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Foto di avifauna e sfondo omogeneo


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avatarsenior
inviato il 14 Gennaio 2024 ore 18:41

Luve concordo..vidi una cosa simile in islanda con un cenerino..
È uno dei motivi che mi hanno sempre più fatto pensare che lo scatto singolo in naturalistica non può quasi mai avere (QUASI, ESISTONO MERAVIGLIOSE ECCEZIONI) la forza di un progetto fotografico

avatarjunior
inviato il 14 Gennaio 2024 ore 18:57

@Bruno77 una foto senza disturbo la si può ottenere anche senza set e a che senza posatoi prestabiliti. Una post ponderata e attenta valorizza le scelte compositive ed i soggetti. Poi c'è il doping da silicio che in certi casi può completamente trasformare una foto. Basterebbe che tali interventi venissero indicati nelle didascalie o nelle note. Tendenzialmente, per rispondere, quando uno sfondo è omogeneo il grosso lo fa la scelta in fase di scatto.

avatarsupporter
inviato il 14 Gennaio 2024 ore 18:58

Ora è chiaro che per una foto da capanno ad un passeriforme a 3.5 - 4 m non abbia alcun senso scattare a f/2.8 o f/4, perché, ok avere lo sfondo cremoso, ma il soggetto deve essere interamente a fuoco, esattamente come se si stesse facendo un ritratto umano, quello è lo scopo finale.


Beh anche no, questa roba la si sente spesso ma la trovo una regola piuttosto banale. Spesso si ricerca la foto dove si contano le piume ma ci sono situazioni dove anche i pennuti stanno bene anche con solo occhio a fuoco e magari ricercare qualche bel effetto grazie a grandi aperture.

avatarjunior
inviato il 14 Gennaio 2024 ore 21:28

Stavo pensando che la fase foto con sfondo smarmellato la passano tutti, sia per le macro che per gli uccelli.
Vi porto il mio esempio: da poco mi sono avvicinato alla fotografia di uccelli in modo un po' più serio e adesso mi piace fare i ritrattoni. Anche per conoscerli meglio e vedere alcuni dettagli. Però capisco i limiti per un osservatore...

Invece nella macro, genere che conosco molto meglio, adoro la fotografia ambientata con grandangolare e la preferisco alla "noiosa" foto statica.

avatarjunior
inviato il 14 Gennaio 2024 ore 23:24

Io rispondo per come scatto io. Premetto che non faccio set, non uso becchime o semenze né tanto meno esche (vive o morte che siano) né ne ho mai fatto uso. E di sostituire sfondi manco mi passa per il cervello, onestamente non saprei nemmeno come fare. Eppure, pur andando in giro gli sfondi belli e anche più o meno uniformi si possono ottenere. Per esempio scelgo come posizionarmi in uno stagno in base allo sfondo (più lontano o migliore rispetto al punto dove penso che possa arrivare un eventuale soggetto) oppure se vedo un soggetto su un ramo aspetto che si sposti lui in un punto migliore o più favorevole, o anche solo in cima al ramo e via dicendo. Certo, ammetto che significa molte volte rinunciare allo scatto se quello che si ha in testa non si materializza, però non è necessario modificare lo scenario (prima, realizzando il set, o dopo, trasformando al computer). Poi per carità, ognuno scatti come preferisca, però concordo che servirebbe un po' di etica (anche dichiarando come uno scatto viene ottenuto...)

avatarsupporter
inviato il 15 Gennaio 2024 ore 6:52

Per non fare un torto alla realtà, inteso come rapporto diaframma/soggetto/ ambientazione,preferisco non cambiare nulla,credo che lo sfuocato dello sfondo rappresenti il mal minore,vorrei vedere i raw,dei file che ottengono i riconoscimenti dell'editore , ma non solo,anche su contest dove non è richiesto il file raw,ne vedremo delle belle...:-P

avatarjunior
inviato il 15 Gennaio 2024 ore 8:10

Per quanto mi riguarda sulle foto dei passeriformi ,l'unica cosa che faccio do sempre un pó di saturazione allo sfondo, ma non ho mai sostituito nulla.

avatarjunior
inviato il 15 Gennaio 2024 ore 8:25

Avendo una postazione dove ho le piante a oltre 5 metri dal soggetto che mi sta a circa 5 metri dalla maf e scattando con 600mm fisso e extender 1.4x, posso chiudere tranquillamente anche a f8 o f9 e lo sfondo si annienta totalmente, rimangono solo i vari colori di quello che sta dietro, poi come ho detto in precedenza un pó di saturazione la do sempre.

Un esempio: soggetto a 5/6 metri e vegetazione a oltre 10 metri.
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4684794&l=it

avatarsenior
inviato il 15 Gennaio 2024 ore 8:33

California io a 5 mt per passeriformi con attrezzatura identica alla tua non uso l'extender..preferisco un pochino di crop e un pelo più di aria intorno al soggetto..ma almeno se mi arriva una ghiandaia o un picchio rosso (una volta si è posato vicino lo sparviere) almeno ho un'inquadratura perfetta e non devo tagliare o sacrificare troppo il soggetto..

avatarjunior
inviato il 15 Gennaio 2024 ore 9:15

Angus, il fatto che a me mi arrivano solo passeriformi, ovvero: lucherini, saltimpalo, spazzacamino, cincie,zigoli ecc, i picchi o sparvieri li faccio da altre parti, alla mia postazione solo passeriformi.

avatarsenior
inviato il 15 Gennaio 2024 ore 9:22

Ah da me quest'anno solo cince e qualche fringuello..
Di solito però metto anche qualche ghianda e nocciola e una volta su 5 passa una ghiandai o un picchio rosso

avatarjunior
inviato il 15 Gennaio 2024 ore 9:39

@california molto belli gli zigoli

avatarsenior
inviato il 15 Gennaio 2024 ore 9:55

Beh anche no, questa roba la si sente spesso ma la trovo una regola piuttosto banale. Spesso si ricerca la foto dove si contano le piume ma ci sono situazioni dove anche i pennuti stanno bene anche con solo occhio a fuoco e magari ricercare qualche bel effetto grazie a grandi aperture.


Su questo, almeno per gusto personale, non sono d'accordo.
Per me in un ritratto, che sia di un passeriforme, di un ungulato, o di un umano, gli occhi devono essere sempre entrambi a fuoco, così come il becco/muso/naso.
Cero se il soggetto è di profilo il problema non si pone, e va bene anche (per me) che parte del piumaggio della coda sia fuori fuoco, ma il centro focale, ovvero il centro di interesse della foto è proprio il singolo occhio, se il soggetto è di profilo, o entrambi se il soggetto è frontale.

avatarjunior
inviato il 15 Gennaio 2024 ore 10:07

Grazie Luve

avatarsenior
inviato il 15 Gennaio 2024 ore 10:10

Sta c..zo di parola"etica" viene sparpagliata ovunque, nella maggior parte dei casi senza sapere che significa, soprattutto senza sapere che se non si conosce il concetto personale di bene della persona a cui ci si riferisce non è possibile usarla in una discussione genericamente, gli sfondi cremosi e quasi omogenei sono sempre esistiti anche ai tempi della pellicola, quindi anche senza Photoshop, si possono prevedere nell'ideazione dello scatto, dipendono da apertura diaframma, distanza soggetto sfondo in rapporto alla distanza soggetto fotografo, numero lamelle del.diaframma, illuminazione, etc Altro concetto che ho sentito richiamare dai partecipanti alla discussione è quello delle mangiatoie, se si fornisce cibo ai selvatici solo per fare foto si può anche mettere in discussione la pratica, ma non è detto che si debba criticarla, se invece uno aiuta la fauna in difficoltà per trovare sostentamento il fatto che faccia anche foto non pregiudica le buone intenzioni e pratiche, e il giudizio ( ammesso che si abbia il diritto di giudicare) dovrà essere sempre positivo. Ora veniamo al concetto del post, l'eccessiva ricerca degli effetti wow e delle condizioni di scatto ideali per ottenerlo ,secondo me, spingono i risultati verso altri generi fotografici, la luce da quella direzione, il posatoio con certe caratteristiche, il soggetto a quella distanza e lo sfondo di quel colore( successivamente esaltato in post produzione) fanno si che si stia facendo still Life anziché fotografia naturalistica, con il rischio di ripetere all'infinito alcune caratteristiche della foto che rendono poi fotografie di soggetti diversi uguali una all'altra, le cosiddette "figurine". Purtroppo i cliccatori di like sono prede facili per i cacciatori di like, e questo genera un vasto movimento di interazioni con le gallerie, però se non si è cacciatori di like "che ce frega annoi"Cool

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