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Metodi di esposizione







avatarsenior
inviato il 12 Marzo 2024 ore 17:45

Hai ragione Iw7.
Ero erroneamente convinto che con Canon in misurazione esposizione valutativa la terna fosse stabilita dalla scena inquadrata.
Adesso ho preso la 5D la ho montata su cavalletto fuori da terrazzo dirigendola verso il tramonto con il sole poco fuori dall'inquadratura e inquadrando metà circa cielo e metà terra. Esponendo con occhio a mirino ho spostato il punto singolo di messa a fuoco in vari punti ed ottenevo, in priorità di apertura, tempi che andavano da 1/320 con il punto di messa a fuoco verso il sole o il cielo ad 1/100 mettendo a fuoco sulle case.
P.S. anche io con valutativa e scattando a mano libera spostavo la camera verso alto (cielo) e verso il basso tenendo il punto di fuoco al centrale e ottenevo letture diverse . Ero convinto che la diversa esposizione calcolata fisse dovuta alla scena diversa inquadrata, con più o meno cielo, invece è anche dovuto al fatto che spostavo pure il punto di MaF

avatarsenior
inviato il 12 Marzo 2024 ore 18:59

Utilizzo lo stesso sistema che usavo con le diapositive: scelgo il "tono" più importante della scena e poi scelgo quanto renderlo chiaro o scuro, con il comando di compensazione.
Ad esempio, in un ritratto, la pelle del soggetto è il tono che ritengo più importante: se la persona è di carnagione chiara, compenso con una sovraesposizione, in caso di carnagione scura sottoespongo.
Non mi interessa se il resto della foto viene sottoesposto o sovraesposto. Il mio obiettivo non è avere tutta la foto all'interno della gamma del sensore.
Il mio obiettivo è scegliere l'esposizione in funzione creativa.

avatarjunior
inviato il 12 Marzo 2024 ore 20:39

Ma come fai ad andare di valutativa e misurare la pelle umana?
X misurare la pelle devi usare lo spot o sbaglio?

avatarsenior
inviato il 12 Marzo 2024 ore 20:51

Ma come fai ad andare di valutativa e misurare la pelle umana?

Nello stesso modo con cui usi lo spot, la differenza sta nel fatto che viene valutato insieme alla "luminosità" della pelle anche il resto dell' immagine, con le dovute "pesature" delle altre zone dell' immagine.
quì esposizione centrata, modalità valutativa sul viso/occhi che sono il punto di fuoco
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4710188
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2048424
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4337567

avatarsenior
inviato il 12 Marzo 2024 ore 21:35

La pesatura è tra la zona principale e le altre zone la fa la macchina non tu. È stata inventata per superare i limiti della media a prevalenza centrale. In caso di forte contrasto, applica, dopo un confronto con la banca dati interna, una compensazione di esposizione adeguata. Per misurare una zona specifica è meglio media a prevalenza centrale (ma ti devi avvicinare) oppure semispot o spot.

avatarjunior
inviato il 12 Marzo 2024 ore 22:19

Con la mia D3x vado di Matrix e programma P…sinceramente non me ne frega niente della parte tecnica…schiaccio il bottone e via…anca massa…no stress

avatarsenior
inviato il 12 Marzo 2024 ore 23:52

Si espone come ci si trova ad esporre,
se lo scatto è fortuito.
Altrimenti la foto ce la si studia a dovere e ce la si crea come si desidera, e viene fuori come la si vuole (più o meno).

La sensibilità personale fa tanto , questo va detto,
ma per saperla sfruttare come si deve bisgona battere tante capocciate contro ai muri, che la metà basta.
Insomma, se la luce ti dice male ma tu ci sai fare
puoi cavarne fuori qualcosa di buono...per dirti.

Poi, per carità, esistono anche i talenti che quella trafila la evitano con successo,
ma sono talmente pochi, e sempre meno col passare degli anni
che...fattene una ragione
se non ci riuscirai anche tu.

avatarsenior
inviato il 13 Marzo 2024 ore 0:26

La pesatura è tra la zona principale e le altre zone la fa la macchina non tu.

certo, la fa la macchina

avatarsenior
inviato il 13 Marzo 2024 ore 6:50

Comunque per le foto statiche non vedo dove sia il problema: se la luce è difficile una volta stimata quale possa essere l'esposizione migliore col metedo preferito un bel bracketing da -2 a +2 e l'esposizione buona la becchi sempre. Senza contare le possibilità di recupero che ti dà un sensore decente, anche da foto esposte maluccio.
Per le foto dinamiche ovviamente bisogna andare più a colpo sicuro, ma il tempo di fare qualche scatto di prova ce l'hai quasi sempre. Con scatto di prova intendo scattare nel posto dove sei prima che ci sia il soggetto da fotografare.
Insomma, fa un po' ridere farsi tanti problemi con digitale, specialmente se (come me) hai fatto in gioventù tonnellate di dia. Col digitale per l'esposizione più o meno caschi sempre in piedi, i problemi sono altri.

avatarsenior
inviato il 13 Marzo 2024 ore 7:04

In fotografia, anche digitale, bisognerebbe mantenere il concetto di previsualizzazione. Guardando la scena si decide prima, nel proprio cervello, quale risultato perseguire. Scattare per poi adeguare dopo le impostazioni, può fare perdere l'attimo, il momento, l'occasione.
Per questo ogni tanto, torno a scattare solo a pellicola, che è un buon allenamento in questo senso.
Le dia sono lo strumento più difficile da usare, dal punto di vista espositivo.

avatarjunior
inviato il 13 Marzo 2024 ore 8:48

Scusate se io voglio inviare questo post con tutte le risposte a qualcuno come faccio?
Grazie

avatarsenior
inviato il 13 Marzo 2024 ore 11:33

In fotografia, anche digitale, bisognerebbe mantenere il concetto di previsualizzazione


Giusto, ma la previsualizzazione non deve per forza corrispondere a quello che poi vedo sul display una volta scattata la foto: io posso avere in mente, per esempio, di rendere un certo soggetto in low key con ombre profonde fino al nero assoluto, e però invece scattare in modo da avere l'istogramma un po' più a destra, per avere meno rumore su tutta l'immagine. Quando poi apro il raw l'immagina sarà anche molto chiara, a mandarla in low key ci penso in post. Per cui l'esposizione la devo pensare non in funzione dell'immagine finale, ma della miglior resa possibile in termini di dettaglio (non perdere quello nelle alte luci, se mi serve) e di rumore. Ovviamente questo se scatti in RAW e poi fai anche solo un minimo di postproduzione. Se invece vuoi ottenere subito un jpg utilizzabile allora è un'altra storia. Però, per come la vedo io, i jpg ottenuti direttamente dalla fotocamera sono comodi in certe occasioni, ma quando la situazione della luce è difficile e vuoi il massimo della qualità possibile allora è meglio scattare in RAW e lavorarci sopra dopo. IMHO, naturalmente...

avatarsenior
inviato il 13 Marzo 2024 ore 12:32

Non sono tanto convinto sul concetto di previsulizzare in digitale....con la pellicola è diverso,non hai un LCD dove vedere con qualche prova cosa esce,non hai il RAW che ti permette varie soluzioni in PP .
Se sei in una palestra cosa vuoi pre- visualizzare,la luce e quella,devi solo impostare la macchina nel modo corretto.

avatarjunior
inviato il 13 Marzo 2024 ore 12:57

Se sei in una palestra cosa vuoi pre- visualizzare,la luce e quella,devi solo impostare la macchina nel modo corretto.

Sono d'accordissimo con @Speedking.

Oltretutto, dando per scontata la composizione, 'previsualizzare' ha ben poco significato dal mio punto di vista:
1. Una volta che hai misurato le zone e/o sai la distribuzione tonale della scena, cos'altro c'è da ragionare?
2. Il punto di sopra va integrato con cosa fare in fase di sviluppo, in particolare push/pull per pellicola e/o gestione ombre/luci in digitale.
3. Discorso diverso per le pellicole b/n dove occorreva conoscere bene come avrebbero impressionato i vari colori presenti nella scena, soprattutto nella scelta di ortocromatiche o pancromatiche, ma è un caso unico, isolato e anacronistico.

Francamente tutta questa 'arte magica' della previsualizzazione non l'ho mai capita più di tanto.

avatarsupporter
inviato il 13 Marzo 2024 ore 14:25

Anche io su spot

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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