| inviato il 05 Febbraio 2024 ore 15:34
Questa cosa non l'ho mai capita molto: un'ottica permette sempre tutte le diavolerie AF di un determinato corpo macchina? Al di là di accuratezza ma soprattutto di velocità del motore AF, come è possibile sapere se un'ottica, in particolare di terze parti, permette di usare tutte le funzionalità di un AF? Esempio: AF continuo su occhio animale. Funzionalità introdotta negli ultimi anni. Ottiche precedenti garantiscono che questa funzione funzioni correttamente? Ottiche di terze parti pure? E' una cosa scontata? Chiedo perché dai test che si vedono non tutte le ottiche si comportano alla stessa maniera relativamente all'AF se usate sullo stesso corpo macchina. |
| inviato il 05 Febbraio 2024 ore 18:46
I quesiti non sono banali, dato che vi sono dei complessi protocolli di comunicazione, tra ottica e fotocamera, che hanno luogo durante le operazioni di messa a fuoco. Fotocamera e ottica si scambiano dei dati: quanti e quali dati dipende non solo dal marchio, ma anche dal modello di fotocamera e ottica. Nel corso degli anni la complessità dell'elettronica è aumentata, sia nelle fotocamere che nelle ottiche, così come quella dei firmware: al contempo, vi è stato un incremento nella velocità di trasferimento dei dati, tra ottica e fotocamera. Tutto questo ha impatto sulle prestazioni complessive dell'autofocus. Inoltre, anche lo schema ottico può incidere sulle prestazioni dell'autofocus: apertura massima, focus shift, aberrazioni, contrasto, gestione di flare e ghosting, vignettatura. Non a caso, a seconda del modello di ottica possono variare il numero di punti di messa a fuoco attivi, sulle reflex, mentre sulle mirrorless può variare la copertura dell'autofocus. Inoltre, il peso delle lenti incide su quanto velocemente i motori riescano a muoverle. Ecco perché si vedono soluzioni con più motori di messa a fuoco dedicati allo spostamento di un singolo gruppo di lenti oppure più motori dedicati allo spostamento di gruppi di lenti diverse: è tutto progettato in sinergia. Il riconoscimento di soggetti e pattern viene effettuato dalla fotocamera, tuttavia l'ottica può impattare su quanto la fotocamera "veda bene" il soggetto, nonché sulla capacità di metterlo a fuoco per tempo utile. Anche perché, vedere il riquadro (sullo schermo/mirino) che segue correttamente il soggetto, ma poi trovarsi con le foto fuori fuoco, non è particolarmente utile... |
| inviato il 05 Febbraio 2024 ore 20:56
Grazie Hbd, ho contattato due volte Viltrox per avere la certezza, prima dell'acquisto, sulla piena compatibilità AF ma non mi hanno mai risposto e, di conseguenza, non ho acquistato, viste anche le frammentarie e vaghe info che si reperiscono in rete. Adesso mi pongo il problema con Samyang anche perché è brutto acquistare senza avere la certezza del corretto funzionamento. Ad esempio, ho notato che l'AF su occhio animale del vecchio Sony16-50 oss che avevo e ho aggiornato all'ultimo firmware, è lontanissimo dalle prestazioni ottime delle più moderne lenti Sigma che ho, eppure la medesima lente viene venduta in kit con la mia fotocamera (Sony ZVE10). E' tutto molto nebuloso. |
| inviato il 06 Febbraio 2024 ore 10:41
Le altre ottiche hanno una lunghezza focale simile al 16-50? Perché se, ad esempio, i soggetti occupano una piccola porzione del fotogramma, la fotocamera può non riuscire a identificare gli occhi. |
| inviato il 06 Febbraio 2024 ore 11:27
Il confronto è per lo più a 16 mm (entrambe le ottiche). A 50 dello zoom contro 56 del fisso sigma non saprei, non ci ho fatto caso. Ovvio che è un'impressione, non ho fatto test comparativi (impossibili con un animale che si muove) però, alle volte lo zoom sony fatica proprio a trovare l'occhio. Alle volte anche i fissi faticano ma mi pare meno. |
| inviato il 06 Febbraio 2024 ore 12:02
A 16mm potrebbe entrare in gioco anche la distorsione dell'ottica, che sugli obiettivi zoom è mediamente maggiore, rispetto a quelle a lunghezza focale fissa. Se poi i soggetti si trovano in aree periferiche del fotogramma, i problemi possono aumentare. Anche la vignettatura potrebbe creare dei problemi all'autofocus, dato che riduce la quantità di luce che arriva al sensore. Nel dubbio, potresti rivolgerti all'assistenza, chiedendo se il comportamento dell'ottica rientri negli standard della casa. |
| inviato il 06 Febbraio 2024 ore 12:08
Parli di che sistema? Sony? Il mount FE è aperto e potenzialmente le lenti possono ottenere tutte ottime prestazioni in AF. Ma non è detto sia così. Banalmente molto dipende dai motori di maf presenti sulla lente. I lineari sono i più prestanti, due motori lineari ancora di più e quattro meglio. Quindi devi leggere le specifiche della singola lente. In vetta come prestazioni ci sono i Sony GM, poi i G e per esperienza personale di ottiche terze sono da preferire Tamron, sigma e Samyang in ordine. Viltrox non la conosco. |
| inviato il 06 Febbraio 2024 ore 15:48
@Slow. Gioie e dolori del digitale. Ho provato il mio Sigma ART 24-105/4.0 OS su due identiche EOS R, aggiornate con il MEDESIMO fw, e con le MEDESIME regolazioni. Ebbene, su una tutto OK; sull'altra ho DOVUTO disattivare la correzione automatica dell'obiettivo per la vignettatura, altrimenti comparivano i famigerati "cerchi" sull'immagine. Ciao. GL P.S.: Un caffè (raffreddato) a chi chiarirà il mistero. |
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