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Però non sarei cosi cattivo con le Zenit. La TTL che regalai a mia moglie ( quella col logo delle olimpiadi 1980) ha funzionato bene per molti anni...tranne la chiusura del dorso che doveva essere bloccata col nastro adesivo nero Faceva anche ottime diapositive( beh, ottime è un po' eccessivo, ma buone e contrastate sì). Le è stata rubata insieme alla mia Nikon FM: un lutto familiare , insomma! Mia moglie è stala poi la prima a usare il digitale: volevo stare un po' alla finestra e guardare la qualità dei suoi scatti con la Olympus E500. Dopo un po', sono passato anche io, dalla F100 alla D300. Visto che aveva nostalgia della sua vecchia Zenit rubata, qualche anno fa ne ho presa una uguale , nera, con borsa. E funziona ancora! Il suo Helios a volte l'ho montato anche sulla Nikon D800.
@ RobLab, una curiosità: la tua " macchinetta" FM2 è il primo modello? Quella con tendine in titanio scolpite a " nido d'ape," e syncro a 1/200 di secondo? In seguito vennero le varianti a 1/250 sec e poi le tendine in alluminio. Tu quale hai? Sai che la Nikon studiò questo modello non tanto oer avere il 1/4000 di sec, quanto, in breve, per rendere più rapido il syncro ed utilizzare il flash anche di giorno ed evitare immagini fantasma. Poi arrivò anche al traguardo del tempo minimo
“ Luigi, hai provato la Kiev-88 col nuovo pentaprisma "aerodinamico"? Che meraviglia, che fotocamera! „
scusandomi per lo OT (ma nemmeno tanto visto che rispondo a chi ha aperto il topic) ...
Enzo che dire ... una perla nera ! Inestimabile sia come rarità che qualitativamente. Costruito in modo impeccabile (sfido a dire il contrario ... nn riuscirete mai a raccattarne uno !! ) in Bielorussia ,,, che fino all'altro gg conoscevo solo per gli improbabili trattori Belarus.
Esteticamente è .... uno squarcio di luce nelle tenebre (svedesi ... loro hanno le tenebre 6 mesi all'anno) !!! Un ibrido tra un taglio di Fontana e un barattolo di M€rda d'Artista di Manzoni.
Per quanto riguarda la 88 ... inutile parlarne; il catafalco più elegante del mondo. Ad ovest ci si affidava a designer tipo Porsche anche per le linee delle fotocamere; oltre cortina (non d'Ampezzo) spadroneggiava lo stilista della Trabant
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