| inviato il 17 Giugno 2024 ore 21:25
Ciao a tutti, Chiedo consiglio ai più esperti di me per capire da che diaframma normalmente si inizi a percepire la diffrazione con le fotocamere montate sui droni, io ho un mavic 2 pro, grazie in anticipo per il tempo che vorrete dedicarmi ciao |
| inviato il 17 Giugno 2024 ore 22:46
@Alby ho una Nikon 1 J5 che ha un sensore simile al tuo. Ti riporto questa immagine a f/16 focheggiata a infinito dove si vede che mette a fuoco da infinito fino ad una trentina di centimetri con un obiettivo F=10 mm. Vai tranquillo con f/11. La diffrazione si vede veramente a f/22. Gira la bufala che la diffrazione colpisca di più i sensel piccoli, in realtà c'è la compensazione prestata dalla maggior risoluzione potenziale.
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| inviato il 17 Giugno 2024 ore 23:06
Grazie mille |
| inviato il 18 Giugno 2024 ore 8:00
La diffrazione se ne strafotte di dove metti la fotocamera. La diffrazione dipende dai Mpx del sensore, dalla chiusura del diaframma e da quanto grande guardi l'immagine finita. Ci sono diversi calcolatori di diffrazione in rete, te ne trovi uno, ti ci metti i tuoi dati e ti levi la curiosità. |
| inviato il 18 Giugno 2024 ore 8:14
Ciao Alessandro, sulla fotocamera non ho problemi, conosco bene il fenomeno e so come muovermi, sul drone sono agli inizi e sto usando un diaframma f/8 per avere la profondità di campo necessaria ma senza sapere esattamente se sto facendo la cosa corretta. Vedo anche foto fatte a f/6.3. con la FF non supero f/11 e nel caso uso il focus stacking, quindi chiedevo a chi ha più esperienza quale diaframma non andrebbe superato con la fotocamera e il sensore del drone. Grazie per chi volesse darmi ragguagli in merito ciao |
| inviato il 18 Giugno 2024 ore 8:39
Ripeto, geometricamente, quanto grandi sono le tue immagini finali? Altrimenti è tutta aria fritta. |
| inviato il 18 Giugno 2024 ore 12:43
@Alby sul drone hai uno zoom? Che focali usi? Da che altezza fotografi? Questo è un Nikkor 20 mm a f/2.8 su un sensore da 1" (Nikon V1 da 10 Mpx). C'è a fuoco tutto. Perché vuoi chiudere il diaframma?
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| inviato il 19 Giugno 2024 ore 12:38
Ciao il sensore è da 1 Pollice con una risoluzione di 20 mpx, nelle foto di paesaggio ho bisogno di una grande profondità di campo, qui di volevo proprio capire da che diaframma si inizia a percepire.il fenomeno della diffrazione. Le foto sono viste sullo schermo del.pc a grandezza naturale. Grazie ciao |
| inviato il 19 Giugno 2024 ore 22:23
@Alby la tua preoccupazione (se capisco quello che scrivi) è di avere tutto il più a fuoco possibile. Per cui pensi che f/11 o f/16 siano necessari. Questo è sensato in un panorama in cui vuoi tenere relativamente a fuoco lo sfondo (supposto all'infinito) e anche oggetti vicini tipo 1 o 2 metri. Ti ho già chiesto che focale usi. Supponiamo che sia 15 mm, tanto per fissare le idee. Se tu impostassi f/11 e focheggiassi all'infinito terresti a fuoco dall'infinito (che per il drone corrisponde alla quota) fino a meno di un metro dal drone. Che cosa avresti a fuoco? 15/11=1.36 mm, cioè dettagli separati da più di 1.36 mm. Se chiudi a f/5.6 avrai a fuoco tutti i particolari staccati di più di 15/5.6=2.68 mm. Fin qui non si è citata la diffrazione che ti impensierisce. La diffrazione dipende dal colore: sarà massima se fotografi un deserto rosso, intermedia se fotografi un bosco verde, minima se fotografi un lago blu. Se vuoi quantificare il danno che ti fa la diffrazione chiudendo sempre più il diaframma, la relazione (ottimamente approssimata) è questa:
 (1) d è la dimensione del sensel (anche: pixel pitch) in µm; qui mm=µm Lambda è la lunghezza d'onda in µm (rosso=0.700 µm, blu=0.400 µm approssimativamente); F qui è il diaframma (che comunemente si indica con f/), è il rapporto fra la lunghezza focale in mm e il diametro di apertura in mm. R(equivalente) è un'astrazione matematica, non va interpretata come una risoluzione fisica. Serve per confrontare diversi sensori a diversi diaframmi. Risoluzione alta --> R(eq) bassa. Perché si cita sempre che un sensel piccolo risente di più della diffrazione? Perché i più non applicano la relazione (1), dato che non la conoscono. C'è chi sostiene che con sensore da 1" non si può superare f/8. È una frescaccia. Per me che ho tre Nikon 1 da 10, 14, 20 Mpx è banale verificare che più è piccolo il sensel meno risente della diffrazione. Quelli che sostengono il contrario hanno idee nebulose su come funziona la diffrazione. Un sensore da 1" va ingrandito 2.7 volte di più di un FF per ottenere la stessa stampa/coprire lo stesso schermo. La diffrazione sembra più invasiva con un sensore da 1" semplicemente perché si ingrandisce di più a seconda della dimensione del sensore (non del sensel!). Attenzione: la relazione (1) non tiene conto delle aberrazioni ottiche e della demosaicizzazione più o meno efficiente. |
| inviato il 20 Giugno 2024 ore 6:42
Ciao grazie per la.spiegazione.molto interessante ma ti confermo che non hai capito la domanda. Cerco di spiegarmi meglio. Una volta ho visto un test di Juza sulla diffrazione dove si vedeva chiaramente che dopo f/11 le foto peggioravano come nitidezza a causa della diffrazione. Stesse foto stessa grandezza. Quindi mi chiedevo se coi droni, sensore da.1 pollice, c'e un diaframma che è sconsigliato superare, tutto qua. Se non lo sa nessuno fa lo stesso, io per ora non supero f/8 e ho buoni risultati, magari però sto sottovalutando qualcosa, tutto qua, non mi servono formule matematiche, solo la risposta semplice grazie |
| inviato il 20 Giugno 2024 ore 8:30
@Alby ci sono diverse scuole di pensiero sulla diffrazione. La più popolare, sostenuta da anime belle con modesta preparazione scientifica, parla di f/11 per le FF, f/8 per le aps-C e, inevitabilmente, f/5.6 per i sensori da 1". Se sposi questa tesi, chiudi AL MASSIMO a f/5.6 e vivi felice, che ti devo dire? Però hai già visto che f/8 a te dà risultati accettabili. Soggiungo: ti darebbe buoni risultati anche f/11, constatato che non sei un ultras della nitidezza estrema. Resta il fattore più importante: la focale impiegata, che non citi. Per quanto riguarda la mia spiegazione, tieni conto che tu hai aperto il 3d, ma magari interessa anche ad altri muniti di droni, necessariamente una nicchia, ma esistono anche loro. |
| inviato il 20 Giugno 2024 ore 18:16
Ciao concordo, se la discussione fosse di utilità anche per qualche altra persona ne sarei felice. La focale è un 28mm , grazie per la risposta, farò certamente delle prove comparative tra 5.6 e 8, la nitidezza è proprio quello che mi importa ovviamente, grazie ciao |
| inviato il 20 Giugno 2024 ore 23:33
Non credo sia un 28mm montato su un sensore da 1"... Più facile che sia un 10mm che montato su un sensore da 1" restituisce un angolo di campo simile ad 28mm montato sul formato pieno... Quindi restituisce una PdC e una diffrazione (limitata, come abbiamo visto) uguale al 10mm di Valgrassi montato sulla sua Nikon 1... |
| inviato il 21 Giugno 2024 ore 0:07
Tanto inquadri da lontano e metti a fuoco lontano, ti basta 5.6 o 8 si, per avere tutto ragionevolmente a fuoco. Con il fuoco a metri o più probabilmente decine di metri di distanza, quei diaframmi (che con tutta probabilità saranno anche abbastanza buoni per l'obiettivo che monta il drone) andranno bene. E poi la risoluzione c'è, infine, in più, hai un grandangolo. Toh, azzardo, secondo me anche f/4 andrà benissimo. |
| inviato il 21 Giugno 2024 ore 5:48
In linea di massima, data la dimensione del sensore, la focale wide e la distanza classica di ripresa, puoi anche scattare a tutta apertura se sei in volo a diversi metri di altezza. Ma non lo farai se cerchi la massima nitidezza possibile e chiuderai di almeno due stop. Considera che con sensori più grandi, come il M43, si lavora solitamente a F5.6-8. F11 è una chiusura tipica da lenti e sistemi FF. Lì, la nitidezza inizia a decadere dopo F11. Se guardi le migliori foto fatte con quel drone e pubblicate qui su Juza, ne trovi di molto nitide anche a F2.8. Dipende dalla distanza del soggetto e dai tempi che puoi usare per tenere gli ISO al minimo. Prova diaframmi più aperti di F8 senza timore anche in buona luce e poi compara il risultato a monitor. Guarda le zone illuminate. In ombra e a distanza tutto appare più impastato. |
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