| inviato il 23 Aprile 2023 ore 22:35
Delegare a una macchina un fotomontaggio o un testo ha una notevole pericolosità sociale. Forse a livello artistico non lo è, ma a livello commerciale direi che è molto dannoso. Il danno principale e iniziale è non dichiararlo. Ma non è l'unico danno possibile.
Photoshop permette di cambiare uno sfondo, di sommare più immagini, ma delegare un'immagine a un algoritmo e poi dichiarare che è una foto è comunque un falso. Questa non è un'opinione. Se un matrimonialista non scatta le foto ma produce un servizio con AI, quello è un falso non è un servizio fotografico di un matrimonio. Perche' quelle immagini non interpretano né rappresentano fatti realmente accaduti, come la fotografia fa. Ma sembrano fotografie e proprio questo è grave: ingannano.
Proprio questo è inaccettabile, siamo in un sito di fotografia, ci sono essenzialmente fotografie, non dei falsi. È un po' la stessa differenza che c'è tra realtà virtuale e mondo reale. Mi sembra un po' assurdo prendere certe scorciatoie. Se non ci fosse un'etica nella ricerca scientifica, saremmo molto più avanti nelle conoscenze, ma vivremo in un mondo molto peggiore di quello in cui viviamo. |
| inviato il 24 Aprile 2023 ore 8:50
Serial ho già messo in conto di espatriare quando sarò in pensione  , più che altro perché qui è una noia mortale e non c'è nulla da fotografare a parte le montagne
anche se è più un ritorno a casa |
| inviato il 24 Aprile 2023 ore 8:58
quelle immagini in apertura chiamatele come volete ma non fotografie
io considero fotografie tutte quelle immagini che provengono da una macchina fotografica, pure un telefono fa fotografie, che poi siamo pesantemente modificate non conta nulla
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| inviato il 24 Aprile 2023 ore 10:55
@Michelangelo
Il fotoritocco esiste da quando è nata la fotografia e non da quando è nato PS.
PS non ha fatto altro che riprendere le tecniche manuali ampliandole ed estendendole.
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| inviato il 24 Aprile 2023 ore 10:59
Text to image AI generator, non sono fotografie ovviamente.
Basta vedere l'etimologia : scrivere con la luce. Se non c'è luce che scriva su supporto sensibile non è fotografia.
Il problema di quelle immagini AI è che sembrano fotografie, questa la novità che sta giustamente suscitando clamore. |
| inviato il 24 Aprile 2023 ore 14:53
“ però ci rendiamo conto della conseguenza, perderemo professionisti e competenze, un domani quelle foto non sapremo più farle „
Io sono con ogni probabilità uno di quei professionisti che si perderà.
Sono nato ottimista, sono già sopravvissuto a diversi cambiamenti, ma stavolta la vedo davvero dura ...
Cerco di farla breve, faccio il professionista da una ventina di anni. Fotografia di paesaggio, territorio, viaggio, architettura ... Ho sempre lavorato come fotografo stock e su commissione. Poi arriva internet ed il micro-stock (che è diverso dallo stock solo per i prezzi e le licenze). I lavori su commissione - a meno che tu non sia un nome stellare - crollano (tutti o quasi comprano stock online), e le licenze dai prezzi buoni (le RM, Rights Managed) vengono sostituite dalle più economiche RF (Royalty Free). Vengo convinto dai miei clienti abituali (studi grafici, studi web, editori ...) "ad abbracciare" il microstock perché è il futuro. All'inizio sembra buono, si vende molto di più anche se a prezzi minori, ma sempre buoni. Poi le agenzie stock iniziano ad imbarcare di tutto, mischiando professionisti ad amatori scarsi ed i prezzi crollano. Getty Images toglie pure le RM, ormai ritenute anacronistiche ... Sopravvivo ancora grazie ad un archivio messo su in 20 anni e cerco altenative nella vendita di stampe o simili, ma con l'avvento dell'AI ormai temo di essere destinato a capitolare ... ognuno si può fare l'immagine che vuole comodamente da casa e, credetemi, sono in pochissimi che cercano l'immagine perfetta, la maggioranza si accontenta.
Qui c'è la Toscana fatta con l'AI: fineartamerica.com/featured/tuscan-landscape-farm-and-green-rolling-hi
Qui la Lavanda: fineartamerica.com/featured/lone-tree-in-a-lavender-field-at-sunset-de
Il bosco con le "Bluebells": fineartamerica.com/featured/bluebells-woods-misty-morning-delphimages-
i cavalli della Camargue: fineartamerica.com/featured/camargue-horses-running-in-the-water-delph
O un mattino nebbioso in riva al laghetto: fineartamerica.com/featured/rowboat-on-a-lake-winter-landscape-delphim
O il Moulton Barn di Grand Teton: fineartamerica.com/featured/moulton-barn-grand-teton-national-park-del
Come posso fare a rientrare delle spese di attrezzatura e viaggi quando mi trovo a dover competere con questi autori, o, ancora peggio, con i miei attuali clienti che otterranno le stesse immagini con qualche riga di codice?
Come autore di microstock (sì, mi spiace dirlo ma per sopravvivere l'ho dovuto fare, l'alternativa era mettermi a fare i workshops, ma preferisco "vendere le foto" che "insegnare a fotografare") mi soprendo a vedere quante firme prestigiose (National Geographic, Lonely Planet, De Agostini, Corriere della Sera, Repubblica ...) ormai facciano razzìa delle mie immagini a prezzi ridicoli. Per non parlare di multinazionali ed istituzioni (la recente e criticata campagna del ministero del turismo con la Venere da ben 9 milioni di euro è stata fatta con foto e video stock ... non mie per fortuna!).
Questi players del mercato non si faranno troppi scrupoli ad usare l'AI per il prossimo futuro. Lo stanno già facendo con i testi. I copywriters ne sanno qualcosa. Ormai in ogni progetto il denaro che va a chi crea (fotografi, grafici, autori di testi ...) è solo una parte infinitesima. La gran parte di denaro si investe per comprare visibilità sui media.
Come possiamo difenderci?
L'unica arma (credo) a nostra disposizione è quella di crearci un'identità forte di autore. Legare le nostre immagini alla nostra persona attraverso narrazioni, storie da pubblicare su blogs, youtube, social ... per creare una connessione con l'eventuale cliente. Ma devo ammettere che questo ha veramente poco a che fare con la mia attività vera e propria di fotografo che scatta e post-produce. Che è quello che mi ha fatto andare avanti fino ad oggi. Ma si avvicina all'idea dell'AI. Quello che conta è l'idea e la storia di chi la produce. Ho colleghi che ormai dedicano l'80% del loro tempo al marketing personale e solo il 20% alla fotografia. Insomma, "raccontarla bene" conta più di "farla bene".
Un po' come la storia di artisti come Maurizio Cattelan o Jeff Koons che partoriscono le idee nella loro mente, ma poi le fanno fare agli artigiani. In fin dei conti, Marcel Duchamp è stato un precursore dell'AI. |
| inviato il 24 Aprile 2023 ore 18:06
“ ...contano le idee, esattamente come era prima nell'illustrazione. Semmai adesso hai altri strumenti per lavorare. La produttività aumenta ma per essere aderenti alla propria idea si perde comunque molto tempo. „
Aumenterà la produttività e chi fa quelle cose di mestiere ne trarrà inizialmente vantaggio, penserà: "che figata! Quanto tempo risparmiato, quanto guadagno in più!", esattamente quello che hanno pensato i fotografi con l'avvento del digitale, senza considerare che in realtà, con il loro contributo allo sviluppo di quella tecnologia, stavano solo tagliando il ramo su cui erano seduti. La stessa cosa avverrà per grafici, illustratori, ecc. Tranne che in casi di grosse produzioni/budget si potrà in molti casi fare a meno di loro; la "salumeria Scaccabarozzi e figli" di Roccacannuccia non avrà bisogno di pagare il grafico per crere il nuovo logo o un'immagine con i propri prodotti, come già non aveva più bisogno del fotografo per fotografarli. Tuttavia, è quì viene il bello (per modo di dire) l'ex fotografo e l'ex grafico del paese avranno ancora bisogno della salumeria Scaccabarozzi per mangiare pane e salame e dovranno trovarsi un nuovo lavoro per poter acquistare il suddetto salame. Ma chi è causa del suo mal pianga se stesso! |
| inviato il 24 Aprile 2023 ore 19:37
"...e dovranno trovarsi un nuovo lavoro per poter acquistare il suddetto salame"
Il mondo cambia e con esso cambia il mondo del lavoro.
Le AI, che certamente ammazzeranno dei posti di lavoro, con la stessa certezza creeranno nuovi posti di lavoro. |
| inviato il 24 Aprile 2023 ore 19:45
“ Le AI, che certamente ammazzeranno dei posti di lavoro, con la stessa certezza creeranno nuovi posti di lavoro. „
Certo, ma il numero dei posti di lavoro spesso non corrisponde ad una qualità maggiore di questi. La rivoluzione industriale fece chiudere tanti mestieri tramandati per secoli e portò la gente nelle catene di montaggio. |
| inviato il 24 Aprile 2023 ore 19:56
“ Le AI, che certamente ammazzeranno dei posti di lavoro, con la stessa certezza creeranno nuovi posti di lavoro. „
Sarei più propenso a credere che saranno molti di più quelli ammazzati di quelli creati. Per molte cose si potrà fare da se (come è stato nel campo della fotografia, grazie, o per colpa, del digutale) e non si avrà più bisogno del grafico/illustratore. Certo, ci saranno i nuovi grafici-illustratori che utilizzeranno le AI, ma suppongo saranno molto meno e deficati a ruchueste di un livello duoeriore; per le cose semplici chiunque sarà in grado di fare da se (o rivolgendosi al vugino-nipote-amico che lo sa fare) esattamente come avviene oggi con le foto. |
| inviato il 24 Aprile 2023 ore 20:28
ma certo che saranno molti più i posti soppressi che quelli creati dalla AI
ma quelli che rischiano di più di sono i grafici, in 10 minuti una AI fa quello che ci metteva una giornata, li sarà un'ecatombe |
| inviato il 24 Aprile 2023 ore 20:56
Anche per i vari software tipo Photoshop la vedo grigia (e non un grigio medio 18%) |
| inviato il 24 Aprile 2023 ore 23:47
Ringrazio tutti per i pareri, sinceramente speravo restassimo nell'ambito della analisi delle qualità e dei limiti di queste tecniche nei fotomontaggi;
Ho pubblicato nella sezione fotomontaggi e ho messo due immagi nella galleria a promemoria, non mi sembra di aver sbagliato sezione ma nel caso ditemelo grazie.
Sono fotomontaggi fine se stessi e sono un esempio pratico di come un fotografo può mutuare la propria esperienza altrove. Panorami fotografici, focus hacking, infrarossi, multi esposizioni, light painting ecc le ho provate quasi tutte e questa si aggiunge, è solo interesse accademico, concedetemi il termine.
E un'opportunità di analisi e confronto con tecniche digitali diverse da prima, se questo è interessante per chi legge ovviamente.
in qualsiasi altro ambito non confronteremmo delle immagini 1024px con delle foto fatte con una camera.
Chiedo la gentilezza di portare i vostri pareri sul piano tecnico e del gusto, se possibile grazie.
Un fotografo ha tutti gli strumenti per costruire nella mente una immagine, è divertente scrivere i dati di scatto e la scena che si vuole e questo è paragonabile alla stesura di uno storyboard o di una sceneggiatura. Come esperienza pratica non è male.
Quello che si ottiene oggi fa ancora sorridere per il solo fatto che non abbiamo un parametro di confronto con immagingi a 5000px impone di aspettare che i servizi ci diano immagini in alta, Adobe sarà la prima.
@Francesco O ho letto due volte quello che hai scritto, grazie per il contributo, non mi fai sentire solo,anch'io ho avuto il coccolone per il mio lavoro, letteralmente, sta capitando a tanta gente. Ho deciso quindi di prendermi il tempo di esaminare bene quello che succede adesso.
“ ma quelli che rischiano di più di sono i grafici, in 10 minuti una AI fa quello che ci metteva una giornata, li sarà un'ecatombe „
@Lomography grazie, mi dai lo spunto per parlare proprio della produttività (non di altri aspetti, solo del tempo che ora un illustratore può spendere diversamente) ma dobbiamo sempre pensare che lavoriamo a 1024 per cui i paragoni con i lavori grafici seri sono ancora prematuri.
I sintesi, per quello che ho visto fino ad adesso cambia il modo di lavorare ma un lavoro fatto bene, che sia fedele alla propria idea e che si ripeta in più di una immagine esattamente con lo stesso stile non è automatico, tutt'altro.
Segue un test come una mia foto vera e ritagliata su bianco come reference, un giorno di lavoro per tutto ( è un lavoro grezzo ma vale come test) , per fare una prova concreta su prodotti commerciali, prima avrei preso una mezza giornata per tavola facendo con painter e photoshop, quindi @Lomography i tempi sono di 1/10 come minimo ( a 1024px per cui non fa ancora testo per valutare ) ma ho risparmiato molto tempo per la scelta delle immagini da stock da usare per i fotomontaggi, quel processo ora lo fai scrivendo e fai prima.
Quando potremo lavorare con accesso a immagini da 5000'pixel i tempi si allungheranno abbastanza lavorando online e probabilmente i costi saranno molto alti, crediti su crediti come accade ora per le image bank in base alla risoluzione.
Per come la vedo io nel lavoro, le competenze serviranno come ora ma in un contesto molto diverso.
grazie a tutti
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| inviato il 25 Aprile 2023 ore 0:07
“ Segue un test come una mia foto vera e ritagliata su bianco come reference, un giorno di lavoro per tutto ( è un lavoro grezzo ma vale come test) , per fare una prova concreta su prodotti commerciali, prima avrei preso una giornata per tavola facendo con painter e photoshop, quindi @Lomography i tempi sono di 1/10 come minimo ( a 1024px per cui non fa ancora testo per valutare ) „
Ottimo lavoro ,molto bravo.
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| inviato il 25 Aprile 2023 ore 0:36
@Mc Reeny Sei molto gentile ti ringrazio ma secondo me dobbiamo riscrivere il vocabolario in queso tema. La fotografia merita emozioni, qua parliamo di fotomontaggi.
Semmai sono stato attento nel processo di costruzione e il gusto l'ho messo nelle scelte iniziali e nelle modifiche poi, questi sono lavori da operaio grafico come l'occhio ai trend dei social. |
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