| inviato il 21 Maggio 2023 ore 8:49
Se dovessi mettermi a rispondere singolarmente
ad ogni vostro commento ironico/sarcastico..
sapete già che voi finireste per mangiarvi il fegato
senza ancora capire che sul sarcasmo sono maestro.
Quindi non rispondo..
La domanda era semplice.
La faccio più semplice.
Credete SI o NO
che lo stesso istante della vostra morte fisica,
voi esisterete ancora?
..se qualcuno ha da rispondere affermativamente,
allora forse si può anche approfondire. |
| inviato il 21 Maggio 2023 ore 8:52
“ Davvero non capisco cosa vi spinge a rifiutare
l'idea del fatto che possiate essere immortali. „
In cosa sarò immortale se non avrò alcuna coscienza delle vite precedenti?
Semplicemente non sarò io, ma un altro.
Questo mi può andare bene; ma vale anche per l'aspetto "materiale" che tu ritieni essere unicamente un avatar.
Ti faccio un esempio concreto: oggi mi rimangono pochi capelli (l'Highlander, il Kurgan e pochi altri; già se n'è andato persino Ramirez  ), ma quelli che non ho più hanno pur sempre fatto parte di me, però ora le molecole di cui erano composti fanno parte di altre cose e probabilmente di altri esseri viventi che, ovviamente, sono diversi da me.
Stessa cosa per l'energia che esce dal mio corpo mentre sudo dopo un bel giro in bicicletta: ha fatto parte di me, ma ora andrà a far parte di altro o persino di... altri.
Perché non dovrebbe essere la stessa cosa anche per quello "spirito vitale" che può benissimo essere altrettanto immortale quanto lo sono gli atomi e l'energia di cui è composto il mio corpo? L'importante è che la mia autocoscienza non lo sia, proprio come accade ora rispetto a ipotetiche vite precedenti. Ma se la mia autocoscienza verrà resettata al momento della mia morte, ciò che verrà dopo non sarò più io, ma un altro che dovrà ricominciare daccapo la sua esperienza di vita: è l'unico modo per non cadere in un eterno Inferno di noia, come ho già scritto (e non solo io).
A proposito: io, nonostante il mio pensiero, sono tuttora disposto a credere che esista un Dio a monte dell'esistenza dell'Universo, ma penso che l'ateismo sia un "credo" al pari delle religioni: il non credere a Dio non significa non credere a nulla, ma nel contrario di qualcosa, con tanto di motivazioni e significati, solo che in entrambi i casi non ci è possibile "dimostrare" fisicamente la nostra posizione in merito. |
| inviato il 21 Maggio 2023 ore 10:19
Daniele...
e che caspita,
dovevi solo scrivere SI o NO,
e invece hai scritto un corollario al terzo segreto di Fatima.
Però lo capisco, è più forte di te.
Proprio non riesci a scindere le due cose.
Troppo convinto di essere solo quella cosa
che vedi allo specchio...
nessuno ti farà mai cambiare idea.  |
| inviato il 21 Maggio 2023 ore 10:46
“ nessuno ti farà mai cambiare idea „
E nessuno la fará cambiare a te! |
| inviato il 21 Maggio 2023 ore 10:50
NO |
| inviato il 21 Maggio 2023 ore 11:29
“ Daniele...
e che caspita,
dovevi solo scrivere SI o NO, „
E con un si o un no dove si arrivava: a una semplice statistica? |
| inviato il 21 Maggio 2023 ore 11:34
Felix, io parto dalla semplice considerazione che un "essere immortale" sia tale solo se mantiene una coscienza di sé costante, senza interruzioni e senza che questa sia spezzettata in tanti segmenti ignari uno dell'altro, altrimenti tra un essere immortale come lo intendi tu e una semplice successione di individui distinti che differenza c'è? |
| inviato il 21 Maggio 2023 ore 11:47
Lascio libero di credere ciò che vuole a chiunque. Sono disposto ad accettare qualunque cosa supportata da prove tangibili ed incontrovertibili. Dati scientifici. Ho smesso di credere però alle favole dopo la mia prima esperienza di pre-morte durante il mio primo coma porfirico. Passare quasi un giorno col corpo a mezzo grado sopra la temperatura ambiente senza attività cardiaca, respiratoria e per quel che potevano indicare gli strumenti nemmeno celebrale mi avrebbe messo in condizione di essere considerato morto a tutti gli effetti. In quel lasso di tempo io, inteso come entità cosciente e con memoria di sé, non c'ero. Nella mia memoria ci sono vaghi ricordi del attimi prima e del dopo. Ma del durante il nulla più assoluto. Per me quel giorno non è mai esistito. Né lo sono state le poche ore la seconda volta. Con tutta probabilità lo saranno anche quelle che passeranno nell'eventualità in cui mi ricapiti di tirare troppo la corda in futuro.
Ragiono in base alla mia esperienza personale e mi regolo in base questo.
Che poi ci sia chi argomenta su cose inerenti al dopo senza però portare uno straccio di prova mi lascia oramai indifferente.
Chi invece pretende di sapere la verità assoluta a priori e volerla imporre agli altri senza avere a sostegno non altro che speculazioni con poco senso logico (chiamiamole convinzioni) lo tollero molto meno.
Non chiudo le porte ad altre possibilità ma nemmeno le spalanco senza riflettere.
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| inviato il 21 Maggio 2023 ore 12:40
no,ciao |
| inviato il 21 Maggio 2023 ore 13:37
Io non pretendo proprio nulla.
E non devo vendere nulla a nessuno.
Ma oramai non ci faccio più caso.......
AstroC
se tu fossi stato morto a tutti gli effetti per un giorno intero,
probabilmente non saresti qui a raccontarcelo. |
| inviato il 21 Maggio 2023 ore 13:52
Felix penso che il quesito corretto sia:
Esperienze di morte dopo la vita.
Parlare di vita dopo la morte rende inconsciamente il legame con la vita che viviamo troppo forte, ci rimanda a qualcosa che conosciamo e per tanti motivi non è detto che nel suo scorrere a tutti piaccia. |
| inviato il 21 Maggio 2023 ore 18:40
Per l'appunto. Pre-morte. Avrebbe messo. Ben diverso dal dire morte/essere morto. Tralasciando il fatto che non sai nemmeno di cosa stai parlando riguardo a cosa sia la porfiria e gli effetti estremi a cui può portare una crisi acuta quando il tasso di emolisi raggiunge livelli troppo elevati né ti sei preso la briga di informarti su ciò.
Probabilmente ti è sfuggito il senso della mia affermazione e sul perché sia divenuto così scettico.
Te lo spiego in altro modo. Se non ero ancora morto e già non ero "presente" e non ho neppure il seppur minimo straccio di ricordo o sensazione di quel che è avvenuto durante quel lasso di tempo allora dov'ero o cosa ero? Nel caso in cui non mi fossi ripreso che fine avrei fatto? Sono state le prime domande che mi sono posto. Ma ho smesso ben presto di cercare risposte perché non mi hanno portato da nessuna parte se non le classiche date dalla teologia. Senza la minima prova a supporto.
L'unica cosa che ho capito è come funziona il mio corpo, quali sono le mie debolezze e punti di forza a livello biologico. Ed il perché i morti vengono seppelliti tre giorni dopo essere stati dichiarati tali onde evitare di metterli via prima del tempo.
Quindi se vuoi una risposta riguardo al credere o meno è "ní".
Se uno arriva al punto di non prendere in considerazione le esperienze, i punti di vista ed i dubbi altrui schernendoli a priori e rifiutando qualunque forma di dibattito costruttivo diviene ai miei occhi, a torto o ragione, il "convinto" di turno che può essere anche chiamato con l'appellativo di prete, santone, guru, guida spirituale, fanatico religioso e perché no in molti casi anche uomo di scienza.
Mi reputo in grado di accettare il fatto che altre persone possano avere visioni di pensiero differenti dalle mie ma non tollero le imposizioni e lo scherno da parte di chi non porta prove concrete alla mano.
Non so se sia questo il caso ma vedendo certe risposte e certi puntelli messi su chi può esprimere o non esprimere un parere poco ci manca.
Come hai detto tu stesso se fossi morto non sarei qui a parlarne. Come non ha valore assoluto ciò che dice chiunque altro. Da che mi risulta nessuno è ancora tornato per raccontarlo. E tutti hanno pari diritto di esprimere il loro parere.
In caso contrario uno rimane a parlare da solo.
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| inviato il 21 Maggio 2023 ore 19:06
Gatto, prova a morire poi ti reiscrivi al forum con la nuova esperienza di vita e ci racconti.
Siamo tutti molto interessati.
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| inviato il 21 Maggio 2023 ore 19:17
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| inviato il 21 Maggio 2023 ore 19:21
AstroC
hai scritto due bei commenti.
Buona continuazione a tutti. |
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