| inviato il 23 Maggio 2013 ore 9:40
“ Chi non sa fare una foto interessante con un apparecchio da poco prezzo, ben difficilmente otterrà qualcosa di meglio con la fotocamera dei suoi sogni! „
 Andreas Feininger it.wikipedia.org/wiki/Andreas_Feininger |
| inviato il 23 Maggio 2013 ore 10:06
Perfettamente in accordo con Feininger, personalmente ritengo che è il fotografo che fa la foto, poi con un buon obiettivo si possono sfruttare alcune particolarità del momento, ed in ultimo la macchina, con le sue moltitudini di opportunità. Prima però bisogna accordarsi sulla definizione di ' foto interessante ', tema sfiorato su quell'articolo inserito nel blog (che ora non riesco a trovare) riguardante le migliori foto di grandi fotografi. Bell'argomento che hai proposto... Ciao S |
| inviato il 23 Maggio 2013 ore 23:28
ciao Sergio, grazie del commetto che hai lasciato! ciao, Gabriele |
| inviato il 29 Maggio 2013 ore 18:27
Detto in un forum in cui abbiamo tutti macchine fotografiche belle.... Sarebbe bello se tutti quelli che noi riteniamo bravi si mettessero alla prova e iniziassero a fare un reportage unicamente con un telefono, giusto per vedere cosa sono in grado di tirare fuori... |
| inviato il 18 Dicembre 2013 ore 21:27
Una discussione davvero interessante, paradossalmente, seguendo il vecchio principio per cui gli opposti, come le parallele, si incontrano all'infinito,diciamo anche che senza il mezzo non si fotografa e quindi l'importanza del mezzo diventa determinante; sine qua non. Detto questo la tecnologia aiuta ma non sostituisce l'uomo. Sul quanto aiuti in proporzione alla sproporzione tra mezzo e capacita' dell'utilizzatore, ci sarebbe invece da disquisire e non poco. Credo che quest'ultimo punto sia l'oggetto della discussione. Per finire velocemente, diciamo inoltre che sono gli amatori che spendono per passione e che alimentano il mercato generando le fondamenta per lo sviluppo di nuove tecnologie. Altro punto interessante, senza il quale non avremmo le comodita' che amiamo del nostro mezzo.... Sempre quello. Il mezzo. Eppoi il feticcio, ecco un'altro spunto...... Buona luce e buoni pensieri, Walter |
| inviato il 18 Dicembre 2013 ore 23:46
Sicuramente il fotografo conta, ma.......Schumacher guiderebbe meglio di me la mia macchina, (una opel Mokka per intenderci), ma sarebbe anche in grado di vincere? Le parole vanno bene fino a mezzogiorno, poi si deve mangiare. Fidatevi, il mezzo conta eccome......se poi si anche bravi in p.p. Carlo |
| inviato il 19 Dicembre 2013 ore 15:37
Se posso esprimere la mia opinione: Anche secondo me la verità sta nel mezzo... Feininger è stato uno che resterà nella storia della fotografia, ma la sua frase, anche se in qualche modo ancora attuale, valeva molto di più nel periodo a cui si riferisce. Ma credo che, per quanto possa capirne io di vintage allora gli apparecchi erano tutti più o meno allo stesso livello, come prestazioni intendo (c'erano le costose "dei sogni" come Contax e Leica ad esempio) lenti più o meno nitide, ma la sostanza era che in ogni caso (economiche e non) erano tutte manual focus, esposimetro spot, posa che andavano max ad 1/500 ecc. e la pellicola la mettevi tu a tua scelta per cui era corretto dire: se non sai fare qualcosa di decente con uno strumento che ha più o meno le caratteristiche di uno che costa il doppio (salvo miglior nitidezza e corpo più robusto) allora difficilmente ti verrà qualcosa di meglio anche spendendo il doppio. Ma oggi è diverso, quando compri la reflex compri anche la "pellicola" (il sensore) e quella resta, per cui il rumore, la risoluzione sono inscindibili dall'apparecchio. Le esigenze fotografiche sono cambiate ed anche le richieste di chi commissiona o acquista, gli standard sono aumentati, un AF più veloce permette di afferrare meglio istanti e via discorrendo. Naturalmente in situazioni "normali" la frase vale ancora. Ma in altri casi, lo strumento la differenza la fa eccome... Riguardo al discorso di scattare solo con il telefonino (chiedo scusa se vado un po OT): a me è capitato mentre ero intento a fotografare durante un evento, di girarmi e vedere centinaia di turisti con iPad e telefonini intenti a far foto aldilà delle transenne e mi chiesi "ma che foto si porteranno a casa con quel sensorino...?", così ad un evento successivo ci ho provato, niente pass e niente reflex solo lo smarphone, le ho anche post prodotte e caricate su FB usando solo ed esclusivamente il telefono. Devo dire che non lo rifarò mai più e che i limiti si sentono tutti (nessuna padronanza della PdC, del tempo ecc), però è stato stimolante. Se vi può interessare è quì: www.facebook.com/matteo.pispisa/media_set?set=a.10200920627928479.1073 Matteo |
| inviato il 20 Dicembre 2013 ore 7:01
Spesso quando diciamo la nostra noi commettiamo l'errore di schierarci pro o contro l'argomento in discussione, spesso non riuscendo a cavarne un ragno dal buco. Relativamente a questa frase a mio parere tutto ruota intorno alla parola interessante. Quando e per chi una foto puó essere interessante. Per un fotografo l'interesse per uan foto potrebbe essere suscitato dall'apparecchio....ad esempio devo fare una recensione......sto provando un nuovo teleobiettivo e la qualità della foto mi permetterà di valutarlo positivamente se la foto risulta nitida, priva di rumore ecc. negativamente nel caso contrario...... poco conta l'aspetto artistico oppure se si é capaci di realizzare foto interessanti sotto altri punti di vista..... Per un lettore di giornale di cronaca la foto sarà interessante se collegata all'evento che sta leggendo e poco importa se vi é il magico sfuocato o altri accorgimenti tecnici o se é stata scattata da uno bravissimo......il filmato dell'assassinio di Kennedy aveva una qualità scarsissima, ripreso da un amatore casualmente eppure......... Una foto storica sarà interessante se ha capacità di rievocare il ricordo.....avete visto quanto sono belle le foto dei nostri nonni? Siamo sicuri che erano fatte da fotografi eccezionali e con apparecchiature di prima qualità? io credo di no.... Un caso l'ultimo....che confuta completamente la tesi di Feininger é se due amici si trovano nello stesso posto alla stessa ora a fare caccia fotografica al tramonto. Uno ha in dotazione un 500 F6.3 l'altro un 500 F2.8. Il primo tornerà a casa con una foto che ritrae una massa nera che in PP farà intravvedere una forma d'uccello, l'altro con la scoperta del secolo il pincopallino blu é tornato in Italia......per uno encomi per il grande interesse suscitato nella comunità scientifica e per l'altro grande rammarico di non avere avuto un'apparecchiatura migliore. peraltro Robert Capa diceva che se la foto non é buona é perché non si é troppo vicini....e pertanto un obiettivo lungo e luminoso é un modo per esserlo di più....... insomma in definitiva ci sono tantissime variabili che rendono una foto interessante e la frase che ha detto il grande fotografo citato é se vogliamo una di queste variabili. Per me gli aforismi spesso sono ovvietà e la maggior parte delle volte lasciano il tempo che trovano essendo solo esercitazioni mentali (magari ad effetto) dei personaggi famosi...... Infatti.......se la massima l'avesse detta un uomo qualunque gli avremmo dato così importanza? |
| inviato il 20 Dicembre 2013 ore 9:04
Sostanzialmente, sono d'accordo con l'autore del post...ma credo che appunto, questo discorso vada fatto "non considerando gli estremi". Ovvio che per certi tipi di fotografia (es. astronomica, macro spinta, naturalistica ecc) il mezzo conta eccome, perchè buona parte del risultato dipende proprio dal mezzo in uso. All'opposto, per certi tipi di foto, come il reportage, puoi farlo benissimo con una d3000 ed un 18-55, piuttosto che con una D4! Se non hai occhio, testa e gambe, il risultato non lo porti a casa! ;) |
| inviato il 20 Dicembre 2013 ore 11:59
“ allora gli apparecchi erano tutti più o meno allo stesso livello, come prestazioni intendo (c'erano le costose "dei sogni" come Contax e Leica ad esempio) lenti più o meno nitide, ma la sostanza era che in ogni caso (economiche e non) erano tutte manual focus „ uh? quando feininger scattava tutte le macchine erano uguali...? assolutamente no... gli automatismi stavano cominciando ad entrare in maniera preponderante, e verso il termine della sua carriera (vita diciamo) gli apparecchi automatici spopolavano. Egli stesso, peraltro, non aveva nessun preconcetto nell'uso del full auto (diciamo così), anzi, nei suoi libri spesso ne caldeggia l'utilizzo, sempre in relazione al soggetto da ritrarre. Un concetto che attualmente spesso è quasi da abiura: sì dà infatti quasi per certo che si sa usare la macchina in full manual sia più bravo di un fotografo full auto... mi è capitato di leggere su questo ed altri forum degli utenti che si facevano beffe di fotografia matrimonialisti solo perchè ammettevano di 'scattare in full auto'. Anche la frase citata, desunta dal contesto (come molte volte capita) può essere un buon spunto di rifelssione ma non rispecchia assolutamente il punto di vista di Feininger così come viene espresso nei suoi libri... infatti suddivide in maniera categorica le tipologie di fotografia, non tanto come macrocategorie (diciamo come fatto da Skagli), ma a dipendenza del soggetto che deve essere ritratto. E se un soggetto necessita di una macchina con certe caratteristiche, allora è egli il primo a dire che serve. Ciò premesso, penso che la frase iniziale sia riduttiva, per l'appunto in relazione al soggetto. Provate voi a fare una foto a Maurice Green in corsa dalla postazione fotografi, usando un cellulare: difficilmente ci riuscirete, anche con un nokia lumia. Invece un ritratto spontaneo dello stesso Maurice, probabilmente riuscirà altrettanto bene che se fosse scattato con una 5d. Pertanto: assolutamente d'accordo con ciò che dice Feininger, ma in generale contrario a quanto espresso nella frase in sè. Tale assunto infatti risulta essere evidentemente riduttivo se visto come assunto generale della fotografia (da chiunque possa essere stata detta), e nel particolare abbastanza lesiva degli intenti di Feininger stesso nello scriverla se considerata come affermazione a Egli attribuita come indicazione artistica. Naturalmente, per quello che ho capito io del pensiero di Feininger come artista. Dico peraltro addirittura 'lesiva' perchè messa lì com'è, è facile leggere commenti come questo “ Un caso l'ultimo....che confuta completamente la tesi di Feininger „ riportato da Oggettoindistruttibile, che peraltro stimo come forumista attivo, evidentemente confuso dalla desunzione della frase dal suo contesto generale. Oggettoindistruttibile, sono fermamente convinto che se avessi chiesto a Feininger, ti avrebbe dato ragione al 120% nella questione dei tele luminosi. OT, sempre rivolto a Oggettoindistruttibile anche la frase riportata di Capa, desunta dal contesto, può non avere esattamente il significato che le viene genericamente attribuito... ma non sono esattamente un cultore di Capa (ho letto solo qualche cosa che mi fa scrivere questo dubbio), quindi non ne sono sicuro |
| inviato il 20 Dicembre 2013 ore 12:48
Purtroppo io non conoscendo così approfonditamente Feininger, ho espresso un opinione interpretando la frase che tuttavia come hai giustamente detto, è estrapolata dal contesto e può essere male interpretata... è stato interessante leggere la tua opinione Alcarin. Espierò i miei peccati approfondendo meglio la conoscenza di questo artista :D :D |
| inviato il 20 Dicembre 2013 ore 13:16
Ciao Alcarin, ti ringrazio per aver letto attentamente il mio intervento, per cui non ti sarà sfuggita la critica agli aforismi che spesso sono appunto frasi decontestualizzate dai discorsi dei grandi autori che le hanno pronunciate. Però qui si doveva commentare quella frase di Feininger e non "tesi" come ho erroneamente detto. Anche tu forse confuso dal mio errore hai pensato che volessi ledere il pensiero di Feininger. |
| inviato il 20 Dicembre 2013 ore 14:53
“ per cui non ti sarà sfuggita la critica agli aforismi che spesso sono appunto frasi decontestualizzate „ sì infatti sono assolutamente d'accordo con te in questa critica!! “ Espierò i miei peccati approfondendo meglio la conoscenza di questo artista „ ahah :) no infatti scusate l'entrata a 'piedi uniti' sull'impostazione del topic, ma avete beccato proprio uno dei miei fotografi (e divulgatori di cultura fotografica) di riferimento :))) Poi naturalmente potrei essere stato io ad aver travisato quanto diceva Feininger Cmq la mia posizione più in generale,tornando al topic in sè, è vicina a quella di F. stesso: cioè che tutto dipende dal soggetto che ha intenzione di ritrarre il fotografo. Il mezzo pertanto può avere necessariamente caratteristiche fondamentali in alcuni soggetti, come non averne affatto in altri. Le solide basi tecniche e le conoscenze approfondite dei mezzi tecnici, in quest'ottica, servono a molto, infatti, per sapere come approcciarsi ai propri soggetti ed alle idee che si vuole realizzare. Ma bisogna anche saper riconoscere quando non sono affatto fondamentali. Il mezzo fotografico diventa così del tutto accessorio nella fase creativa, centrale nella parte di pianificazione, e quasi banale in quella della realizzazione. Limpido invece il fatto che se faccio fotografiche pessime (cioè diciamo che non dicono nulla) con un cellulare, saranno altrettanto inutili (o mute) anche se fatte con una superlusso + obiettivo superluminoso. |
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