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obiettivi microscopio per fotocamera: esistono?


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avatarsenior
inviato il 28 Marzo 2023 ore 11:20

fa paura? non piace?
oggi la tecnologia lo permette* con una certa facilità.
microfotografia toccata e fuga?
volendo...

*permetterebbe


Sicuramente la tecnologia lo permetterebbe, ma non è così facile, per esempio non credo che gli autofocus attuali abbiano una precisione del genere.

Si tratterebbe di sviluppare delle ottiche estremamente di nicchia (già il Canon mp-e, unico nel suo genere, non è che avesse chissà che mercato), con tecnologie nuove, per ottenere dei risultati neanche ottimali?
E chi è il pazzo che affronterebbe un investimento simile?

avatarsenior
inviato il 28 Marzo 2023 ore 16:32

Qualcuno può mostrare foto personali fatte a mano libera con forti ingrandimenti?

Quanto forti?
Io ne ho alcune fatte a 2x o 3x (non ricordo bene) con l'MP-e 65mm. Ad esempio:









Poi ne ho scattate alcune appoggiando la macchina fotografica sulla borsa, ma quelle non contano. MrGreen

avatarsenior
inviato il 28 Marzo 2023 ore 20:03

Qualcuno può mostrare foto personali fatte a mano libera con forti ingrandimenti?

Non ne ho molte su Juza anche perché più che foto artistiche sono foto che uso per vedere cosa trovo, comunque qualcuna ne ho messa:












qui 4 foto a circa 3,5:1



qui a circa 2,5:1 sfruttando anche il piccolo sensore della Q-S1 per avere una foto molto ingrandita



qui a circa 5,5:1






qui 2 foto a circa 7:1



Infine qui un tentativo estremo intorno a 10:1

Riguardo alla stabilità a mano libera La mia esperienza è diversa e vorrei vedere esempi se possibile, grazie.

Va detto che la stragrande maggioranza delle foto che faccio ad alti ingrandimenti le faccio da sdraiato con i gomiti ben piantati a terre e se possibile pure i polsi (più stabile) e le poche altre da seduto (abbastanza stabile) evitando di stare in piedi (anche in macro classica se possibile cerco di avere una delle prime 2 posizioni ma in caso mi capita anche di fare foto in piedi).

avatarsenior
inviato il 28 Marzo 2023 ore 20:22

Se vuoi fare i multiscatti o cambi il fuoco o retrocedi/avanzi ottica e sensore assieme altrimenti non funziona.

potrei esseri spiegato male. Quindi sarò meno sintetico.

Se tu applichi un motorino che retrocede l'ottica (nel disegno che ho postato) a passi di 0,05mm, in sincro con la raffica, avrai in 2 secondi 60 scatti ciascuno dei quali avrà un piano di fuoco diverso. Ad ogni scatto a mò d'effetto strobo segue il flash anulare ravvicinatissimo al soggetto da riprendere.
Questo significa che se è la testa di una pulce, avrai in uno scatto a fuoco un occhio, in un altro la sommità della testa e così via.
Inoltre, per rispondere a Michelangelo, il fatto che tu sia a mano libera o ben fermo non è così rilevante se ogni colpo di flash segna 1/40.000 di secondo, visto che è il flash a determinare il reale tempo di posa. Il resto del tempo rimanente è in proporzione di luce oggettivamente nero.

avatarsenior
inviato il 29 Marzo 2023 ore 6:11

Qui servirebbe un tecnico ottico, da quello che ho capito tu mi dici che si potrebbe ideare un sistema simile a un megadap, quello utilizzato per mettere a fuoco in af le ottiche manuali che in quel caso in pratica fa da variatore del tiraggio dove su uno scatto singolo non va a incidere sulla dimensione dell'ingrandimento,

uno stacking automatico attuale on camera lavora diversamente spostando il gruppo ottiche interno lasciando le lenti estreme al loro posto visto che son tutte If,

lo stacking su slitta manuale o motorizzata sposta tutta l'ottica ma nell'operazione il sensore si sposta nella stessa misura ad ogni scatto.

In pratica questa sarebbe la terza differente procedura e sarebbe da valutarne le differenze ottiche che poi arrivano sul soggetto dove in scatti singoli sono ininfluenti mentre sul multiscatto poi entrerebbe in campo anche la capacità del sw di impilamento, se si vuol ottenere qualche cosa di estremamente nitido, se invece ci si accontenta di un ingrandimento "morbido" allora va bene un po' tutto.

avatarsenior
inviato il 29 Marzo 2023 ore 7:54

se l'ottica ha possibilità di modificare il fuoco (in tal senso intendo il termine indietreggiare) senza respirare l'oggetto inquadrato resta sempre delle stesse dimensioni.
Esistono ottiche che focheggiando respirano molto, altre che non respirano affatto. Dipende dal progetto ottico.

avatarsenior
inviato il 29 Marzo 2023 ore 8:46

La possibilità di fare le dovute verifiche manuali c'è ed è il soffietto dove qualsiasi configurazione è possibile, basta sia munito di doppia slitta.


avatarsenior
inviato il 29 Marzo 2023 ore 10:08

Confermo anch'io, è veramente difficile ottenere a certi ingrandimenti una foto a mano libera che non sia solo documentariale.

avatarsenior
inviato il 29 Marzo 2023 ore 10:20

Confermo anch'io, è veramente difficile ottenere a certi ingrandimenti una foto a mano libera che non sia solo documentariale.


Aggiungiamoci pure che anche con tutti gli attrezzi idonei sw compreso per arrivare a buoni risultati non certo subito fatto, o almeno nel mio caso riamane sempre una impresa.Sorriso

avatarsenior
inviato il 29 Marzo 2023 ore 10:43

Lo Yasuhara Nanoha è di fatto un'ottica da microscopio "ri-carrozzata":
yasuharausa.com/products/nanoha-macro-lens
Ho la versione con baionetta m43. Analogo lo fa mitakon (ZHONGYI MITAKON 20 MM F/2.0 4.5X SUPER MACRO MFT).

I problemi, nonostante stiamo parlando di soli 4.5/5X sono due. Il primo è la ridottissima distanza dal soggetto. Quasi a contatto. Ma questo non dovrebbe sorprendere vista la derivazione "microscopica" del progetto.

Il secondo è la necessità di avere tanta luce e quando dico tanta, intendo concentrata nel punto di osservazione. Lo Yasuhara Nanoha ce l'ha integrata LED. Tutto sommato anche questa non appare come una sorpresa, per il tipo dei derivazione del progetto.

Ma qui si vogliono non i 5X ma i 50X per cui non ho soluzioni a portata di mano belle e pronte, nè ho mai provato nulla. Adattare si può sicuramente ma i problemi di cui sopra si moltiplicano!



fogliolina di geranio (lente: Yasuhara Nanoha)

avatarsenior
inviato il 29 Marzo 2023 ore 11:17

@Ilcentaurorosso, ecco, quell'ottica somiglierebbe molto a quello che intendo...


il soffietto è meraviglioso ma esula dal topic.

essendo ignorante nel campo della macro... ed oltre, mi domandavo se esistesse un obiettivo non macro ma oltre, ovvero un microscopio da collegarsi alla fotocamera come un qualsiasi obiettivo. (Si, il soggetto è quasi a contatto).

essendoci tutti i problemi da molti evidenziati, di mosso andando oltre un certo numero di ingrandimenti, per usarlo un po' "selvaggiamente" andando in giro, occorre risolvere alcuni problemi concependo un'ottica per quell'uso.


1. illuminazione: essendoci un ingresso di luce minimo per unità di superficie sensore, è necessario avere una potente illuminazione. Essendo l'intensità luminosa in funzione della distanza, ovvero diminuisce allontanandosi dalla sorgente luminosa all'inverso del quadrato della distanza, significa che se il flash emette sempre la stessa intensità luminosa passando da 8 a 4 cm di distanza la potenza aumenta di 4 volte e a 2cm di 16 volte, ecc...

2. mosso: il problema si elimina affidando il tempo di posa unicamente al tempo d'emissione del lampeggiatore. 1/20.000 di emissione è cosa piuttosto normale per molti flash ma tale tempo può essere ridotto ancora. Il resto dell'illuminazione (quella ambientale) sarà talmente minimale in rapporto all'illuminazione del vicinissimo flash da risultare irrilevante. Per tale motivo, anche se il tempo dell'otturatore fosse 1/30 di secondo agli effetti la posa effettiva corrisponderebbe unicamente all'emissione del flash.

3. PDC ridicola. A tali ingrandimenti ovviamente la pdc è il tallone d'achille. Un conto è puntare il nostro obiettivo-micro contro un francobollo ben piano, dove vedremo tutto a fuoco anche a 40x, altra cosa è fotografare un oggetto 3D. In questo caso avere una serie di piani di fuoco da unire (focus stacking) può essere la soluzione. In 2 secondi si possono ottenere 60 scatti. Questi 60 scatti si ottengono in 2 secondi durante i quali si varia il fuoco sull'oggetto.

4. barra distanziatrice. L'ottica-microscopio dovrebbe essere dotata di una barra distanziatrice, magari che termina ad anello, in modo da poter poggiare l'ottica sul piano da fotografare, che sia esso un muro, un ramo di un albero, una mattonella, un tagliere, una maglia di lana, la nostra pelle. Questo eviterebbe di essere in continua perdita dell'inquadratura a forti ingrandimenti. Non che sia la panacea. Però anche se si riuscisse a mantenere l'inquadratura con questo metodo, per 5 o 10 dei 60 scatti sarebbe comunque un punto a favore.

Con tali premesse ne esce un obiettivo che non è neanche particolarmente complicato, visto che le lenti saranno piccole e poco luminose. Tale obiettivo-microscopio deve contenere una batteria potente per alimentare il potente flash anulare incorporato (ricaricabile via USB?) (di spazio ce n'è parecchio), un motore per scansionare l'oggetto durante i focheggiamenti, un chip che metta in dialogo fotocamera e flash interno per mettere in sicro il focheggiamento con l'emissione flash e i fotogrammi della fotocamera.




avatarsenior
inviato il 29 Marzo 2023 ore 11:17

Scatto unico o stacking?

Gli aloni bianche sono solo effetto dello sfocato?

avatarsenior
inviato il 29 Marzo 2023 ore 11:26

@Ooo
prova a cercare degli adapter, es. varimag

@SaroGrey
stacking, effetto congiunto sfocato, riverbero luce led, mancato contributo stacking, erano prime prove e non facevo decine di scatti. Mi piacque l'effetto, come pure qua:



punta di matita

avatarsenior
inviato il 29 Marzo 2023 ore 11:32

Uno dei grandi segreti ( mai scoperto da me ) è l'uso delle luci: quantità - direzione - eliminazione totale dei riflessi sono un traguardo molto arduo, almeno per me.

avatarsenior
inviato il 29 Marzo 2023 ore 11:52

A chi lo dici. Quando eccedi in quantità, aumentano pure le rogne. La potenza è nulla senza controllo. Questa è mia non me la copiate.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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