| inviato il 09 Settembre 2023 ore 8:56
“ @Phsystem Cos'è una provocazione?
@claudio santoro vedi sopra.
Tutti fenomeni qui? MrGreen „
Per usare una analogica come la Nikon FM2 sono sufficienti le basi della fotografia. Vale a dire selezionare tempo, diaframma e ISO. Cosa che è alla portata di chiunque. Sicuramente più complicato saper usare una moderna fotocamera digitale. Se poi si trattava di una battuta, come non detto. |
| inviato il 09 Settembre 2023 ore 9:00
Phsystem ma sei serio?
Secondo te è più facile e immediato usare una macchina completamente manuale senza nessun tipo di aiuto nell'esposizione e nella messa a fuoco piuttosto che una digitale dove oggi hai praticamente l'esposizione in tempo reale, la messa a fuoco automatica e che praticamente fa tutto da sola?
Una digitale troppo complicata? Ma che hai 96 anni?
Ovvio un'analogica è più semplice e immediata nella suo essere minimalista ma estremamente più difficile da utilizzare per ottenere poi buoni risultati.
Con una digitale cosa hai da imparare? Volendo puoi scattare anche senza saper nulla di fotografia.
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| inviato il 09 Settembre 2023 ore 9:00
Il digitale sta stancando molti, ovviamente non parlo di chi ci lavora. Oai è tutto così veloce che è diventato insapore. Anche io sempre più spesso esco con la biottica al collo, giro osservo, inquadro e solo quando ho chiaro come vorrei stampare quell'inquadratura scatto.
Si si può fare con il digitale ma poi quando apro la foto al PC vengo trascinato dai mille parametri gestibili |
| inviato il 09 Settembre 2023 ore 9:34
come invecchia un rullino in frigo, quando non esposto e quando già esposto?
comunque sulla 5d mk2 mi pare si possano mettere i vetrini a prismi e se ci monti una lente nikon adattata sei in full manual mode con l'unico vantaggio della review istantanea, ma basta rompere il monitor posteriore e sei a posto! |
| inviato il 09 Settembre 2023 ore 11:55
Certo che una digitale è MOLTO più complicata, se la usi in modi consapevole. Basta paragonare le 30 pagine del libretto di una analogica anni '70 rispetto alle 4/500 pagine di regolazioni di una digitale moderna! Vorreste fare un esame all'università su 30 pagine o su 4/500?
Mi sembra sempre di non capire: a parte l'AF dove è la differenza nell'usare tempi/diaframmi/iso?
Faccio molti paesaggi: tolgo AF, tolgo IBIS, metto su cavalletto, uso solo manuale, uso spesso iperfocale con le stesse tabelle che mi porto dietro da 40 anni: ma che differenza c'è.?Perche cancello una foto perché non è venuta bene? Ma non devo sbagliare le regolazioni principali e la composizione, altrimenti sono un....principiante!
La vera differenza è la postproduzione: camera oscura e camera chiara hanno regole e tecniche differenti anche se i principi sono quelli. Se non si va in camera oscura e si conoscono 4 regolazioni in camera chiara....
Posso capire il fascino per il passato: ma capisco che possa essere grande per chi quel passato non l'ha vissuto, per me, che l'ho vissuto a lungo, resta curiosità tecnologica per le acquisizioni del passato; e infatti posseggo 40 reflex a pellicola molto belle.
Ma se non si stampa, se non si vive in camera oscura, se non si sa dove si va a parare perché la stampa può stravolgere o cambiare tantissimo di quel che si è scattato, io non capisco. Le differenze così, tendono ad annullarsi. Il digitale, comunque, con le centinaia di pagine di regolazioni e la postproduzione che per saperla fare occorre fare studi e corsi, per me è complicato. Senza studio e senza preparazione in corsi la facciamo tutti cosi, in modo superficiale e ci sembra tutto semplice.
Sono perciò d'accordo con Baribal e Phsystem |
| inviato il 09 Settembre 2023 ore 12:35
Scattare in analogico o digitale non fa differenza, SE chi scatta sa dove vuole arrivare, non ci sono differenze di impegno e dedizione e conoscenza. |
| inviato il 09 Settembre 2023 ore 13:46
Bravo Giuseppe. Chi non si è dedicato a lungo a entrambe le tecnologie e non ha sviluppato, stampato, fatto postproduzione seriamente sembra non comprenderlo.
Io per stampare una sola foto a colori con la mia stampante a 8 colori ci metto in media 2/3 ore, facendo provini, provando e riprovando. Lo stesso era in camera oscura dove, in un pomeriggio, venivano fuori 2/3 foto, se andava bene.Se il punto di partenza non è buono, la foto è instampabile anche in digitale, forse si può tollerare solo guardandola superficialmente al cellulare...inutile pensare di rimetterla a posto smanettando con la post. E, come tanti, scatto come prima: la mia D800 di 9 anni ha 9000 scatti |
| inviato il 09 Settembre 2023 ore 14:25
@claudio, io ho deciso che se non stampo non fotografo, ho boh... 10.000 scatti nel pc e ne ho stampate circa 300 in 10x15 per i miei suoceri, foto di feste e compleanni, 2 30x40 appese in casa una 30x80 appesa pure questa è una decina 20x30 in un album, più un fotolibro per il 50esimo di matrimonio dei suoceri con 50 foto da 20x30.
Capita che faccio foto ad eventi in cui partecipa mia moglie, ma passo le foto all'amministratore del gruppo che le mette nei social e poi cancello tutto.
Questo per quanto riguarda il digitale.
In analogico ho una decina di stampe, ma sono in arretrato perché non ho un locale dedicato e devo montare e smontare tutto ogni volta, mettersi a smontare tutto alle 03:00 del mattino e un po una rottura.
Prossimamente devo cambiare casa, dopo che mi avranno messo una toppa all'inguine (ernia) e farò di tutto per avere una stanza dei giochi |
| inviato il 09 Settembre 2023 ore 14:30
Io in digitale continuo a scattare nello stesso modo che scattavo (e scatto ancora) in analogico, con il vantaggio che con il digitale controllo immediatamente se ho ottenuto quello che mi ero prefissato in fase di scatto, con inoltre il vantaggio di poter fare dei bracketing a livello di esposizione o scatti ETTR con la compensazione EV dell'esposizione … ma il digitale con il suo “buona la prima” ti fa tirar fuori tutta l'esperienza e le capacità acquisite nel tempo. |
| inviato il 09 Settembre 2023 ore 15:14
Giuseppe: le foto di famiglia tranne qualche caso le lascio fare a mia moglie ( che pure fotografa). Le mie foto che in piccola parte sono qui su Juza, le scatto per mio piacere e non per amici e parenti ( non ho tempo), poi le stampo sempre da me minimo in A4 ( i 10x15 a me servono solo per fare i provini di stampa come facevo in pellicola, sono troppo piccoli e non si capisce niente della qualita) e gli A4 li incollo in album pagine nere ( 60 facciate x 120 fotografie) divisi per argomenti: paesaggi, borghi, street, città, Venezia, montagne, macro, sport etc). Di album ne ho una quindicina. Ogni tanto faccio anche A3 o A3+ che inserisco in album a tasche ed anelli presi da Fotomatica Treviso. Le foto che non stampò significa che non mi interessano e le cancello. Non mi interessano le foto al pc e, quindi, non le guardo mai se non per valutarne la stampabilita', Quelle processate per la stampa vanno in hard disk multipli.
Non cancello MAI le foto appena scattate e riguardate sul display: non riesco a vedere bene su un display così piccolo se una foto migliore di un'altra. Non capisco come si possa dire che si cancella una foto non venuta bene; per capirlo su un display da 3 pollici deve essere proprio un ces.so, altrimenti le piccolissime differenze possono essere comprese solo al pc e ingrandendo.Normalmente, anzi, il display lo guardo poco, quasi sempre solo per controllare l'istogramma e, a volte, per la messa a fuoco manuale; ma anche in questo caso nelle ML meglio guardare la messa a fuoco nel mirino con aiuto grazie l'ingrandimento 12x e alla scala metrica confrontandola con le tabelle DOF master. Non faccio MAI raffiche e nemmeno tanti multipli che poi mi farebbero impazzire al pc. Se qualcosa non viene bene, pazienza, la colpa è mia. |
| inviato il 09 Settembre 2023 ore 15:28
@NoPhotoPlease: condivido quello che dici ma, come ho scritto prima, non riesco troppo a comprendere chi dice che il digitale è comodo perché si può controllare la foto subito dopo lo scatto e, eventualmente rifarla, mentre cin la pellicola no. Ma davvero si capisce la minima differenza tra una foto e l'altra sul display da 3 pollici? Bisogna solo averla sbagliata di grosso per accorgersi di qualche minima differenza. Magari un orizzonte obliquo...ma se uno fa gli orizzonti storti deve imparare ancora a fotografare. Io, ripeto, lo uso di più per l'istogramma. E poi lo uso soprattutto nel mirino per controllare la messa a fuoco manuale, ma prima e non dopo lo scatto. Il resto si valuta a schermo! |
| inviato il 09 Settembre 2023 ore 15:40
@Claudio Santoro
Per quanto mi riguarda controllo la composizione, mi capita a volte che entri, ai margini dell'inquadratura, un elemento di disturbo.
Comunque controllo (se serve) anche la MAF con la funzione ingrandimento, pur utilizzando l'iperfocale ci sono situazioni nella quali la coperta è corta e bisogna valutare sul campo cosa è meglio! |
| inviato il 09 Settembre 2023 ore 19:17
“ @NoPhotoPlease: condivido quello che dici ma, come ho scritto prima, non riesco troppo a comprendere chi dice che il digitale è comodo perché si può controllare la foto subito dopo lo scatto e, eventualmente rifarla, mentre cin la pellicola no. Ma davvero si capisce la minima differenza tra una foto e l'altra sul display da 3 pollici? „
Mi sa che si sta leggermente estremizzando.
Non si parla di un francobollo si parla di una display dalle dimensioni abbastanza elevate per avere una comoda visione della foto.
Se questa viene sovraesposta o sottoesposta o mossa o per avere un'idea dell'immagine scattata per controllare eventuali elementi di disturbo passati innosservati nel momento dello scatto a meno che non si hanno gravi problemi alla vista si nota subito anche grazie alla funzione zoom per i più miopi.
E' tutto molto interessante anche la storia dei figli e della moglie ma non facciamo diventare anche questo post la solita guerra digitale vs analogico, ci sono già mille post aperti a riguardo.
Se vi trovate bene con il digitale nessuno vi obbliga a mollarlo per tornare all'analogico, io ho voluto solamente condividere la mia esperienza nel momento in cui mi sono interfacciato per la prima volta nel mondo dell'analogico. |
| inviato il 09 Settembre 2023 ore 19:36
Ma di preciso cos'ha in più un' analogica Leica come ad esempio una M6 rispetto a una analogica Nikon FM?
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Niente.
L'unica differenza è nel sistema di messa a fuoco: quello telemetrico è più preciso se si adoperano i grandangolari, gli standard e i mediotele fino a circa 70 mm di focale, oltre i 65/70 mm è molto più precisa una reflex. |
| inviato il 09 Settembre 2023 ore 19:43
@ Pingalep mi fa piacere per te ma l'analogico è l'analogico il digitale è il digitale, due mondi contrapposti fatti di pro e contro.
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Non è proprio così Checo.
La pellicola negativa e il file digitale sono le due facce della stessa medaglia perché usandole tu avrai delle operazioni da fare PRIMA, altre DURANTE e altre ancora DOPO il click.
La vera differenza esiste adoperando la diapositiva, con essa TUTTO va deciso in fase di ripresa. |
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