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Metodi di esposizione







avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2024 ore 8:02

Io non uso più nulla al di là della misurazione Matrix o che dir si voglia, so come reagisce la macchina alle alte luci rispetto alla visualizzazione JPEG che si vede nel mirino o nello schermo, e uso solo il segnalatore di sovraesposizione live e compenso di conseguenza per non bruciarle. Spot solo se c'è davvero una situazione in cui c'è del bianco da rendere bene, tipo la neve, Spot+ classico 1.5/2 stop.

avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2024 ore 8:09

Premetto che uso solo diapositive.
Esposizione Spot sulla luce.
Quelle rare volte che per qualche motivo particolare, ossia perché mi servono delle stampe, adopero il digitale: esposizione Spot sulla luce e poi stampo direttamente il j-peg così come me lo ridà la macchina.

avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2024 ore 8:28

Esposizione spot sulle luci e poi sovraesporre di 1,5 2 stop è un metodo pratico di fare ETTR (expose to the right).
Se cerchi qui su Juza se ne è parlato in qualche discussione, a me lo aveva spiegato Valgrassi.
Per sfruttare al meglio la luce disponibile sulla scena e massimizzare il rapporto segnale/rumore si aumenta l'esposizione fino al punto in cui il punto di massima luce in cui noi vogliamo vedere ancora dettaglio raggiunge l'estremo destro dell'istogramma.
Esistono delle difficoltà e dei prerequisiti.
Il prerequisito è che prima di farlo bisogna sapere esattamente a quale punto il sensore della nostra fotocamera va in clipping. Io ho provato con la mia canon 5DmkIV e posso alzare l'esposizione ancora di 2,67 stop.
Le difficoltà sono di due tipi a mio avviso.
1. Questo sistema funziona se non si fanno foto dinamiche, bisogna cioè avere il tempo di analizzare la scena ed individuare esattamente il punto con la luce più forte
2. Lo spot di una fotocamera non è un punto ma un area, per quanto ridotta, supponiamo un area del 3% dell'inquadratura. Di conseguenza la lettura è pur sempre una media di quella piccola area e potrebbe sottostimare la luce inducendo ad esporre troppo.

Qui qualcuno usa questo metodo per fare ETTR? Che esperienza ne ha fatto?

P.S. dimenticavo di scrivere che dopo avere così esposto bisogna riportare l'esposizione a valori desiderati in postproduzione

avatarjunior
inviato il 11 Marzo 2024 ore 8:36

@Andrea.taiana
Io utilizzo questo metodo e le criticità che individuo sono analoghe a quelle da te descritte.

0. Per utilizzare correttamente l'ETTR occorre conoscere molto molto molto bene la propria macchina.
1. Confermo che non va bene per situazioni estremamente dinamiche, tuttavia occorre considerare che per una data circostanza raramente la luce cambia così rapidamente da rendere inutili le misurazioni eseguite. Se ad esempio si è in una piazza, l'esposizione sarà più o meno costante su tutta la piazza. Se è vero, quindi, che non è un metodo rapido, è altrettanto vero che difficilmente occorrerà ritoccare l'esposizione una volta regolata. Bisogna fare attenzione che, se ci si sposta molto, le condizioni precedenti potrebbero essere variate (solitamente si tende a bucare le ombre per disattenzione).
2. Condivido totalmente il consiglio.
3. In realtà, scattare in ETTR e correggere l'esposizione in post, rispetto a scattare con esposizione 'corretta' sul soggetto (facciamo il caso dell'uso di un esposimetro esterno) NON è esattamente la stessa cosa, soprattutto su sensori non ISO-invarianti. Abbassare l'esposizione in post, sino a valori che rappresentano correttamente la scena, introduce inevitabilmente uno shifting nei colori, spesso non prevedibile, che costringe a dover fare attenzione anche a quello. Solitamente è trascurabile e facilmente recuperabile, ma ci sono casi in cui questo non è possibile.

Purtroppo la questione esposizione è estremamente spinosa...

avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2024 ore 9:07

Punto 3. FrankLan

Non proprio: a mio avviso questa tecnica dà il meglio se si usano profili lineari e repro nello sviluppo del raw dove i colori non cambiano Hue modificando l'esposizione. Un altro metodo sarebbe quello di portare il file sviluppato senza interventi dal raw developer su Photoshop e variare l'esposizione con un livello di regolazione dell'esposizione con metodo di fusione 'luminosità"

avatarsupporter
inviato il 11 Marzo 2024 ore 9:29

io ho scoperto l'acqua calda,quasi sempre esposizione su tutta la foto e sempre a zero ,col sole esposizione a centro,coi soggetti troppo chiari esposizione spot se non si muove troppo il soggetto,per me funziona così,direi di provare e basta con la tua fotocamera.ovviamente come sempre basta una piccola correzione con ps e me la cavo

avatarjunior
inviato il 11 Marzo 2024 ore 11:06

Sto scoprendo un sacco di cose
E io che pensavo di essere bravo :(

avatarjunior
inviato il 11 Marzo 2024 ore 11:25

@Biobax
A mio modesto parere, le capacità tecniche non definiscono la bravura di un artista. Si può essere grandi artisti sapendo usare la sola matita, come si possono padroneggiare centinaia di tecniche pittoriche ed essere ugualmente scarsi... MrGreen

La tecnica altro non è che l'insieme degli strumenti che hai nella tua cassetta degli attrezzi; più tecnica conosci, più è probabile che tu riesca ad esprimere al massimo la tua creatività e/o a toglierti d'impiccio in situazioni complicate.

avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2024 ore 13:06

Alcuni punti comuni credo li abbiamo (dopo i fiumi di inchiostro versati sul forum). Sorriso

1) l'ETTR è principalmente un modo per massimizzare la GD del nostro sensore. Non è un opinione ma è un fatto dimostrato e misurabile.
Se qualcuno ha voglia di approfondire può anche calcolare il valore di sovraesposizione per il proprio sensore.

2) l'ETTR è una tecnica non complicata ma si applica bene solo ad una fotografia "ponderata", non troppo "dinamica".

3) l'ETTR non è qualcosa di obbligatorio, pena essere relegati nel recinto dei principianti. Ci sono infinite situazioni fotografiche nelle quali non ne abbiamo nessun bisogno.

4) quando invece la gamma dinamica della scena eccede abbondantemente quella del sensore, non è obbligatorio fare più scatti per l'HDR.
È "obbligatorio" invece fare delle scelte. La storia della fotografia è piena di capolavori dove il fotografo ha SCELTO di bruciare le luci o di tappare le ombre, sfruttando proprio i limiti della dinamica del supporto fotografico come elemento espressivo.
Sorriso

avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2024 ore 18:29

Non esiste l'esposizione giusta. L'esposizione si decide già prima di fare "click" in base a quello che vuoi fare.
Il mirino elettronico aiuta molto da questo punto di vista, poiché prevedi già come uscirà lo scatto.
Con le reflex il metodo di Damiano lo trovo ottimo. Però anche nelle reflex ci sono le eccezioni e questo metodo non é sempre il più consono. Mai scattato con una fuji S5 Pro, per esempio?

avatarsenior
inviato il 11 Marzo 2024 ore 22:33

Con le mirrorless è generalmente indifferente quale tipo di misurazione di luce si usa in quanto il risultato lo vedi nel mirino in tempo reale. Diverso era il discorso per le reflex.
Nelle mirrorless regoli la luce con la rotellina della correzione dell'esposizione secondo il tuo gusto o secondo l'effetto che vuoi dare. Importante è non bruciare le luci. Come succedeva con le diapositive nell'analogico: esponi per le luci e sviluppa per le ombre. Ci si può aiutare guardando l'istogramma che normalmente c'è in tutte le macchine

avatarjunior
inviato il 11 Marzo 2024 ore 23:26

Per esporre spot sulle luci devi fare delle prove e vedere per diverse situazioni fin dove riesci a recuperare il raw prima di bruciare le altre luci. puo essere che in pieno sole già con 1 stop sei a rischio perchè potresti non aver puntato il punto di massima luminosità mentre in una giornata nuvolosa riesci a sovraesporre anche di 3 stop. dipende sempre dalla foto vuoi fare o rischi di avere le ombre con molto rumore o le luci bruciate. In una giornata nuvolosa potrebbe essere sufficiente lasciare tutto a 0 . Io nel 90 % dei casi espongo con matrix e sovraespongo di 0,7

avatarjunior
inviato il 11 Marzo 2024 ore 23:59

Ne ho sentite tante
Ma secondo voi quale può essere il metodo più corretto? X ottenere i migliori risultati?grazie

avatarsenior
inviato il 12 Marzo 2024 ore 4:46

Col digitale, il sistema per avere migliori risultati? Bracketing, ovviamente...

avatarjunior
inviato il 12 Marzo 2024 ore 6:21

@Biobax
Per quello che mi sembra essere il tuo attuale livello di preparazione tecnica, il mio consiglio è di tenere l'esposimetro impostato in matrix (misurazione a tutto sensore) e prendere la mano nel compensare in base alle condizioni ambientali.

Per fare alcuni esempi... sulla neve è probabile che tu debba compensare a +1/+2 in base alle condizioni esterne, perché comunemente l'esposimetro ti porterà ad avere la neve color 'grigio medio' se impostato a 0; stessa cosa nel caso tu debba fotografare un soggetto in controluce e ti occorre avere dettagli sul soggetto.
Nel caso di una foto di paesaggio e/o di una ripresa dalla spiaggia è possibile che sia necessario impostare una compensazione di -1/-2 per evitare la sovraesposizione di alcuni dettagli del cielo (comunemente le nuvole).

Sono solo indicazioni di massima, ovviamente; il trucco sta nel fare esperienza...
Ribadisco: parti con la misurazione a tutto sensore e piano piano impara a 'previsualizzare' quale compensazione sarà necessaria in base alle condizioni di luce nella scena.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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