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Ho fotografato con Leica M6 e Velvia 50 per piu' di 10 anni per poi passare al digitale e ancora rimpiango il suono inconfondibile dell'otturatore e il senso di solidità, oltre ovviamente alla qualità degli scatti.
user247811
inviato il 02 Giugno 2023 ore 23:11
Capisco...ma io continuo ancora adesso con Leitz e Velvia.
Concordo con TUTTO quanto scritto qui sopra. Aggiungerei: 1) il Prof. Gino Ferzetti ("Conoscere le Leica"), con il quale ebbi la fortuna di discutere nel corso di una corposa conversazione telefonica, considerava la M 5 "the best"; 2) con la CL (vere le precauzioni d'uso consigliate sopra) NON si possono montare i 135 mm. per via della base telemetrica TROPPO stretta; 3) sulle M che NON hanno la cornicetta del 28 mm. nel mirino si può pur sempre montare un mirino ausiliario sulla slitta flash (costa l'espianto di un rene ma, immagino, che tu ne abbia due!!!); 4) alla fine, consiglierei anch'io una M 4/P. Ne ho avite due e, purtroppo, le ho vendute. Ora me ne restano cinque (3, 4, 5, 6, e CL); 5) ho sempre trovato eccellente il 90ino/4.0 della CL ... piuttosto negletto, nella critica inter siderale... Ciao. GL
Salvo io 3/4 anni fa ho dovuto abbandonare l'argento per problemi logistici (lo uso per pochi rulli all'anno per la goduria) … scattavo le Velvia 50 con la M4-P ed era una goduria!
Quante soddisfazioni mi hanno dato le M analogiche (libri, mostre, pubblicazioni, menzioni, ecc), ma a dire il vero anche le M digitali mi hanno dato le stesse grandi soddisfazioni con un modus operandi identico, cambia solo il supporto di registrazione … alla fine non è il mezzo, ma il cuore e l'occhio che devono trovare l'allineamento con la macchina fotografica altrimenti è fine a se stessa
user247811
inviato il 03 Giugno 2023 ore 0:57
Ivan61
“ Quante soddisfazioni mi hanno dato le M analogiche (libri, mostre, pubblicazioni, menzioni, ecc), ma a dire il vero anche le M digitali mi hanno dato le stesse grandi soddisfazioni con un modus operandi identico, cambia solo il supporto di registrazione … alla fine non è il mezzo, ma il cuore e l'occhio che devono trovare l'allineamento con la macchina fotografica altrimenti è fine a se stessa „
"anche le M digitali mi hanno dato" Perchè ti hanno dato? Ora non più?
Mi consenta...il modus operandi tra pellicola e sensore è totalmente differente! Ma poi, le Diapositive hanno un fascino assoluto ed una qualità inimitabile ed irragiungibile; i files ottenuti dagli impulsi provocati dalle tue M, al confronto con le Velvia/LeicaMoR, sono decisamente inferiori. Infine, per godere delle prestazioni dei tuoi files, sarai costretto a stamparle, poiché l'ingrandimento a monitor è grottesco. Le DIA, invece, le potrai ammirare anche sotto la luce del sole...le DIA non inquinano come il digitale.
Come avrai certamente compreso, non esiste confronto o parallelo tra i due sistemi.
“Come avrai certamente compreso, non esiste confronto o parallelo tra i due sistemi. “
“Mi consenta...il modus operandi tra pellicola e sensore è totalmente differente! ”
Commenti assolutista che ricorda un'altra persona di questo ed altri forum che viene dalla zona di Como … comunque il processo di inquadrare in un telemetro identico, mettere a fuoco nella stessa maniera, esporre e comporre nello stesso modo e poi dopo il click che cambiano le cose non prima! e lo dice chi usa Leica M ininterrottamente da 28 anni!
Che non esiste differenza o meno lo lasciamo dire a chi le usa e non chi è di parte visto che io ad esempio ora ho entrambe le possibilità … in digitale ho stampato e mi godo al muro foto anche di due metri con le dispositive posso vederle anche proiettate (anche di pari dimensioni) e quindi rimangono effimere … sull'inquinamento dell'analogico con acidi vari se non ben trattati stendiamo un velo pietoso
Non esiste confronto in termini di praticità e godibilità è assolutamente vero, ma la bilancia pende dalla parte che ad ognuno piace
Gli estremisti e gli estremismi non mi sono mai piaciuti ad ognuno il proprio gusto con rispetto verso tutti
P.S. Mi hanno dato soddisfazioni perché me ne hanno dato fin qui e per il futuro spero che ne ne daranno è lingua italiana
bellissima e dir poco, preferita alle varie M4-5-6-7 perche detesto la rotella storta. mi restavano le M2-3 ma il telemetro e di gran lunga piu luminoso e comprende le cornici piu importanti dal 28 al 90, preferita anche perche é nera con scocca in ottone come dovrebbero essere le Leica, il cromato delle 2-3 non mi piace, ma cosa piu importante, nell'era dell'elettronica digitale e AI, lei é totalmente meccanica, nessuna pila e contatto elettrico
quindi niente esposimetro, questo all'inizio mi spaventava, ma mi ero ripromesso di rieducarmi fotograficamente con lei, e l'assenza dell'esposimetro era necessaria, volevo essere io a decidere la foto in tutti i suoi aspetti, compresa la lettura della luce
qui é tornato utile il digitale per l'appredistato e non dover sprecare soldi in rullini, uscivo regola del 16 calcolavo dempi diaframma, e scattavo nelle piu disperate condizioni senza guardare nesun aiuto della macchina, il risultato confortante capisci velocemtente che di giorno girano sempre quei 5 stop, da ombre molto chiuse 1/15 al pieno sole 1/250
al di la dei risultati che ottengo, sempre scarsi , mi ha ridato l'entusiamo della fotografia, guardi una scena e decidi tempi diaframma, la magnifica bellezza della semplicita
Prenderei in considerazione anche la M5 (meno valutata perchè a molti non è piaciuta l'estetica diversa), poi ci sono anche ottime alternative terzi come Zeiss Ikon, Konica Hexar RF (praticamente una M elettronica con motore di trascinamento incorporato) e le varie Voigtlander Bessa R (dalla 2 in poi per avere la baionetta M).
@Ivan... Il sig. Buonfine, già in passato Noctilux e chissà che nomi prima di questi, purtroppo non riesce a fare a meno di entrare a gamba tesa in thread come questo per inquinarli con i suoi commenti da superomismo di D'Annunziana memoria. I suoi messaggi ricordano molto la propaganda del ventennio... Penso in maniera volutamente goliardica e provocatoria perché nel momento in cui c'è stato da mostrare proprie foto (come capitato di recente) queste erano di una qualità che definire imbarazzante sarebbe già un complimento... Sono perfettamente d'accordo con te che l'uso del telemetro, analogico o digitale che sia, non cambia in nessun modo e che la differenza inizi dopo lo scatto, dove, a mio modesto parere, inizia il vero divertimento per chi sviluppa e stampa da sé in camera oscura. È solo perché non voglio rinunciare a quei rituali che finora non ho preso una M digitale, magari monocromatica.
Ciao a tutti! Mrexo io ho preso il mese scorso una m6 usata. Ti dico che di Leica a telemetro ne ho provata una sola, la m240, e sono rimasto colpito in positivo dal telemetro. Era già da un po' che volevo prendere la m6 ma nel corso del tempo ho cambiato idea 100 volte. Seguendo dei post su Juza e leggendo vari siti online la m4-p è una m6 senza esposimetro. Tutte e 2 hanno le cornici per il 28 (tranne la 0.85) e secondo me valutando la mia m6, la m4-p è una buonissima scelta. Della m6 ti dico che è una macchina perfetta. Ci ho fatto già i primi rulli e non vedo l'ora che mi mandino le foto. Scattare è un vero piacere, completamente diverso da tutti gli autofocus che ci propongono.
@Nicodemo ed infatti il nostro amico trovatosi già scoperto di è cancellato, ora apparirà sotto nuove e mentite spoglie
Per quanto riguarda il processo di sviluppo e stampa (in particolare) manca anche a me, ma vivendo all'estero in un paese extra UE dove mi è impossibile recuperare rulli, chimica, carta ecc ho dovuto fare do necessità virtù anche se ti confesso che non tutti i mali vengono per nuocere ed io mi sono concentrato più di tanto prima sulla progettualità
Se il motivo di soddisfazione nel riuscire a fare la foto deve essere sempre una sfida, le Leica M sono ottime e sono più o meno indicate tutte fino alla M6 compresa. Se invece tieni al fatto di riuscire a cogliere il momento importante e mantenere il gusto fotografico Leica godendo dei vantaggi di una priorità di diaframmi prova a considerare seriamente la M7. Quando ti abituerai alla M7 ti dimenticherai dell'esposizione manuale che comunque rimane come possibilità di scatto. Ho notato che ho iniziato a fare più foto che con la mia vecchia M6, soprattutto in condizioni in cui hai difficoltà a reagire ai rapidi cambiamenti dei livelli di luce. Spesso non si scatta la foto di un attimo fuggente poiché l'esposizione corretta richiede del tempo e poi l'attimo è già svanito. Con l'automazione dell'esposizione, tra l'altro più precisa, la M7 copre uno spettro molto ampio di possibilità fotografiche mantenendo la qualità Leica. Qualsiasi utente Leica (non collezionista), trova la M7 un'evoluzione logica e utile del genere a telemetro. Carpe diem!
@Pennaro. Io sarò un talebano integralista ma, secondo me, o le macchine sono manuali (tutte le M fino alla 7 esclusa), oppure se deve esserci la tecnologia, allora tecnologia sia, fino in fondo: Contax G 1 e G 2! Punti di vista, eh! GL
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, mi ha ridato l'entusiamo della fotografia, guardi una scena e decidi tempi diaframma, la magnifica bellezza della semplicita 
