| inviato il 26 Giugno 2024 ore 11:00
Avrei bisogno di un chiarimento sul doppio ISO nativo della Nikon Z8. Spulciando in rete sembrerebbe che lato foto il doppio ISO sia 64-500, mentre lato video 800-4000. Ho preso lucciole per lanterne oppure è possibile che il doppio ISO nativo cambi a seconda che si faccia foto o video? |
| inviato il 26 Giugno 2024 ore 14:01
Da quello che ho visto pare sia così. |
| inviato il 26 Giugno 2024 ore 14:33
www.dpreview.com/forums/thread/4717264 Penso che i vari interventi chiariscano il funzionamento (all'interno si trovano altri riferimenti). Ridotto ai minimi termini (ampliabili a piacere): a livello di hardware (sensore) non cambia nulla. Il sensore lavora sempre ad amplificazione base; in caso di N-Log, per preservare le alte luci, l'amplificazione base viene etichettata come 800 iso. I 500 ISO (per foto) in caso di N-Log vengono etichettati come 4000 (sempre 3 stop sono). L'unica differenza è che per le foto l'iso base è 64 e per n-log è 100 ma è una scelta di Nikon. |
| inviato il 26 Giugno 2024 ore 15:54
È un argomento che crea confusione, di fatto i livelli di amplificazione base (o nativa) sono gli stessi due, ma questi si traducono in due differenti valori ISO in base alla modalità di ripresa. È una questione fuori dalle mie competenze, me ne interessai diversi anni fa, provo a riassumere il concetto senza pretesa di essere perfettamente accurato. Nella codifica di un segnale luminoso in binario si utilizza un certo quantitativo di bit per registrare l'intensità del segnale traducendola in un valore numerico, all'aumentare del numero dei bit disponibili si possono registrare un numero superiore di livelli di intensità (per ogni bit aggiuntivo si raddoppiano i valori registrabili disponibili). E qui sorge un problema, immaginiamo di avere 10 bit a disposizione, con 10 bit si possono rappresentare 1024 valori (2^10), questi 1024 valori verranno distribuiti a partire da un valore minimo fino ad un valore massimo. Quindi un certo valore molto basso di intensità corrisponde a 0, uno molto elevato di intensità corrisponde a 1023, e in mezzo rientrano gli altri 1022 valori. Come si suddividono tutti questi valori? L'approccio più semplice è quello di suddividerli linearmente, ovvero equispaziati, in modo che l'incremento di intensità del segnale tra un valore e il successivo sia costante, così possiamo dire che la differenza di intensità del segnale tra il valore 1 e il valore 2 è uguale alla differenza tra il valore 100 e il valore 101, e che se il valore 0 corrispondesse ad intensità nulla allora il valore 200 corrisponderebbe ad un'intensità del segnale doppia rispetto a quella del valore 100. Tutto molto bello, c'è un inconveniente: con un distanziamento costante, definito ad esempio come unità (1), passare da un valore registrato "1" al successivo valore "2" corrisponde ad un incremento di segnale del 100%, passare da "10" a "11" corrisponde ad un incremento del 10%, da "100" a "101" del solo 1%, mentre da "1000" a "1001" il segnale è cambiato solamente dello 0.1%. Questo ci fa capire che distribuendo i valori disponibili linearmente in questo modo, andiamo a rendere i segnali elevati più "definiti" in termini relativi rispetto ai segnali più bassi, nei quali la minima variazione registrabile (l'unità) ha un peso maggiore rispetto al segnale stesso. Quindi si premia la definizione dei segnali alti e si penalizza quella dei segnali bassi. Per fare un esempio che renda l'idea, immaginate di dover creare un arco con dei mattoni, tutti della medesima dimensione (l'unità). Se componete questo arco con soli 3 mattoni (segnale molto basso), la dimensione del singolo mattone è simile alla dimensione dell'intero "arco", la figura che viene fuori è del tutto spigolosa. Se usate 10 mattoni (segnale un pochino più alto), ecco che la geometria del mattone pur essendo identica ai 3 mattoni precedenti è più piccola in relazione alla figura formata da 10 mattoni, l' "arco" che puoi creare è ancora spigoloso ma rende maggiormente l'idea di curvatura. Se usate 1000 mattoni, e guardate la figura nella sua interezza, la geometria del singolo mattone è quasi insignificante, la figura che ne risulta sembra un bell'arco curvo (pur essendo composto dagli stessi mattoni rettangolari utilizzati negli altri due casi). In fotografia si utilizza una gamma abbastanza lineare, come quella appena descritta, unitamente ad un elevato numero di bit in modo da rendere "l'unità" il più piccola possibile (mattoni più piccoli). In ambito video il flusso di dati in fase di registrazione è continuo, questo mal si combina all'utilizzo di un elevato numero di bit (sia per la potenza di elaborazione necessaria che per la dimensione del file che ne risulta). Risultato: nella registrazione video si utilizzano meno bit rispetto alla registrazione fotografica. Utilizzando meno bit si hanno meno valori disponibili per registrare l'intensità del segnale, quindi si deve scendere a compromessi o con il range massimo di intensità registrabile e/o con la "finezza" con cui lo si registra (la dimensione dell'unità/mattone). Una soluzione che aiuta ad ottimizzare la codifica del segnale in un range digitale rappresentato da meno bit (meno valori) è quello di utilizzare una curva di gamma non lineare. Questo vuol dire che i valori di intensità del segnale non sono equidistanziati nei corrispondenti valori digitali, il valore dell' "unità" NON rimane costante, con segnali bassi il valore digitale aumenta in corrispondenza di piccole variazioni di intensità, mentre per segnali alti il valore digitale aumenta in corrispondenza di variazioni di intensità più elevate. In questo modo, il peso della variazione del valore digitale rimane più costante in relazione all'intensità del segnale che rappresenta. Sarebbe come dire che dove con una curva di gamma lineare devi comporre l'arco con 3 mattoni grandi, con una curva di gamma logaritmica puoi comporre un arco delle stesse dimensioni ma con 10 mattoni più piccoli, mentre per archi di dimensioni elevate (grandi segnali) anzichè sprecare 1000 mattoni ne usi solo 100 un po' più grandi, tanto il numero è comunque tale da poter creare un bell'arco. In questo modo si può ampliare la gamma dinamica o comunque ottimizzare la gamma tonale all'interno della gamma dinamica stabilita. Si tratta dei vari profili video log. E dopo tutto questo pippone arriviamo al punto: perchè in video i valori ISO nativi sono più elevati? Una curva di gamma logaritmica come detto diminuisce la variazione di segnale nell' incremento del valore digitale per segnali più bassi, quindi a parità bit, di estremi della gamma dinamica e di valore digitale, con una curva di gamma logaritmica tale valore digitale corrisponde ad un segnale più basso, ovvero a parità di segnale luminoso questo verrà codificato in un valore digitale più elevato. Se il valore digitale nell'immagine è più elevato, allora il segnale luminoso della stessa scena inquadrata e proiettata sul sensore codificato con una curva o con l'altra si traduce in un'immagine più o meno luminosa. Per correggere tale effetto di incremento dei valori digitali, il valore ISO corrispondente alla STESSA amplificazione analogica viene aumentato. Ecco che dove in fotografia l'amplificazione minima della Z8 corrisponde ad un valore esposimetrico pari a ISO64, con una diversa curva di gamma utilizzata in registrazione video quella stessa amplificazione minima del segnale corrisponde ad un valore esposimetrico pari a ISO800. Stesso discorso per gli altri due valori nativi 500 e 4000, che corrispondono alla stessa amplificazione analogica del segnale. Da quel che ricordo il meccanismo è circa questo, come ho detto non è nelle mie competenze quindi se qualcuno più preparato può correggere/completare questa spiegazione lo leggerò con interesse. P.S. “ L'unica differenza è che per le foto l'iso base è 64 e per n-log è 100 ma è una scelta di Nikon. „ Ho letto ora, questo spiega la differenza di incremento da 64 a 800 rispetto a quella quella da 500 a 4000. Pensavo che la differenza fosse dovuta ad una variazione della curva nelle due amplificazioni. |
| inviato il 26 Giugno 2024 ore 16:43
Intanto grazie a tutti per gli interventi... ma quindi, superstringendo , se faccio foto a 500 iso ottengo meno rumore che a 400, mentre per i video se riprendo a 4000 iso ottengo meno rumore che a 3200? Perché da quanto ho visto in rete sembrerebbe così. |
| inviato il 26 Giugno 2024 ore 17:45
“ ma quindi, superstringendo , se faccio foto a 500 iso ottengo meno rumore che a 400, mentre per i video se riprendo a 4000 iso ottengo meno rumore che a 3200? „ Stiamo parlando di foto in raw e video in N-Log; si, il risultato è quello e vale per tutti i sensori dual gain iso (poi i puristi potrebbero contestare che non si tratti di un vantaggio in termini di rumore ma di gamma dinamica ma... stiamo superstringendo...) |
| inviato il 26 Giugno 2024 ore 17:47
“ se faccio foto a 500 iso ottengo meno rumore che a 400, mentre per i video se riprendo a 4000 iso ottengo meno rumore che a 3200? „ Non è proprio così, a pari esposizione finale con ISO 500 hai meno read noise rispetto a ISO 400, ma più shot noise (perchè comunque a ISO 400 fai arrivare più luce al sensore, a pari esposizione finale). Può essere che complessivamente l'SNR nelle ombre sia superiore a ISO 500, ma dovresti fare delle prove e comunque dipende anche dalla scena inquadrata. Il grande vantaggio del dual native ISO è in parte intrinseco perchè migliora i risultati dal secondo valore ISO nativo in poi (ne migliora il read noise rispetto ad utilizzare gli amplificatori del primo ISO nativo), poi per sensori iso invarianti (quali quello della Z8) il grandissimo vantaggio è che potresti utilizzare solamente i due valori ISO nativi, sottoesponendo la foto di tanti stop quanta è la differenza tra il valore ISO per un'esposizione corretta e quello base (quindi se bilanci la foto per ISO 2000, lasci invariati tempo e diaframma e abbassi l'ISO a 500), e poi alzando l'esposizione in post. A regola così facendo l'SNR della foto rimane invariato (anche nelle ombre, idealmente), ma aumenti la gamma dinamica sulle alte luci. Poi, con la Sony a7R II, posso dirti che per esposizioni "normali" a ISO 640 (il secondo ISO nativo) ottengo un SNR nelle ombre lievemente migliore rispetto a ISO500, ma non rispetto a ISO400. Quindi sì, tendo ad evitare ISO500 in favore di ISO640, perchè mi dà lo stesso risultato qualitativo (o anche poco migliore) in favore di tempi più brevi o diaframma più chiuso. Dovresti provare, ad ogni modo i vantaggi del dual native ISO sono quelli che ho descritto, non nell'usare un valore ISO superiore al posto di uno inferiore. |
| inviato il 27 Giugno 2024 ore 11:13
Grazie mille ragazzi, siete stati chiarissimi. |
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