor readout e il semi-stacked
La Z6 III ha però un asso nella manica: la prima cosa che salta all'occhio, guardando le caratteristiche, è il sensore "parzialmente stacked". E' un 24MP come quello del modello precedente, ma promette un tempo di lettura molto più veloce. Quanto veloce? Resta, per ora, un mistero: non c'è un dato ufficiale, e con certezza si può solo dire che è almeno pari o più rapido di 1/60 (tempo sincro flash con otturatore elettronico) ed è sicuramente più lento rispetto all'1/280 della Z8 e Z9, motivo per cui Nikon non ha tolto l'otturatore fisico.
Ero un po' scettico su questo "parzialmente stacked", anche perchè 1/60, pur essendo molto migliore della Z6 II (circa 1/20s) o di concorrenti come Sony A7 IV (1/15s) e Panasonic S5 II (1/20s), non è comunque un tempo eccezionalmente rapido, quindi dovrebbe portare a un rischio abbastanza elevato di artefatti da rolling shutter.
La prima prova pratica (in studio, con ballerini) mi ha invece positivamente sorpreso: nonostante i movimenti velocissimi dei performer, anche scattando sempre con otturatore elettronico non ho trovato nessuna foto dove ci fosse una distorsione visibile. Non escludo che il sensor readout sia più rapido del sincro flash, su cui magari Nikon ha voluto tenere un margine di sicurezza; forse il readout può essere attorno a 1/80. Un altro potenziale indizio sul readout è la dichiarazione di Nikon che il readout della Z6 III è "3.5 volte più veloce della Z6 II"; dato che quest'ultima ha un readout di circa 1/20, si può stimare che il readout della Z6 III sia tra 1/70 a 1/80s, dato coerente col sincro flash di 1/60. Chiaramente non ai livelli di un "full stacked", ma comunque abbastanza veloce da permettere un utilizzo senza troppi pensieri dell'otturatore elettronico.

Nikon Z6 III, Nikon Z 28-75mm f/2.8 a 75mm, 1/6400 f/2.8, ISO 6400, mano libera.
Questa possibilità è particolarmente importante perchè alcune funzioni sono disponibili solo con otturatore elettronico, tra cui la raffica 20 FPS (in meccanico si ferma a 14 FPS) e il pre-scatto, caratteristica che considero importantissima in ambito azione.
Ho voluto fare ulteriori prove, confrontando la Z6 III sia con la lenta A7C che con le velocissime A9 II (stacked) e A9 III (global shutter). Per cominciare, osserviamo uno scatto in luce artificiale, situazione a forte rischio banding:

La Nikon Z6 III mostra poco banding, mentre nella stessa situazione la A7C ha un banding pesantissimo, tale da rendere inutilizzabile l'immagine: questo dimostra che il sensore della Z6 III ha effettivamente un netto vantaggio di velocità.
Vediamo ora come rende nel "test del ventilatore": in questo caso, le pale in velocissimo movimento sono un incubo per il rolling shutter, che tende a distorcerle pesantemente. Qui possiamo vedere il risultato della Z6 III, confrontato con un rolling shutter lento (A7C) e uno molto veloce (A9 II, readout di 1/160s).

La Z6 III è chiaramente anni luce migliore della A7C in questo test, mentre mostra molta più distorsione rispetto allo stacked della A9 II (e ovviamente il global shutter della A9 III, non mostrato qui, ha zero distorsione ed è equivalente alla foto di riferimento con ventilatore fermo). Quello della Z6 III è pur sempre un "parzialmente" stacked, quindi nei casi più estremi può mostrare i suoi limiti (motivo per cui Nikon non ha tolto l'otturatore meccanico come su Z8 e Z9), ma comunque ha una velocità tale da rendere l'otturatore elettronico seriamente utilizzabile.

Nikon Z6 III, Nikon Z 35mm f/1.8 S, 1/8000 f/1.8, ISO 1600, mano libera.
Sul campo
Ho portato la Z6 III con me in viaggio, passando dalle foto paesaggistiche all'avifauna. Una cosa che ho immediatamente apprezzato è stato lo schermo totalmente snodato: a Praga, quando ho fotografato con la fotocamera da punti di ripresa bassissimi (o talvolta molto alti, alzandola sopra di me) mi ha permesso di inquadrare la scena con enorme comodità, sia in orizzontale che in verticale, cosa che non sarebbe stata possibile con gli schermi parzialmente snodati dei modelli precedenti.
Anche nelle foto di avifauna - alcuni smerghi fotografati a pelo d'acqua, oltre a un po' di uccelli nei boschi della Germania - lo schermo snodato mi è tornato comodo e mi ha consentito di scattare foto che sarebbero state impossibili inquadrando tramite mirino, viste le acrobazie che ho dovuto fare per raggiungere l'angolazione desiderata.

Nikon Z6 III, Nikon Z 28-400mm f/4-8 VR a 400mm, 1/400 f/8.0, ISO 6400, mano libera.
Ho sfruttato l'AF con riconoscimento animale, in grado di mettere a fuoco sull'occhio del soggetto: mi ha fatto un'ottima impressione, anche nel buio del sottobosco e con un'ottica poco luminosa come il 28-400, che alla focale più lunga ha diaframma f/8. Mi ha dato addirittura l'impressione di riuscire ad agganciare il soggetto ancora meglio della Z8 che avevo provato in un altro viaggio; su questo punto però sarebbero necessari test più approfonditi con le due fotocamere fianco a fianco. Quel che è certo è che l'AF della Z6 III fa davvero un ottimo lavoro.
Ho sfruttato tutta la gamma di sensibilità tra 100 e 12800 ISO; come già evidenziato, in abbinamento ai nuovi software di Denoise AI anche sensibilità molto elevate sono perfettamente utilizzabili (ancora di più se si ha una buona base di partenza, come il 24MP della Z6 III). Ho letto un po' di critiche alla gamma dinamica di questa fotocamera, ma devo dire che nella mia esperienza non ho riscontrato differenze sensibili nella gamma dinamica rispetto alle fotocamere che ho utilizzato negli ultimi anni: l'ho anzi trovata ottima, con un ampio margine di recupero nelle ombre. E' possibile che come altri stacked abbia un leggero svantaggio, forse mezzo stop, ma sul campo questa differenza non si percepisce.

La durata della batteria è notevole, e mi ha permesso di scattare per giorni senza ricaricare; quando ne ho avuto la necessità ho caricato direttamente via USB, sia col caricatore da muro che in auto.
L'impressione che ho avuto in questi giorni è di una fotocamera "solida", in tutti i sensi: affidabile, robusta, con un ottimo AF e ampia gamma di funzionalità; la qualità d'immagine che ci si aspetta dai 24MP fullframe e un'interfaccia ben progettata.
Conclusione E' interessante analizzare la Z6 III rispetto agli altri modelli in casa Nikon. La Z8, pur appartenendo a una fascia diversa, si è distinta fin da subito per un prezzo eccezionale per un'ammiraglia, e ora si trova attorno ai 4000 euro, contro i 3000 della Z6 III. In tanti saranno tentati dalla sorella maggiore, e devo dire che per la differenza di prezzo di 1000 euro anch'io prenderei la Z8, pur avendo apprezzato molto anche la Z6 III.
La Z7 II è ormai datata, ma costa meno della Z6 III e ha molta più risoluzione; è un'alternativa probabilmente più indicata negli ambiti dove non serve la velocità, mentre per situazioni d'azione la Z6 III ha un netto vantaggio. Sia nel confronto con Z7 II che Z8 bisogna però dire che il prezzo della Z6 III è un prezzo di lancio, mentre per le altre due parliamo di prezzi che negli anni sono molto scesi: ovviamente anche la Z6 III col tempo calerà, diventando un'opzione molto più competitiva.
Nel complesso, la Z6 III va a rifinire il modello precedente sotto quasi tutti gli aspetti, dal sensore al mirino, lo schermo, velocità, pre-buffer; pur non essendo così "rivoluzionaria" come la Z8, che rimane unica tra le ammiraglie per il rapporto qualità/prezzo, la Z6 III è una fotocamera con un solido set di caratteristiche, ottima per i fotografi e ancora di più per i videomaker.
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Nikon Z6 III, Nikon Z 35mm f/1.8 S, 1/6400 f/1.8, ISO 1600, mano libera. Risposte e commenti
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| inviato il 29 Luglio 2024 ore 9:00
Grazie, apprezzo molto queste tue recensioni che vanno dritte al punto, con foto, sintetiche ma assolutamente complete sotto tutti i punti di vista. Sembri sempre anticipare le domande che il possibile acquirente si pone di volta in volta. Ho la Z7 e seguo l'evoluzione Nikon che mi sta soddisfacendo in pieno. E' incredibile come Nikon sia riuscita a mantenere l'asticella altissima a cui molti concorrenti non arrivano. Come paesaggista, attendo la Z7III. |
| inviato il 29 Luglio 2024 ore 9:01
L'ho ritirata due settimane fa e confermo tutto quello che hai scritto. Anche io mi sono posto il dubbio della Z8, tuttavia a parte che non sono un professionista ma poi la Z8 (che fa sbavare solo a tenerla in mano) è davvero molto grande e impegnativa. I 24 mpx bastano e avanzano. Secondo me abbinata al 24-120 F4S è davvero un bell'oggetto con cui ricoprire il 90% delle situazioni. Io che provenivo da Z6 (mark 1) ho trovato l'AF avanti anniluce. Tuttavia ho avuto per qualche mese un'A7C Mark 2 e devo dire che il sistema AF si Sony specialmente sui volatili ha qualcosa di più da offrire. Tuttavia poi entri nel menù e ti viene voglia di lanciarla nella scarpata, ecco perché sono tornato in Nikon. |
| inviato il 29 Luglio 2024 ore 9:02
Grazie Juza, chiarissimo come sempre! |
| inviato il 29 Luglio 2024 ore 9:39
Devo dire che macchine veloci come questa o ancora meglio la r6 mark 2, potrebbero sostituire per un 90% una Canon R1. Meditate gente. In questi anni Nikon è stata la più innovativa e conta un corredo davvero concreto ed di alta qualità e la collaborazione con Sony la vedo una cosa positiva per entrambi i brand, non un limite. Nikon per come è presa oggi, potrebbe far tornare tutti quelli che anni fa passarono a Sony o Canon. Oggi Canon sembra arrancare un pochino, non che non sia una numero uno, ma perchè non esalta con le novità, e Sony propone 1000 modelli, rimescolando tecnologia, per riempire la cassa. Sarebbe ora di qualche scossone al mercato. Il Global Shutter della A9, in questa prima implementazione, per il momento non ha ingolosito molti. |
| inviato il 29 Luglio 2024 ore 9:43
Ho avuto modo di provarla per una settimana. Ero possessore di Z6II ed ora di Z9 e rispetto alla prima c'è stato un netto miglioramento! La velocità generale e di autofocus mi ha sorpreso, credevo non potesse competere con Z9 ma si avvicina, ho molto apprezzato il riconoscimento degli uccelli che mi ha permesso di scattare foto in volo del fringuello alpino con estrema facilità. Per fotografia di avifauna è sicuramente un'ottima soluzione, a meno che non si voglia puntare ai megapixel di una Z8. |
| inviato il 29 Luglio 2024 ore 9:43
“ La Z8, pur appartenendo a una fascia diversa, si è distinta fin da subito per un prezzo eccezionale per un'ammiraglia, e ora si trova attorno ai 4000 euro, contro i 3000 della Z6 III. „ Quante ammiraglie ha Nikon? “ Devo dire che macchine veloci come questa o ancora meglio la r6 mark 2, potrebbero sostituire per un 90% una Canon R1. Meditate gente. „ Sei serio quando dici una cosa del genere? “ Oggi Canon sembra arrancare un pochino, non che non sia una numero uno, ma perchè non esalta con le novità, e Sony propone 1000 modelli, rimescolando tecnologia, per riempire la cassa. „ Possiede oltre il 40% del mercato, fai un po' te... |
| inviato il 29 Luglio 2024 ore 9:44
Ho provato Z6III per un paio d'ore. Era quella di un amico, ma non l'ho provata in modo approfondito come ha fatto Juza, ma comunque abbastanza per farmi un'idea della qualità generale della fotocamera. È esattamente quello che mi aspettavo. L'AF è di un altro livello, rispetto alla II (che però non è poi così scrauso come qualcuno ritiene), il mirino mi è sembrato ottimo e la velocità generale della fotocamera molto buona, quindi mi sento di giustificare il prezzo che presenta. Le maggiori dimensioni le ho percepite in modo relativo, la differenza è marginale, secondo me. L'ergonomia è buona, come sempre in Nikon, ma dovrei comunque attaccarle il bracket, appesantendola un po'. L'unica cosa che mi fa ragionare per il suo acquisto è che avrei preferito una densità del sensore diversa (30/33mpx). Mi sono abituato ai 45 mpx di Z9, mi pare di riuscire a gestirli abbastanza bene e per Z6III avrei preferito un sensore un po' più denso dei suoi 24 mpx. Mi serve un secondo corpo e sceglierò tra Z6III e Z8, ma non sarà facile decidermi. Se vinco al Superenalotto le prendo entrambe |
| inviato il 29 Luglio 2024 ore 10:00
Bella recensione |
| inviato il 29 Luglio 2024 ore 10:01
Recensione molto accurata ed esaustiva, Nikon ha fatto veramente un bel lavoro, la mia personale decisione di acquisto è tra z6Ill e z8 prediligendo comunque foto di avifauna probabilmente opterò per z8 Grazie Juza Ciao |
| inviato il 29 Luglio 2024 ore 10:04
Cioè in pratica, 3000 € di macchina per ritrovarsi con un sensore identico a quello di 6 anni fa ? Un grande passo avanti |
| inviato il 29 Luglio 2024 ore 10:10
Per favore Caorso e DrChris, evitiamo i soliti Canon vs Nikon. Tornando in tema, “ Cioè in pratica, 3000 € di macchina per ritrovarsi con un sensore identico a quello di 6 anni fa ? „ E' un sensore molto più veloce rispetto a quelli degli anni passati; ad essere rimasta identica è la qualità d'immagine, ma questo vale anche per Canon, Sony, ecc. Nessuno ha fatto progressi sotto questo aspetto negli ultimi 5-6 anni. |
| inviato il 29 Luglio 2024 ore 11:07
“ Nessuno ha fatto progressi sotto questo aspetto negli ultimi 5-6 anni. „ In effetti.La sfida è su altro. |
| inviato il 29 Luglio 2024 ore 11:14
“ Nessuno ha fatto progressi sotto questo aspetto negli ultimi 5-6 anni. „ E forse anche qualche anno in più |
| inviato il 29 Luglio 2024 ore 12:13
Alcuni preferiscono file non troppo pesanti. |
| inviato il 29 Luglio 2024 ore 13:33
In casa Nikon la risoluzione di 24mpx ha fatto il suo esordio con la D600 nel lontano 2012. E' anche vero che quel sensore magari non è nemmeno lontano parente di quello della Z6 III, ma, in termini di risoluzione, qualcosa di più si potrebbe fare. Per quanto mi riguarda ho preso da poco la II con una promozione vantaggiosa, quindi salto la mano e aspetto la IV. Dopo il doppio processore ed il sensore semi stacked sono curioso di vedere cosa si inventeranno. |