| inviato il 18 Settembre 2023 ore 14:54
@Ivan @ Adriano: per me il problema del passaggio con la scansione è duplice: mi è sempre piaciuto fare tutto da me, dallo scatto alla stampa e, quindi, sono restio ad affidare le mie pur modeste foto ad altri: anzi, non lo farei mai! Il problema è che uno scanner di buona qualità ( un classico Hasselblad, come ci ha insegnato il competente @Diebu) costa veramente tanto! E , quindi, poco "igienico" da acquistare. Io, per fare scansioni di 35 mm e di 6x7 della Mamiya 7 presi il top di gamma Epson, il 4990 che, però, è uno scanner piano, quindi non eccezionale, pur essendo il migliore all'epoca. E non ebbi risultati eccezionali, decenti certamente , ma inferiori ( ovviamente secondo i miei parametri) ad uno scatto direttamente in digitale. L'unica parte che mi sembrava interessante era la scansione di negativi B/N in cui si poteva apprezzare, anche in scansione, la grana del bianconero ( forse a volte un po' troppo esaltata)ma facendo scansioni da diapositive, il risultato non mi piaceva tanto e non ho visto il "sapore" della pellicola qualunque cosa sia. Sono opinioni personali, ma ci sono un po'( pochi ) esempi tra le mie foto: nel mio caso io ero interessato a dettaglio e nitidezza. E alla fine, la scansione ( ripeto col MIO scanner che allora potevo permettermi) dettaglio e nitidezza non giustificavano il passaggio.Ovviamente, se altri hanno parametri diversi, va tutto bene. E comunque conta anche il piacere di seguire una determinata filiera.Sul piacere di avere tutta la filiera in pellicola, potendola fare, anche io la preferirei decisamente. È più divertente, secondo me, del processo misto e apprezzo @Mickey Ma sui pareri personali e sui piaceri d'uso c'è poco da discutere: ognuno trova la sua strada. |
| inviato il 18 Settembre 2023 ore 15:09
@ADRIANOGATTONI, innanzitutto un saluto, mi farebbe piacere conoscere, magari anche in MP, la sequenza di quello che fai; intendo il tipo di pellicole, come le sviluppi o chi te le sviluppa, se usi negativi o dia, che scanner utilizzi, il tipo di soft di scansione ( spesso fondamentale) e se stampi poi in proprio. Ti ringrazio in anticipo.un caro saluto Claudio |
| inviato il 18 Settembre 2023 ore 15:12
Personalmente ho provato, per i vecchi negativi e diapositive, diversi scanner piani, Epson ed HP. I risultati sono stati buoni con il B&N, deludenti con il colore. Mi sono accontentato perché si trattava di mettere in sicurezza il mio vecchio archivio, ma non mi è mai sembrata la via maestra per fare fotografie di buon livello. Oltretutto la trovo una via tortuosa, perché inserisce un passaggio in più, peraltro critico, la conversione da analogico a digitale. Tutto il percorso di "lavorazione" in regime digitale è semplice, sicuro e fattibile anche con mezzi limitati, mentre il passaggio analogico digitale (e viceversa), risulta sempre critico e delicato. Lo stesso discorso vale anche per i segnali audio video. Il piacere, i profumi, i sapori, li lascio volentieri ad altre esperienze, come il mangiare. |
| inviato il 18 Settembre 2023 ore 15:19
Riguardo al passaggio AD e DA, faccio presente che quando scattiamo una foto con una macchina digitale, eseguiamo appunto un passaggio AD e la qualità di quello che riprendiamo, è fortemente condizionata dall'apparecchio che effettua la conversione, cioè l'insieme sensore, hardware e software che utilizziamo, ed infatti le buone macchine non le regalano. Tutte le operazioni di PP, che restano in dominio digitale, le possiamo fare con un computer da 100 o da 2000 €, la differenza sarà che con quello più economico impiegheremo più tempo, faticheremo di più, e reciteremo tutto il calendario. Alla fine vedremo la nostra fatica su un monitor, nuovo passaggio, questa volta DA, e non sarà la stessa cosa osservare le foto su un 23" full HD da 100 € o su un 32" 4K da 1500 €. |
| inviato il 18 Settembre 2023 ore 15:22
Concordo con tutte le tue osservazioni Fileo |
| inviato il 18 Settembre 2023 ore 15:26
@FILEO anche per me la cosa non ha dato i risultati sperati. Però chiedevo perché, magari, nel passaggio utilizzare scanner specifici o programmi particolari o anche modalità possono dare risultati diversi. Mi piacerebbe, perciò saperne di più, nei particolari tecnici, dagli utilizzatori che lo fanno regolarmente, senza discorsi generici. Stranamente anche io ho trovato risultati un po' migliori col bianconero e i peggiori con le negative colore. Ho pero6 ancora lo scanner Epson 4990 ( che poi sarebbe stato sostituito da vari V800/V850 credo). Il problema, come ci ha insegnato @DIEBU è che , a parte l'araba fenice scanner a tamburo, i migliori risultati si hanno con gli Hasselblad...ma immobilizzare tanti soldi in uno scanner...e ripeto, mi piace fare tutto da me. Ovviamente mi interessano particolari specifici e tecnici per imparare, non affermazioni generiche, molto...volatili! Per esempio che modello di scanner esatto e che programma di scansione utilizzavi? |
| inviato il 18 Settembre 2023 ore 15:39
“ -ti procuri una reflex (magari meccanica) perettamente funzionante, magari te la fai prestare o la compri in un negozio. E' importante che siano stati tarati e verificati l'esposimetro e l'otturatore (che non deve essere "pigro"). Anche la lente deve essere ok. Devi eliminare con assoluta certezza ogni variabile legata al mezzo. „ ..condivido con quasi tutto ma non la verifica dell' esposimetro, se vuoi che i negativi siano stampabili con ombre leggibili e nel range dinamico della carta, inferiore a quello di una pellicola BN, devi procurarti un' esposimetro spot o semi spot, il primo tipo ovviamente meglio, le mie fotocamere analogiche sono prive di esposimetro e per piazzare le ombre dove voglio uso uno spot a 1 grado. PS scatto in BN perché ritengo quello analogico meglio del digitale comunque ottenuto. I scanner piani per il 24x36 producono risultati piuttosto scarsi e peggio ancora con le diapositive. |
| inviato il 18 Settembre 2023 ore 15:43
@Claudio, premesso che con l'Hasselblad non ho mai scansionato il piccolo formato; mi sto trovando bene a fotografare i negativi con un dispositivo di retroilluminazione, tipo Lomo o altri, se ne trovano vari in rete. Fotocamera esclusa, il kit non è costoso e il posto occupato sulla scrivania non è molto diverso tra i due sistemi. Per un ingrandimento fino al 20x30 non ho visto differenze con lo scanner piano, anzi mi sembra che vengano meglio in questo modo. La considero una valida alternativa allo scanner. Uso una Nikon D800 da 36 Mpx e un macro, tutto materiale che avevo già in casa. Solo BN, no colore. Premetto che per stampe più grandi, parto solitamente da negativi di dimensioni maggiori; quindi non posso fornire alcun feedback a riguardo. |
| inviato il 18 Settembre 2023 ore 15:46
@Mickey, hai perfettamente ragione; mi sembrava un po' troppo complesso consigliare in priuma battuta l'acquisto di un esposimetro spot che comunque almeno un paio di centoni costa. |
| inviato il 18 Settembre 2023 ore 15:49
Di recente ho comprato un sistema di retroilluminazione della JJC. La spesa è stata limitata e riesco a riprodurre decentemente le diapositive, usando una FF con i tubi di prolunga. I risultati sono visibilmente migliori di quelli ottenuti in passato con lo scanner piano, ma, IMHO, la cosa ha un senso solo per quello che ho già scattato in passato, non mi sognerei mai di andare in giro con le mie vecchie reflex, con dentro una bella pellicola dia, farla sviluppare e poi fare tutto 'sto sbattimento, per ottenere risultati inferiori a quelli che ottengo oggi con il digitale. |
| inviato il 18 Settembre 2023 ore 15:59
@Claudio, io quando ho avuto fare delle scansioni realizzato uno stativo con base e colonna in legno, alla quale montai una morsa con una testa da cavalletto, usai la mia digitale e una lente macro Nikon con tubo per il rapporto 1:1. Poi dei sistemi per tenere ferma la diapositiva o il negativo e una lavagna luminosa cinese presa su Amazon. Spesa totale una 50na di euro, contro le migliaia per uno scanner apposito. Trovi molti tutorial anche su YouTube. @Fileo le diapositive hanno il loro perché se le proietti. |
| inviato il 18 Settembre 2023 ore 16:14
No anche così possono dire molto se fatte con velvia o kodachrome II in formato 6x6 |
| inviato il 18 Settembre 2023 ore 16:14
Luca.Ballotta, Fileo e Mickey: grazie per il contributo reale. Non ho mai provato a rifotografare le mie dia. Come Luca ho anche io la D800 e il Nikon 105 micro: ci provo a fotografare le dia, soprattutto, quelle che mi interessano e cioè quelle in medioformato. In passato, come ho detto, ho solo fatta la scansione con lo scanner piano e non mi sembrava di avere risultati migliori ( anzi!) rispetto alle foto ottenute dalla mia D800. Io stampo normalmente in A4 e a volte A3 e A3+. Stampo in proprio, una volta con la Epson R2400 e da qualche anno con una stampante Canon @Fileo, mi incuriosisce il sistema di retroilluminazione della JJC. Mi puoi dare maggiori informazioni e dettagli? |
| inviato il 18 Settembre 2023 ore 16:48
“@Ivan @ Adriano: per me il problema del passaggio con la scansione è duplice: ………. @Mickey Ma sui pareri personali e sui piaceri d'uso c'è poco da discutere: ognuno trova la sua strada.” @Claudio condivido pienamente il tuo ragionamento ed anche io ho avuto esperienze non positive nella qualità delle scansioni in proprio ed un Reflecta che è uno dei migliori per il 35 mm e non è uno scanner piano, anche per me meglio il bianco e nero del colore … usato vari programmi dal nativo a Vuescan ma i risultati sono omologabili … esattamente come te rispetto la scelta dell'autore del post tanto che l'ho anche aiutato a trovare il giusto laboratorio vicino a lui poi nel tempo da solo sceglierà quale strada intraprendere |
| inviato il 18 Settembre 2023 ore 16:50
@Fileo concordo pienamente |
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