| inviato il 24 Maggio 2023 ore 14:51
Penso che la totalità, o quasi, dei fotografi professionisti che lavorano su commissione usino il digitale. Se non altro per comodità e tempi di realizzo. Il tempo è denaro.
A livello di fotografia creativa invece penso che moltissimi usino il digitale e che una certa quantità di "creativi", anche famosi nel loro settore, usino l'analogico. Se non per tutto, per alcuni progetti |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 14:52
Ivo Saglietti, Gianni Berengo Gardin, Francesco Cito, Tano d'Amico, Uliano Lucas.
Cito,in una intervista a NOC CAMERA Milano afferma espressamente che, quando gli richiedono espressamente il digitale DEVE usarlo ma altrimenti utilizza solo pellicola |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 14:53
Oltretutto non dimentichiamo che le ultime ricerche nel mondo della pellicola, e qui parliamo di un quarto di secolo addietro chiaramente, puntavano proprio a un innalzamento senza pari delle sensibilità, si parlava di pellicole da 1.000.000 di ASA, e a nuovi metodi di stesa dell'emulsione che avrebbero reso la grana un lontano ricordo, visto che già con i metodi di stesa tradizionali si era arrivati a pellicole 100 ASA - e qui penso all'Astia 100F - che allora già vantava un RMS 7  |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 14:54
Ah, la grana!
Quella che mi piace di più è quella amata da Razzi-Crozza!
Quella delle foto non la amo troppo intrusiva. E' vero, la pellicola è un po' vittima dello stereotipo che per essere genuina deve avere la grana bella visibile.
Ad un certo punto, nella loro evoluzione, si è cercato di ridurre il più possibile la grana dalle pellicole (vedi le T grain) in maniera simile alla rincorsa alla mega risoluzione del digitale ai giorni nostri: a quanto pare l'uomo sempre è lo stesso.....
Alla fine è sempre una questione di gusti, quindi nessuna risposta è giusta o sbagliata |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 15:16
“ Oltretutto non dimentichiamo che le ultime ricerche nel mondo della pellicola, e qui parliamo di un quarto di secolo addietro chiaramente, puntavano proprio a un innalzamento senza pari delle sensibilità „
Chissà cosa avrebbero potuto fare in venticinque anni di sviluppo, non proprio miracoli ma quasi.
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| inviato il 24 Maggio 2023 ore 15:26
“ Ivo Saglietti, Gianni Berengo Gardin, Francesco Cito, Tano d'Amico, Uliano Lucas. „
grazie |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 15:59
“ Ivo Saglietti, Gianni Berengo Gardin, Francesco Cito, Tano d'Amico, Uliano Lucas. „
Consideriamo che il primo ha 75 anni, il secondo 93, il terzo 74 e gli ultimi due 81 |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 16:03
Chissà cosa avrebbero potuto fare in venticinque anni di sviluppo, non proprio miracoli ma quasi.
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Beh Stefano assodato che i miracoli non li fanno più neppure i Santi proviamo ad attenerci ai fatti conosciuti.
La Velvia 50, presentata nel 1990, ha un valore RMS, il cosiddetto indice di granularità diffusa, pari a 9... ossia il medesimo della famosa Kodachrome 25 che in questa sensibilità era stata presentata, se non ricordo male, nei primi anni '50.
Quindi per migliorare la grana della Kodachrome 25 (a onore del vero la grana è la stessa ma a fronte di una sensibilità dimezzata  ) erano occorsi almeno quarant'anni.
La Provia 100 F, evoluzione della precedente Provia 100, è uscita 4 o 5 anni dopo la Velvia, e a fronte del raddoppio della sensibilità l'RMS è sceso a 8... quindi non solo c'è un raddoppio di sensibilità ma pure una diminuzione del valore RMS.
Questo in circa un lustro!
All'inizio degli anni duemila, 2002/3 non ricordo bene, Fuji presentò la sua penultima diapositiva, la Astia 100F - erede dell'Astia 100 - che vantava un RMS pari addirittura a 7... quindi nell'arco di altri 5 o 6 anni il valore RMS era sceso di un altro punto rispetto alla già eccellente Provia 100F!
Il tutto con i soliti Sigma Crystal... ossia i granuli tabulari di Fuji anche questi però "stesi" sempre nella solita maniera tradizionale.
Cosa sarebbero riusciti a fare ottimizzando la stesa dell'emulsione non lo so... ma ipotizzare un indice RMS pari a 4 o 5 (se non anche meno) per la classica Velvia 50 non lo vedo affatto fantascientifico! |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 16:05
“ Consideriamo che il primo ha 75 anni, il secondo 93, il terzo 74 e gli ultimi due 81 „
Di sicuro avranno esperienza! Come si accennava qualche pagina addietro, questi potrebbero rientrare nella categoria dei nati analogici che hanno fatto fatica ad abituarsi o ad accettare il digitale. |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 16:34
“ “ Consideriamo che il primo ha 75 anni, il secondo 93, il terzo 74 e gli ultimi due 81 ?
Di sicuro avranno esperienza! Come si accennava qualche pagina addietro, questi potrebbero rientrare nella categoria dei nati analogici che hanno fatto fatica ad abituarsi o ad accettare il digitale. „
Penso anche io sia così. Inoltre chi di loro produce ancora progetti, il bravissimo Cito di sicuro, probabilmente lavora poco a quasi niente oramai su commissione. Tra l'altro ho letto che Cito dichiara di usare analogico solo con il b/w. Oggi chi fa reportage su commissione in giro per il mondo ha il tempo contato e l'analogico questo tempo lo allunga |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 16:38
Come si accennava qualche pagina addietro, questi potrebbero rientrare nella categoria dei nati analogici che hanno fatto fatica ad abituarsi o ad accettare il digitale.
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Non lo so Teo.
Io credo che ad abituarsi a qualcosa che porta seco degli evidentissimi vantaggi non ci voglia poi molto... nel caso di questi fotografi quindi parlerei più nei termini di accettazione che non in quelli legati a una semplice abitudine. |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 16:39
“ Oggi chi fa reportage su commissione in giro per il mondo ha il tempo contato e l'analogico questo tempo lo allunga „
il digitale ha rivoluzionato in meglio il lavoro dei professionisti, è innegabile; e il reportage è una delle forme di fotografia che si è avvantaggiato maggiormente. Siamo credo (quasi) tutti d'accordo che la pellicola viene usata fondamentelmente dagli amatori per diletto personale, e dai professionisti solo per alcune applicazioni e progetti |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 16:45
“ Beh il rumore di luminanza però è anche molto più antiestetico della grana dai... „
Che il rumore digitale sia bruttino siamo d'accordo, ma io trovo che sia meglio un po' di rumore di luminanza piuttosto che un'immagine completamente liscia, che mi appare come finta. Ma poi alla fine penso che sia una mera questione di gusti.
Micheal Kenna è già stato detto?
Poi ci sarebbe Christopher Burkett - christopherburkett.com/ |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 16:51
Si Kenna detto all'inizio
“ Poi ci sarebbe Christopher Burkett - christopherburkett.com/ „
Ma dai, questo personaggio di Burkett si è organizzato per stampare con Cibachrome ancora per qualche annetto..... |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 16:51
“ “ Oggi chi fa reportage su commissione in giro per il mondo ha il tempo contato e l'analogico questo tempo lo allunga ?
il digitale ha rivoluzionato in meglio il lavoro dei professionisti, è innegabile; e il reportage è una delle forme di fotografia che si è avvantaggiato maggiormente. Siamo credo (quasi) tutti d'accordo che la pellicola viene usata fondamentelmente dagli amatori per diletto personale, e dai professionisti solo per alcune applicazioni e progetti „
Penso sia proprio così |
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