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Lavori fotografici che indagano sul mezzo e sul reale


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avatarsenior
inviato il 08 Settembre 2023 ore 12:42

Nel tempo molti autori hanno indagato sul rapporto tra fotografia e reale percepito e sul mezzo fotografico
in un altro topic avevo iniziato a provare a discuterne ma purtroppo non era possibile.
Quasi 50 anni fa (non ieri) é uscito un libro chiamato evidence che utilizza foto di aziende governative usate solo a scopo documentaristico ma estrapolandole dal loro contesto e effiancandole tra loro in modo da creare una nuova narrazione mettendo in crisi il concetto di realtà e fotografia.
Circa 40 fa esce herbarium uno dei primi lavori sul tema fotografia e realtà di fontcuberta dove é bastato il contesto a fare accettare al pubblico qualcosa di falso, la relazione tra immagine e contesto accompagnerà il lavoro dell'autore a lungo.
In herbarium l'autore espone fotografia di piante inesistenti e da lui create in un museo di storia naturale
Ruff lavora subito su grandi ritratti partendo da un periodo ben specifico in Germania dove la polizia chiedeva spesso i documenti, parte da questo ragionamento per fare i suoi grandi ritratti che sono incompleti rispetto al passaporto mancando tutte le informazioni di testo, ma prosegue con molte indagini sul mezzo fotografico, la serie JPEG é un esempio preciso e parla di cattiva informazione legata al periodo dell'11 settembre e della diffusione rapida di immagini sul web legate alla facilità di diffusione dello scatto digitale,Ruff gioca volutamente con immagini a bassissima risoluzione.
Taryn Simon ancora studente inizia la serie innocent ritraendo persone incarcerate per reati non commessi e accusate a causa di foto segnaletiche, questo per sottolineare come il reale e il reale percepito da chi guarda la foto é ben diverso.

Lo scatto é solo un approssimazione

Mi piacerebbe approfondire questo filone e discutere di fotografia e mezzo e percezione dell'osservatore senza frasi filosofiche e generiche ma attraverso esempi ben precisi senza entrare in stupide discussioni digitale pellicola che ovviamente provvederò a bloccare subito perché le trovo inutili.
Non sto dicendo che non esiste una differenza di percezione, per esempio Sandy Skoglund scatta a pellicola proprio per evitare fraintendimenti e non fare pensare che i suoi lavori sono grafici
Ma vorrei che questa analisi nel caso fosse fatta con esempi e non con sparate che non sono accettate qui.

avatarsenior
inviato il 08 Settembre 2023 ore 15:41

Untitled Film Stills di Cindy Sherman può rientrare nelle opere che "indagano sul mezzo e sul reale"?

avatarsenior
inviato il 08 Settembre 2023 ore 16:30

A me piace perché li ragiona sugli stereotipi, ho trovato quelle foto molto belle e ancora assolutamente attuali.
Se guardiamo i film spesso i ruoli femminili sono estremamente ripetitivi, ma non solo anche le interviste alle attrici sono spesso imbarazzanti, si chiede loro di essere poco più di apparenza.
Mi é capitato poco tempo fa di vedere la reazione infastidita di Scarlett Johansson alle domande stupide come quella se avesse l'intimo sotto la tuta da vedova nera
É un altra discussione che mi é capitato di fare di come la fotografia a volte crei o riproduca stereotipi radicati e che anche a causa della fotografia continuano a esistere

avatarsenior
inviato il 08 Settembre 2023 ore 17:39

Credo che su un principio potrebbe essere d'accordo anche Ferdinando Scianna, pur essendo un autore molto distante dall'opera di Fontcuberta e che utilizza il mezzo fotografico in modo diretto per raccontare la realta'.
In "etica e fotogiornalismo" (2010) la sua riflessione critica potrebbe infatti essere sintetizzata con la frase:
" la fotografia mostra, la fotografia non dimostra....."

avatarsenior
inviato il 08 Settembre 2023 ore 18:18

La sensualità dei peperoni di Weston penso sia una buona base di partenza.

avatarsenior
inviato il 08 Settembre 2023 ore 18:57

Il peperone é una bellissima foto con lunga esposizione ma volevo concentrarmi di più su lavori che indagano proprio sul mezzo fotografico in sé per metterne in discussione l'aderenza al reale o comunque il concetto di perfetta aderenza alla realtà dello scatto
JPEG di ruff é interessante perché ragiona sulla diffusione troppo rapida di certe immagini che portano a fake news o a notizie parziali e troppo indirizzate
Ragiona proprio sul digitale come mezzo e come questa rapidità e portabilità metta un po' in crisi il giornalismo tradizionale o viene usata per orientare rapidamente l'opinione pubblica

avatarsenior
inviato il 08 Settembre 2023 ore 19:54

Zbigniew Libera

Positives

avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2023 ore 0:23

un esempio c'è stato alla fotografia europea di Reggio Emilia dove il grande Jonas Bendiksen ha pubblicato le foto della piu' grande presa in giro degli ultimi anni :"The book of Veles ".

www.fotografiaeuropea.it/fe2022/mostra/jonas-bendiksen/

E ringraziamo il fotografo che ha spiegato che erano solo fake news.
E' chiaro che la potenza dell'immagine visiva fa si che molto spesso il fruitore veda quello che vuole vedere.

Neanche da dire che il digitale ha dato il "la' " a tutto questo e la AI stravolgerà' il tutto fino a far diventare il reale quasi fastidioso al confronto delle immagini create da un pc.

Ed è questo il problema filosofico: si preferira' la perfezione falsa perche' piu' piacevole della realta'.




avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2023 ore 7:20

Per me non é cosi
É solo che abbiamo cattiva informazione
Facciamo riferimento agli Stati Uniti, i giornali sono in grande crisi, molti hanno ridotto all'osso il personale, non esiste più il giornalista di inchiesta
Avevo letto la notizia abbastanza assurda che un'importante testata si era ridotta a un giornalista che lavorava da una soffitta e componeva il giornale banalmente con ricerche in line.
Altri fanno parte di grossi gruppi e si passano articoli copia incolla.
In Italia non mi pare vada molto meglio vedi i giornali del gruppo gedi...
Più di una volta i giornali hanno bellamente rubato la foto con line, é di poco tempo fa la notizia che repubblica senza accorgersene ha preso una foto fatta da ai, ovviamente se invece di "prenderla" on line e sto avessero chiesto lo avrebbero saputo.
Così come é successo che vari giornali abbiano pubblicato fake news banalmente traducendo cose trovare on line su siti stranieri e in più di un'occasione traducendo male con Google translate.
Non c'entra la fotografia in questo ne il digitale ma solo una stampa qualitativamente imbarazzante
Ma non sono andato io stesso ot...
Però trovo molto valido e interessante the book of veles

avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2023 ore 12:21

Altro autore da citare quando si parla di "lavori fotografici che indagano sul mezzo e sul reale" credo sia Thomas Demand.

Qualche esempio: galeriejoseph.com/2023/03/06/thomas-demand-larte-del-trompe-loeil/

avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2023 ore 12:43

Bellissimo, speravo che questo topic desse begli spunti e questo lavoro mi piace moltissimo

avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2023 ore 14:04

un altro lavoro per me eccezionale è quello di cui avevamo gia' parlato tempo addietro : una donna, Jacqui Kenny, malata di agorafobia ( non riesce a uscire di casa per semplificare) che passa le giornate su goggle map per vedere il mondo ed estrapola foto-immagini che potrebbero benissimo essere di Ghirri, G. Guidi ma anche il primo McCurry.


















www.instagram.com/streetview.portraits/

www.newyorker.com/culture/photo-booth/an-agoraphobic-photographers-vir


avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2023 ore 16:37

Jacqui Kenny

fantastica

avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2023 ore 21:31

Bellissima discussione. Seguo con grande interesse

avatarsenior
inviato il 10 Settembre 2023 ore 14:03

Segnalo anche An-My Lê, é una fotografa vietnamita che vive negli stati uniti
Mi ha colpito il suo lavoro sulle rievocazioni della guerra in Vietnam che secondo lei si basa su notizie comunque parziali e non rappresenta bene la realtà, parla di quello che definisce la guerra della mente perché é rimasta nella memoria comune raccontata in un certo modo ma questo non é prettamente aderente al reale

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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