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monochrom ccd, typ 246, m10 e m11 l'evoluzione della specie?


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avatarsenior
inviato il 28 Aprile 2023 ore 15:09

Il telemetro è a VOLTE più preciso dal 35mm in giù … sono questioni fisiche della larghezza della base telemetrica

Dal 50 incluso è più precisa la réflex con telemetro o immagine spezzata

Senza contare due cose fondamentali
1 i problemi di shift focus che hanno avuto quasi tutte le lenti Leitz non Leica soprattutto quelle luminose

2 la camma del telemetro che può essere accordata con una lente ma meno con un altra

Sono problemi arci noti già ai tempi della pellicola e si vedevano bene nelle proiezioni di diapositive

Oggi con i monitor sono lampanti

Non si vede cosa sarà a fuoco e cosa no (infatti si rendeva sempre a chiudere il più possibile il diaframma e le grandi aperture erano relegate a casi di sola poca luce

La parola bokeh non esistiva
E nemmeno gli youtuber per fortuna

avatarsenior
inviato il 28 Aprile 2023 ore 15:17

Poi capiamoci
A me Leica piace
Mi sono appena ripreso il 35 Summilux pre asph
Ma foto a fuoco poche MrGreen

Nitidezza non pervenuta

Mi affascina la resa quella volta che ci becchi

Ed il prezzo è in continua crescita

avatarsupporter
inviato il 28 Aprile 2023 ore 15:21

per me fino al 50 non c'é storia, ma vabbe ognuno resti delle proprie idee

una cosa che ha portato il digitale e di cui ero all'oscuro, la tacca di infinito delle ottiche e una fregatura.
quando scttavo a pellicola nei paesaggi mettevo f8/11 infinito, poi nel digitale con LV ho scoperto che il punto di fuoco a infinito non corrisponde mai al fondo corsa, é sempre un pelo prima MrGreen

avatarsenior
inviato il 28 Aprile 2023 ore 16:59

i problemi di shift focus.....


quelli purtroppo focheggiando di solito a tutta apertura ce li hai anche con la reflex, ne so qualcosa con il 50mm f1,4 AFSG Nikkor su D800

2 la camma del telemetro che può essere accordata con una lente ma meno con un altra

Sono problemi arci noti già ai tempi della pellicola e si vedevano bene nelle proiezioni di diapositive


quello è il punto debole....
poi in effetti è anche vero che con una reflex e grandangoli spinti, od ottiche poco luminose, qualche difficoltà c'è.... bisogna passare al vetro smerigliato.
Va però detto anche che i mirini delle reflex anni '70 (non autofocus) erano incredibilmente migliori di quelli delle reflex digitali. Ho ancora una Nikkormat ed una Olympus OM1 e confrontate con le "recenti" Nikon D700 e D800 sono nettamente superiori

avatarsenior
inviato il 28 Aprile 2023 ore 18:36

S ma Nikon introdusse le lenti flottanti negli anni 70 Leica ieri … per risolvere in parte il focus shift

avatarsenior
inviato il 28 Aprile 2023 ore 20:04

@Gobbo credo che ti riferisci al CRC
Quello aveva un altro scopo: di ottimizzare la resa alle varie distanze
Lo slittamento di fuoco è un difetto che può affliggere ottiche molto luminose dove il punto di fuoco varia al variare dell'apertura del diaframma

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2023 ore 0:08

appunto
fle e la stessa cosa ;-)

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2023 ore 9:16

No, sono due cose diverse ;-)
- il CRC ottimizza la resa ottica alle varie distanze, soprattutto quelle ravvicinate, il punto di maf resta sempre dove lo hai impostato, a qualsiasi diaframma; era presente su vari grandangolari Nikkor AI e AIs tipo 24mm e 28mm
- il focus shift o slittamento di fuoco è un problema che affligge soprattutto le ottiche molto luminose, tu con una reflex focheggi a tutta apertura (es 1.4), se sei impostato a f2 dopo lo scatto ti accorgi che il punto di maf si è spostato in avanti o indietro, poi magari a f2.8 recuperi grazie alla profondità di campo, questo era il problema che avevo con il 50mm/1.4 AFSG e la ragione per cui presi un ART, la cosa strana è che recentemente ho preso un Nikkor AI 50mm/1,4 e mi pare che non abbia questo fastidioso problema che, comunque, con una ML non è rilevante, in quanto focheggi al diaframma di lavoro e non a tutta apertura

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2023 ore 10:01

Tornando al tema della discussione io non posso dire nulla di concreto in quanto la mia esperienza è limitata alla M10, salvo un paio di prove occasionali con la Type 240 che a mio modo di vedere non fanno testo. Il mio negoziante di fiducia a BS, Roberto, è un vero esperto di Leica e mi dice che, fermando il giudizio al solo lato sensore, il cambiamento più importante è avvenuto tra la prima e la seconda generazione. La terza avrebbe introdotto solo più pixel e un profilo leggermente ottimizzato sulla resa delle alte luci. Della M11 mono non mi ha saputo dire nulla perché non l'ha ancora provata.

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2023 ore 10:30

Difficile che un nuovo sensore renda peggio dei precedenti. Quello della m11 normale che ho provato offre un gran bel file. La monochrome dovrebbe avere una resa migliore dell'omologo a colori quando si alzano gli iso. Che questo sia utile, è soggettivo. Io faccio foto quasi solo in bianco e nero, ma prenderei comunque la m11 a colori.

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2023 ore 19:06

In relazione a questo video:



Questo il mio commento, pubblicato anche nei commenti al video stesso.

" Dopo quasi 60 anni di fotografia in BN, non condivido quasi nulla di questo video.

La fotografia in BN si fa, o si dovrebbe fare, con la pellicola, ma se si fa in digitale con il Bayer i risultati sono molto più semplici ed efficaci: basta utilizzare programmi di conversione che emulano Leica Monochrom & C. (come Cobalt) e nessuno riuscirà mai a comprenderne la differenza, una volta che la foto è stampata.
Mi permetto di ricordare che le foto sono le stampe e non le visioni a monitor con la fregola del 100%, 200% o 400% di ingrandimento ...
Comunque anche a monitor sfiderei molti ad apprezzare la differenza.
La fotografia digitale, come la chiamano i francesi, è numerica. Ed i numeri si gestiscono, sempre!

Se uno non vede in BN è inutile che faccia il BN: il BN o ce l'hai dentro, oppure non lo inventi.
Devi vedere in BN!

Se uno non vede in BN e traguarda nel mirino ottico (per esempio di un Leica M M, che è a colori, ovviamente) non avrà mai la sensazione del BN, se non solo in fase di PP.

Per questo molto meglio una digitale a colori che certamente può anticipare nel suo viewfinder le immagini in BN, già al momento dello scatto (basta impostarla per farti vedere in BN).
Almeno li vedi in BN se ne hai bisogno!

Nel 2023 non esiste più la fotografia, che è morta con la pellicola, ma solo la post fotografia (oramai 2.0 con l'AI).
Non conta quasi più la fotocamera, ma quasi solo il computer.
Lasciamo passare un paio d'anni o poco più ed il "quasi" sparirà.

Tutto il resto è - purtroppo - marketing.
"

Tornando in topic, il problema è che non c'è stata nessuna evoluzione della specie.

La M M è sempre quella, gira volta, dal 1954 ad oggi.

Ha sempre la messa a fuoco manuale (potevano ad esempio inserire un semplice sistema di AF tipo Techart Pro), ha sempre l'errore di mirino per cui traguardi una cosa e ne fotografi un'altra, non ha lo stabilizzatore (che con 40 e passa MPX è quantomeno indispensabile se vai oltre i 50mm di focale), non può usare i tele oltre i 135mm (in condizioni normali), ecc. ecc.

Vale insomma il discorso che dicevo per le auto storiche, danno grandi soddisfazioni, ma non fanno il tempo sul giro ...

Poi se uno vuole costruire auto storiche nel 2023, liberissimo di farlo lui così come di acquistarle i clienti (tra cui il sottoscritto...).
Ma sapendo che si acquista un'auto storica, per quanto affascinante, non l'ultimo ritrovato della tecnica.

Tutto il resto è marketing.

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2023 ore 19:25

Se uno non vede in BN e traguarda nel mirino ottico (per esempio di un Leica M M, che è a colori, ovviamente) non avrà mai la sensazione del BN, se non solo in fase di PP.

Per questo molto meglio una digitale a colori che certamente può anticipare nel suo viewfinder le immagini in BN, già al momento dello scatto (basta impostarla per farti vedere in BN).


Tuttavia prima della morte della fotografia in B&W decretata a tuo dire dal predominio del computer e a partire dal 1956 (epoca rispetto alla quale la Leica M è rimasta sostanzialmente identica) mi pare che ci sia stata un po' di gente che, per quanto limitata dal telemetro e dal suo mirino impreciso e oltretutto a colori, qualcosa ha saputo raccontare, contribuendo a scrivere la storia della fotografia.

Capisco il tuo sconforto e il tuo pessimismo che in gran parte condivido, ma secondo me qui si stava semplicemente dissertando in cosa dalla prima Leica Monochrom con ccd fino alla recentissima M11 sia possibile individuare un'evoluzione tecnica.

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2023 ore 19:28

Ciascuno può non condividere opinioni altrui, però quando scrivi :
ma se si fa in digitale con il Bayer i risultati sono molto più semplici ed efficaci: basta utilizzare programmi di conversione che emulano Leica Monochrom & C. (come Cobalt) e nessuno riuscirà mai a comprenderne la differenza, una volta che la foto è stampata.

Scrivi una cosa che è vera solo a metà ed è assai fuorviante.
Usando profili che emulano sicuramente i risultati sono difficilmente distinguibili (salvo crop importanti), ma se avvengono ad iso base o poco sopra. Se hai necessità o l'opportunità di poter e/o dover scattare ad alti iso, le differenza si vedranno benissimo per dettaglio e rumore. La differenza è abissale e nessun profilo di emulazione ti potrà darà la luminanza di un sensore monocromatico.
Potrò ricredermi se mi farai vedere scatti da un sensore bayer con un profilo emulato scattati da 6400 iso in su, magari aprendo un po di ombre. 12.600-25.000 o più iso non hanno senso di essere usati su un sensore bayer, lo hanno invece su un sensore monocromatico.

Tutto il resto è marketing.

Se sono strumenti diversi, con caratteristiche diverse e con rese diverse non è solo marketing. Se invece si pensa di usare un monocrome come un sensore colorato si è miopi, non è marketing.

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2023 ore 20:12

Credo che Tonyrigo abbia evidenziato argomentazioni molto interessanti.

Soprattutto quì si commette troppo spesso l'errore di confondere "lo strumento" con "l'obiettivo"

Per alcune persone il vero obiettivo non è la foto, ma usare o esporre lo strumento.

Il discorso dell'auto d'epoca esprime perfettamente il concetto, non so cosa darei per poter partecipare alla 1000 miglia con una Mercedes (magari la mitica ala di gabbiano) o una Bugatti, sarebbe una goduria immensa, ma sono altrettanto sicuro che otterrei tempi e condizioni di sicurezza decisamente migliori con una auto sportiva moderna.

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2023 ore 21:25

Le monochrom hanno senso solo ad altissimi iso
Praticamente a mio avviso mai
Se no per prove e basta

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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