user254277 | inviato il 16 Marzo 2024 ore 15:14
“ Oppure divertiti con le diapositive; costano, ma non richiedono stampe o ingrandimenti. E puoi farne comunque successivamente scansioni. „
La DIA!!! FASCINOSA e INIMITABILE!!! Da provare assolutamente!
Con la scansione ad OK potrai ottenere ottime stampe dai colori brillanti! |
| inviato il 16 Marzo 2024 ore 16:39
Ho la zenit con me.
La macchina è carica, se il meteo lo consente oggi o domani esco a fare qualche foto con il marmocchio.
Ovviamente senza pretese perché come già detto non so se il ferrovecchio funziona a dovere e soprattutto, il rullo è scaduto da 15 anni. Ho impostato la macchina su iso 100 a fronte di un dato di targa di iso 200, per compensare un po'.
Passo secondario, prendere una reflex più efficiente e comprare due rulli. Inizio con il bn ma non voglio precludermi anche il colore, senza pretese.
Passo tre, per il bn, se tutto questo andrà avanti c'è l'ipotesi dello sviluppo casalingo. Ma c'è da studiare un po' prima.
Per quanto riguarda la scansione dei negativi invece, ho visto dei video di gente che con digitale + obiettivo macro fotografa direttamente il negativo retroilluminato. È una cagata pazzesca? |
| inviato il 16 Marzo 2024 ore 16:49
" c'è da studiare un po' prima"...
Come per tutto! Anche il programma di postproduzione te lo sei dovuto studiare, non l'hai aperto e hai cominciato a muovere cursori ottenendo subito risultati apprezzabili. È sempre così, come in tutte le cose: non cambia perfettamente niente. E non è per niente più difficile.
La cosa più difficile con la pellicola è avere risultati buoni e comparabili al digitale se non ti affidi a buoni laboratori. E se ti affidi al laboratorio avrai fatto la metà del lavoro che fai oggi col digitale dove controlli tutto tu. |
| inviato il 16 Marzo 2024 ore 18:36
“ Per quanto riguarda la scansione dei negativi invece, ho visto dei video di gente che con digitale + obiettivo macro fotografa direttamente il negativo retroilluminato. È una cagata pazzesca? „
No, io lo faccio e ci stampo pure. |
| inviato il 16 Marzo 2024 ore 18:59
Vai tranquillo è tutto fattibilissimo.
Mia moglie (SANTA!) mi regalò un paio di anni fa lo starter kit Patterson.
Dopo circa una decina di rulli di pratica sono diventato abbastanza rapido, sia a caricare la pellicola nella tank, sia a fare i calcoli necessari.
I costi dei chimici sono irrisori, circa 30 € l'anno.
Per la scansione va bene anche tubo di prolunga e 50mm manuale, tanto metti a fuoco avvicinando o allontanando la macchina.. |
| inviato il 16 Marzo 2024 ore 19:13
Ho un 55mm f3.5 micro e relativo pk3. Dovrei essere a posto da quel punto di vista |
| inviato il 16 Marzo 2024 ore 21:15
Per quanto riguarda la scansione dei negativi invece, ho visto dei video di gente che con digitale + obiettivo macro fotografa direttamente il negativo retroilluminato. È una cagata pazzesca?
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No, anzi è una soluzione praticabile.
Al limite però ci sarebbe da cercare di stabilire una volta per tutte quale soluzione sia quella in grado di assicurare il risultato migliore, nell'ottica della "riproduzione" di un originale chimico, tra quella che prevede l'uso della reflex digitale + ottica macro, o quella più "classica" che invece prevede l'uso di uno scanner specifico.
In ogni caso è una procedura sempre molto semplice se paragonata all'uso della Kodak Ektachrome Slide Duplicating  |
| inviato il 16 Marzo 2024 ore 21:39
"Qui si desidera poter tornare ad utilizzare le macchine analogiche, non il sistema analogico. Nel 2024 non avrebbe senso."
Edobette,se puoi argomentare meglio questo ti ringrazio.
"Le foto vengono condivise su internet, quindi c'è la necessità oggettiva di digitalizzarle"
Puoi eventualmente digitalizzare la stampa, come molti fanno. |
| inviato il 16 Marzo 2024 ore 22:29
“ @Maria B.
Puoi eventualmente digitalizzare la stampa, come molti fanno. „
E' quello che faccio nel 95% delle immagini in B/N da me ivi presentate.
Qualora non si ritenessero abbastanza "ruffiane" si potrebbe ugualmente far fare loro un giro su photoshop. |
| inviato il 16 Marzo 2024 ore 22:44
Certo Maria. Quando non esisteva Internet, il mondo era diverso. Il modo di condividere le immagini era diverso.
Utilizzavo la proiezione, sincronizzata alla musica.
100 diapositive da visionare tra poche persone nel salotto oscurato di casa.
Quel mondo non esiste più. Quei laboratori, che facevano pagare lo sviluppo e l'intelaiatura di 36 DIA, fatto a regola d'arte, l'equivalente attuale di 3€, hanno chiuso tutti.
Ora publico le mie foto su un sito e le vedono, in Canada, Giappone ed Ucraina. Persone che non conosco ma che apprezzano.
Per fare questo è necessario snaturare l'analogico, con la sua digitalizzazione.
Quindi viene logico pensare:" Ma perché non usi direttamente una macchina fotografica digitale? È più facile!"
Perché le macchine fotografiche analogiche sono dannatamente affascinanti. È nostalgia? È moda? È un atteggiamento snob?
Probabilmente è tutte queste cose.
Ma è anche altro.
A me piace andare alla PFG, comprare le pellicole, parlare di sviluppi con il proprietario, guardare la vetrina con tutte le macchine usate esposte. Respirare quell'odore tipico dei laboratori fotografici.
E poi attendere il risultato.
Scoprire che tutto sommato non ho fatto delle foto così schifose. Non tutte per lo meno.
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| inviato il 16 Marzo 2024 ore 23:34
Edobette,certo capisco. Ma forse era meglio scrivere che non ha senso per te e ci sta pure. Per chi sta in camera oscura e magari non gli interessa nemmeno condividere ,il tuo discorso può sembrargli strano, anche nel 2024.
Salutami Felix  |
| inviato il 16 Marzo 2024 ore 23:58
Assolutamente, non farei mai un discorso assoluto. Parlo per quello che è la mia realtà.
Devo ringraziare pubblicamente il Sig. Felix e sua sorella, per tutto quello che fanno quotidianamente per la Fotografia. Per me sono un punto di riferimento fondamentale. |
| inviato il 17 Marzo 2024 ore 9:38
Fortunatamente siamo diversi a questo mondo. È proprio la biodiversità che permette alla natura di sopravvivere.
Effettivamente siamo noi utenti finali che determiniamo il mercato.
Il marketing però è davvero eccezionale nel veicolare messaggi "stimolanti".
La chiamano scimmia. Una volta si chiamava propaganda. Ma quando è l'oste che descrive il proprio vino, non c'è mai da stare molto sereni.
Paolo mi hai fatto venire voglia di andare in cantina a rispolverare il mio Paradovit (quello ciò!).
Il problema è che alla PFG vendono la Velvia 100 ad €28,50!!!
Ed è il negozio con i prezzi migliori. |
| inviato il 17 Marzo 2024 ore 9:58
Paolo mi hai fatto venire voglia di andare in cantina a rispolverare il mio Paradovit (quello ciò!).
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E ti pare poco?
Quand'anche fosse il P 155 basta che abbia montato su il Supercolorplan e dal punto di vista ottico, e in certe condizioni ovviamente, va bene quanto il mio 9020 
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Il problema è che alla PFG vendono la Velvia 100 ad €28,50!!!
Ed è il negozio con i prezzi migliori.
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In assoluto è anche un ottimo prezzo, in modo particolare tenendo conto che si tratta di un negozio fisico; prova a chiedere quanto costa un rullino di E 100 |
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