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Recensione Nikon Z 58 F0.95


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Recensione Nikon Z 58 F0.95 , testo e foto by Juza. Pubblicato il 05 Febbraio 2024; 110 risposte, 10690 visite.


Qualche anno fa Nikon ha annunciato un'ottica talmente unica da meritare addirittura un nome: la scritta "Noct" che decora il barilotto dell'obiettivo è il simbolo di un obiettivo totalmente fuori dagli schemi, uno di quei rari progetti nati non per fare il boom di vendite ma per creare un'ottica che permettesse di fare quello che nessun altro prima d'ora aveva offerto.

Come altre ottiche estreme, utilizzarlo sul campo è una sfida, e ho scelto di portarlo con me addirittura per un viaggio zaino in spalla: tre settimane all'avventura in Vietnam, viaggiando con solo un piccolo zainetto occupato in buona parte dal Noct + Z8. Vi racconto questa affascinante esperienza!






Costruzione e funzionalità

L'aspetto del Nikon Z 58mm f/0.95 S Noct mi ricorda quello dei 200mm f/2.0: obiettivi molto tozzi, abbastanza corti ma molto larghi. Per essere una focale standard, è immenso: è talmente grande e pesante da avere un collare per treppiede, cosa mai vista prima su un 50mm.

Curiosamente, le dimensioni sono quasi identiche al Nikon Z 50mm f/1.2 S; ha esattamente la stessa lunghezza e appena 1cm in più di diametro: il peso però è il doppio, a testimoniare l'enorme quantità di vetro all'interno dell'obiettivo. Se lo confrontiamo col Sony FE 50mm f/1.2 GM, invece, è nettamente più grande e pesa quasi il triplo. Il peso è addirittura molto superiore ad alcuni moderni supertele 300 F2.8: il Sony FE 300mm f/2.8 GM pesa 1.47kg contro i 2 kg del Nikon 58 Noct!

Infine, se facciamo un confronto alla pari con un altro dei rarissimi obiettivi F0.95 per fullframe sul mercato, il Leica Noctilux-M 50mm f/0.95 ASPH, il Noct ha il triplo del peso e il doppio delle dimensioni: il Leica misura 7.5cm contro i 15cm del Nikon.



Nikon Z8, Nikon Z 58mm f/0.95 S Noct, 1/200 f/0.95, ISO 800, mano libera.


Perchè tutto questo peso, vi chiederete, se altri riescono a fare 50 f/0.95 ben più compatti? Il motivo è uno solo: la qualità d'immagine. Tutti gli altri f/0.95 hanno una resa ben poco nitida (questo vale anche per il Leica); il Nikon ha una qualità d'immagine anni luce superiore, con una straordinaria nitidezza da angolo ad angolo anche su fotocamere da 45 megapixel.

La qualità costruttiva è il meglio che si possa desiderare: ovviamente è tropicalizzato e solido come una roccia (e altrettanto pesante), è sostanzialmente un blocco di metallo e vetro. L'immagine qui sotto, fornita da Nikon (no, non ho tagliato a metà il Noct che mi hanno dato in prova :-)), dà bene l'idea di quanto ho scritto: è tutto metallo e vetro.




Una piccola ghiera personalizzabile può essere dedicata al diaframma o altre regolazioni; personalmente l'ho disabilitata, dato che su questo obiettivo non sono interessato a cambiare il diaframma, anzi: tra i parametri della fotocamera ho attivato il blocco diaframma, in modo che non si rischi neppure accidentalmente di utilizzare un diaframma diverso da f/0.95. Scattare a tutta apertura è il solo e unico scopo di questo obiettivo.

Proseguendo, abbiamo un pulsante personalizzabile; l'ho dedicato all'ingrandimento 200% in fase di ripresa, che in alcune situazioni aiuta nella messa a fuoco manuale. Appena sopra troviamo il pulsante per selezionare le informazioni da mostrare nel display dell'obiettivo: un'altra caratteristica peculiare del Noct è la presenza di un piccolo OLED che può mostrare il diaframma selezionato o la distanza di messa a fuoco (scattando sempre a f/0.95, io l'ho impostato su quest'ultima informazione). L'utilità di questo schermo sta nel permettere una rapida lettura dei parametri quando ci si trova a scattare al buio, anche se francamente l'ho sfruttato poco.

Appena prima dei pulsanti troviamo l'anello per treppiede - una cosa mai vista su una focale standard, ma utile se si vuole bilanciare il peso dell'obiettivo quando è montato su un supporto. Nell'uso a mano libera, non è possibile rimuovere l'anello, ma volendo si potrebbe smontare il piedino, anche se tutto sommato non c'è un significativo risparmio di peso o dimensioni.



Nikon Z8, Nikon Z 58mm f/0.95 S Noct, 1/6400 f/0.95, ISO 400, mano libera.



Nikon Z8, Nikon Z 58mm f/0.95 S Noct, 1/1250 f/0.95, ISO 400, mano libera.

Il resto dell'obiettivo è coperto da un'enorme ghiera di messa a fuoco. E' veramente gigantesca e richiede una rotazione completa per passare dalla minima distanza di fuoco (0.5 metri) a infinito; è anche abbastanza dura, ma permette di mettere a fuoco con grande precisione. A differenza della maggior parte delle ottiche moderne, il 58 Noct non ha messa a fuoco interna: l'obiettivo si allunga di circa 3 centimetri alla minima distanza di fuoco, anche se questo può essere in parte mascherato dal piccolo paraluce, che si monta sul barilotto dell'ottica e rimane fermo durante la messa a fuoco.

Se vi state chiedendo perchè non sia presente l'autofocus (cosa che complica parecchio la vita, dato che ormai siamo abituati alla comodità dell'AF fulmineo, con riconoscimento del soggetto e una precisa messa a fuoco sugli occhi), il motivo è presto detto: servirebbe il motore di un bulldozer per muovere questa massa di vetro. Neanche i supertele hanno bisogno di motori AF così potenti come quelli che servirebbero sul 58 Noct: nella maggior parte dei supertele, l'AF avviene sulle lenti posteriori, piuttosto piccole e leggere. Nel 58 Noct, nessuna delle 13 lenti che compongono lo schema ottico è piccola: sono tutte grandi e pesanti, e il design ottico obbliga a utilizzare le lenti frontali, proprio le più pesanti, per la messa a fuoco.

Inoltre, l'obiettivo è così "denso" che non c'è spazio per un motore AF: sostanzialmente, l'unica possibilità per renderlo autofocus sarebbe stato montare un enorme motore AF sulla parte frontale, probabilmente aumentando il diametro di 2-3 centimetri e aggiungendo un altro mezzo chilo o più di peso. Un tale motore AF richiederebbe anche parecchia energia, probabilmente più di quella che la fotocamera è in grado di fornire: sarebbe quindi stata necessaria una soluzione simile a quella utilizzata sul Sigma 200-500 f/2.8, cioè una batteria ausiliaria incorporata nell'obiettivo.



Nikon Z8, Nikon Z 58mm f/0.95 S Noct, 1/1600 f/0.95, ISO 800, mano libera.

Probabilmente, considerate tutte queste problematiche, Nikon ha optato per il manual focus in modo da non rendere ancora più costoso, pesante e ingombrante questo già impegnativissimo obiettivo.

Non è presente neppure stabilizzazione d'immagine, ma questo è compensato dalla stabilizzazione in-camera delle moderne mirrorless Nikon. Inoltre, grazie al diaframma estremamente luminoso i tempi saranno quasi sempre rapidissimi, eliminando il rischio del mosso.

Infine, di fronte all'enorme lente frontale abbiamo la filettatura per filtri, con diametro 82mm.

L'obiettivo è fornito con un'enorme valigia rigida, abbastanza spaziosa da contenere sia il Noct che un paio di altre ottiche più piccole o anche due corpi macchina (la Nikon ZF ci sta benissimo, e un po' al limite anche la Z8) o accessori. Bellissima e scenografica, con tanto di incisione che mostra lo schema ottico dell'obiettivo, ma ovviamente non adatta per un viaggio zaino in spalla - così è rimasta a casa, dopo le foto di rito.




Quando un obiettivo viene fornito con una valigetta da fare invidia a James Bond, vuol dire che non è il solito 50 f/1.8. C'è spazio per il Noct, paraluce, filtri e due corpi macchina.



Qualità d'immagine

La nitidezza è favolosa - è nitido da angolo ad angolo già a tutta apertura, anche sui 45 megapixel della Nikon Z8. Come tutti gli obiettivi, migliora chiudendo il diaframma, ma nel centro la differenza è quasi impercettibile; negli angoli è più visibile, ma è comunque ottimo già a f/0.95.

Il bokeh è quasi surreale: è talmente perfetto, soffice e "cremoso" da assomigliare alla sfocatura gaussiana di Photoshop.

L'aberrazione cromatica è quasi zero, appena percettibile nelle zone di forte contrasto; sì può notare un leggero fringing tendente al verde nelle zone fuori fuoco con intensi contrasti di luce, ma nulla di veramente fastidioso.

La vignettatura, pur essendo visibile, è ben più ridotta rispetto ad altre ottiche superluminose. Non c'è distorsione apprezzabile.



Nikon Z8, Nikon Z 58mm f/0.95 S Noct, 1/8000 f/0.95, ISO 100, mano libera.

Come già sottolineato, questo è un obiettivo che ha senso solo se usato esclusivamente a f/0.95; tuttavia, per dare l'idea della qualità d'immagine, nel test seguente potete vedere crop dal centro e dall'angolo sia a f/0.95 che a f/2.8, diaframma a cui raggiunge la massima nitidezza.




Il centro, già a tutta apertura, ha una risoluzione tale da andare oltre i 45MP del sensore; probabilmente risolverebbe bene anche sensori da 60 o 80 megapixel, se non oltre. Gli angoli, nell'utilizzo reale, saranno quasi sempre zone fuori fuoco, comunque a titolo di curiosità possiamo vedere che sono molto buoni anche a tutta apertura; migliorano chiudendo il diaframma, ma certamente si può scattare senza preoccupazioni a f/0.95 e, anche nei rari casi in cui gli angoli rientreranno nella zona coperta dalla sottilissima profondità di campo, questi saranno soddisfacenti.

Un'altra curiosità che volevo togliermi è capire quanta sia la reale differenza tra f/0.95 e altri diaframmi luminosi in termini di profondità di campo e stacco tra soggetto e sfondo. Di seguito potete vedere un confronto tra f/0.95, f/1.3, f/1.4, f/1.8, f/2 e f/2.8.




Direi che tra f/0.95 e f/1.4 la differenza si vede, e rispetto a un f/1.8 c'è un abisso; non parliamo neanche di f/2 o f/2.8. Se invece osserviamo f//0.95 e f/1.3 (sul Noct non è presente il diaframma intermedio f/1.2; si passa da f/0.95 a f/1.1 e quindi f/1.3), la differenza comincia ad essere meno marcata; non ho incluso f/1.1 perchè è quasi indistinguibile da f/0.95, perlomeno in questa scena di test; con scene diverse (es. luci nello sfondo), le differenze tra i diaframmi diventano più avvertibili.

Non avevo a portata di mano il Nikon Z 50mm f/1.2 S, in compenso il mio compagno di viaggio Julian Lops mi ha prestato il Sony FE 50mm f/1.2 GM per fare un confronto fianco a fianco col Noct: è interessante vedere la diversa prospettiva e stacco tra i piani.




La differenza è chiaramente visibile in entrambe le foto di test; come sottolineato in precedenza, la presenza di luci nello sfondo rende più visibile la maggiore sfocatura data dal diaframma f/0.95. E' interessante notare anche la diversa prospettiva data dagli 8mm di differenza; anche solo passando da 50 a 58mm c'è una resa significativamente diversa (in queste foto, va osservato lo sfondo, dato che per il primo piano la foto scattata col 58mm è stata ripresa da più lontano, in modo da avere identica inquadratura).

Ora che abbiamo conosciuto le caratteristiche dell'ottica, è il momento di metterlo nello zaino e portarlo con me sul campo: partiamo per tre settimane in Vietnam!



Nikon Z8, Nikon Z 58mm f/0.95 S Noct, 1/4000 f/0.95, ISO 3200, mano libera.



Sul campo

Dopo un po' di pratica ho imparato le tecniche migliori per avere la massima percentuale di foto a fuoco: in primis, ho tenuto sempre attivo il focus peaking, funzionalità che permette di evidenziare in rosso la parte a fuoco dell'immagine e rende molto più facile capire dove esattamente cade il fuoco. Per contro, distrae un po' dalla composizione, ma tenendo conto della profondità di campo estremamente ridotta dell'f/0.95 direi che è il male minore.

Una seconda tecnica che ho trovato utile è sfruttare lo scatto a raffica (anche con raffica moderata, io ho impostato su 5 FPS) e per ogni foto fare una piccola raffica di 8-10 foto spostando la fotocamera leggermente avanti e indietro; così facendo, si avrà quasi sempre almeno una foto perfettamente a fuoco. Inoltre, è possibile sfruttare le immagini con piani di fuoco leggermente differenti per fare piccoli focus stacking, mantenendo l'estrema sfocatura dello sfondo data dal diaframma f/0.95 ma ottenendo un poco di profondità di campo in più dove serve (ad esempio sugli occhi).



Nikon Z8, Nikon Z 58mm f/0.95 S Noct, 1/1250 f/0.95, ISO 100, mano libera.



Nikon Z8, Nikon Z 58mm f/0.95 S Noct, 1/800 f/0.95, ISO 800, mano libera.

Infine, con soggetti in rapido movimento (ad esempio una persona che cammina verso di voi), per avere il soggetto a fuoco ho usato la "tattica" di mettere a fuoco qualche metro davanti al soggetto, e quindi scattare una raffica una volta che questo passava nella zona di fuoco (senza cercare di inseguirlo col fuoco, quindi mantenendo la messa a fuoco fissa).

Nel complesso, anche se ovviamente ho sentito la mancanza dell'autofocus, non è stata così tragica come temevo, e utilizzando le varie tecniche sopra descritte sono comunque riuscito ad avere una buona percentuale di foto a fuoco. Anche il peso dell'obiettivo non è stato un problema: pur raggiungendo i 3kg in abbinamento con la Z8, dopo un po' ci ho fatto l'abitudine; l'unico accorgimento è stato tenere la tracolla a spalla e non al collo, dove il peso diventava fastidioso. Certamente 3kg non sono pochi, ma sono comunque una cosa gestibile, non parliamo dei 16kg di un Sigma 200-500 2.8 o altri "monster lens".

La profondità di campo a f/0.95 è, ovviamente, ridottissima, ma con un po' di attenzione si riesce a sfruttarla al meglio e il risultato che si ottiene in termini di separazione dallo sfondo e messa a fuoco selettiva è davvero unico: inizialmente pensavo di alternare questo obiettivo al 35mm f/1.8, ma dopo aver visto la resa non son più riuscito a staccarmi dal 58 f/0.95, rigorosamente a tutta apertura (unico senso di questo obiettivo).



Nikon Z8, Nikon Z 58mm f/0.95 S Noct, 1/500 f/0.95, ISO 800, mano libera.



Conclusione

Il costosissimo, pesantissimo, manual focus Nikon Z 58mm f/0.95 S Noct è un capolavoro dell'ottica creato allo scopo di offrire un F0.95 con una qualità mai vista prima, un'ottica impeccabile anche sulle moderne fotocamere big megapixel.

E' un obiettivo di incredibile fascino, e dopo tre settimane sul campo devo dire che l'ho trovato più utilizzabile di quanto mi aspettassi; certamente non è un'ottica facile ed è più adatto a ritratto e moda che al reportage, ma con un po' di impegno non è impossibile da sfruttare anche in questo ambito.

Per la maggior parte dei fotografi il 50 f/1.2 sarà una scelta molto più razionale, ma per chi cerca qualcosa davvero unico ed è disposto ad affrontare le sfide poste dall'imponente 58 Noct, gli sforzi saranno ripagati da una qualità e una resa senza pari.

Il Nikon Z 58mm f/0.95 S Noct è disponibile sul Nikon Store a 9390 euro.




Nikon Z8, Nikon Z 58mm f/0.95 S Noct, 1/26000 f/0.95, ISO 100, mano libera




Risposte e commenti


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avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2024 ore 8:54

Non lo possiedo ma sono stato uno dei primissimi qui dentro al forum a provarlo.
Semplicemente mai usata 1 lente con 1 qi superiore a questa.
Mai

avatarsupporter
inviato il 05 Febbraio 2024 ore 9:26

Splendida recensione Juza, ottima e impressionante la comparazione delle foto tra il Noct e il GM entrambi a TA.
Mi sono sempre chiesto perché questo sia un 58mm (focale davvero strana) e non un 50mm ma, vedendo la foto vicino al GM ho capito; stacco dei piani più importante dovuto sia dalla diversa lunghezza focale che dal diaframma.

Concordo con te su una cosa, questa lente va usata ad f0.95.

Ultima considerazione, l'ausilio al sistema di messa a fuoco manuale di Canon (per me il migliore sulla piazza) sarebbe utilissimo con questa lente.

avatarjunior
inviato il 05 Febbraio 2024 ore 9:36

davvero affascinante, bella recensione molto interessante.
Lo vedo un gran bell'oggetto per professionisti del ritratto posato in ambiente con luci non controllate, i kg in più che ti porti in giro di lente, sono kg in meno di fari e flash.

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2024 ore 9:37

Foto splendide e recensione molto interessante, che induce a fantasticare di poter possedere un'ottica di tali prestazioni;-).
Complimenti e grazie.

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2024 ore 9:45

Lente indubbiamente costosa ma che rende appieno il senso della spesa quando usata nel giusto contesto.
Sinceramente la vedo sprecata in studio, va usata in esterno per situazioni ambientate.

avatarjunior
inviato il 05 Febbraio 2024 ore 9:51

Rispetto alla migliore ottica mf la profondità di campo è ancora più ridotta?

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2024 ore 10:03

Tutti gli altri f/0.95 hanno una resa ben poco nitida (questo vale anche per il Leica);


Secondo me hanno costruito il Noctilux con l'idea di avere un obiettivo utile per riprendere (nel senso di documentare) anche in condizioni di luce scarsa, per cui serviva un compromesso tra luminosità dimensioni correzione. Un obiettivo che, se proprio è indispensabile, permette di spalancarsi alla luce, accettando come male minore una parte dell'immagine sfocata.

Il Noct invece ha una filosofia opposta. Come dici anche tu, nasce per essere utilizzato sempre a tutta apertura, l'ottica più che mostrare la realtà (la sfoca) soprattutto dimostra la sua eccellenza.

avatarsupporter
inviato il 05 Febbraio 2024 ore 10:03

Ottica fenomenale, ma ora che anche per Nikon esiste lo splendido Voigtlander 50mm F1.0 direi che questo Noct rimane solamente un vezzo per pochi ricchi amatori... ;-)

avatarjunior
inviato il 05 Febbraio 2024 ore 10:17

Grazie per aver raccontato questa bellissima esperienza, il 58 Noct è un obiettivo meraviglioso, le tue foto lo sono ancor di più ;)

avatarjunior
inviato il 05 Febbraio 2024 ore 10:34

Che meraviglia di obiettivo! Eeeek!!! Gli scatti sono davvero pura poesia, complimenti davvero.

avatarjunior
inviato il 05 Febbraio 2024 ore 11:02

Si rasenta la follia. 2 Kg a 9000 euro per fare foto.

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2024 ore 11:15

L'ausilio di Nikon per la messa a fuoco manuale va perfettamente,come si può vedere...Non serve affatto un sistema Canon che tra l'altro un'ottica del genere nemmeno la produce e quindi è impossibile predire come si comporterebbe.
Comunque,per chi avesse ancora dubbi o voglia di dubbi,questa è eccellenza assoluta,from Nikon,of course...;-)

avatarjunior
inviato il 05 Febbraio 2024 ore 11:21

Ottica veramente unica ma riservata davvero alla nicchia della nicchia.. fosse costata 3-4 mila euro forse sarebbe stata più "popolare", tra mille virgolette! MrGreen

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2024 ore 11:23

Si rasenta la follia. 2 Kg a 9000 euro per fare foto.

E perchè mai? Non è che te lo devi per forza comprare. E chi si acquista il Sony FE 400mm f/2.8 a 12.000 €, o il Nikon Z 400mm f/2.8 TC VR S a 15.000, sarebbe meno folle perché questi obiettivi pesano un kg in più? Sto scherzando, ovviamente, ma c'è chi spende 300 € per andare nel ristorante stellato, 10.000 € per un abito da sposa che si usa una sola volta, chi invece centinaia di migliaia di € per un'auto di lusso... Li spende chi è folle? No! Li spende chi ne ha la possibilità. Io no, non possoMrGreen

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2024 ore 11:36

Chi conosce la storia progettuale di questa ottica sa che in Nikon avevo valutato una versione leggera ma di qualità ottica inferiore.
Il voigt lo vorrei poter confrontare con il Noct e capire quanto sono distanti.
Da utilizzatore di quest'ottica da anni, mi fa piacere leggere che anche qualcun altro la ritenga utilizzabile MrGreen





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