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Fotografi 'famosi' che usano ancora la pellicola


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avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2023 ore 11:06

Maurizio Galimberti, Polaroid.

avatarjunior
inviato il 22 Maggio 2023 ore 11:11

Ho letto dopo il messaggio di Paolo, abbiamo idee diverse sul discorso dei costi. Per me è una questione di massa critica: ci vuole ancora un ulteriore aumento degli utenti analogici prima di vedere un calo dei prezzi. Finora, ed ha ragione Paolo, i prezzi sono cresciuti


Teofilatto ...
oltre che un aumento di "utenze" analogiche serve tornare a stampare. E' il problema più grande dell'analogico (ma anche del digitale) , ed è una questione culturale più che tecnica o economica.
Bene tutti i sitiweb, le e-zine e tutto quello che gira intorno al mondo informatico dove qualunque film necessita di digitalizzazione, e fin qui tutto ok nel senso che è un passaggio obbligato per questa applicazione.
Resta quindi la mancanza della stampa, senza cadere nei soliti adagi (non sempre corretti) la stampa resta ancora uno dei modi più fruibili della fotografia, sia essa digitale analogica o "artificiale" (AI)
Se non si riprende a stampare l'aumento o la diminuzione dei costi non avrebbero ragione di essere e ci si ridurrebbe comunque alla digitalizzazione che da qualcuno non è manco giustificabile.

Una piccola nota personale sulle immagini della lista degli utilizzatori famosi che usano la pellicola ... a vedere le foto (non tutte me una buona parte) resto comunque perlplesso. Quei famosi che associano o che forzano alla pellicola colori slavati, sfocature mossi e micromossi, bruciature fuoroi da ogni grazia mi lascia perplesso, anche perchè poi quando si presenta una fotografia in pellicola che in definizione, colorimetria, non ha nulla da invidiare alla stessa digitale restano tutti in un silenzo sconcertante, come se la cosa non fosse o non potesse essere accettata.


PS: tyler shields mi piace, ha idee chiare, magari già viste ma ben sviluppate, da seguire.

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2023 ore 11:58

Ci sono fotografi famosi che hanno continuato ad usare la pellicola in piena epoca digitale, possono aver affiancato l'uso del digitale al mezzo con cui sono nati fotograficamente. Ad esempio Francesco Cito e Paolo Roversi, famoso per l'uso della Polaroid.
Altri piu' giovani viceversa hanno "scoperto" la pellicola dopo, affiancandola al digitale. Ad esempio il cosmopolita Ribeiro
sharibeiro.com/
Qui qualche accenno alle sue motivazioni
it.mashable.com/fotografia/1153/sha-ribeiro-il-fotografo-delle-star-ch

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2023 ore 12:18

Una piccola nota personale sulle immagini della lista degli utilizzatori famosi che usano la pellicola ... a vedere le foto (non tutte me una buona parte) resto comunque perlplesso. Quei famosi che associano o che forzano alla pellicola colori slavati, sfocature mossi e micromossi, bruciature fuoroi da ogni grazia mi lascia perplesso, anche perchè poi quando si presenta una fotografia in pellicola che in definizione, colorimetria, non ha nulla da invidiare alla stessa digitale restano tutti in un silenzo sconcertante, come se la cosa non fosse o non potesse essere accettata.
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Ecco... questa è una cosa che neppure io capisco!
Sembra quasi che a quella a pellicola sia stara appiccicata, peraltro del tutto ad arte, la fama, o forse l'infa.mia, di essere figlia di un'epoca passata, o se preferite figlia o compagna di una sorta di monarca decaduto, insomma qualcosa che pure c'è stata, ma di cui non vale la pena parlare travolta com'è stata dal tumultuoso nuovo che avanza, e tutto travolge Triste salvo poi, e come Zone fa giustamente notare, rendersi conto, osservandola, di quanto nulla abbia da invidiare al suo alter ego digitale Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2023 ore 12:26

Per le motivazioni prettamente tecniche di cui si e' discusso, perche' ancora la pellicola ? La pellicola ha quella gradualita' di risposta sulle alte luci che, al momento, rimane ineguagliata dalla attuale tecnologia digitale, cosa che e' un po' il segreto di Pulcinella.
Artisti che espongono grandi stampe partono inoltre da formati anche molto piu' grandi rispetto a quelli digitali comunemente accessibili, quindi le non meglio specificate "informazioni" sono d'avanzo (non importa se la scansione ne fa perdere un parte, per il semplice motivo che una stampa di grandi dimensioni non verra' osservata ad un palmo di naso). Perche' la stampa digitale e non un ingranditore ? Non so, ma stampare una gigantografia di una certa qualita' deve essere cosa per nulla facile, ne' in digitale ma credo tanto meno facile con una trafila puramente analogica. Ho sentito parlare di ingranditori enormi che proiettavano a parete, esistevano ? Qualcuno ne ha mai visti ? E poi a parte questo la stampa digitale ha grandi vantaggi operativi sulla gestione del colore; oggi che stampano veramente bene il colore in analogico sono rimasti molto pochi stampatori e strumenti.

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2023 ore 13:34

Teofilatto ...
oltre che un aumento di "utenze" analogiche serve tornare a stampare. E' il problema più grande dell'analogico (ma anche del digitale) , ed è una questione culturale più che tecnica o economica.
Bene tutti i sitiweb, le e-zine e tutto quello che gira intorno al mondo informatico dove qualunque film necessita di digitalizzazione, e fin qui tutto ok nel senso che è un passaggio obbligato per questa applicazione.
Resta quindi la mancanza della stampa, senza cadere nei soliti adagi (non sempre corretti) la stampa resta ancora uno dei modi più fruibili della fotografia, sia essa digitale analogica o "artificiale" (AI)
Se non si riprende a stampare l'aumento o la diminuzione dei costi non avrebbero ragione di essere e ci si ridurrebbe comunque alla digitalizzazione che da qualcuno non è manco giustificabile.

Una piccola nota personale sulle immagini della lista degli utilizzatori famosi che usano la pellicola ... a vedere le foto (non tutte me una buona parte) resto comunque perlplesso. Quei famosi che associano o che forzano alla pellicola colori slavati, sfocature mossi e micromossi, bruciature fuoroi da ogni grazia mi lascia perplesso, anche perchè poi quando si presenta una fotografia in pellicola che in definizione, colorimetria, non ha nulla da invidiare alla stessa digitale restano tutti in un silenzo sconcertante, come se la cosa non fosse o non potesse essere accettata.


PS: tyler shields mi piace, ha idee chiare, magari già viste ma ben sviluppate, da seguire


Ciao Zone, si ti seguo. Se non si riprende a fare stampe, la conclusione più adeguata per il percorso fotografico (diapositive a parte!), c'é il rischio che ci rimettano anche le fasi e gli strumenti precedenti di tale percorso. Ormai la maggior parte delle persone guarda le foto a monitor, probabilmente la quota più grande sullo schermo di uno smartphone. Non ha senso quindi investire in fotocamere, tanto meno in quelle a pellicola.

Sebbene anche io nutra delle perplessità sui fotografi a pellicola da youtube (giusto per semplificare), quelli che per intenderci fanno passare il concetto che la portra 400 abbia colori tenui e slavati, tutto sovraesposto...... credo che li si debba invece ringraziare, perché responsabili in buona parte del rilancio della pellicola. Non ti nego che da quando ho iniziato a usare la pellicola poco più di 3 anni fa ho seguito alcuni di questi. Poi ho preso la mia strada svoltando decisamente e seguendo percorsi più 'tradizionali'.

Uno dei motivi che mi ha spinto a passare alla pellicola è stato proprio la possibilità di stampare in proprio. Ho sempre stampato le mie foto, anche in digitale. Per fortuna sono poche quelle che meritano per cui non spendo troppo :-)

Sto seguendo pure io Tyler Shields. E' sicuramente uno molto capace di pubblicizzare la propria immagine ed il proprio lavoro, ma fa cose interessanti. L'uso della pellicola per scatti 'irripetibili' come le esplosioni e incendi di macchine di lusso, o quelle con animali pericolosi, è interessante......

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2023 ore 13:58

Non so, ma stampare una gigantografia di una certa qualita' non deve essere cosa per nulla facile, ne' in digitale ma credo tanto meno facile con una trafila puramente analogica. Ho sentito parlare di ingranditori enormi che proiettavano a parete, esistevano ? Qualcuno ne ha mai visti ?
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Qualsiasi proiettore di un certo "peso" poteva stampare a parete, bastava che avesse la "testa" orientabile - che potesse quindi mutare l'indirizzo del fascio luminoso da verticale a orizzontale - per poter eseguire delle stampe a parete per andare oltre gli angusti limiti, in genere non oltre il 30x40 o al massimo 40x50, consentiti dalla limitata altezza della colonna.
Mio zio Eolo ne aveva uno, un comune Durst M novecentononsoquanto, col quale alla fine degli anni '60 realizzò due stampe oversize, entrambe BW di circa 1,20 x 1,80 metri, che ho ancora appese in negozio.

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2023 ore 14:12

E poi a parte questo la stampa digitale ha grandi vantaggi operativi sulla gestione del colore; oggi che stampano veramente bene il colore in analogico sono rimasti molto pochi stampatori e strumenti.
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Beh Simone questo dei vantaggi operativi, sia in ripresa che in stampa, della tecnologia digitale è un dato di fatto talmente assodato che ormai è superfluo rimarcarlo, per i pochi che invece stampano il colore a pellicola, a parte il nostro amico Domenico Mancuso e il "Branco Ottico", a stamparsi da sé il proprio colore io conosco solo Sandro Presta e, per un servizio al pubblico, l'Agenzia Luce... ma altri ancora no, non ne conosco Triste

avatarsupporter
inviato il 22 Maggio 2023 ore 14:21

lunga vita agli stampatori analogici, ma tra 50 anni non restera piu nessuno, sono tutti figli di un'epoca passata che sta per scomparire, e questo vale anche per chi proietta Triste

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2023 ore 14:29

Ormai la maggior parte delle persone guarda le foto a monitor, probabilmente la quota più grande sullo schermo di uno smartphone. Non ha senso quindi investire in fotocamere, tanto meno in quelle a pellicola.

Il punto è proprio quello, si guarda tutto a monitor, non dimentichiamolo mai, però vale ancora la pena di investire in macchine fotografiche, per la più importante delle ragioni: il proprio piacere personale.
Una modesta considerazione sulla stampa. Ho visto recentemente questa mostra:
www.bresciamusei.com/evento/vittorio-sella-martin-chambi-ansel-adams-a
Su Sella e Adams poco da dire, sono abbastanza noti senza bisogno che io aggiunga altro. La sospresa è stata Martin Chambi: stampe da urlo, veramente pazzesche, nonostante l'età. Le stampe di Hutte erano Tutte digtiali, in grande formato, ebbene, confrontate al resto sfiguravano, non mi hanno lasciato proprio niente.

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2023 ore 14:29

Perche' la stampa digitale e non un ingranditore ? Non so, ma stampare una gigantografia di una certa qualita' non deve essere cosa per nulla facile, ne' in digitale ma credo tanto meno facile con una trafila puramente analogica.


Ciao, stampare grande con ingranditore è difficile. Ci sono i modelli cui si ruota la testa e proietta sul muro o quelli su rotaia come quello che usava Ansel Adams.
Molto più complessa è la successiva fase di stampa perché non si possono usare le comuni bacinelle. Ho visto video (mai dal vivo) come ci si organizza con il bianco e nero e con una certa difficoltà e la giusta attrezzatura ce la si fa. Per il colore non ho idea come si possa fare, ma è certamente tutto più difficile. Devi mantenere temperature costanti al decimo di grado e buio assoluto, cose che per formati normali si ottengono usando dei processori che arrivano a gestire dimensioni cristiane, diciamo fino a 50x60, ma potrei sbagliare. Oltre queste dimensioni non so come funzioni.


avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2023 ore 14:33

Altri piu' giovani viceversa hanno "scoperto" la pellicola dopo, affiancandola al digitale. Ad esempio il cosmopolita Ribeiro
sharibeiro.com/


Interessante anche questo, grazie!

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2023 ore 14:38

lunga vita agli stampatori analogici, ma tra 50 anni non restera piu nessuno,


Sebbene grattandomi ben bene, ti ringrazio perché cinquanta mi bastano ..... ma mi auguro che qualcuno dei miei figli voglia proseguire con questo hobby.

In generale sono più fiducioso. La 'rinascita' della pellicola ha tra le sue radici anche l'involuzione della fotografia digitale, l'ascesa e declino di relfex e mirrorless a favore dei telefonini. Alcuni 'giovani' cercheranno delle novità, e la pellicola è una di quelle. Per alcuni rimarrà una moda, un trend che 'fa fico' e la pianteranno dopo poco, ma qualcuno andrà avanti

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2023 ore 14:44

Su Sella e Adams poco da dire, sono abbastanza noti senza bisogno che io aggiunga altro. La sospresa è stata Martin Chambi: stampe da urlo, veramente pazzesche, nonostante l'età. Le stampe di Hutte erano Tutte digtiali, in grande formato, ebbene, confrontate al resto sfiguravano, non mi hanno lasciato proprio niente.


A Brescia grandissime mostre e notevole cultura fotografica! Questa me la sono persa, ma evevo visitato quella dei 'Weston' l'estate scorsa.

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2023 ore 15:56

lunga vita agli stampatori analogici, ma tra 50 anni non restera piu nessuno, sono tutti figli di un'epoca passata che sta per scomparire, e questo vale anche per chi proietta Triste
**************************************

Beh Lomo questa per me non è una novità sconvolgente, perché da appassionato di proiezioni sono sempre stato visto come una sorta di paria della fotografia... e questo pure quando il digitale non esisteva neppure nei deliri alla Blade Runner Triste

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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