user198779 | inviato il 30 Maggio 2023 ore 12:21
Ok allora prova chiederglielo la prossima volta che ci parli .
Per toglierci il dubbio .
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| inviato il 30 Maggio 2023 ore 12:22
Quello che ho scritto è anche il suo pensiero |
user214553 | inviato il 30 Maggio 2023 ore 12:26
Vorrei porre all'attenzione di tutti una semplice considerazione.
L'infinito è per definizione Assoluto. La scienza - la quale nel suo dominio svolge un compito importante - è empirica, quindi relativa. Come può un mezzo empirico e relativo provare qualcosa di infinito ed assoluto? Un altra volta ci troviamo di fronte ad un illogico, nonché, ad una contraddizione in termini. |
| inviato il 30 Maggio 2023 ore 12:42
“ Lo dico perchè sono appassionato di fisica anche se sono un chimico, perchè ho una nipote al CERN e ho fatto alcune chiacchierate con Tonelli, che è delle mie parti, avendo una amicizia in comune con sua moglie Luciana „
Io sono un appassionato di Thomas Kuhn.
E qui il tema è se esista o no qualcosa che non sia dimostrabile.Ed il fatto che non sia dimostrabile non ne implica necessariamente la non esistenza.Il suo pensiero è che ciò che non è dimostrabile non esiste?
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| inviato il 30 Maggio 2023 ore 12:42
Infatti quando i fisici nelle loro equazioni matematiche hanno a che fare con l'infinito capiscono di essere fuori strada |
| inviato il 30 Maggio 2023 ore 13:12
Io sono appassionato dei micci volanti.
Anche se non lo posso dimostrare non vuol dire che non volino.
Mi raccomando continuate così che Galileo frulla nella tomba |
| inviato il 30 Maggio 2023 ore 13:41
Ambè con l'infinito io ero già incartato a scuola con lo studio delle funzioni.
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| inviato il 30 Maggio 2023 ore 14:45
Forse per chiarirsi le idee sull'infinito bisogna prima capire e definire cos'è il finito.
Chi sa dirmi cos'è finito?
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| inviato il 30 Maggio 2023 ore 15:01
Universo finito ma illimitato come la superficie di una sfera |
| inviato il 30 Maggio 2023 ore 15:05
Stringi Paolo, stringi. Lascia stare l'universo.
Non andare distante rimani su oggetti semplici vicini a te.
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user214553 | inviato il 30 Maggio 2023 ore 15:29
L'infinito, in quanto si identifica con l'assoluto, recede dalla parola. Io posso dire che è l'esistenza in sé e di per sé ad essere infinita.. ma esistenza è una parola, mentre ciò che la parola vuole esprimere - come già detto - non è oggetto delle facoltà sensoriali, non è raggiungibile dalle facoltà di azione, non è pensabile dalla mente, né comprensibile dell'intelletto.
Posso comunque dire cosa non è.
Si possono usare anche degli indicatori, che comunque lo indicano soltanto, senza mai esprimerlo - in quanto l'assoluto è inesprimibile.
Per es.:
Infinito è ciò che non ha inizio, metà e fine.
L'infinito quindi è immutabile, non soggetto a crescita e decrescita. L'infinito è ciò che trascende lo spazio-tempo-causa, ma che vi soggiace e ne è il sostrato.
In una sentenza potrei dire che Quello (ciò che recede dalle parole) sei Tu. Esistenza-Conoscenza infinita. La domanda a questo punto è: sei sicuro di sapere realmente chi sei? Chi sei tu?
L'infinito-assoluto è sempre sotto al nostro naso, è un "segreto di pulcinella".
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| inviato il 30 Maggio 2023 ore 15:34
A Roma uno dei lamenti più in voga è.... 'ma la voi finì', ergo, ci sono robe infinite... |
| inviato il 30 Maggio 2023 ore 15:37
Da alcuni discorsi mi par di capire che la scienza venga utilizzata, da entrambe le parti, come caprio espiatorio su cui scaricare la frustrazione sia per non poter dimostrare l'esistenza dell'infinito, sia per non poterla confutare.
In ogni caso devo dar ragione a Paolo Iacopini quando sarcasticamente tira in ballo i "micci volanti"; è facile "usare" un concetto indimostrabile per far passare qualunque ipotesi possa avvicinarsi maggiormente ad acquietare i timori dell'animo di Tizio piuttosto che di Caio.
Anche tralasciando il fatto che un simile atteggiamento sfocia quasi sempre nell'autosuggestione presa per conoscenza, che già di per sé è pericolosa, io sono sempre più convinto del fatto che tutto sia possibile "purché" non contraddica qualcosa di dimostrato e dimostrabile più volte; l'idea, ad esempio, che tutto esista da sempre è stata contraddetta più e più volte anche solo dalle Scienze Naturali: i dinosauri non hanno mai visto nascere un uomo, eppure ora esistono gli uomini, mentre i dinosauri sono scomparsi; a loro volta, però le rocce di 4 milardi di anni fa non avevano mai visto alcun essere vivente, eppure dopo qualche centinaio di milioni di anni la vita è iniziata; ora quell'idea viene contraddetta anche dal concetto di "vuoto", così com'è espresso dalle teorie quantistiche, che non ammette al suo interno l'esistenza nemmeno di "informazione" (peggio di un Buco Nero), quindi qualunque cosa venga all'esistenza, può farlo solo uscendo dal vuoto.
Il paradosso, però, è che al di fuori del vuoto il concetto di Infinito non ha alcun senso, se non nella matematica e nella geometria astratte o nelle astrazioni filosofiche.
L'Universo potrebbe espandersi in eterno e non sarà mai infinito per il semplice fatto di poter ancora andare oltre; alla fine il concetto di Infinito è solo un gioco mentale che permette di elaborare l'idea di "poter andare oltre", ovvero di superare i nostri limiti; non mi stupirei se si scoprisse che l'elaborazione di questo concetto fosse legata al passaggio dallo stadio di cacciatori-raccoglitori a quello di produttori, con tutto il cambio di mentalità che questo ha comportato.
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| inviato il 30 Maggio 2023 ore 16:23
Si, vabbé ma me la dite la definizione di finito?
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user214553 | inviato il 30 Maggio 2023 ore 16:34
Scusa old, avevo letto infinito e ho risposto in quella direzione.
Finito è essenzialmente il contrario di quanto ho prospettato per l'infinito.
Ciò che è limitato da spazio-tempo-causa. Ciò che ha un inizio, una metà ed una fine. É finito ciò che è mutevole, soggetto a cambiamenti quali nascita, crescita, decadimento, morte, ecc.
Tutto ciò che è oggetto delle facoltà sensoriali, che è raggiungibile dalle facoltà d'azione, che è pensabile dalla mente e comprensibile dell'intelletto, è finito.
Finito è l'empirico-relativo. |
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