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A1 vs big mp veloci


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avatarsenior
inviato il 18 Agosto 2023 ore 15:27

A1 vs big mp veloci
Premessa. Tengo a precisare che quanto scrivo è SEMPRE il frutto delle MIE esperienze, SUL CAMPO. Non mi riferisco mai a recensioni, video, esperienze di altri o pubblicità, più o meno occulta. Non ci credo proprio a queste cose. O perchè viziate da interessi, o perché fatte da incompetenti. O entrambe le cose. Se non provo con le mie mani, non mi esprimo. Inoltre, le prove che faccio sono relative a specifiche situazioni, spesso estreme, per soggetti, comportamenti, condizioni ambientali. Che senso ha provare una super ammiraglia sul cagnolino felice che scorazza sul prato o sulla paperella che nuota. Fallo pure il cagnolino, ma quando ti corre incontro a 40m, non a 5m a pieno fotogramma, o la paperella quando è già in volo e ti viene incontro. E ovviamente con un supertele 500-600mm, non col 24-105. Poi li vediamo 'sti 97-98% di rate.
Quindi, se a una dimostrazione sto provando un'ammiraglia, le modelle in posa mi interessano poco o nulla, e se vedo che ci sono rondoni in volo, punto quelli. O anche i malaugurati piccioni. Provo e provo, e così mi faccio un'idea. Con un rondone in volo nel cielo blu, non ci vogliono settimane per capire la capacità di aggancio, la sensibilità nel riconoscere un soggetto, la precisione di af. Se si ha la necessaria esperienza, e si sa cosa guardare, può bastare anche molto meno di quello che si pensa. Una volta che, in condizioni standard, una determinata prova l'hai fatta 10 volte, basta e avanza.
Quello che scaturisce da queste esperienze forma infine le MIE opinioni.
Vorrei avere la possibilità di esprimerle in libertà senza essere insultato, magari in altri thread dai soliti scontenti che, proprio per questo, non è possibile fare intervenire qui a piacimento.

Siamo stati alcuni giorni con Mimmo a fotografare in diverse situazioni, principalmente aquile di Bonelli e grifoni. Noi con 100-500+r7 e 200-600+a7r5. Lui con 200-600 e a1, e il nuovo gioiello 70-200 gm2.
Sono uno a cui non piace guidare auto altrui, o comunque utilizzare apparecchiature non mie. Ma è difficile resistere a Mimmo. È molto entusiasta di questa macchina e del nuovo zoom, e insiste con molto garbo e gentilezza per farmeli provare. Devo accettare. Gli do la mia in cambio. Alle Bonelli, siamo nascosti in un appostamento da sogno. Uno spazio naturale tra due rocce, ricoperto da due ombrosi lecci che ci proteggono dal fortissimo sole, con una finestra naturale tra i due alberi, ideale per fotografare le aquile. L'appostamento fatto da Mimmo è fantastico, per scelta del posto e realizzazione, ma in tre siamo troppi, per cui dopo un po' lui si mette generosamente da parte per fare fotografare noi.
Non sto a raccontare tutto, che ce ne sarebbe, ma poi i critici si lamentano del pippone.
Ho la macchina col 200-600 e sto cercando di prendere confidenza. Non è la prima volta che la uso. Mi è capitato un'altra volta con 200-600 e altra ancora con 600gm. Ma stavolta ho più tempo, e soprattutto ci sono molte più situazioni. La prima cosa che noto, e che avevo già notato, è il mirino stellare. Puoi fare tutte le raffiche che vuoi, è sempre lì, pulito, perfetto, pronto. Come, e forse meglio (non ne ho uno da mettere a fianco per confrontare) di uno ottico. C'è il bg montato, con cui in effetti l'ergonomia con supertele è ottima. Ma, confermo, la preferirei un po' più grande.
Insomma, inutile perdere tempo nella descrizione, già ampiamente conosciuta.
Dopo qualche minuto passa un colombaccio. Essendo in zona Bonelli, come tutte le altre potenziali prede, sembra posseduto dagli spiriti, e passa ad una velocità pazzesca, con traiettoria sporca e non tanto vicino. Non so cosa mi prenda, non sarà comunque una gran foto, ma ancora non ho fatto uno scatto. Ci tento, provo a puntarlo, ma capisco subito che non farò in tempo e, senza mettere all'occhio il mirino, inquadrando da fuori, sparo una piccola raffica sfiorando appena il pulsante, a 30 fs. Un gesto impulsivo, che non può dare alcun risultato. Non so neanche come sia settata la macchina, soprattutto la zona (cosa importantissima con tutte le macchine, in questo tipo di foto).
Mimmo è più in là e non può aver visto la scena, ma Antonio mi guarda con aria di commiserazione... ma che hai scattato a fare, sembra dire. Certo non mi interessa lo scatto al colombaccio lontano, è stata una prova istintiva e niente altro. Non vorrei neanche guardare le foto, in realtà. Ma lo faccio sempre, è un riflesso condizionato, ormai.
E dunque guardo le foto, per abitudine dal mirino, non dal monitor, che nelle mie macchine è ribaltabile in tutte, e tengo sempre chiuso. Qui non si può, e dunque mentre le guardo, Antonio, pur di sguincio, riesce a sbirciare il monitor.
A questo punto potrei tranquillamente restituire la macchina a Mimmo.
Rimaniamo entrambi a bocca aperta. Ci sono 9 scatti. Il primo fuori fuoco. Poi uno così così. Gli altri sette magicamente perfetti. Non posso rendere a parole le condizioni assurde in cui ho scattato.
Dopo un po' è la volta delle taccole. Un piccolo stormo che sorvola un campo di grano. Il colombaccio era relativamente vicino. Queste sono lontane da noi e vicine allo sfondo. Le prende tutte lo stesso. Tutte a fuoco. Perfette. Qui era più facile distinguere i soggetti per il colore, nero, su sfondo giallo, ma più difficile per la vicinanza dello sfondo, su cui quasi sempre va la maf con altri corpi macchina. Invece l'af è riuscito a discernere i soggetti dallo sfondo.
Dopo tocca al gheppio in volo alto. Poi alla poiana radente sul grano, il grillaio, etc., e così via, tutti i soggetti che passano.
Penso che questa macchinetta sia veramente unica. Non ne esiste un'altra con un af così rapido, così sensibile e capace di riconoscere e percepire la presenza dei soggetti all'interno del fotogramma, e infine così precisa in foto con soggetti, anche di piccole dimensioni, in scatti che più d'azione di così, non si può. Qualunque cosa si muova all'interno del fotogramma, viene rilevata e agganciata istantaneamente.

Ai grifoni la situazione è molto diversa.
Niente appostamento, per cominciare. Si scende dall'auto e si scatta. Anche con "la calzatura ufficiale dell'uomo noncurante", le infradito (S. Cooper). Chiunque può venire e scattare anche col cellulare, infatti accade.
Non sempre facile, tuttavia, ottenere buoni risultati, specie in agosto, per via dell'aria.
Stavolta Mimmo insiste per farmi provare il 70-200. Come sempre, neanche guardo le sue impostazioni, e lascio tutto com'è. Noto solo che c'è montato l'1.4x, e la macchina è in apsc. Focale equivalente 420mm.
Iniziano a passare i grifoni. Giornata strana. Dal fiume, dove solitamente prendono le termiche, se ne vedono pochi. Alcuni sono già altissimi e non sappiamo da dove siano arrivati. Ma comunque ci sono, e alcuni fanno passaggi bellissimi. Vorrei mi passasse un'aquila così, una volta, ma temo non accadrà mai.
Fotografare i grifoni è molto divertente, qui. Molto diverso su in montagna, dove ne passano meno, però si possono fare scatti più interessanti, con ambientazione diversa. Qui passano, vanno avanti un po' e ti ritornano sulla testa, a volte a qualche metro. Come detto ho un 420mm equivalente. Spesso è troppo lungo. Non ho molta dimestichezza col nuovo zoom, non sto a zoomare. Lo uso come un fisso alla massima focale, la più difficile da realizzare, per giunta moltiplicata. Mi concentro sulle situazioni che mi interessano. Cerco di mettere alla frusta l'accoppiata a1+70-200gm2. Una parola. Se già col 200-600, che è un g, economico e geometricamente più difficile, la macchina non sbaglia, con un gm di seconda generazione, costoso e costruito al meglio, la macchina fa letteralmente faville. Raffiche su raffiche sempre perfettamente a fuoco. È senz'altro l'unica big mp in grado di mantenere queste percentuali in questo tipo di scatti. Ma, soprattutto, con questa capacità di correggere. In una stessa raffica talvolta si trova, in mezzo ad altri perfetti, un fotogramma fuori fuoco. Ad esempio, 5 scatti perfetti, 1 scarso o sfocato, gli altri 7 ancora perfetti. Vuol dire che la macchina percepisce un errore e, a 30 fs, lo corregge, in non più di 1/30s. In realtà dovrebbe farlo in 1/120s. Una prestazione da favola.
L'altra prestazione fantastica la vediamo quando passa un pecchiaiolo, molto distante. Colorazione dall'alto molto mimetica, sfondo che più mosso non si può. Sul fotogramma le dimensioni del rapace sono esigue. Le altre macchine, tutte, a parte la a7r5 (infatti anche Antonio riesce a farlo, però a 600mm), neanche percepiscono la sua presenza, e mettono a fuoco lo sfondo. La a1 (e anche la a7r5) invece aggancia e non lo molla più. E tutta la raffica risulta buona. Non voglio dire altro.
Insomma, la a1 ha una grande caratteristica, altrove non disponibile. La capacità di fare raffiche infinite di scatti perfetti. E laddove uno non lo è, il successivo risulta assolutamente corretto. Sottolineo sempre il tipo di scatti: con supertele, soggetti anche piccoli e/o distanti, molto veloci, mimetici, con sfondi molto difficili. Con nessuna macchina sono riuscito a fare così.
Altra prestazione stellare, quella dell'area di maf. Quando il soggetto si staglia contro il cielo, anche con le altre macchine nessun problema (in teoria, quasi...). Quando invece lo sfondo è una montagna, un bosco, una pietraia, solitamente sono dolori, l'af percepisce sempre meglio questi sfondi e ha difficoltà sul soggetto. Per aumentare la precisione dell'af, sulle altre macchine è bene ridurre le dimensioni dell'area di maf, tanto più quanto più il soggetto è piccolo e lontano, e quanto più la sua colorazione è simile a quella dello sfondo, e non sempre la cosa risulta risolutiva.
Qui invece no. Nelle impostazioni di Mimmo c'era sempre area ampia, su tutto il fotogramma. Ciononostante l'af non ha mai avuto la minima esitazione, andando subito sul soggetto, e mostrando una serie di puntini di maf che lo seguivano costantemente.
L'ultima me la racconta Mimmo. Poco tempo fa, ha fatto provare la macchina a un suo amico, su 500is2. Pare vada in maniera eccellente. Al punto che l'amico ha intenzione di prenderla proprio per usarla sul 500is2. E Mimmo sta facendo un pensiero sul 500is2, visto che Sony, a livello supertele, è ferma da tempo. Purtroppo quest'anno la nidificazione delle aquile è finita molto male. Due aquilotti, uno morto dopo un paio di giorni, l'altro, perfettamente in salute, sparito come al solito misteriosamente dopo un po'. Pertanto non mi sono portato dietro supertele fissi. Peccato, avrei proprio fatto questa prova molto volentieri. Vedremo più avanti.

Confronto con altri corpi
Le ho provate tutte. Ebbene tutte queste macchine recenti sono ottime, semplicemente un sogno, rispetto alle reflex di pochi anni fa. Con esse si può fare qualunque tipo di foto veloce, persino con la minuscola e relativamente economica r7, anche lei una piccola fuoriclasse. Ma ci vuole manico. L'af va settato con attenzione. L'area di maf adeguatamente ristretta. L'azione di maf accompagnata e l'inizio dello scatto scelto attentamente. Iniziare a scattare prima del tempo comporta spesso l'incapacità del sistema di agganciare. Ovviamente non sto parlando di soggetti grandi, che occupano molto spazio nel mirino, come la cagnetta in corsa a pochi metri. O molto lucidi e contrastati, come moto o auto. Parlo di uccelli che occupano solitamente uno spazio non grande sul fotogramma, poco contrastati e su sfondi mossi, come boschi o montagne. E molto veloci.
Con la a1 invece, neanche sapevo come era settata la macchina. Chiaramente ho usato le impostazioni di Mimmo, molto esperto in questo tipo di foto, e anche della macchina. Vedevo solo che non c'era nessuna area visibile, dunque si trattava di area ampia, tutto il fotogramma. Poi, quando compariva un soggetto, ecco i puntini che lo agganciavano e seguivano. Per cui, ovunque si trovasse il soggetto, veniva messo a fuoco senza problemi in una frazione di secondo (vedi colombaccio). Cosa impensabile (fino a prima delle a9, e ora, in maniera molto più avanzata, con la a1), in questi termini, con questa velocità, e con queste percentuali positive. Ripeto, area ampia su sfondo mosso (no cielo). Chi ha esperienza di questo tipo di foto, può capire.

Non mi meraviglia che questa macchina sia la più avanzata sul mercato.
Sony costruisce sensori, e non solo, anche mirini, sistemi af, ottiche (anche con nomi terzi) e quant'altro. Non so se è chiaro a tutti. Costruisce cioè, e ovviamente vende, gli elementi più importanti dei sistemi fotografici più in auge esistenti. Li vende un po' a tutti i costruttori di attrezzature fotografiche, ovviamente concorrenti, senza alcun problema.
Capisco sia difficile digerirlo, soprattutto per il fan pride.
Ma, per assurdo che sia, è proprio così: i migliori concorrenti di Sony sono, contemporaneamente, i suoi migliori clienti.
Cioè i migliori concorrenti di Sony, dipendono dalla tecnologia e dalle forniture di Sony.
Altro che "sue disposizioni", con ciò mettendo le mani avanti su eventuali scioccanti (per i soliti, non per me, che già lo penso adesso) rivelazioni future. E comunque intendendo che Sony costruisca, su richiesta, roba altamente tecnologica ma che a lei stessa viene tenuta segreta e di cui è praticamente all'oscuro. Quasi che a lei stessa sia sconosciuta questa tecnologia che costruisce. Cioè Sony, secondo questa vulgata, costruirebbe per i concorrenti cose che solo loro sanno ma che Sony ignora. Così sperando di lavare l'onta di aver bisogno di pony-cacca-play-station-scatoletta-di-tonno per andare avanti. Ma si può mai concepire una sciocchezza simile?
Vista la concomitanza di essere a un tempo concorrenti e clienti, (a meno che i dirigenti Sony non siano dei boccaloni, come infatti hanno dimostrato negli ultimi anni, scompaginando l'intero mercato fotografico mondiale e imponendo standard e prodotti cui tutti sono poi dovuti ricorrere), consegue invece direttamente che la concorrenza venga rifornita con tecnologia, certamente attuale e molto prestante ma, in ambito Sony, di generazione precedente (forse a livello della ormai mitica a9, ma non sempre, a quanto pare), come dimostrano ampiamente le prestazioni della a1.
Che senso avrebbe infatti dare il meglio della propria tecnologia alla concorrenza, e così segare il ramo su cui si è seduti?
Vale infatti per questo il famoso motto giapponese, prontamente ed evidentemente adottato in ambito fotografico dalla Sony Corporation:
????????????? (avevo messo il testo originale in giapponese...)
(Koko ni wa dare mo orokamono wa inai)
Equivalente al nostro più sintetico e immediato "Accà nisciun è fess"MrGreen

avatarsenior
inviato il 18 Agosto 2023 ore 17:36

Insomma, tradotto in soldoni. A1 o a7r5?

avatarjunior
inviato il 18 Agosto 2023 ore 18:09

più che un'intervento da forum, direi da rivista specializzata. Per i soldi che costa la A1 deve per forza essere in cima alle prestazioni offerte da una mirrorless top, anche se non é sicuro che altre top di gamma che costano meno siano inferiore.

avatarsenior
inviato il 18 Agosto 2023 ore 18:30

Ragazzi, la a1 è un'ammiraglia. Come tutte le ammiraglie costa un fracco di soldi. A leggere qui, sembra le regalino. Se costava come la a7r5 l'avrei presa senz'altro

avatarsenior
inviato il 18 Agosto 2023 ore 19:20

Provo a tradurre la domanda di prima. In termini di af, quanto perde la a7r5 confrontata alla a1. Non mi riferisco al blackout, che ovviamente c'è, ma alla percentuale di scatti a fuoco.

Ed inoltre quanta qualità perdo con la a1, rispetto alla a7r5?

avatarsenior
inviato il 18 Agosto 2023 ore 19:30

Anche la a7r5 ha una buona percentuale di scatti a fuoco. Occorrerebbe scattare a 10 fs con la a1 per saperlo, cosa che non ho fatto. E la a7r5 ha sulla carta ottime chances, come tutti gli altri corpi prestanti attuali. Ma poi sul campo non c'è paragone, la a1 a 30 fs è un mostro che difficilmente sbaglia un colpo e ha una facilità di aggancio sorprendente.
Niente a che vedere con qualsiasi altro corpo.
In avifauna non perdi niente. In altri generi non so dirti, ho provato la a1 solo in bif.
In ogni caso, la qualità di immagine della a7r5 in tutti i generi, è sempre eccelsa

avatarsenior
inviato il 18 Agosto 2023 ore 19:33

Ho preso un 200-600G e sto decidendo cosa attaccarci.
Certo la a7r5 in ambito ff è il top come qualità del file, ma per quello sono già coperto da fuji.
Non vorrei che con a1 si dovesse scendere troppo in resa.

avatarsenior
inviato il 18 Agosto 2023 ore 19:58

No, assolutamente, e poi su supertele la a1 è il top assoluto

avatarsenior
inviato il 18 Agosto 2023 ore 20:02

Non penso che arriverò mai ad un supertele tipo 400/600gm.

avatarsupporter
inviato il 18 Agosto 2023 ore 20:24

Finalmente l'hai provata Leone. Per rispondere a Maserc, uso b.i.f., oggi è il sensore stacked a fare la differenza, non il teleobiettivo: questo è il tempo di spendere in fotocamere da 6400/4500 euro (in nikon preferirei la z8) e lato tele contentarsi dell'ottima qualità degli attuali telezoom sonykon. Considero buona anche la scelta 400 4.5, ma va sempre moltiplicato e non so se la consistenza autofocus ne soffre. Spendere 16000 o anche 11000 euro per un 600 4, è meno importante per la qualità e la quantità di foto nitide che si portano a casa. Avendo il 200-600 sony non mi contenterei di un corpo con sensore non stacked, e comincerei con a9/a9II. Infatti ho avuto una a7r4 che per il mio modo di scattare, era consistente meno della 1dxmkII, lato autofocus. Per non parlare del rolling shutter, spaventoso con le ali dei piccoli uccelli in volo.

Della disamina di Leone concordo con le impressioni autofocus e anche sul fatto che oggi la tecnologia del sensore stacked è praticamente esclusiva di sony, perciò la scelta di un'attrezzatura sony in b.i.f. è vincente. Non mi stupirebbe vedere tra qualche mese una r1 col sensore della a1, 51 mega. Come il sensore stacked della r3 è 24 mega guardacaso come il sensore delle a9/a9II. (I sensori canon non stacked sono sempre stati 20 mega su 1dxmkII e mkIII, che sono i preferiti dai fotografi sportivi ai sensori maggiormente pixellati.)


avatarsenior
inviato il 18 Agosto 2023 ore 21:20

Non penso che arriverò mai ad un supertele tipo 400/600gm

Il 200-600 È un supertele vero;-)

avatarjunior
inviato il 18 Agosto 2023 ore 21:21

Sicuramente la macchina stato dell'arte per chi fa naturalistica o sportiva. Sarebbe curioso sapere a livello di paesaggistica quanto perde nei confronti di una A7R V, anche se ad occhio e croce penso molto poco...

avatarsenior
inviato il 18 Agosto 2023 ore 22:24

Beh ho visto alcuni scatti di karmal con a1, e sono al top della qualità. Volevo avere un altro riscontro.

avatarjunior
inviato il 18 Agosto 2023 ore 22:31

@Claudio Cortesi:
Della disamina di Leone concordo con le impressioni autofocus e anche sul fatto che oggi la tecnologia del sensore stacked è praticamente esclusiva di sony, perciò la scelta di un'attrezzatura sony in b.i.f. è vincente. Non mi stupirebbe vedere tra qualche mese una r1 col sensore della a1, 51 mega. Come il sensore stacked della r3 è 24 mega guardacaso come il sensore delle a9/a9II. (I sensori canon non stacked sono sempre stati 20 mega su 1dxmkII e mkIII, che sono i preferiti dai fotografi sportivi ai sensori maggiormente pixellati.)


Il sensore stacked retroilluminato della Canon R3 è sviluppato da Canon .

Fonte ufficiale Canon Italia :

Il cuore di EOS R3 è costituito dal sensore stacked retroilluminato, sviluppato esclusivamente da Canon.


www.canon.it/cameras/eos-r3/sensor/



avatarsenior
inviato il 18 Agosto 2023 ore 22:37

non diciamo blasfemie, la tecnologia stacked e fornita a tutti da mamma sony.
se si può continuare a fare foto bisogna dire grazie a sony

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