| inviato il 04 Maggio 2023 ore 20:24
Questo non vuole essere un post pesantemente tecnico... è giusto per fare due chiacchiere... Mi è venuta una curiosità: cosa fate voi nei primi due minuti davanti ad un RAW da elaborare? Magari un'immagine su cui non avete già particolari idee o che non è nemmeno una vostra foto... In genere io mi comporto così. Prima di tutto cerco di capire cosa davvero contiene quel RAW. Quindi alzo e abbasso Esposizione ai due estremi per vedere cosa si può fare saltar fuori da luci ed ombre (anche se magari poi deciderò che non serve rendere tutto visibile). Poi alzo il contrasto al massimo e muovendo ancora Esposizione cerco di capire se e a che punto si forma un bel gioco di luci ed ombre (in particolare nel B/N). A quel punto riabbasso il contrasto ad un valore opportuno. Sul WB posso anche decidere di non intervenire, ad esempio se è settato su Daylight e voglio tenermi una bella dominante. Altrimenti se c'è da correggere, porto Saturazione al massimo e poi muovo singolarmente Temparatura e Tinta fino ad ottenere per ogni cursore il miglior risultato possibile. Riabbasso Saturazione al valore normale. Infine guardo l'istogramma e lo "stiro" fino a coprire l'intera gamma. I due minuti sono finiti... |
| inviato il 04 Maggio 2023 ore 20:45
Banalmente, guardo il raw originale nella sua interezza per capire dove vanno applicate le correzioni principali . |
| inviato il 04 Maggio 2023 ore 21:14
Ho messo la discussione nel segnalibro. Per me che non so fare PP è un tutorial, non scherzo. |
| inviato il 04 Maggio 2023 ore 21:28
Sinceramente non ho uno standard, dipende da quello che voglio ottenere dall'immagine. Ovvero devo correggere le luci, il colore, aberrazioni ? |
| inviato il 04 Maggio 2023 ore 22:08
Di base ma non vale per tutto, stiracchio l'istogramma alzando i bianchi e abbassando i neri senza esagerare, tolgo in po le alte luci se ci sono sbruciacchiature, alzo un pelo le ombre se serve, aggiungo qualche punto di contrasto e pochissima saturazione, maschero la nitidezza per farla andare solo dove serve, applico una rimozione aberrazione cromatica. Fine due minuti, poi se serve passo alle maschere per esaltare il soggetto, giocando sui contrasti, nitidezza e vignettatura e rimozione rumore |
| inviato il 04 Maggio 2023 ore 22:16
“ Mi è venuta una curiosità: cosa fate voi nei primi due minuti davanti ad un RAW da elaborare? Magari un'immagine su cui non avete già particolari idee o che non è nemmeno una vostra foto... „ Dando per scontato che la correzione della lente e l'impostazione del profilo siano fatte in automatico al momento dell'importazione, il tasto AUTOMATICO di Lightroom è diventato il bottone che premo per primo: il 90% delle volte lo trovo un'ottima base con cui partire. Poi sistemo il WB e quindi croppo, così evito di editare aree che non mi interessano. Se alla fine di tutto questo non sono invogliato a continuare a sistemare la foto di fino, con le varie regolazioni locali, maschere e quant'altro, o resetto tutto e riparto con editing più meditati oppure passo ad una foto successiva. |
| inviato il 04 Maggio 2023 ore 22:24
Come prima cosa controllo se ci sono alte luci bruciate nelle zone chiare dove voglio ci sia ancora dettaglio leggibile. Se è cosi compenso l'esposizione fino ad eliminarle e se l'immagine facendo questo risulta troppo scura la riporto all'aspetto che voglio alzando la luminosità. Se i bianchi bruciati stanno in zone dove mi sta bene uno sfondo bianco anche bruciato in parte invece non tocco nulla. Poi controllo il WB, se l'immagine non è a piombo la raddrizzo (salvo che non la voglia avere storta di proposito). Poi regolo dettaglio e contrasto, e se dopo averlo fatto mi ricompaiono alte luci bruciate intervengo ancora su correzione dell'esposizione e luminosità: quando il soggetto è molto chiaro (fiori, per esempio) conservare le alte luci ben leggibili credo sia importante. Se la foto è stata fatta ad iso alti applico la riduzione del rumore. Questa è più o meno la mia routine preliminare al fotoritocco vero e proprio che verrà dopo. |
| inviato il 04 Maggio 2023 ore 22:30
Bilanciamento del bianco e gonfio l'istogramma. Due minuti esatti. |
| inviato il 04 Maggio 2023 ore 22:32
Correzione obiettivo e aberrazioni. Poi ritaglio, operazione secondo me molto importante che può pesantemente modificare la foto originale. Dopo parto con le varie regolazioni seguendo all'incirca l'elenco proposto da camera raw, ma questo avviene dopo qualche secondo dove cerco di ricordare le emozioni/atmosfera provate durante lo scatto. |
| inviato il 04 Maggio 2023 ore 22:33
Normalmente: - Rotazione immagine (se necessaria) - Ritaglio immagine (se necessario) - Bilanciamento del bianco - Regolazione luci/ombre - Correzione obiettivo (dipende dall'obiettivo) |
| inviato il 04 Maggio 2023 ore 22:46
La correzione obiettivo spesso la tolgo: 300 2.8, 35 1.4, 85 1.8 ma amche 70-200 2.8 hanno una bella vignettatura che mi piace tenere, di solito, e non distorcono quasi nulla |
| inviato il 05 Maggio 2023 ore 15:33
"cosa fate voi nei primi due minuti davanti ad un RAW da elaborare?" Nulla. Io utilizzo molto più di due minuti solo a pensare a come ottimizzare il messaggio che quel RAW, una volta convertito in fotografia finita, deve dare a chi poi quella foto finita osserverà. Ossia, i primi due minuti, non faccio nulla, penso, mi costruisco solo con la mente immagini ricavate da quel RAW, e basta. Una volta presa la decisione su che cosa fare al RAW, il come farlo è cosa, per me, molto, molto meno impegnativa. I miei primi interventi sul RAW sono solo per riprendere le deformazioni geometriche e le carenze di nitidezza dovute a cause tecniche (Capture Sharpening): - applicare il profilo di correzione geometrica e cromatica, sua verifica ed eventuale correzione manuale (a volte i profili sono fatti male, tipicamete quello di Adobe per il Nikkor 14 - 24 F 2,8, schiarisce troppo i bordi, etc, e l'AC non la leva bene in automatico in certe condizioni di luce e di contrasto); qualche minuto - applicare il Capture Sharpening in modo minuzioso con il pannello Dettagli di ACR, anche qui ci impiego qualche minuto Poi intervengo sull'immagine dei dati RAW prima e con Photoshop sul file immagine di conversione dopo: dall'"apertura" del RAW all'immagine finita pronta per la stampa, ci posso impiegare anche qualche ora, a volte l'appetito vien mangiando e per strada trovo altre possibilità interpretative su quel RAW e riparto a volte quasi da zero. Fatto tutto, NON stampo subito, metto la mente a riposare per un giorno o due, e poi dopo un giorno o due, riapro l'immagine e decido se fare modifiche o no, e poi la stampo. |
| inviato il 05 Maggio 2023 ore 15:38
Strana come procedura. Presuppone che di sua dimenticato cosa si è scattato e che non ci sia un'idea a monte, al momento dello scatto. Sono abituato ad esporre secondo l'idea che ho in mente e in genere la post produzione non richiede grossibinterventi, il grosso lo faccio con inquadratura ed esposizione |
| inviato il 05 Maggio 2023 ore 15:49
"Strana come procedura. Presuppone che di sua dimenticato cosa si è scattato e che non ci sia un'idea a monte, al momento dello scatto. Sono abituato ad esporre secondo l'idea che ho in mente e in genere la post produzione non richiede grossibinterventi" Io scatto anche io come te, cerco di previsualizzare l'immagine finita prima di scattarla e di solito, con elevata percentuale, ce la faccio. Io però le foto le stampo, e mi piace la perfezione in stampa ed è li che io incappo in incertezze su quale sia la procedura migliore di gestione dello specifico RAW: lo imposto sulla gestione ottimale dei toni intermedi o delle luci o delle ombre? Alla fine voglio una stampa ad ampia gamma tonale: da dove conviene partire? Per prendere quella decisione, ed anche, in certi casi, per "fare" bene l'inquadratura, io ci metto un po' di tempo. Questa è la versione web di una mia stampa, l'ultima foto in B&N che ho stampato e che come stampa io reputo ottima, migliore della versione web:
 CLICCARE SULL'IMMAGINE PER VEDERLA GRANDE! Volevo quella gamma tonale così estesa, c'è tutto, il nero, il bianco ed una gamma di grigi molto estesa, dai grigi scuri ai grigi chiari, tutti leggibili , la foto è plastica, 3D. .....che cosa priìvilegio, come parto in fotoritocco, per dosare al meglio luminosità e contrasto? Ci ho messo un po' ed alla fine ho deciso, come avevo fatto in scatto (ETTR), di partire dai grigi chiari , l'immagine è stata ottimizzata in camera RAW sui grigi chiari. Ho deciso di lavorare di fino sui grigi chiari perché sono quelli che predominano in immagine, ma, almeno per me, la decisione non è così scontata, ci ho meditato sopra: voglio leggere tutto in quelli, lavorando dopo la conversione, in PP, sui grigi scuri (che in fase di conversione, a me, se modulo bene tutti quei grigi chiari, vengono troppo scuri). Se inizi a lavorare di fotoritocco senza decidere prima di iniziare che cosa privilegiare come lavoro iniziale, in Adobe Camera RAW, a mio avviso personalissimo, tu una foto con una estensione tonale così elevata, non ce la fai a farla. |
| inviato il 05 Maggio 2023 ore 16:00
Per prima cosa importo in Lr applicando il mio preset standard e seleziono le foto che editerò, cancella do tutte quelle che non mi soddisfano. Poi raddrizzo l'orizzonte e nel frattempo cerco di capire i punti di forza della foto e le aree da sistemare, dopodiché se necessario regolo la curva e aggiungo le maschere radiali/soggetto/sfondo che servono. Per tutto questo impiego circa una mezz'ora per selezionare, editare ed esportare 200 foto se è un servizio di reportage, ci metto di più se è un servizio in cui devo raderizzare le linee cadenti. |
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