| inviato il 26 Luglio 2024 ore 8:14
Durante la 2a G.M. furono diversi gli aerei da caccia/caccia-bombardiere che si distinsero nei vari teatri del conflitto. Effettuata a tal riguardo una ricerca, ho individuato gli aerei in questione, stilando il seguente elenco: il Mitsubishi A6M Zero, lo Yakovlev Yak-3, il Dewoitine D. 520, l'Hawker Hurricane, il Supermarine Spitfire, il Macchi C. 202 Folgore, il Macchi M.C. 205 V Veltro, il Messerschmitt BF 109, il Focke-Wulf FW 190, il Messerschmitt ME262, l'F6F Hellcat, il Republic P 47 Thunderbolt, il North American P-51 Mustang, il Vought FU4 Corsair, il Curtiss P-40, il Grumann F4F Wildcat, il Lockheed P 38 Lightning. Considerando che ovviamente ognuno di questi aerei aveva i propri pregi e difetti, sarei curioso di sapere quale si rivelò effettivamente il migliore. |
| inviato il 26 Luglio 2024 ore 13:27
Sembra che il Focke-Wulf FW190 sia stato particolarmente temuto, ai suoi tempi... |
| inviato il 26 Luglio 2024 ore 14:53
In effetti, a causa dei differenti anni di ideazioni dei progetti, le concezioni costruttive e quindi le performances dei vari aerei furono ovviamente dissimili. Utilizzati in genere con criterio dai comandi degli eserciti avversari, in base alle loro evidenti predisposizioni di utilizzo, tali aerei diedero ognuno concreti se non decisivi contributi al conflitto, tanto da avere molti estimatori fra le diverse forze armate e non solo. |
| inviato il 26 Luglio 2024 ore 15:33
“Quale fu il miglior aereo da caccia della 2GM?” Più che una domanda dalla risposta difficile, ci sarebbe da dire impossibile. Perché operarono in condizioni e tempi differenti e, alcuni, mai si fronteggiarono o, se lo fecero, non fu alle medesime condizioni. Fortunatamente molti dei velivoli citati li ho visti realmente in volo ed ho potuto, con i miei occhi e le mie orecchie, capire che il concetto di “migliore” che poteva avere un pilota a quei tempi non è quello che abbiano ora noi o che gli appassionati pensano di avere. Gli aerei americani, soprattutto quelli arrivati a conflitto iniziato, erano nettamente superiori sul campo. Se poi ci aggiungiamo l'incredibile potenza e capacità logistica americana con la smisurata (e inattaccabile) capacità di produzione industriale, chiudiamo il gioco. Tecnicamente gli aerei dell'asse erano superiori all'inizio, poi furono raggiunti e ampiamente superati dagli americani. Aerei e armamenti russi erano fermi a generazioni antecedenti, senza scampo. Il Messerschmitt Me 262 aveva seri e gravi problemi di gioventù. I piloti lo temevano. L'impatto bellico fu relativo, più “emozionale” che reale. Gli americani avevano una quantità tale di bombardieri e caccia da essere praticamente certi del risultato finale. Il North American P-51 Mustang fu un aereo eccellente, continua a volare ancora adesso e con notevoli prestazioni. Idem il Lockheed P-38 Lightning, soprannominato “diavolo a due code”… Il Chance Vought F4U Corsair fu un aereo difficile da pilotare, ma attaccato ad un mostruosamente potente motore che lo rendeva inarrivabile. Operò anche negli anni '50, per esempio con la marina francese. Gli aerei tedeschi erano “tipicamente germanici”: bruttini ma efficaci e con gran motori ma erano pochi, con problemi di logistica e ricambi. I Macchi erano invece “tipicamente italiani”: belli, con motori non all'altezza (la situazione migliorò quando adottarono, come altri aerei italiani, i motori tedeschi) ma erano pochi. Grande eroismo da parte dei piloti: Davide contro Golia… Quando vidi per la prima volta, dal vero, decollare e volare sulla pista, il Corsair e il P-47 capii e potei immaginare senza fatica il terrore e lo sconforto dei piloti giapponesi o italiani… Medesimo discorso per i tedeschi contro Mustang e Lightning… Scorrendo poi le caratteristiche tecniche, il tipo e la quantità di armamento di bordo, la differenza diventava abissale: gli aerei americani erano corrazzate volanti e, sembrava ai piloti avversari, che non finissero mai il munizionamento. Alla fine non ho risposto – e nessuno potrà farlo – su quale sia stato il migliore. Nella tecnologia, normalmente, chi arriva ultimo è sempre migliore, perché ha vissuto l'esperienza degli altri ed ha avuto più tempo per migliorare. Posso però esprimere la mia opinione su quale sia stato, probabilmente, il più bel caccia del periodo bellico: il Reggiane Re.2005 “Sagittario”. Assolutamente ininfluente sul piano bellico. Altro discorso se ci spostassimo sui piloti: gli americani hanno dominato tecnicamente, ma i più grandi assi sono stati quasi tutti nell'Asse, anche perché gli americani li ritiravano rapidamente, mentre l'Asse li ha sfruttati fino alla fine. |
| inviato il 26 Luglio 2024 ore 15:35
Penso che la storia abbia definitivamente sancito il N.A. P-51 Mustang. Se andiamo a vedere quanto restò in produzione, in piena era dei jet, anche il Corsair non scherza. Naturalmente escludo dalla classifica i jet tedeschi, secondo me una categoria a parte. Dato che ho passato la mia vita di lavoro in aeronautica ed ho conosciuto personalmente piloti che avevano usato (anche in combattimento) molti degli aerei citati, posso confermare che il Mustang era considerato il più moderno ed avanzato caccia ad elica in servizio alla fine delle ostilità. Per quanto riguarda i caccia italiani, non citato nell'elenco iniziale, il caccia più completo è stato, della serie 5, il Fiat G-55, addirittura selezionato da una commissione tedesca per la produzione in grande serie in Germania. Il Messerschmitt Bf-109, grandissimo aereo, soffriva di un difetto iniziale di progettazione: era infatti troppo piccolo e non poteva, malgrado fosse stato riprogettato a partire dalla serie F, ospitare i nuovi motori a pistoni sviluppati verso la fine della guerra, il DB-603 in primis. Il Fiat G-55 non solo nacque per il DB-605, ma poteva montare agevolmente il DB-603, come prova l'esistenza del Fiat G-56 (non prodotto in serie a causa degli eventi bellici). Ricordo che il DB-603 era un motore completamente diverso dal DB-605 ed entrò in produzione successivamente, a causa di problemi di sviluppo. |
| inviato il 26 Luglio 2024 ore 15:38
il MESSERSCHMITT Me 262 era si uno sballo. Pensa ai piloti di aerei a elica che ne hanno abbattuto uno, la soddisfazione :P |
| inviato il 26 Luglio 2024 ore 17:20
Il G.55 "Centauro" fu anche lui un bell'aereo. Ma, come il "Sagitario" non ebbe la possibilità di incidere più di tanto, per vari motivi. Me 262: non è significativa solo la velocità massima lineare, ma anche la MANOVRABILITÀ, che era pessima. Si, fu un'idea avanti nei tempi ma non cambiò le sorti del conflitto, come fecero altri aerei. Gli aerei a reazione iniziarono ad avere importanza in Corea. Due aerei che hanno cambiato la storia sono stati lo Hurricane e lo Spitfire. Se la "Battle of Britain" avesse avuto un altro epilogo, si che la Storia sarebbe stata diversa. Vogliamo limitarci ai caccia? Ma come sarebbe stata andata senza il C-47 Skytrain/DC-3? La domanda era "il migliore?". Parlando di aerei militari, l'aggettivo "migliore" indica "che ha inciso maggiormente negli eventi bellici", a mio parere. |
| inviato il 26 Luglio 2024 ore 21:35
Nel 1937 senza ombra di dubbio il Messerschmitt Bayerische Flugzeugwerke 109. All'epoca molte nazioni avevano in linea ancora biplani in legno e stoffa. Poi le cose sono cambiate molto velocemente. Hurricane e Spitfire hanno preso il controllo dei cieli europei, e in Asia i giganteschi Wright a stella hanno permesso ai caccia imbarcati USA di dominare i pochi Reisen rimasti. Il Mustang non sarebbe stato la macchina che è stata senza la collaborazione britannica per lo sviluppo dei propulsori (Il Packard-Bell era un Merlin prodotto su licenza). Un po' quello che sono stati i Daimler Benz prodotti su licenza da Alfa Romeo. I caccia italiani serie 5 tutti bellissimi, ma poco più che prototipi. Peccato, perché Reggiane, Macchi e Fiat sapevano costruire fior di aeroplani. Il mio preferito resta comunque e sempre il Saab Draken. |
| inviato il 27 Luglio 2024 ore 9:56
Avrei detto il Viggen... |
| inviato il 27 Luglio 2024 ore 13:27
Da appassionato modellista non posso che seguire con piacere e attenzione , rilevando la notevole competenza degli intervenuti . Concordo anch'io ovviamente con chi ha giustamente affermato che la definizione di "migliore" non può che essere relativa , essendo oltretutto l'efficacia operativa strettamente connessa con la capacità dei rispettivi piloti e viziata dalla quantità di esemplari schierati. Premesso che personalmente adoro l'estetica dei velivoli tedeschi (magnifica e "squaliforme" la linea del bellissimo Heinkel HE 111) o il possente Condor , non si può non riservare uno dei primi posti in classifica al rivoluzionario (per l'epoca) Me 262 , pur con tutti i suoi limiti e difficoltà (se non ricordo male , problemi all'atterraggio e breve durata dei motori) . I nostri aerei , pur se rappresentanti di una aviazione che all'epoca fu di tutto rispetto , soffrirono sempre per la scarsa potenza dei motori e limiti tecnologici (molti velivoli avevano ancora telaio in legno e rivestimento in tela !) . Nel campo avverso , pongo anch'io al primo posto il famosissimo Mustang , seguito a ruota dall'altrettanto famoso Spitfire . La superiorità dell'aereo britannico rispetto al suo omologo tedesco BF 109 fu probabilmente uno dei motivi della vittoria nella battaglia d'Inghilterra , anche se ammetto di non averne mai approfondito la storia . |
| inviato il 27 Luglio 2024 ore 15:41
Si , molti non andarono al di là di prototipo ... ce n'è uno , ho montato il modellino ma non ricordo più il nome ( ) di cui produssero due prototipi che era un bombardiere a otto motori a reazione (ricorda molto il recente bombardiere stealth americano) che avrebbe dovuto andare a bombardare New York ! Geniali questi crucchi ma il loro genio si scontrava con la tecnologia dell'epoca e con la disponibilità di materie prime . Un esempio (perdonate l'OT) i carri armati : bestioni che incutono rispetto ancor oggi ma ... giganti dai piedi d'argilla, in quanto troppo pesanti e ingombranti per la tecnica motoristica e le leghe metalliche disponibili all'epoca. |
| inviato il 27 Luglio 2024 ore 18:20
Il Fieseler Storch era bruttissimo, ma è stato il primo VSTOL (o quasi della storia). @Lorenzo Sul Draken ci sono salito... Qualche volta... |
| inviato il 27 Luglio 2024 ore 23:26
“ Sul Draken ci sono salito... Qualche volta... „ Urca... complimenti... Posso immaginare un esperienza simile... |
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