| inviato il 12 Giugno 2024 ore 18:38
Buonasera a tutti. Ormai sono trascorsi due anni da quando a marzo, durante una partita di calcio, il mio ginocchio ha avuto un movimento innaturale. Esito: rottura del legamento crociato anteriore e del menisco mediale. Decido subito di operarmi perché a 24 anni col cavolo che voglio smettere di giocare. Mi operano con una meniscetomia parziale e con ricostruzione del legamento crociato con prelievo del tendine rotuleo dello stesso ginocchio infortunato. Dopo l'intervento inizio subito la riabilitazione e finalmente qualche mese fa inizio a pensare che il ritorno in campo si avvicina. ieri ho provato a fare una partita ma ero letteralmente terrorizzato non dico a fare un contrasto ma anche a fare passaggi: sentivo che i muscoli non stavano al passo con quello che volevo fare al punto che un paio di volte ho avvertito che il ginocchio facesse dei movimenti strani, non proprio naturali per di più provocandomi dolore. Teoricamente da un punto di vista muscolare sono pronto al ritorno in campo ma evidentemente la testa no. Secondo voi per sbloccarmi cosa potrei fare? |
| inviato il 12 Giugno 2024 ore 18:46
“ sentivo che i muscoli non stavano al passo con quello che volevo fare al punto che un paio di volte ho avvertito che il ginocchio facesse dei movimenti strani, non proprio naturali per di più provocandomi dolore. „ Evidentemente devi lavorare ancora sul rafforzamento muscolare e non sei ancora pronto. Hai avuto il via libera dal chirurgo e dal fisioterapista per riprendere l'attività calcistica? |
| inviato il 13 Giugno 2024 ore 7:34
Dal fisioterapista non vado da un anno e dal chirurgo idem. Considerando che durante le visite si limitava a valutare la forza del quadricipite è anche meglio |
| inviato il 13 Giugno 2024 ore 7:52
“ Dal fisioterapista non vado da un anno e dal chirurgo idem. Considerando che durante le visite si limitava a valutare la forza del quadricipite è anche meglio/QUOTE] Dopo un intervento del genere assolutamente deve essere il chirurgo a dare l'ok alla ripresa dell'attività, che tra l'altro non deve essere mai subitoin campo ma di tipo graduale . Ciao ed in bocca al lupo. „ |
| inviato il 13 Giugno 2024 ore 7:52
“ Dal fisioterapista non vado da un anno e dal chirurgo idem. Considerando che durante le visite si limitava a valutare la forza del quadricipite è anche meglio/QUOTE] Dopo un intervento del genere assolutamente deve essere il chirurgo a dare l'ok alla ripresa dell'attività, che tra l'altro non deve essere mai subito in campo ma di tipo graduale . Ciao ed in bocca al lupo. „ |
| inviato il 13 Giugno 2024 ore 8:38
Proprio alla tua età ho fatto lo stesso intervento insieme alla ricostruzione del malleolo (un fallaccio in piena velocità e mi sono rotto caviglia, legamento e menisco della gamba destra). La riabilitazione nel mio caso è stata lunghissima quasi 1 anno e mezzo, ricevuto l'ok dei medici e fisioterapisti ho ripreso ad allenarmi per circa sei mesi senza partite ma soprattutto senza mai calciare il pallone. Quando ho ripreso è stata dura, in allenamento non facevo un contrasto neanche sotto pagamento, per rinforzare soprattutto la caviglia mi mettevano a calciare dal limite dell'area per ore, un male terribile all'inizio. Poi ho fatto un contrasto duro nella prima partita ufficiale dopo più di due anni e non ho sentito niente, tutto normale. Adesso ho 51 anni e gioco ancora tutte le settimane. Fondamentale è sentire i medici per avere l'ok, lasciati alle spalle le paure e riprendi a giocare, è troppo bello e importante fare sport. |
| inviato il 13 Giugno 2024 ore 9:53
“ Dal fisioterapista non vado da un anno e dal chirurgo idem. Considerando che durante le visite si limitava a valutare la forza del quadricipite è anche meglio MrGreen „ I muscoli vanno potenziati,ti consiglio di trovare una palestra o uno studio che abbia un bravo personal trainer laureato in scienze motorie,con doppia laurea in fisioterapia sarebbe ancora meglio. Iniziare ora a giocare equivale ad andare incontro ad un altro infortunio. Prima si potenziano i muscoli,poi si riprende per gradi. Aver fatto fisioterapia un anno fa (suppongo che ti avranno fatto fare mobilizzazzione e un blando rinforzo muscolare) e poi fermo per un anno e ricominciare a giocare significa cercarsi guai |
| inviato il 13 Giugno 2024 ore 9:55
Pulse leggo che hai quotato un intervento di qualcuno che forse mi ha bloccato . In ogni caso, durante la partita non ho mai forzato anzi al contrario ero trattenuto. Purtroppo mi si è riacutizzato un fastidioso dolore dietro al ginocchio che ho da quando mi sono fatto male, che non mi è mai passato e che nessun esame diagnostico è riuscito a capire da cosa possa dipendere. Probabilmente qualche problema muscolare Almama mamma mia bruttissimo infortunio: per caso era Montero che ti ha fatto quell'entrata? Scherzi a parte, mi fa piacere leggere che nonostante un trauma del genere tu sia riuscito a ritornare in campo. Ammiro soprattutto il tuo coraggio perchè non tutti lo farebbero. Io non toccavo un pallone da due anni e ho solo fatto una riabilitazione incentrata sull'aumentare la forza muscolare dell'arto operato e soprattutto riprendere gradualmente con salti e cambi di direzione. Però avvertire quel dolore dopo aver provato a spazzare una palla mi ha fatto crollare il mondo addosso ecco “ I muscoli vanno potenziati,ti consiglio di trovare una palestra o uno studio che abbia un bravo personal trainer laureato in scienze motorie,con doppia laurea in fisioterapia sarebbe ancora meglio. Iniziare ora a giocare equivale ad andare incontro ad un altro infortunio. Prima si potenziano i muscoli,poi si riprende per gradi. Aver fatto fisioterapia un anno fa (suppongo che ti avranno fatto fare mobilizzazzione e un blando rinforzo muscolare) e poi fermo per un anno e ricominciare a giocare significa cercarsi guai „ No ma da futuro medico è quello che ho fatto, ora sto andando in palestra e i muscoli hanno uno sviluppo per cui pensavo di essere pronto a tornare in campo. |
| inviato il 13 Giugno 2024 ore 10:02
Esponi questi tuoi problemi ad una persona competetente e fatti stilare un programma di riavvicinamento alla pratica calcistica. Si tratta solo di andare per gradi e di non dare retta al cervello. A volte bisogna fare cose controintuitive. Per il cervello Dolore=paura=mi fermo. Invece se si ha la certezza che quel dolore non darà problemi,e questo te lo puoò dire solo una figura competente,si dovrà andare contro il dolore e sforzarsi di non aver paura. Ma man mano poi che si vede che il dolore non porta a nulla di grave la paura passa. Ci sono passato anche io. Però ripeto,bisogna farsi seguire da qualcuno in gamba |
| inviato il 13 Giugno 2024 ore 10:26
Non era Montero purtroppo (sarei stato in serie A se fosse stato lui ) Quoto in toto Stylo, al minimo dolore il cervello ti dice fermati mentre spesso si tratta di dolori legati al ripristino delle normali funzioni dell'arto ed alla inattività sportiva, ma questo solo un medico te lo può dire. Non so a che livello giochi, nella mia esperienza la società (quasi serie C) aveva allenatori e preparatori molto validi e si avvaleva di medici che mi hanno seguito e aiutato durante tutta la ripresa. Non sono stato coraggioso, avevo tanta passione e mi hanno affidato alle persone giuste. Non mollare. |
| inviato il 13 Giugno 2024 ore 11:10
Ho subito la rottura del crociato anteriore di entrambe le ginocchia praticando scialpinismo, uno quando avevo circa 30 anni e l'altro a quasi 50. La prima volta ricostruito con il tendine rotuleo, la seconda con il semitendinoso. In entrambi i casi sono tornato a sciare dopo 6-7 mesi senza problemi, con qualche timore iniziale poi passato. A questo proposito entrambi i chirurghi mi avevano sconsigliato di utilizzare un tutore nelle prime uscite proprio per una questione mentale, sarebbe stato ancora più difficile smettere di usarlo in seguito. Certo uno sport di contatto come il calcio immagino possa presentare rischi diversi (anche se nello sci guardando il mio gruppo di amici non si scherza mica!!) |
| inviato il 13 Giugno 2024 ore 12:03
“ Esponi questi tuoi problemi ad una persona competetente e fatti stilare un programma di riavvicinamento alla pratica calcistica „ Vengo già seguito da una persona laureata in scienze motorie che mi ha permesso comunque di rimettermi in piedi e di correre. La partita dell'altro giorno è stata un errore che non ripeterò mai più. Quella distorsione che ho avvertito non mi ha fatto male nell' immediato ma niente di che nelle ore successive alla partita. Ho avuto problemi dal giorno dopo con questo sensazione di qualcosa che tira li dietro che mi ha fatto ritornare gli incubi del post intervento. “ Quoto in toto Stylo, al minimo dolore il cervello ti dice fermati mentre spesso si tratta di dolori legati al ripristino delle normali funzioni dell'arto ed alla inattività sportiva, ma questo solo un medico te lo può dire „ Da futuro medico è quello che ho pensato anche io, considerando che non facevo quei movimenti da due anni e mezzo. I tessuti hanno bisogno di riacquisire memoria di quei movimenti. La mia parte razionale dice così ma quella che non ragiona dice che mi sono spaccato qualcosa In ogni caso non gioco seriamente, mi limito a qualche partitella con amici. Prima giocavo a livello agonistico ma a per andare avanti con gli studi ho dovuto rinunciare a giocare seriamente. Motivo per cui mi sono fidati di persone che conosco per fare la riabilitazione fisioterapica prima e quella più sportiva in palestra. Un mio amico che ha trattato casi come il mio mi ha consigliato, come voi, di fare una riabilitazione sul campo (non in partita chiaramente) per portarmi gradualmente a tornare a giocare “ Ho subito la rottura del crociato anteriore di entrambe le ginocchia praticando scialpinismo, uno quando avevo circa 30 anni e l'altro a quasi 50. La prima volta ricostruito con il tendine rotuleo, la seconda con il semitendinoso. In entrambi i casi sono tornato a sciare dopo 6-7 mesi senza problemi, con qualche timore iniziale poi passato. „ Mamma mia che coraggio che hai, io alla seconda botta avrei messo gli scarpini (nel tuo caso gli sci) al chiodo e adios. |
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