| inviato il 25 Aprile 2024 ore 5:56
Mi allaccio al discorso di Old
:in alcuni posti il letame viene anche raccolto e buttato nei digestori per fare biogas e di conseguenza produrre energia elettrica |
| inviato il 25 Aprile 2024 ore 6:03
I nonni da parte di madre avevano anche una stalla con una decina di mucche che all'epoca una famiglia ci campava , ricordo mia nonna che mungeva il latte e ne ricavava tutti i suoi derivati in casa .
Il circuito era chiuso non c'era bisogno di usare additivi esterni c'era la buca del letame per concimare i campi per fare crescere l'erba da dare da mangiare alle mucche.
Sicuramente era meno " efficienti " degli allevamenti intensivi che sarebbero venuti di lì a poco con il risultato che tutti vediamo.
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| inviato il 25 Aprile 2024 ore 6:24
Specialmente in estate quando mi capita di allenarmi in bicicletta nella padania lungo praticamente tutto il Po l'aria è irrespirabile dopo un paio d'ore ti brucia la gola dalle esalazioni degli allevamenti intensivi chi ci abita non se ne accorge più perché si è assuefatto.
Il peggio è nelle zone Mantova, Reggio Emilia, Parma e nel lodigiano Piacenza e Pavia. |
| inviato il 25 Aprile 2024 ore 7:17
Eh si, una delle eccellenze italiane come amiamo raccontarcela, e fatto con il latte di mucche che non vedono mai la luce del sole, passano la loro esistenza in un cappannone attaccate perche non si muovano |
| inviato il 25 Aprile 2024 ore 8:34
mai avuto un orto o lo terra l'hai vista soltanto sui
Diciamo che oggi, per poter usare fitofarmaci bisogna avere una patente e macchine tarate e certificate?
Dai tempi dei nonni, quando si facevano 20 qli ettaro di cereali siamo passati a oltre cento.
Alla fine il cancro è più facile prenderlo dai trattamenti per la conservazione dell' ananas o delle fragole pomodori a dicembre che dal latte o dal grano.
Del resto le vacche hanno sempre fatto puzza. Non parliamo poi dei maiali o delle galline.
In famiglia c'è un allevamento da cento ventimila ovaiole.
Le deiezioni vengono raccolte in modo automatico ed essiccate. Poi trattate ed inviate in biodigestore.
Infine usate come concime.
Sono cicli calibrati e controllati.
Non sono certo gestiti da segretarie e commessi chic da negozio del centro.... |
| inviato il 25 Aprile 2024 ore 8:42
Se tutti rispettassero le regole il problema sarebbe ridotto, invece ...
Cerca sversamento liquami nei torrenti, in Italia si risparmia così per darti carne a 3 euro |
| inviato il 25 Aprile 2024 ore 9:38
Riccà concordo con te, ma rispondevo a Salt che la sua famiglia rispetta le norme e c'è gente che pensa solo al guadagno e quindi per abbattere i costi fa porcate. |
| inviato il 25 Aprile 2024 ore 10:57
il clicosolfato nel cibo ci arriva a percentuali ritenute non nocive, io ero per elininarlo, ma capisco gli agricoltori che sono alla canna del gas e non possono permettersi di produrre di meno, bisognerebbe abbattere le tasse a chi lavora, ma questo governo non è diverso dai precedenti, che senso ha votarlo mi chiedo
poi che un ministro festeggi perché ha accomodato il suo elettorato mi sembra ovvio, dovrebbe deprimersi, ma che discorso è, perché a sinistra piangono per i cappotti dei condomini che hanno voluto
il piccolo agricoltore che alleva mucche non ha nessuna speranza di reggere in futuro, e se oggi fatica a reggere contro gli allevamenti intensivi, domani con la carne sintetica è spacciato |
| inviato il 25 Aprile 2024 ore 11:08
Un ministro, indipendentemente dal suo credo politico, invece di festeggiare per più porcherie nel nostro cibo dovrebbe fare in modo che sta povera gente possa campare degnamente senza nuocere i consumatori.
Tutto il resto è solo propaganda per fessacchiotti. |
| inviato il 25 Aprile 2024 ore 11:34
fesacchiotti, ma ti vedi cosa scrivi di economia , sembrano discorsi puerili tanto sono qualunquisti
te che vuoi il reddito minimo per startene a casa, e chi credi lo paghi se non anche loro con le tasse, che voi per primi non volete abbassare, caxxo coerenza dai |
| inviato il 25 Aprile 2024 ore 12:05
ma poi vi siete chiesti perche gli agricoltori usano il glicosolfato, é un po troppo semplicistico pensare che siano solo dei × che pensano al denaro
tutto parte dall'allargamento UE ai paesi dell'est voluto da Prodi, se un allevatore italiano vuole competere con i maiali o galline allevati in Ungheria o Plonia deve neccessariamente abbattere i costi e massimizzare la resa altrimenti chiude, e per ridurre i costi di allevamento una voce importante sono i cereali usati per il mangime, con il glicosolfato perche costano meno di quelli senza perche hanno molta piu resa per mq
ora il clicosolfato si puo vietare mi trova d'acvordo, ma allora per compensare la perdita di competitivita bisognerebbe ridurgli le tasse del 20%, poi pero si tagliano pensioni e sanita, mica vorrete sempre spendere a debito, a me sta bene e sono favorevole ai tagli, ma voi, facile fare qualunquismo ma bisogna accetare le conseguenze allora |
| inviato il 25 Aprile 2024 ore 12:15
“ allargamento UE ai paesi dell'est voluto da Prodi „
Qui si potrebbe scrivere un libro comunque pecunia non olet, non e' ne' di presunta sinistra ne' di centro ne' di presunta destra.
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| inviato il 25 Aprile 2024 ore 12:36
Se si abbassano agli standard esteri ne patiranno sempre la concorrenza e non riusciranno mai ad avere prezzi migliori. Devono puntare alla qualità e riuscire a far distinguere al consumatore la produzione italiana. Se poi si associassero per avere più forza contro l'industria alimentare e la grande distribuzione e farsi riconoscere prezzi maggiormente renumerativi sarebbe il massimo. Ma è chiedergli troppo... |
| inviato il 25 Aprile 2024 ore 12:45
Ohhh Lomo,
ma non era il salario minimo, quello dei parassiti, delle zecche?
E che fai, ora ti offendi per un fessacchiotti?
Io non ho parlato di economia ma sono disposto ad imparare da te, mi sembri uno sveglio.
Ma prima spiegami cosa cavolo è il clicosolfato? Le medicine che ingerisci ogni mattina per tenerti buono perché altrimenti riempi di insulti in privato altri utenti?
Se è quella roba lì, l'UE dovrebbe consentire dosaggi più alti
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| inviato il 25 Aprile 2024 ore 13:32
Bah. La qualità, purtroppo, costa cara.
La vera differenza tra un ricco e la massa è appunto la qualità di ciò che compra.
Un vero ricco compra solo roba su misura ed artigianale.
Il problema dell' agricoltura italiana purtroppo è un po' più complicato di quel che sembra.
Per ogni prodotto di altissima qualità e prezzo conseguente, troviamo dieci tarocchi che falsificano marchio e prodotti.
Se parliamo invece di prodotti sani e sostenibili... forse bisogna abbandonare l'idea di un contadino con gestione familiare.
Non è più sostenibile. Oramai non disponiamo più dello spazio necessario alla permacoltura.
Era un modello che già non funzionava cento anni fa.
Figurati oggi. |
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