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Generative fill photoshop


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avatarsenior
inviato il 13 Giugno 2023 ore 6:44

"....ma se potenzialmente tutte sono finte, di conseguenza per me non ha piu senso guardarle"

Esatto, concordo.

Le AI faranno un bellissimo lavoro sulla parte grafica di una Fotografia, la grafica ne guadagnerà moltissimo, vedremo immagini bellissime, accattivanti, mai viste prima o magari anche già viste, ma non così di qualità, non così perfette, sarà il tripudio delle belle immagini (oltre che del pattume).

Ma la Fotografia, intesa in senso classico, bellezza compositiva e non solo grafica, ne sarà ammazzata.

E sarà ammazzata dalla perdita di interesse dell'Osservatore, perché l'Osservatore sa che il contenuto dell'immagine è tutto falso.

E non facciamoci ipocrite illusioni, col fatto che sull'immagine cambi tutto come ti pare in modo perfetto, facilissimo, immediato ed a costo nullo, farà sì che le AI le useranno tutti, senza eccezione.

avatarjunior
inviato il 13 Giugno 2023 ore 6:53

Sono d'accordissimo con @Lomography e con @Alessandro Pollastrin, tuttavia siamo sicuri che oggi l'osservatore sia sufficientemente acculturato da riuscire ad apprezzare una fotografia di qualità rispetto ad una dall'effetto 'wow'? Se è vero che l'IA sta minacciando la fotografia, è altrettanto vero che mediamente l'osservatore è molto meno preparato/sensibile che in passato; è come dire che l'intento culturale della fotografia è già venuto meno in favore di immondizia acchiappa-like.

avatarsenior
inviato il 13 Giugno 2023 ore 6:56

".. è come dire che l'intento culturale della fotografia è già venuto meno in favore di immondizia acchiappa-like"

Io dico sempre che, proprio per quello, la Fotografia vera è già morta, da anni, da tanti anni (= col digitale) e che le AI non fanno altro che buttare altra terra, tanta, tantissima, e sporca, lurida e fortemente puzzolente, sulla tomba della Fotografia.

avatarjunior
inviato il 13 Giugno 2023 ore 6:59

E io non posso che essere d'accordo con te. In realtà sono un tradizionalista, semplicemente capisco e accetto che esistano le IA e che possano tornare utili in alcuni ambiti.

Scatto e stampo per diletto e gusto personale e dell'IA mi frega molto molto poco.

avatarsenior
inviato il 13 Giugno 2023 ore 7:22

A pellicola io facevo stampe grandi, 30 x 40 cm o più, utilizzando diversi negativi e montandoli assieme.

Li facevo in B&N perché a colori era praticamente impossibile equilibrare bene la temperatura di colore delle varie luci presenti nei vari negativi su scatti fatti in sterno, in condizione di luce molto diversa, su scatti diversi non fatti in studio in luce controllata ed identica per tutti.

Per fare una singola stampa grande in fotomontaggio B&N ci volevano dalle 10 alle 12 ore di lavoro e suddiviso in almeno 2 o 3 giorni , perché è assolutamente necessario fare molti provini per verificare la bontà della sfumatura del contorno della composizione di diversi fotogrammi (si cambia la sfumatura cambiando l'apertura del diaframma dell'ingranditore) e dell'uniformità delle luci in immagine da diversi fotogrammi, direzione ed intensità (la direzione si ottiene in ripresa, l'intensità si cambia con maschera/brucia) e ciascun provino va lavato almeno due ore, va poi fatto asciugare e va smaltato (io usavo la carta lucida, ha maggior gamma tonale) ed il lavoro, su di un singolo provino, richiede molte ore.

E ci voleva attrezzatura addizionale rispetto alla fotografia normale: piano di lavoro addizionale, su vetro ad alta trasparenza, con supporto elevato (io lavoravo a 13,5 cm dal piano carta), con pesini in piombo di varie dimensioni, porta pellicola dell'ingranditore modificato, obiettivo ingranditore molto luminoso (io usavo un Rodentock Rodagon 50 mm F 2,8, molto costoso), palettine varie e......... tanta manualità

In Italia che facevamo quel lavoro lì, eravamo pochissimi, veramente pochissimi, ci potevi contare sulle dita delle mani.

Questo faceva sì che a pellicola, in pratica, si poteva dire che le Fotografie erano quello che il Fotografo aveva fotografato e che ti voleva far vedere.

Con le AI qual lavoro di merda lì che facevo io lo fai meglio , lo fai anche a colori, lo fai in modo facilissimo, alla portata di tutti, lo fai in modo immediato e con quello che tutti hanno in casa, lo fai a costo zero.

E lo faranno tutti , non bisogna essere ipocriti: se ti mettono una bella figliola nuda sul letto, in casa tua, e non ti vede nessuno, e sei sicuro che nessuno, nemmeno la moglie, lo saprà mai, e la ragazzotta poi sparisce nel nulla eterno, una bella spazzolata alla ragazzotta gliela dai.

avatarjunior
inviato il 13 Giugno 2023 ore 7:43

Meraviglioso il paragone della ragazzotta, un po' della serie "L'occasione fa l'uomo ladro"! MrGreen

Comunque, non serve l'IA per quello: io ho una modesta D3S e capita che per superare i limiti dei 12mpx (soprattutto nei paesaggi) sono costretto a fare panoramiche, super-resolution/pixel-shift manuali, stack di più layer, ecc. Se non ci fossero i software, potrei fare ben poco.

In ogni caso, come già detto mille altre volte in altri thread, non è lo strumento che fa l'etica di un fotografo, è come lo si usa; senza arrivare alle IA, io non amo nemmeno i timbri clone o i pennelli correttivi, preferisco che nella foto ci sia tutto ciò che c'era nella realtà.

avatarjunior
inviato il 13 Giugno 2023 ore 7:49

Poi, sul discorso 'messaggio', si può discutere. Racconto un aneddoto accaduto proprio la settimana scorsa...

Stavo elaborando a monitor una fotografia con la mia compagna accanto; lei, che evidentemente ha molto più occhio di quanto ne abbia io, ha subito notato che eliminando un elemento dalla foto, la foto funzionava molto meglio. Io non le ho creduto subito, ma dopo averlo eliminato (con pennello correttivo), mi sono reso conto che aveva ragione.

A questo punto, va eliminato o no? Da un lato, era un elemento realmente presente, dall'altro 'rovinava' la resa della fotografia. Secondo me dipende dalla filosofia di pensiero e dall'applicazione: se si parla di fotogiornalismo, è giusto che resti dov'è, se si parla di fotografia d'autore, di mostre, ecc potrebbe aver senso che venga eliminato. Io non l'ho tolto, ma c'è anche da dire che quella foto è rimasta lì dov'è e probabilmente non farà mai parte di nulla.

avatarsenior
inviato il 13 Giugno 2023 ore 8:04

Olaf è passato al digitale proprio "grazie" a photoshop.
Dietro ai suoi lavori c'è parecchia post produzione.
Ma ho iniziato ad apprezzare i suoi lavori soltanto dopo essere stato a diverse sue mostre.
Mai visto delle stampe simili, alcune sembravano dei quadri.
A me ha impressionato.


Ma se fino a qualche settimana fa non capivo l'indignazione di molti per l'AI in fotografia pian pianino sto cambiando idea.
Almeno per me sta diventando sempre meno piacevole guardare le varie gallerie perchè molte mi appaiono finte e inizio a chiedermi se ci sia o meno lo zampino dell'ai
Ma è un problema mio.

Miky00
12 Giugno 2023 ore 23:22

Scusate, ma vi ricordo che proprio qui sul forum più di qualcuno ha dato dell'incapace a Erwin Olaf. E stiamo qua a discutere sulla AI?

avatarjunior
inviato il 13 Giugno 2023 ore 8:10

@Riccà
Mi sembra strano pensare che la stessa cosa tu non l'abbia provata ben prima dell'avvento delle IA; è da quando esiste il digitale che siamo invasi da immondizia lucidata a specchio. L'IA ha solo semplificato e velocizzato il processo di lucidatura, ma è una decade che se ne vedono di tutti i colori...

avatarsenior
inviato il 13 Giugno 2023 ore 8:14

Il problema più grave che a mio personalissimo avviso vedo con l'introduzione delle AI in fotografia è la perdita di fiducia dell'Osservatore nelle fotografie stesse, in tutte.

La gente perderà interesse nelle fotografie, ritenendole tutte taroccate, anche quelle che taroccate non sono, e le relegherà a stupide immagini artificiali.

Detta in una parola, a mio personalissimo avviso, le AI smondaneranno, ed alla stragrande, la fotografia, la relegheranno al ruolo dei fumetti di adesso.

avatarsenior
inviato il 13 Giugno 2023 ore 8:28

Premettendo che da "appassionato" di tecnologia, tutte queste diavolerie mi intrigano, anzi... a volte mi verrebbe voglia anche di tirar fuori i NEF della D100 e provare a processarli con qualche strumento nuovo (ma non ne ho nè il tempo nè le capacità... MrGreen), credo che con sta storia della AI, in tutti gli ambiti (foto, video, musica...), bisognerebbe andarci cauti e distinguere casistiche diverse.
Qua si parla di foto, quindi, discutendo di foto credo che si debba ragionare sui seguenti piani:

-Piano fotoamatore:
Con l'AI posso velocizzare/ottimizzare il tempo che devo dedicare alla PPT? Allora per me bene, è una attività che a me spesso "pesa", ed avere una AI che mi aiuti nel recuperare luci, togliere il disturbo ecc. è una manna dal cielo. Ma dov'è il limite? Se "spingo troppo" aggiungendo/togliendo elementi cosa resta della mia foto? Faccio un esempio reale: da poco sono riuscito a fotografare il mio "primo martin pescatore". La foto la potete vedere in galleria, ed è obiettivamente MEDIOCRE! Ero lontano, c'era poca luce e l'attezzatura è quel che è. La mia foto è molto distante dalla definizione ed eccellenza di altre foto che stanno nelle vostre gallerie. Però è mia! la MIA foto, il MIO primo martino. Ora, se con un software posso lanciare una elaborazione automatica e l'AI decide che il mio soggetto fa schifo, va in un archivio in rete e pescando tra un milione di foto di martin pescatore, lo sostituisce con uno super mega definito, cosa otterrò alla fine? Una foto "tecnicamente bella" ma non è quello che ho ripreso io.
Potrò bullarmi con gli amici (e su qualche forum magari...) ma io saprò che quella foto non è mia. E permettetemi, ma siccome non ci campo con la fotografia, il piacere è scattare, tornare a casa, e magari tra 100 foto trovarne 2 che mi soddisfano, vedere i miei progressi...
Altrimenti a sto punto tanto vale scaricare un po' delle bellissime foto che son qua sul forum, fare dei ritagli e piazzare gli elementi "rubati" dove meglio credo.

-Piano concorsi
E qua altro mondo, dove però secondo me dovrebbe valere una regola "semplice", 2 categorie:
1)Grafica e fotomontaggi
2)Foto in "real world" dove ovvio posso croppare, regolare colori e livelli, ma non togliere o aggiungere pezzi IN MANIERA SELETTIVA
Ma forse son troppo ottimista...

-Piano professionale
E qua scattano le domande: che professione? Che tipo di foto? che scopo?
Capite bene che sul piano professionale, se faccio una foto ad una modella, per una pubblicità o ad un matrimonio, il mio cliente probabilmente è interessato al soggetto messo nel miglior contesto possibile, quindi l'elaborazione, anche pesante ci può stare, anzi, ci sta!
Ma se sono un fotografo sportivo, ed ho immortalato il tiro da fuori area di un "Cristiano Ronaldo", poi mi accorgo che è fuori fuoco, manca un piede, manca la palla... E' corretto dare l'immagine in pasto all'AI che magari me la ricostruirà a partire da foto d'archivio, da un video o chissà cosa?

Ai posteri l'ardua sentenza... cmq, questa cosa già accade coi telefoni più "prestanti"... speriamo solo non arrivi troppo presto in "camera".

www.tomshw.it/smartphone/samsung-accusata-le-foto-alla-luna-sono-finte

avatarsenior
inviato il 13 Giugno 2023 ore 8:33

Senza offesa miky00 ma che gusto c'è copiare le immagini che ha fatto un altro? Sei un fotoamatore non un copione dico bene? Altrimenti che tristezza o no? Però se ti piace...MrGreen

No, aspetta, probabilmente non mi sono spiegato. Tu fai una fotografia che è unica e la vendi a X euro, unica per una serie di motivi, luce, scena, particolari ecc. quindi un cliente l'acquista perchè ha un valore nella sua unicità. Discorso diverso per l'ia, se io scrivo: genera immagine con ragazza bionda che indossa un cappello rosso mentre passeggia in un bosco col chiaro di luna, l'ia genera un'immagine che io inizio a vendere dando un valore. Arrivi tu e casualità scrivi la medesima frase e l'ai genera la stessa immagine. Fin qua ci sei? Bene, l'immagine perde di unicità e quindi il prezzo di mercato crolla perchè non più unica, diventa replicabile x volte.
Ti dico questo perchè mi è già accaduto che un conoscente andasse nello stesso luogo dove sono stato per ricreare la medesima scena con i medesimi oggetti posizionati pari pari al mio scatto. Fortunatamente non ha trovato la stessa luce e quindi ha scattato sì la stessa scena ma con un'emozione diversa, se per mia sfortuna avesse beccato anche la stessa luce, poteva salvarmi forse solo il mio Mood di pp.
Forse ora mi sono spiegato meglio...forse.;-)

avatarsenior
inviato il 13 Giugno 2023 ore 8:37

Frank

Molte cose le ho capite due anni fa, dopo essermi messo a studiare programmi di post produzione. Se prima alcune foto mi "impressionavano" magari per quell'atmosfera magica ora le trovo banali, finte.

Questo è quello che scrivevo due settimane fa.
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4540741

Poi peró, informandomi, guardano qualche video e provando un programma ai ho capito che la situazione è molto più critica.
E finirà, secondo me, come ha scritto Alessandro nel suo ultimo messaggio.
Dopo un periodo di entusiasmo arriverà noia e diffidenza
Alcune settimane fa mio nipote mia invia una foto.
Dopo che gli ho spiegato come è stata creata è rimasto deluso. :-/


avatarsupporter
inviato il 13 Giugno 2023 ore 8:38

possiamo dire che almeno per me, l'IA è il colpo definitivo, già adesso guardo le foto soprattutto quelle di paesaggio da effetto wow, sempre sospettoso che abbia cambiato il cielo e modificato pesantemente tutto, passo oltre perché mi dico, sta roba non esiste, è nata solo per farmi mettere un like

avatarjunior
inviato il 13 Giugno 2023 ore 8:49

@Lomography
Mi trovo nella tua stessa situazione; e anzi, mi rendo conto di non apprezzare più il genere, perché ho l'impressione che sia tutto esageratamente sofisticato.

@Riccà
E' vero, ma torniamo al discorso che facevo prima... questa delusione è dovuta alle IA o è dovuta al fatto che si è perso di vista l'aspetto significativo di una foto? 5 minuti per fare una foto del cavolo, 2h di post-produzione per renderla like-abile. La delusione, secondo me, viene ben prima delle IA, ma è chiaro che queste possono solo peggiorare la situazione.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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