| inviato il 13 Settembre 2023 ore 0:40
Che il mondo mirrorless sia sempre più visto come un ibrido foto/video lo certifica anche l'ingresso prepotente di un brand iconico, quanto importante, del cinema. Il brand inglese Cooke, infatti, ha tirato fuori dal cilindro delle lenti cinematografiche economiche (per gli standard Cooke: 5 lenti e 1 valigia vengono circa 19.000€) basate sulle mitiche Speed Panchro. Sono certificate per l'8K, ma arrivano tranquillamente al 12K. Sono le nuove SP3 |
| inviato il 15 Settembre 2023 ore 23:12
le fanno uscire anche in baionetta M! spero siano i primi di tanti altri. mi piacerebbero molte più lenti ML manual focus con baionetta M, anche senza accoppiamenti per il fuoco su leica m secondo te queste cooke per che progetti sono indicati? le ho sentite come seconda scelta dopo le k35, ma poi sono arrivate queste sul set e sono rimasti contenti |
| inviato il 17 Settembre 2023 ore 6:53
Come sul set sono arrivate già delle SP3 presentate da poco? E chi è il genio che può paragonare l'arte di Cooke con normali prodotti Canon? Queste Cooke sono indicate per qualsiasi cosa: io le prenderei L-Mount e le abbinerei alla nuova Pocket 6K… per dire. Sono nello stesso segmento delle Schneider-Kreuznach Xenon FF e Zeiss CP3. |
| inviato il 17 Settembre 2023 ore 12:13
mi sono espresso male, intendevo le pancro, montate su alexa mini. comunque dai le k35 sono pensate e fatte veramente bene, hanno avuto poca fortuna ma più per la contingenza storica che per la qualità delle lenti. ma la nuova pocket non è una s1h ricarrozzata? vedo delle specifiche leggermente diverse ma spegabili più come nuovi processori che sensore diverso. mi pare che panasonic e blackmagic abbiano già fatto uscire delle camere con lo stesso sensore, la pocket 4k se non sbaglio. comunque l'ingresso di blackmagic nel consorzio L è una bella sorpresa. ho appena adattato i miei fujinon mk per le s1 |
| inviato il 18 Settembre 2023 ore 10:52
Ma le Panchro sono molto meglio delle K35… qualsiasi prodotto Cooke è molto meglio di un prodotto Canon. Le K35 probabilmente sono state le migliori lenti cinema fatte da Canon, ma la casa giapponese non gioca nemmeno lo stesso sport della casa inglese… Blackmagic e Panasonic non hanno mai condiviso un sensore… (Panasonic se li fa in casa o li fa TowerJazz, Blackmagic usa Fairchild o AMS)… se hanno iniziato con questa 6K FF non so. A occhio direi di no. |
| inviato il 18 Settembre 2023 ore 19:05
alla fine a un certo punto è questione di gusto. e se le k35 le ha usate kubrick e le hanno usate per tantissimi film dalla fotografia bella non sono ste lenti tremende. le coincidenze sulle similitudini tra i sensori 6k della s1h e della nuova 6k sono troppe per non pensare a un riuso di tecnologia. il rolling shutter è uguale, il crop in 50fps pure, la funzione opengate idem. |
| inviato il 19 Settembre 2023 ore 0:16
Ma infatti ho detto che le K35 sono state le migliori lenti mai prodotte da Canon. Detto questo Alcott non le usò per tutto Barry Lyndon (è l'unico film di Kubrick nel quale mi pare siano state usate), ma solo per specifiche scene. La combinazione di quasi tutto il film è ARRI+Zeiss, anche perché per Kubrick era un amante di ARRI+Zeiss o ARRI+Cooke. Ad ogni modo nell'industria cinematografica (soprattutto nell'era digitale) si usa di tutto e di più, purché serva allo scopo: Ben Davis su Tre Manifesti a Ebbing, Missouri ha usato la sua personale URSA Mini Pro G2 4,6K per i primi piani in campo aperto perché a suo dire funzionava di più… e che la science colour della BDM è molto simile alla ARRI (usata come mdp principale del film). |
| inviato il 19 Settembre 2023 ore 9:11
Queste lenti sono stupende anche solo da vedere Qualcuno però sa spiegarmi cosa offrono di differente rispetto ad una lente classica? Mi spiego meglio...a parte il discorso T invece di F...a parte la costruzione eccelsa, il manual focus da meraviglia e sicuramente la possibilità di montare follow focus ecc...a livello ottico sono ancora migliori di, chessó, una sigma art? Hanno forse altre caratteristiche peculiari? Non so tipo sulla progressione dello sfocato, la cremosità, la forma ecc? Riescono forse ad asserendo ancora più nitide? Lo chiedo perché non ci capisco nulla sinceramente e magari qualcuno di voi potrebbe essermi di aiuto |
| inviato il 19 Settembre 2023 ore 9:17
Immagino che lavorino particolarmente sull'assenza dello "zoom dovuto alla messa fuoco" (non ricordo il nome giusto) e nel caso degli zoom sul mantenimento del punto di messa a fuoco durante la zoomata, cose che su immagine ferma fanno poca differenza in video molto di più |
| inviato il 19 Settembre 2023 ore 11:09
Focus breathing e zoom parafocale. “ a livello ottico sono ancora migliori di, chessó, una sigma art? „ ne so poco di cinema e video, ma non credo che la nitidezza sia il parametro più importante, quanto piuttosto l'assenza di aberrazioni che poi non togli facilmente. Poi, otticamente non so, ma hanno tante caratteristiche costruttive per i video |
| inviato il 19 Settembre 2023 ore 15:55
Sebba, sono decisamente migliori di un obiettivo fotografico. Focus breathing e parfocal sono due requisiti minimali per una lente, ma c'è di più: dalla trasmittanza al carattere di ogni modello, la costruzione a mano, la progettazione per dare o evitare X o Y etc… C'è il famoso Cooke Look, ad esempio, che registi da sempre richiedono sui loro progetti. Paradossalmente la nitidezza è l'ultimo degli elementi richiesti, anzi a volte non è richiesta (altrimenti la lente perde di poesia, o soprattutto mostra i difetti dei volti dei talent) Poi dipende sempre da qual è il prodotto che abbiamo di fronte: dire lente o obiettivo al giorno d'oggi non è più la stessa cosa di qualche tempo fa… per esempio, i Zeiss CP2 non erano altro che gli Otus ricarrozzati (infatti perdevano uno stop di apertura, proprio perché T è più preciso di F) a lente cine… i CP3 invece sono un progetto nuovo esclusivamente lente cine. Poi le Meike cine visto anche quello che costano non è detto siano da preferire a delle Sigma Art o dei Lumix… Il punto è che queste SP3 sono una rielaborazione delle mitiche Panchro, di un'azienda che non ha mai fatto nulla per la fotografia, ma solo per il cinema. Stiamo parlando di più alti livelli esistenti insieme a Zeiss, Leica, Angeniux e ARRI (che poi sono sempre Zeiss). |
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