“ Mi sento di quotare ogni singola virgola dell'intervento di Fai Trhodog, ma che non citeró per brevità.
Ad ogni modo, non c'é da stupirsi da simili comportamenti, chiamiamoli goliarmente "fuori dalle righe", perché sono ahinoi tipici della società occidentale moderna, ormai impoverita e scevra da ogni tipo di valore morale, dove l'imperante capitalismo spinge ad apparire, piú che ad essere. Per assurdo, considerato il contesto socio-culturale in cui ci troviamo, ci sarebbe da stupirsi se ció non accadesse.
Un soggetto predisposto e con determinate fragilità emotive, che spesso hanno origine in età puberale, sviluppa un disturbo che rientra nella categoria dei disturbi d'affezione e sfocia facilmente in altri, come il disturbo di accumulo o il disturbo ossessivo compulsivo. Costui, trova rifugio e conforto in beni materiali, immutabili per defizione e quindi rassicuranti ai suoi occhi, come puó essere un oggetto o un in questo caso, un marchio, oppure in una squadra (non necessariamente calcistica).
Per questi soggetti, il mezzo é piú importante del fine, perció ecco che possedere l'ultimo oggetto, vedi ad esempio file di gente in coda per prendere l'ultimo iPhone, possedere l'ultimo obiettivo o modello di fotocamera, presenziare in tutte le partite della squadra del cuore, diventa quasi lo scopo principale della vita o comunque, una parte estremamente rilevante di essa, tanto da condizionarla.
L'atto di possedere il mezzo fotografico é ció che gratifica tale persone, non piú lo scattare fotografie, che é il fine per il quale sono progettati tali strumenti, ne consegue che non si é piú fotografi, ma siccome é l'oggetto e il marchio a portare giovamento e - di fatto - diventano piú importanti del fine, si passa dall'essere "fotografi", all'essere Nikonisti, Canonisti, Sonysti e cosí via. Analogamente, in altri ambiti come potrebbe essere quello calcistico, che piú si presta ad analogie di questo tipo, non si é piú semplici appassionati di calcio, ma Juventini, Interisti, Milanisti e cosí via. Il guaio é che - come detto in precedenza - é una psicopatologia molto diffusa ai giorni nostri, per cui, non essendo soli e facendo gruppo, si attua un meccanismo di rinforzo positivo ad ogni alleanza e battibecco, virtuale come in questo caso, o fisico, come nel caso degli ultras o bullismo.
Finché la psicopatologia rimane in confini piú o meno "bonari", ridotti a "semplici" battibecchi virtuali (perché di persona non potrebbero mai accadere) poco "male" - tra virgolette perché rientriamo comunque in comportamenti di carattere penale - non é necessario intervenire urgentemente, se non in qualche caso specifico denunciando la persona, in quanto in violazione del Cod.Pen. Anche se sarebbe agire subito con la teriapia e non sottovalutare i risvolti e le involuzioni negative che tale patologia puó portare ed in brevissimo lasso di tempo.
Se invece, la psicopatalogia dovesse evolversi superando questi limiti, magari perché il soggetto si é indebitato pesantemente o intaccato in maniera rilevante il patrimonio familiare, come potrebbe essere in questo caso una persona che affetta tra le altre cose, da disturbo di accumulo e disturbo ossessivo compulsivo, acquista ogni obiettivo e/o fotocamera del proprio marchio preferito pur di sentirsi parte di esso, ipotesi tutt'altro che remota, dato che si tratta di oggetti particolarmente costosi e che possono intaccare facilmente patrimoni in maniera rilevante anche di soggetti appartenenti al ceto medio o medio-alto, o ancora, arrivi a trascurare la famiglia per presenziare a tutte le partite della squadra del cuore o peggio, a togliere la vita a un'altra persona in nome di essa, come succede con gli ultras calcistici, in questi casi l'intervento dovrebbe essere tempestivo.
Ad ogni modo, se ne puó uscire tramite terapia cognitivo comportamentale e, nei casi piú gravi, con un aiutino farmacologico. Lo scoglio piú grande per la risoluzione di questo tipo di problematiche, é la volontà di uscirne, quindi l'autoconsapevolezza di avere questo problema, anche se spesso, dalla comparsa dei sintomi, alla richiesta di aiuto (spesso dei familiari), passano anni, proprio perché sussiste il meccanismo rinforzo positivo dato dallo squadrismo e unione con altri suoi "simili". Con conseguente "calcificazione" e interiorizzazione della psicopatologia, o piú facilmente, delle psicopatologie. Per cui non semplicissimo. Si fa, ma ci vuole una grande dose di buona volontà. „
In pratica tu manderesti gli altri a farsi curare? E va beh... prendiamone atto.