Nuovi Equilibri - Canis lupus
Nuovi Equilibri - Canis lupus, testo e foto by
André Roveyaz. Pubblicato il 26 Agosto 2023; 61 risposte, 45684 visite.
Un progetto di André Roveyaz e Francesco Guffanti Cari amici di Juza,
è con immensa emozione e soddisfazione che, dopo anni di lavoro instancabile, vogliamo finalmente condividere con voi il risultato del nostro progetto fotografico riguardante il ritorno del lupo in Valle d'Aosta: "Nuovi Equilibri – Sulle tracce di un ritorno". Quest'opera è pronta a vedere la luce grazie alla collaborazione con Musumeci Editore e Tipografia Valdostana.
Questo libro rappresenta la sublimazione di quasi 5 anni di lavoro e continua esplorazione sul campo. Attraverso le sue pagine, abbiamo cercato di esprimere l'essenza più autentica dei lupi e delle nostre amate montagne. Ogni immagine e ogni parola sono un riflesso del nostro profondo legame con questi magnifici animali e con l'ambiente naturale che condividiamo con loro.

Quella che sarà la copertina del libro fotografico “Nuovi Equilibri – Sulle tracce di un ritorno”. La lupa alpha ripresa da una reflex trap in una fredda notte invernale ai piedi del Monte Bianco
Cenni storici
L'ultimo lupo in Valle d'Aosta fu catturato nel 1860 e da allora è sopravvissuto solo nelle leggende, nei toponimi e nelle narrazioni storiche.
A partire dagli anni Settanta una serie di profondi mutamenti ambientali, culturali e legislativi ha permesso a questo animale di sottrarsi all'estinzione e, successivamente, di ampliare il proprio areale di diffusione.
L'espansione del lupo appenninico, favorita dall'abbandono della montagna e dalla ripresa delle popolazioni di ungulati selvatici, ha avuto inizio dai Monti Sibillini: da qui alcuni esemplari hanno proseguito lungo la dorsale appenninica, fino a raggiungere le Alpi.

Il progetto
Il progetto ripercorre in ordine cronologico la formazione e la storia del primo branco di lupi del Monte Bianco.
Nell'inverno del 2019/2020, una fototrappola posizionata su un sentiero ci ha rivelato per la prima volta la presenza di una coppia di lupi ai piedi del Gigante delle Alpi. L'emozione di quella scoperta è stata immensa, e ancora oggi ricordiamo la grande felicità provata in quei momenti.
Il maschio, scuro come l'ombra di una montagna, aveva la coda corta e dimensioni decisamente maggiori rispetto alla femmina, più piccola e dal mantello chiaro come un ghiacciaio scintillante. Queste differenze li rendevano inconfondibili, cosicché imparammo presto a riconoscerli e a distinguerne già ad un primo sguardo le tracce.

La prima immagine della coppia del Monte Bianco
Da allora abbiamo dedicato la maggior parte del nostro tempo a studiarne le abitudini; ne abbiamo trovato le predazioni, le cucce utilizzate per riposare, quintali di fatte; abbiamo avuto il privilegio di veder crescere tre cucciolate; ogni uscita sulle loro tracce ci ha portato ad esplorare e a conoscere meglio parte del loro territorio... del nostro territorio.
L'areale scelto dal branco presenta un forte contrasto tra le aree antropizzate e le aree selvagge, ma i lupi hanno dimostrato fin da subito una flessibilità straordinaria, capaci di affrontare sfide sempre più complesse. Al contrario, mentre loro si adattavano, l'uomo non si rivelava altrettanto incline al cambiamento, manifestando ancora una volta immobilismo di pensiero nei confronti della Natura e del lupo in particolare.

La coppia Alpha seguita da un giovane lupo
Durante questi anni abbiamo vissuto attimi di grande gioia, ma anche momenti di profondo sconforto e frustrazione, sia sotto l'aspetto fotografico sia per quanto riguarda la vita di questi animali.
Furti, danni e guasti al materiale dedicato al fototrappolaggio, porte in faccia da amministrazioni locali e regionali, indifferenza più totale da parte di enti e parchi, mancanza di dialogo con buona parte degli allevatori e dei cacciatori locali; tuttavia, abbiamo affrontato i momenti più difficili e scoraggianti con la scoperta di un atto di bracconaggio ai danni di tre giovani lupi nella primavera del 2021.
Nonostante tutto siamo andati avanti, perseverando nei nostri intenti, seguendo i "nostri" lupi con passione e determinazione sempre maggiore.
Dal Libro
“Spendemmo intere giornate estive a percorrere improbabili sentieri e a perlustrare il territorio in cerca di ogni minima traccia. Le albe e i tramonti trascorrevano osservando attentamente i versanti con il binocolo, sperando di cogliere anche solo un'ombra, un movimento, un guaito o un breve ululato.
Il 18 agosto, intorno alle 21.00, notammo attività tra i larici: il cuore ebbe un sussulto e il respiro si fermò per un istante. Purtroppo, le misteriose sagome che si aggiravano nella penombra del bosco si rivelarono essere due cerve. L'entusiasmo iniziale si tramutò rapidamente in ulteriori nuovi dubbi. Stavamo davvero osservando la zona del rendez-vous? Avevamo sbagliato tutto? Se ci fossero stati lupi in quel bosco, come potevano quelle cerve pascolare così tranquillamente poco distanti da loro?
Le risposte a queste domande ci giunsero poco dopo, quando notammo altre due figure lasciare il fitto lariceto e venire verso di noi, percorrendo un sentiero poco più in basso…erano loro!
La coppia stava lasciando il sito di rendez-vous per andare a caccia. Apparivano soltanto come sagome nell'ombra, ma il loro passo era inconfondibile. Il colore chiaro della lupa spiccava nell'oscurità che lentamente avanzava avvolgendo le montagne. Un'altra notte di caccia per loro, una notte più felice per noi che, dopo innumerevoli sacrifici, avevamo finalmente realizzato il nostro sogno.”

I lupacchiotti di circa 3 mesi trascorrono le giornate estive spensierati in aree remote e indisturbate, il gioco aiuta a stabilire già in tenera età le gerarchie all'interno del branco.
Uno sguardo al futuro
Nonostante il ritorno dei lupi in Valle d'Aosta sia avvenuto quasi vent'anni fa, è ancora necessario un notevole sforzo per farne accettare la presenza e diffondere una corretta conoscenza della specie tra la popolazione. La disinformazione dilagante, le manipolazioni politiche e l'allarmismo diffuso da alcuni articoli di giornale non fanno che accrescere e fomentare l'odio verso questo animale.
A chi si domanda se abbia ancora senso la sua salvaguardia, è bene ricordare che tutelare il lupo significa tutelare anche gli ecosistemi di cui fa parte e preservare i delicati equilibri ecologici per le generazioni future.

Un lupo di circa 5 mesi, l'aspetto e le dimensioni sono paragonabili a quelle degli esemplari adulti
Nei luoghi più belli e suggestivi della Valle d'Aosta, il lupo è tornato a vagare liberamente, testimone silenzioso di una natura indomita e incontaminata che stavamo lentamente perdendo. Il suo ritorno non è solo una storia di riconquista di un habitat naturale, ma una riflessione profonda sulla sua resilienza e capacità di adattamento.
L'autentica ricchezza di questa terra risiede nella sua straordinaria biodiversità e nella capacità di ispirarci con meraviglia e speranza, riconnettendoci con la natura selvaggia che dimora nel profondo di ciascuno di noi.
“Nuovi Equilibri” è una storia selvaggia, una storia di lupi, uomini e natura.
Se lo gradite potete seguire il progetto sui canali social dove troverete anche maggiori informazioni per supportarci e acquistare una copia del libro.
- Instagram: nuovi.equilibri
- Facebook: Nuovi Equilibri
Grazie a tutti per il tempo dedicato alla lettura di questo articolo
André e Francesco

Gli incantevoli paesaggi in cui vive il branco e che fanno da cornice al progetto Risposte e commenti
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| inviato il 26 Agosto 2023 ore 16:02
Tantissimi complimenti! Immagini e racconto veramente fantastici grande lavoro bravissimi. |
| inviato il 26 Agosto 2023 ore 16:31
Ma che spettacolo... bravo! |
| inviato il 26 Agosto 2023 ore 16:37
Letto tutto d'un fiato!! Meravigliosa avventura e lavoro fantastico!! Il libro sarà nelle normali librerie? Ciao e ancora tanti complimenti!! Raffaele |
| inviato il 26 Agosto 2023 ore 16:42
Complimenti Andre,impegno costanza e tanta passione sono stati ripagati con gli interessi Un saluto Andrea |
| inviato il 26 Agosto 2023 ore 16:49
Complimenti per il racconto e per l'iniziativa. Seguo con interesse. Un saluto, Davide |
| inviato il 26 Agosto 2023 ore 17:10
Bel lavoro, complimenti davvero! |
| inviato il 26 Agosto 2023 ore 17:11
Un ringraziamento speciale a tutti coloro che sosterranno il nostro progetto o dedicheranno semplicemente del tempo a leggere di cosa si tratta... Un saluto Francesco |
| inviato il 26 Agosto 2023 ore 17:14
Bellissima iniziativa. Vivissimi complimenti |
| inviato il 26 Agosto 2023 ore 17:23
Impossibile non rimanere affascinati da foto e testo, bravi |
| inviato il 26 Agosto 2023 ore 17:38
Immagini e racconto davvero interessanti. |
| inviato il 26 Agosto 2023 ore 18:02
Opera titanica. Grazie di aver condiviso il vostro lavoro su questa comunità che ha bisogno come il pane di un esempio e un contributo come questo. Questa è NATURALISTICA. E FOTOGRAFIA. Giù il cappello. Spero che il vostro lavoro serva anche a diffondere una cultura più sana del rapporto che abbiamo con il nostro ambiente naturale. Bravi André e Francesco. Fabrizio |
| inviato il 26 Agosto 2023 ore 18:07
Grazie a tutti!! Lele, il libro è preordinabile tramite una piattaforma di crowdfunding al momento, la tiratura è limitata a 1000 copie, non penso che "girerà" nelle librerie d'Italia Fabrizio grazie del bellissimo commento, onorato. Eravate in pochi a sapere cosa bolliva in pentola |
| inviato il 26 Agosto 2023 ore 18:17
Complimenti! |
| inviato il 26 Agosto 2023 ore 18:21
Mettete pure il link per l'acquisto del libro Complimenti davvero per il vostro impegno |
| inviato il 26 Agosto 2023 ore 18:36
Grazie!! Max non credo che sia permesso |