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Voglio fare una segnalazione non di un fotografo ma di un artista che lavora anche con la fotografia oltre con con il video e la performance. Khvay Samnang è un autore cambogiano che ho conosciuto per il progetto del 2011 Human Nature dove l'autore lavora in un palazzo che era stato costruito dal vecchio regime chiamato “The White Building” in Phnom Penh. In questo palazzo vivono 4000 famiglie e ha subito un forte degrado tanto che ora chi vive li è un po' discriminato. Nel palazzo vivono diversi spacciatori e prostitute oltre che una comunità artistica e molte famiglie povere. L'autore racconta le persone e le loro case, inizialmente voleva rappresentarli a volto scoperto, ma per una serie di motivi alla fine ha creato delle maschere artistiche che ogni soggetto ha indossato scegliendone una per se: www.khvaysamnang.com/works/human-nature/
oltre a questo progetto l'autore è molto impegnato nel raccontare i grossi problemi cambogiani come nella serie Untitled del 2011. Intorno alla capitele esistevano molti laghi che servivano a evitare l'allagamento della città nei periodi di forti piogge ed erano usati come luogo di coltivazione e pesca, ma anche di svago. Le cose stanno cambiando, sorgono nuovi quartieri e molti di questi laghi sono riempiti di sabbia. Molti di questi posti scompaiono a favore di quartieri per ricchi, sono nati nuovi poveri che coltivano in luoghi inquinati o comunque sono scomparsi luoghi di aggregazione e sono nati problemi di allagamento di parti della città quando ci sono forti piogge. L'autore fa una serie di autoritratti in questi luoghi e si vuota simbolicamente un secchio di sabbia addosso per evidenziare che il problema è esattamente legato alla sabbia spostata www.khvaysamnang.com/works/untitled/
Lo spostamento della sabbia ha creato anche un enorme problema di Erosione nei luoghi dove è stata presa dal Mekong mettendo in difficoltà molti luoghi vicino al fiume e l'autore ha fatto anche in questo caso interessanti lavori di performace e video ma non fotografici
Lo stavo scrivendo : una domanda pero', solo per il gusto della retorica.
Lo avevamo gia trattato, ma oramai mi sembra che l'unica possibilita' di pubblicazione sia il famoso "progetto", anche se magari a discapito della qualita' fotografica.
Il progetto è molto interessante. Però devo dire che le foto prese singolarmente non le trovo di per se particolarmente valide. Oserei quasi dire che non mi paiono più riuscite di quelle che ho fatto quest'anno in Thailandia e Cambogia Certo vederle in stampa grande deve rendere diversamente… Progetto invece veramente interessante.
io le foto le ho viste e sono ben fatte per me entrambi i lavori citati sono qualitativamente molto buoni anche prendendo certe singole foto sono molto valide e riescono benissimo anche a stare in piedi da sole
il confronto é interessante credo che questo topic prenda valore anche per le opinioni differenti Mi ha affascinato il racconto e il risultato mi sembrava coerente Parte come qualcosa di molto concettuale, ma poi lo scatto é molto legato alla realtà senza particolari artefatti di luce o grafici e lo ho trovato interessante come risultato perché si avvicina a un reportage
Capisco perfettamente quello che intendi. Onestamente il piano concettuale io lo scorgo solo nelle maschere. Ma devo dire che nell'economia del progetto mi pare che aggiunga poco, e tolga invece abbastanza del racconto umano. La scelta dello scatto sobrio mi piace, riflettevo sul fatto che da un fotografo autoctono mi sarei aspettato una maggiore caratterizzazione del quadro. Però sono piuttosto convinto che andrebbero viste dal vivo per esprimere un'opinione sensata. Ps: la seconda che hai messo per esempio mi intriga più delle altre
Anni fa il solito genio di questo forum, tale Alessandro Traverso, riusci' nell' impresa di criticare una foto di Bresson sui gabbiani sul noto concetto che se tu critichi una mia foto , io critichero' a prescindere una tua, qualsiasi tua. Inutile dire che queste critiche sparirono quando scopri' che la "mia" foto era una stampa da me acquistata di Bresson.
Questo noioso preambolo lo ho scritto dopo aver visto una serie di foto con gabbiani come protagonisti.
Il fotografo, che qualcuno di voi gia conosce, è Joakim Möller, ragazzo che predilige il BN ( nonostante eccellenti colori) e che molto spesso inserisce il volatile in mezzo a giochi di luci ed ombre. Una street per me formidabile, con tagli sapienti, che fa capire che la pazienza, l'aspettare il momento giusto è una qualita' che molti di noi dimenticano.
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