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Ieri pomeriggio ho avuto il privilegio di non pensare a nulla per un paio d'ore .( stavo aspettando la mia auto in officina per il tagliando periodico) Ho fatto una passeggiata tra il centro storico e la prima periferia della mia città dove da tanto tempo ( troppo) non mi capitava di passarci sensa pensare ad altro , è stata una sensazione che avevo quasi dimenticato è stato bello e terrificante allo stesso tempo .
Ciao Riccà ho parlato di periferia ma forse ho sbagliato termine è quella zona della città subito fuori le mura un mix tra passato e presente una zona cuscinetto tra le nuove costruzioni del dopo guerra e quelle più antiche. Costruzioni pensate per un futuro con aspettative ben diverse ...
Non sto parlando di zone disagiate abito nella provincia italiana nella parte più ricca dove i depositi bancari sono tra i più alti d'Italia ...
Quanto pensi sempre alle cose da fare di tutti i giorni il particolare non esiste più passi e vai il contorno assume aspetti sfocati .
Tempo fa è venuto a trovarmi un amico di Milano è arrivato col treno , sono andato a prenderlo alla stazione tra le prime cose che mi ha detto che bello riferendosi allo stile dell'edificio cosa che io abitante del posto non lo notavo più.
Quella di non notare un edificio è forse la cosa meno tragica. Qualche filtro la mente deve pur metterlo. Il rischio più grave è scordarci di noi stessi, dei nostri desideri, sogni, delle persone a cui teniamo, della bellezza della natura l'essenza della vita, finire nella trappola del mondo artificiale, e ridurre la nostra esistenza a cosa da fare, obblighi. arricchirsi, lavorare....
“ Quanto pensi sempre alle cose da fare di tutti i giorni il particolare non esiste più passi e vai il contorno assume aspetti sfocati . „
Per alcuni anni sono stato molto impegnato professionalmente. Uscivo di casa senza nemmeno volgere lo sguardo alla natura meravigliosa che la circonda. E pensare che avevo scelto di abitare in un piccolo borgo, in prossimità di boschi e montagne per goderne ogni volta che mi fosse stato possibile. Avevo anestetizzato la necessità di "vivere" secondo la mia indole, in effetti.
Grazie Riccà , grazie Grohmann per l'interessante contributo.
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