| inviato il 23 Maggio 2023 ore 16:53
Su questo non sono esenti neppure le dia, quanto grandi devono esser proiettate ? Certo dipende anche dal proiettore inteso come assieme ottica/obbiettivo-lampada più altre cose.
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Dipende unicamente da quanto è grande il locale nel quale si proietta e da come sono disposti gli osservatori.
Sempre ammesso beninteso di avere un proiettore (o più... dipende da ciò che devi fare) che ti consenta la più ampia libertà operativa, ma questo è pacifico.
Però direi che al di sotto di 100X sarebbe preferibile non scendere.
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| inviato il 23 Maggio 2023 ore 17:16
"Un vecchio adagio recitava (anche se non mi trova del tutto d'accordo) che più la stampa la si fa (non è, ma la si fa) grande più il contenuto è povero."
Un vecchio adagio inglese recita, oggi come ieri, che prima di aprire bocca bisogna mettere in moto il cervello: quando leggo cose prive di senso, per non usare parole forti, quell'adagio inglese mi viene sempre in mente. |
| inviato il 23 Maggio 2023 ore 18:33
Scusate se infilo nel 3d questo utilizzo della pellicola che mai mi sarei aspettato (causa mia ignoranza) nel 2023.
In pratica la Nasa ha realizzato riprese al rallentatore anche su pellicola per "osservare" le fasi del lancio di Artemis1.
Mi ha davvero stupito.
Solo una nota a margine, chiuso OT.
attivissimo.blogspot.com/2023/05/il-decollo-di-artemis-i-quando-la.htm
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| inviato il 23 Maggio 2023 ore 19:08
'Scusate se infilo nel 3d questo utilizzo della pellicola che mai mi sarei aspettato (causa mia ignoranza) nel 2023.
In pratica la Nasa ha realizzato riprese al rallentatore anche su pellicola per "osservare" le fasi del lancio di Artemis1.
Mi ha davvero stupito.
Solo una nota a margine, chiuso OT.
attivissimo.blogspot.com/2023/05/il-decollo-di-artemis-i-quando-la.htm'
Tutt'altro che OT!!!
Grazie, mi incuriosisce molto |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 5:58
“ - e se fossero proprio i colori slavati, sfocature mossi e micromossi, bruciature fuoroi da ogni grazia le peculiarità materiche dello strumento? Quell'imprecisione lasciata ad un caos controllato che lo rende così differente dal digitale. „
concordo con te, io cio che piu apprezzo nella pellicola e la grana, sia BN che a colori, nel BN amo la grana decisa e invadente, mentre nel colore mi piace morbida, alla fine é quella che toglie nitidezza e slava i colori, ma da anche un sapore di vissuto é autentico alla foto
ecco questa della grana e per me la vera differenza di chi ama la pellicola, quando uso il digitale avviene esattamente il contrario, si fa di tutto tutto eliminarla, mentre nella pellicola é una componente essenziale, tanto che preferisco usare il 135 al 120 proprio per questo
metto due esempi per far capire
i.postimg.cc/VLqYcr2G/Image-17-neo.jpg
vedo ora questa di grana non ne ha molta, era una pellicola a bassa velocità
i.postimg.cc/zGdYJn7j/Cinese.jpg
PS. a titolo informativo, cinese é l'ottica
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| inviato il 24 Maggio 2023 ore 6:17
ecco questa della grana e per me la vera differenza di chi ama la pellicola, quando uso il digitale avviene esattamente il contrario,
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È una chiave di lettura interessante, che ritorna spesso nella parole di chi usa la pellicola.
Al contrario a me la grana non piace, e anche quando è minima mi infastidisce comunque, in un certo senso io la considero per quello che è, un elemento di disturbo non tanto perché peggiora la visione quanto piuttosto perché distrae l'attenzione dell'osservatore. |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 6:39
Paolo sei perfetto per il digitale 
tutti quelli che non amavano la grana sono passati entusiasti al digitale appena potevano, e proprio per questo non ci pensano minimamente a ritornare a pellicola
se questo puo essere in parte comprensibile nel colore, resta per me inspiegabile il fascino di un BN digitale pulito e asettico, tanto che reputo assurda proprio la monocrome leica per il BN liscio e freddo come una lastra di vetro, un BN per me di una insipidezza quasi irritante |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 7:35
“ non so a quale mostra Weston sei stato , ma in quella di Brescia, se avessi visto foto più grandi mi sarei sentito perculato e mi sarebbero anche girate le scatole e non poco, visto che più grandi proprio non si possono fare ... tuttavia il seguito della mostra "figli e parenti" presentava buoni ingrandimenti. „
Ho visto l'unica che hanno fatto, logico che le dimensioni fossero "obbligate", per i mei gusti restano piccole.
“ a titolo informativo, cinese é l'ottica „
I cinesi a volte fanno cose interessanti.
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| inviato il 24 Maggio 2023 ore 8:28
"tutti quelli che non amavano la grana sono passati entusiasti al digitale appena potevano, e proprio per questo non ci pensano minimamente a ritornare a pellicola"
Occhio che per fare buone stampe in digitale, se sul file immagine la grana non c'è, ci va sempre e comunque aggiunta , al limite della visibilità come dimensioni, ma ci vuole, perché evita l'innescarsi di artefatti geometrici e cromatici in fotoritocco, perché elimina l'effetto di immagine plasticosa e perché aumenta, ed in modo significativo, la nitidezza dell'immagine.
Poi se uno vuole, ce l'aggiunge ulteriormente anche per questioni estetiche, ma la grana fa parte inscindibile della fotografia fatta bene, digitale o a pellicola che sia, non solo per questione estetica.
Solo gli incompetenti, ed incompetenti di brutto, cercano le immagini pulitissime in fotografia digitale normale, e........... le rovinano. |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 9:13
“ Un vecchio adagio inglese recita, oggi come ieri, che prima di aprire bocca bisogna mettere in moto il cervello: quando leggo cose prive di senso, per non usare parole forti, quell'adagio inglese mi viene sempre in mente. „
puoi fare coming out, sei uno che stampa gigante perchè l'ha piccolo ?
dai non era rivolto a te scusa se ti ho offeso.
“
- cercare la perfezione (qualità)in un sistema tecnologico scomodo, difficile, dispendioso, perché? Per dimostrare di padroneggiare la tecnica, la tradizione? „
ci ho provato ad affinare ma boh, probabile che non ci sono riuscito.
Dal mio punto di vista la "fregatura" è sempre lì, padroneggiare la tecnica (nei limiti del possibile di un amatore) serve a controllare il processo per il raggiungimento di uno scopo. Altrimenti è fine a sestesso. Ma comprendo che molti ne fanno un vanto unico, triste ma è così.
Nel mondo digitale non è diverso e la tecnica è più complessa, meno manuale (se vogliamo) ma molto articolata.
Vedo molti che fanno viaggi in bicicletta quando esistono aerei e mezzi di trasporto più "consoni" facili o confortevoli. Sono solo scelte, è diverso il percorso, più divertente per alcuni, più noioso per altri. L'importante è che ci sia la possibilità di scelta. Però chi viaggia in bicicletta non lo fa mica con la Graziella (magari qualcuno si, che male c'è ) ma non può essere la Graziella a definire la bicicletta parimenti alla grana agli slavati, che non sono un problema ma se sono solo quei parametri a definire una qualsivoglia pellicola siamo messi male sopratutto quando il contesto richiede altro, ma... ma largo ai giovani che hanno una certa elasticità che noi o non abbiamo mai avuto o abbiamo perso. Pensa che domenica volevo farmi scattare una foto ricordo ed ho messo la macchina in mano ad un amico, coetaneo, l'ha guardata come se non ne avesse mai vista una: "tutto già pronto devi solo premere qui" ho detto e mostrato, ci ha pensato 7 minuti per concludere con : "boh non saprei"
Glie l'ho tolta dalle mani e data a un 15enne forse pure 12 eenne che non ha fatto domande, ma almeno sapeva già inquadrare e no ha avuto problemi a trovare il pulsante di scatto.
Per i fotografi che scattano a pellicola ... una ricerca e google trova il mondo, fare la cernita poi è compito del singolo
www.peggyshootsfilm.com/
tommitchellphoto.format.com/
www.calvinonfilm.com/
www.anatopoleanu.com/
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| inviato il 24 Maggio 2023 ore 10:13
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| inviato il 24 Maggio 2023 ore 10:38
Una grana evidente si addice ad alcune foto e ad altre decisamente meno. È sempre stato così. Si usavano ieri pellicole in bianconero e colore meno rapide per attenuarla, si utilizzava, per lo stesso motivo, in un passato ormai remoto il Kodachrome, e nel passato recente e ancora oggi, la Velvia 50 come fanno @Paolo e tanti altri che non la desideravano 40 anni fa e non la desiderano oggi.Quindi, per tanti non sempre è un motivo di fascino, la grana. Considerando anche quanto detto da @Alessandro Pollastrini, io non penso alla pellicola come al fascino della grana: la si è sempre cercata e la si è evitata da sempre. Alcuni la esaltavano perché faceva parte del loro modo di intendere la fotografia, altri la minimizzano specie grazie al grande formato: tanti paesaggisti ieri e oggi utilizzavano e utilizzano il grande formato per avere nitidezza e riduzione grana.Niente di nuovo, quindi ; rimpiangerla fa pensare a semplice rimpianto del passato che non c'è più o per qualcuno, magari più giovane, al fascino di qualcosa che non si conosce per non averlo vissuto abbondantemente prima del digitale. Ognuno trovi la sua strada.
A volte ( ma è una mia considerazione personale) mi sembra che tutti noi tendiamo ad avere una opinione romantica e fatta di stereotipi della pellicola. Paolo ci dice che per lui non è cosi |
| inviato il 24 Maggio 2023 ore 14:40
Anche io trovo che non sia proprio dei soli tempi digitali la ricerca dell'immagine pulita senza grana, perché tale ricerca è stata un aspetto importante già ai tempi della pellicola, con la predilezione da parte di molti per le varie Velvia o Tmax o Delta a cristalli tabulari.
Poi, personalmente, un po' di grana nel BN o, adesso, un pochino del più misero rumore di luminanza, non mi dispiacciono.
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| inviato il 24 Maggio 2023 ore 14:44
Beh il rumore di luminanza però è anche molto più antiestetico della grana dai... |
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in altre parole la grana mi infastidisce perché deturpa la bellezza del mio soggetto... non della mia fotografia intendiamoci, quella è già brutta di suo! 
