| inviato il 08 Marzo 2024 ore 14:50
Cari membri di questa fantastica comunità di JuzaPhoto, vorrei condividere alcune riflessioni sulla diversità dei gusti fotografici, soprattutto quando si tratta di ritratti, qui nel nostro gruppo. Ogni giorno vediamo una varietà di ritratti, ognuno con la sua unicità e bellezza. Recentemente, ho notato che alcuni ritratti che potrebbero non rispecchiare i miei gusti personali ricevono una notevole attenzione e interazione, mentre alcuni ritratti straordinari sembrano sfuggire all'attenzione. Questo non vuole essere un giudizio su cosa renda un ritratto "buono" o "cattivo", ma piuttosto una riflessione sulla soggettività del gusto nei ritratti. Ognuno di noi ha prospettive diverse e preferenze, il che rende la nostra comunità così ricca e interessante. Forse potremmo condividere più spesso il motivo per cui un ritratto ci colpisce, creando così una discussione più approfondita sul nostro apprezzamento per l'arte dei ritratti. Dopotutto, la bellezza dei ritratti risiede nella loro soggettività. Rispettiamo la diversità di gusti nei ritratti nella nostra comunità e continuiamo a ispirarci l'un l'altro con la nostra passione condivisa per la fotografia ritrattistica. Grazie per la vostra attenzione e per le continue ispirazioni. |
| inviato il 08 Marzo 2024 ore 19:08
Grazie per il passaggio, ho osservato i ritratti che proponi e devo dire che in nessuno mi ci rivedo nonostante ne abbia scattati anche di simili. Il primo che hai inserito mi piace non trovo però niente che mi colpisca ma è quello che mi piace più degli altri. Curiosando ho scoperto questo tuo ritratto che reputo fantastico. www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4741419 La galleria "Senza Anima" è bellissima. La galleria "Hybrid" non è nelle mie corde ma ci sono degli scatti stupendi. Complimenti |
| inviato il 08 Marzo 2024 ore 19:41
forse hanno hackerato anche il profilo di Groppi, oltre a quello di Arconudo Di che stiamo parlando, qui? Di gusto personale? Di strumenti fondamentali della ritrattistica classica? La ritrattistica, per come la vedo io, ovvero non dicotomicamente intendendola, dovrebbe raccontare la persona che viene ritratta, che si tratti di una fotografia o di un dipinto. Poi, nell'epoca della multimedialità, tutto assume forme variabili e contorni sfumati, tanto che diventa difficile consonare le cose, farci sopra due pensieri che si spingano oltre il semplice apprezzamento personale o la voglia di attizzare animi distanti ed innescare litigi o confronti di carattere preistorico. A me personalmente, piacciono i ritratti in quanto essi raccontano delle persone. Le persone sono le uniche testimoni di questa vita, e quindi meritano attenzione. Anche sbagliataMENTE, ma la meritano. |
| inviato il 08 Marzo 2024 ore 19:46
Bo a me non sempre interessa raccontare la persona anzi molte volte non mi interessa proprio, voglio raccontare quello che ho in testa e basta Giovanni la foto che apprezzi é una serie e in quel caso era importante mostrare la persona più che l'idea |
| inviato il 08 Marzo 2024 ore 19:50
“ Bo a me non sempre interessa raccontare la persona anzi molte volte non mi interessa proprio, voglio raccontare quello che ho in testa e basta „ Davvero? Allora mi sono sbagliato, su di te. Anche soltanto dai titoli delle tue foto, pareva che tu avessi un altro indirizzo. |
| inviato il 09 Marzo 2024 ore 1:12
Matteo per quel che vale, mi piace sopratutto il primo ritratto: un ritratto forte di un ragazzo volitivo, senza fronzoli e diretto. Gli altri, un bel po' costruiti , non so... |
| inviato il 09 Marzo 2024 ore 2:54
Caneca non puoi chiedere a qualcuno di interpretare qualcosa di lontano da quel che é. Però non parto dalla persona e nasce la foto ma dall'idea a cui associo la persona affine |
user207727 | inviato il 10 Marzo 2024 ore 20:22
La mia opinione sui ritratti è che una bella sfocatura non fa un bel ritratto, per quello che può valere. |
| inviato il 11 Marzo 2024 ore 12:05
Se il ritratto dovesse raccontare la persona, allora per giudicarlo dovremmo conoscere (e pure bene) la persona ritratta. Giusto per stabilire se la racconta bene o meno. Mi pare un esercizio poco praticabile. |
| inviato il 11 Marzo 2024 ore 16:34
Luca Bugli concordo in pieno con quanto dici. Un ritratto deve raccontare qualcosa, far capire qualcosa, che poi sia della persona (nel caso la si conosca può tornare giusto) o dell'idea poco importa visto che sicuramente non potremmo conoscere tutte le persone di tutti i ritratti che vediamo. |
| inviato il 11 Marzo 2024 ore 17:22
Entro nella discussione sui ritratti perché è uno dei settori che pratico. Inizio partendo dai soggetti, perché fa' differenza. Usare dei volti conosciuti o perfetti semplifica i likes ma vincola il progredire e soprattutto influenza il fotografo. Le persone comuni invece ti fanno comprendere la personalità che hai di fronte. E ti insegnano il rispetto per il tempo necessario se vuoi ottenere la spontaneità. Dal mio punto di vista se arrivano molti complimenti è perché sono sceso a compromessi con il gusto comune che è basso. È chiaro che se tocchi certe corde sai che piacerà di più e anche che con pochi sotterfugi parrà mirabolante. Mi colloco in mezzo tra Matteo e Caneca, se un volto mi colpisce inseguo quella visione, altrimenti cerco di valorizzarlo al massimo senza spingere. Ma la molla per me è l'enorme curiosità dei prossimi scatti ed incontri. Anche nella scelta da pubblicare, preferisco le imperfezioni che la pulizia perfetta. Una cosa è inventare uno stile, chessó il mosso alla Woodman, un'altro è applicarlo sistematicamente, perché piace o in auge. C'è una tradizione nel ritratto che permette di giocare ma entro un margine predefinito. |
| inviato il 11 Marzo 2024 ore 22:50
“ Bo a me non sempre interessa raccontare la persona anzi molte volte non mi interessa proprio, voglio raccontare quello che ho in testa e basta „ Ma se non racconti la persona ma una tua idea si può ancora definire quella foto un "ritratto"? Non dico che non sarà una foto valida e interessante, ma più che un ritratto sarà qualcos'altro, un po' come quando si scattano foto a una modella per una campagna pubblicitaria: foto magari bellissime ma si fatica a chiamarle "ritratti"... |
| inviato il 11 Marzo 2024 ore 23:18
Ci sono diverse interpretazioni di ritratto, dipende dal fine. Nel mio caso racconto la persona secondo la mia visione, non seguo una regola se non quella della spontaneità. L'osservatore può farsene un'idea. In galleria ho un ritratto che feci ad Anonima Genovese (Paola Cecchi) un po' prima che ci lasciasse, spontaneo che rende l'idea di che persona fosse (Paola non fumava, il sigaro era per scherzare con Beyond). |
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