| inviato il 28 Ottobre 2023 ore 11:27
Buongiorno, Partendo dal presupposto che chi scrive ne sa poco, fa foto per piacere e non per lavoro, chiedo a chi ne sa qualcosa in più che significa "bokeh nervoso" e gentilmente ha voglia di spiegarlo. Ho a corredo un canon 24 105 rf stm , per varie ragioni... e devo dire che non ha un gran bokeh e le ragioni mi sono chiare. Vorrei cambiare con una lente migliore, sono un amante del boket e faccio foto a persone, per lo più con il 50mm 1,8 rf. A volte mi trovo in giro ed è una grande noia cambiare obbiettivo ogni volta.... Oppure fare tutto con il 50 a volte è difficoltoso in modo pratico, magari vuoi avvicinarti di più o di meno al soggetto ma non sempre è possibile, allora hanno inventato gli zoom e quindi perchè non usarli... Anni fa lessi della lente 24 -70 2,8 ,ef prima serie e ad oggi molti ne parlano bene e la tengono stretta anche se ci sono le boccole da revisionare. Tutt'oggi se si cerca si parla di bokeh cremoso o bello e non nervoso come già l'ef 24_70 serie II .... Ma io vorrei capire che significa bokeh nervoso... dopo aver capito questo... Ho una canon R e l'anello adattatore ef quindi potrei montare tutto Vale la pena prendere una prima serie ef 24-70 2,8 usata oppure allo stato delle cose anche la ef 24 70 f4 fa lo stesso ? Risparmio soldi e peso oppure altre idee |
| inviato il 28 Ottobre 2023 ore 12:02
Sostanzialmente la differenza è fra uno sfocato "cremoso" e uno "duro" e dipende, sostanzialmente dalla "leggibilità" dello sfocato stesso. Premesso che lo sfocato è SFOCATO appunto, e quindi per sua stessa natura ben poco leggibile, uno sfocato cremoso è, a parità di condizioni, più sfocato di uno duro. Non è detto che sia un vantaggio, può esserlo in certe condizioni, vedi il ritratto per esempio, dove aiuta a isolare in maniera più delicata il soggetto; ma non lo è nella fotografia scientifica laddove, al contrario, uno sfocato duro, riducendo la sfocatura, aumenta pure la percezione di nitidezza e con essa l'osservazione del soggetto. Uno sfocato nervoso è sostanzialmente uno sfocato duro ma talmente "disordinato" da essere non solo brutto a vedersi, ma anche tale al punto di non solo non riuscire ad aumentare la sensazione di nitidezza... ma addirittura da peggiorarla. |
| inviato il 28 Ottobre 2023 ore 12:19
Grazie Bruno77, Paolomcmlx e Frengod, molto chiaro, sia la spiegazione che gli esempi. |
| inviato il 28 Ottobre 2023 ore 12:24
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| inviato il 28 Ottobre 2023 ore 12:34
Si ma..... Gli sfocati duri e cremosi andrebbero valutati su focali e aperture simili con distanza soggetto sfondo simili e quest'ultimo di simile composizione Altrimenti i risultati possono essere fuorvianti. |
| inviato il 28 Ottobre 2023 ore 12:43
Sì infatti ho inteso i due esempi riportati solo come spiegazione del significato del termine. Poi è chiaro che la differenza tra i due risultati, in quel caso, non ha niente (o poco) a che vedere con la qualità specifica dell'obiettivo ma in quel caso sono focali e distanze di ripresa troppo diverse. Però rendono bene l'idea il primo è in effetti quello che definirei nervoso |
| inviato il 28 Ottobre 2023 ore 12:46
A beh questo si... |
| inviato il 28 Ottobre 2023 ore 12:47
“ i due esempi riportati solo come spiegazione del significato del termine „ +1 |
| inviato il 28 Ottobre 2023 ore 18:26
Si ma..... Gli sfocati duri e cremosi andrebbero valutati su focali e aperture simili con distanza soggetto sfondo simili e quest'ultimo di simile composizione Altrimenti i risultati possono essere fuorvianti. ********************** Ovviamente... i confronti vanno sempre fatti a parità di condizioni. |
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