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Come ho scritto prima, l'intera difesa idraulica viene dimensionata di norma sull'ultima massima piena più un margine di circa il 10%. Nel caso dell'evento attuale penso che la piena abbia superato il calcolo delle portate di ben oltre il 50%. Poi bisogna tenere conto delle mancate manutenzioni che inficiano il calcolo perché la mancata rimozione di detriti o vegetazione comportamo la riduzione della portata.
Ho capito che c'erano, ma erano in quantità conforme a quando previsto dai programmi di realizzazione delle opere oppure no?
Non credo che sia ovvio rispondere a questa domanda, perché bisogna avere le informazioni.
Poi probabilmente non sarebbe bastato comunque dalla l'eccezionalità.
user198779
inviato il 03 Giugno 2023 ore 11:56
Ingegnere idraulico è il suo lavoro non lo so se sia una nota di merito era nella squadra che ha progettato il mose di Venezia ha detto di sì che quelle che erano da fare sono state fatte.
Il problema del singolo evento che rientra nelle statistiche, ok, ma cosa dicono le statistiche paragonando periodi di 5-10 anni da un secolo all'altro e sull'intero territorio nazionale? Perché il vero problema che si sta vivendo ora è che se andiamo a contare tutti gli eventi eccezionali sparsi per l'Italia negli ultimi anni, mi sa che per trovare un periodo altrettanto martoriato si debba andare ben più indietro di 200-300 anni, e allora iniziano a mancare dati sufficienti per poter dire che si tratta di eventi ciclici. Se poi andiamo a vedere cosa è accaduto nell'intera Europa in questi ultimi 5-10 anni, viene davvero il sospetto che per trovare un periodo analogo si debba risalire almeno a cavallo dell'anno 1000 (stando alle cronache dell'epoca). E allora viene in mente un altro grosso problema collegato: l'aumento della densità abitativa, e delle attività correlate, da quell'epoca ad oggi. L'Italia, nonostante sia in calo di popolazione, è attualmente uno degli Stati a maggior densità antropica (abitanti, attività, strade ecc.) del mondo, ma con uno dei territori idrologicamente e geologicamente più problematici. In Svezia, un evento simile avrebbe causato meno danni non perché gli svedesi siano più bravi (in minima parte, magari, anche per quello), ma perché il loro livello di rischio è 1/10 del nostro.
user198779
inviato il 03 Giugno 2023 ore 13:10
Fortunatamente epicentro di questo evento è stato in una zona meno urbanizzata dell'Emilia Romagna e dell'Italia in generale, già a Bologna le vittime sarebbero state molte di più con l'acqua che in alcuni punti è arrivata al terzo piano come a Faenza e a Forlì.
user198779
inviato il 03 Giugno 2023 ore 13:13
Napoli e provincia sono sopra ad uno dei pochi supervulcani della terra i campi flegrei , che dire allora....
user203495
inviato il 03 Giugno 2023 ore 13:45
“ Napoli e provincia sono sopra ad uno dei pochi supervulcani della terra i campi flegrei , che dire allora.... „
Appunto. Viene da chiedersi che forse questa consapevolezza arriva dopo in primi insediamenti.Le prime costruzioni.Forse.
Ricordoamoci che viviamo su un guscio d'uovo e sotto i nostri piedi c'è il finimondo. Noi pensiamo e pretendiamo di vivere in una condizione stabile e immutabile ma non è così. La nostra tendenza alla logica opportunista e egocentrista ci spinge a pensare di avere l'ambiente sotto controllo ma alla resa dei conti è l'ambiente che decide gli accadimenti.
user198779
inviato il 03 Giugno 2023 ore 18:16
Si va be' è tre anni che sono in pensione mi sono già beccato una pandemia e un alluvione spero che a questo punto di vedere gli alieni mi mancano
La Terra ha un raggio medio di circa km 6.370. Lo spessore della crosta terrestre e mediamente pari a km 35. In proporzione è più sottile del guscio di un uovo. Sotto c'è il finimondo.
Negazionista? Assolutamente no. Semmai pragmatico che guarda le cose per quel che sono.
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