| inviato il 01 Marzo 2024 ore 22:41
Attualmente sulla mia GX9 uso il 12/32 ( quello meno luminoso) e il 14/140. Qualche rara volta mi viene voglia di fare qualche macro. Senza spendere per un obbiettivo dedicato, farei una cavolata enorme se prendessi i tre classici tubi di prolunga che si trovano a poco su Amazon? Lo so che perderei di luminosità e che non sarebbero di costruzione ottima, ma come strumento per vedere se certe foto mi appassionano mi pare una scelta giusta. Che ne dite? |
| inviato il 01 Marzo 2024 ore 22:48
Che il costo è limitato, ma per usarli dovresti mettere la fotocamera su cavalletto. |
| inviato il 02 Marzo 2024 ore 1:59
Buona idea, se poi il genere ti appassionerà prenderai un obiettivo macro, ma coi tubi inizi subito spendendo poco. Utile, quasi indispensabile, un treppiede e anche un flash potrebbe aiutare parecchio. D'altronde cavalletto e flash sono due aggeggi che chi fotografa dovrebbe avere: prima o poi servono. |
| inviato il 02 Marzo 2024 ore 8:11
I tubi con il 12/32 non si possono usare perchè il soggetto per essere a fuoco dovrebbe essere dentri i tubi, con il 14/140 a 140 mm avresti un incremento di rapporto di riproduzione molto piccolo. Francamente penso sia più agevole l'uso di una lente addizionale (4 diottrie ad esempio). I tubi erano molto usati con le reflex analogiche, quando di obiettivi macro non c'era neanche l'ombra. Per raggiungere un rapporto di riproduzione di 1:1 si mettevano assieme i classici 3 tubi da circa 50 mm di lunghezza sul classico cinquantino. Con questi mezzi la distanza del soggetto dal piano pellicola era di 20 cm (con l'obiettivo all'infinito, meno con l'obiettivo impostato alla distanza minima). 20 cm dal piano pellicola, significava pochi cm di distanza tra lente e soggetto, il che in pratica impediva l'uso di un flash che non fosse anulare (concentrico cioè all'obiettivo). Da tenere presente che con i tubi la quantità di luce che arrivava alla pellicola era 4 volte di meno di quella senza tubi, per cui bisognava correggere l'esposizione di 2 valori luce. Con le focali fisse è abbastanza semplice calcolare i rapporti di riproduzione, le distanze del soggetto dalla lente fronatele e la correzione dell'esposizione, con gli obiettivi zzom tuuto è diverso, perchè le leggi dell'ottica geometrica sono molto più complicate. Ho provato usare su una reflex digitale APs-c i tubi da 36mm con uo zoom 18-55 (classico da kit): nulla da fare con i 18 mm, a 55 mm praticamente la lente frontale toccava il soggetto. Ora uso un tubo di 35 mm su un obiettivo 85 mm macro che raggiunge il rapporto di riproduzone 1:1 ottenendo un incremento di riproduzione di 36/85= 0,4 (valore arrotondato). Secondo la mia esperienza (pratica e non solo teorica) provare i tubi con obiettivi zoom non porta a risultati validi ( sempre che si parli di macro e non close-up). |
| inviato il 02 Marzo 2024 ore 9:42
Con uno zoom di buona qualità ho sperimentato con successo l'utilizzo di lenti addizionali. Tra queste, le migliori sono i doppietti acromatici offerti da Canon in diversi diametri. I due elementi di cui si compongono consentono di ridurre parecchio le aberrazioni, e di ottenere risultati notevoli con grande praticità d'uso sul campo. Non perdi luminosità e - salvo impieghi ad elevati ingrandimenti per i quali sono meglio tubi, ottiche macro e anelli di inversione sono - le consiglio. Ripeto, però, cerca i doppietti acromatici. |
| inviato il 02 Marzo 2024 ore 10:08
Non posso darti consigli tecnici perche' non sono all'altezza di chi ti ha risposto prima. Ti posso dire pero' che ho iniziato con dei tubi di prolunga senza contatti (proprio per iniziare con il minimo possibile) e un vecchio (vecchissimo) 50mm di una Yashica FX3 (che ricordi) perche', appunto, il mio 18-105 (Nikon con D3300) senza contatti si chiudeva a F/32 e amen. Qualcosa di decente usciva soprattutto con pose un po' lunghe e illuminazioni laterali con led e pannelli riflettenti. Pero' io ero interessato principalmente a fotografare fiori di peperoncini (non quelli classici bianchi) che al massimo sono 1 cm di diametro. Quindi avevo tutta la calma per trovare la sistemazione e illuminazione migliore. Insetti non se ne parlava proprio. Pero' ho capito che mi piaceva il genere e dopo un po' ho preso un macro. Col senno di poi sbagliai perche' avrei dovuto prendere il 105, ma le finanze quello consentivano. Avrei dovuto aspettare e mettere qualcosa in piu' da parte. |
| inviato il 02 Marzo 2024 ore 11:17
Io consiglio una lente Raynox 150 (o 250): spesa contenuta e risultati accettabili. Non perdi luminosità né autofocus, ovviamente la qualità d'immagine dipenderà dalla qualità dell'obiettivo su cui è montato (che deve avere diametro compreso tra 52 e 67mm, oppure usare un anello adattatore). |
| inviato il 02 Marzo 2024 ore 12:14
Come lente addizionale ci sarebbe anche la Nisi da 5 diottrie che mi da risultati ottimi con il 100 macro e discreti con l'80-320 (ad eccezione che alla lunghezza maggiore ma c'era scritto che è progettata per essere usata con lunghezze tra 24 e 200mm) ed il 200 macro, ce ne sarebbe anche una da 9 diottrie (più potente) ma non ce l'ho quindi non posso darne un parere ma probabilmente anch'essa è buona. I costi sul nuovo sono altini (80 euro quella da 5 diottrie, un po' di più quella da 9 ma mi sembra poco più), io l'avevo presa usata in ottime condizioni su ebay a 50, potresti vedere se la trovi usata da qualche parte. |
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