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Recensione Sony A7r V


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Recensione Sony A7r V, testo e foto by Juza. Pubblicato il 20 Marzo 2023; 88 risposte, 14534 visite.


Con la serie A7r, Sony ha lanciato la sua linea di "big megapixel": anno dopo anno, ogni nuova generazione ha portato miglioramenti fino ad arrivare all'attuale A7r V, una delle fullframe con la risoluzione più alta sul mercato. Ho provato questa fotocamera nel corso di un viaggio in Vietnam: vi racconto la mia esperienza!





Costruzione e funzionalità

Ogni generazione di mirrorless fullframe Sony è cresciuta un po' sia come dimensioni che peso, e se confrontiamo la A7r V con la primissima A7r la differenza è notevole: 723 grammi contro i 465g della prima A7r, e 82mm di spessore contro 48mm. Tuttavia, questa crescita ha le sue buone ragioni: le dimensioni della batteria sono doppie rispetto a quelle delle prime Sony, e l'autonomia è enormemente migliore. Nel corso del viaggio, la batteria è sempre stata sufficiente per l'intera giornata di foto, e anzi in genere ho dovuto ricaricare solo ogni 3-4 giorni, sfruttando la comoda ricarica via USB-C. La qualità costruttiva è ai massimi livelli - solida, rocciosa e tropicalizzata come ci si può aspettare da una fotocamera professionale (con solo qualche dubbio riguardo lo schermo).

Sul lato sinistro si trovano le varie porte, tra cui una USB-C (generazione 3.2 2x2) che permette sia di caricare la batteria che trasferire i files; è possibile scattare anche mentre la fotocamera è in ricarica. Sul lato destro troviamo invece il doppio slot per schede di memoria; entrambi gli slot sono compatibili sia con schede SD che con CFexpress Type A (queste ultime non mi fanno impazzire, hanno caratteristiche meno competitive rispetto alle Type B, tuttavia hanno il vantaggio di mantenere la compatibilità con le SD).



Sony A7r V, Sony FE 24-105mm f/4 G OSS a 29mm, 1/80 f/9.0, ISO 100, treppiede.

Il mirino è grande, luminoso e nitidissimo; la risoluzione (2048 x 1536 px) ha ormai superato quello che l'occhio umano può distinguere, col risultato che il mirino è - in termini di dettaglio - del tutto pari a un mirino ottico.

Lo schermo ha un bizzarro sistema di snodo che unisce lo schermo totalmente articolato con il precedente sistema semi-snodato utilizzato da Sony: una soluzione che metterà daccordo tutti, dato che ora ciascuno può scegliere in quale modo utilizzare lo schermo (anche se mi rimangono un po' di perplessità sulla robustezza di un sistema così complesso).

La A7r V ha il nuovo sistema di menu che Sony ha introdotto da un paio d'anni: i menu sono veramente completissimi, con tutte le opzioni di personalizzazione possibili e immaginabili; li trovo però molto meno intuitivi e chiari rispetto al sistema di menu precedenti, anche per via dell'eccessivo uso di abbreviazioni che rende difficile capire il significato di tante opzioni, a meno di non ricorrere continuamente al manuale o alla funzione "?". E' vero che si tratta di un sistema di menu orientato all'uso professionale, dove la priorità è la completezza e la possibilità di regolare anche il più piccolo parametro della fotocamera; penso però che Sony possa fare un migliore uso dello spazio su schermo.



"Ing. mes. fc in MF, Tem. ing. ms. fco": certi menu sono la fiera delle abbreviazioni, e mi ricordano un po' i fantasiosi titoli di Fantozzi "Direttor Dott. Ing. Gran. Lad..." .

Il problema principale deriva dall'aver sviluppato un sistema di menu che si apre "lateralmente", a differenza del precedente che aveva nella parte superiore l'indice delle tabelle; così facendo lo spazio su schermo non è sfruttato bene e questo porta a un utilizzo eccessivo di abbreviazioni poco comprensibili. Mi auguro che Sony ripensi un po' la struttura dei menu o che perlomeno cerchi sfruttare meglio lo spazio su schermo, o che in futuro scelga di usare uno schermo più grande (diminuendo i bordi, si potrebbe guadagnare circa un 20% di superficie) per fare meno ricorso alle abbreviazioni.

Come tutte le Sony FF recenti, la A7r V offre stabilizzazione sul sensore (che in questo viaggio ho trovato più utile del solito, dato che ho scattato quasi sempre a mano libera). Lo stabilizzatore promette ben 8 stop, un significativo passo avanti rispetto di 5.5 stop del modello precedente: anche se è difficile fare una misurazione "scientifica", l'ho trovato molto efficace, riuscendo addirittura a ottenere foto nitide con un tempo di scatto di 1", a mano libera.



Sony A7r V, Sigma 35mm f/1.4 DG DN Art, 1/320 f/1.4, ISO 400, mano libera.

E' possibile scegliere tra otturatore meccanico ed elettronico: solitamente scatto sempre il luce naturale e uso esclusivamente l'otturatore elettronico; in questo viaggio invece mi è capitato spesso di fotografare anche con luce artificiale, per cui ho scattato con otturatore meccanico, dopo che un primo tentativo in elettronico era risultato in un forte banding. La A7r V ha un rolling shutter abbastanza marcato, e a differenza della A9 II o A1, che hanno sensori stacked con tempi di lettura rapidissimi, può mostrare artefatti se utilizzata sempre con otturatore elettronico (in luce artificiale, con tempi da 1/50 o più rapidi si rischia il banding).



Sony A7r V, Sony FE 24-105mm f/4 G OSS a 105mm, 1/400 f/4.0, ISO 100, mano libera.



Qualità d'immagine

La qualità d'immagine è sostanzialmente identica alla precedente A7r IV: come quest'ultima, ha la risoluzione più alta che si possa avere tra le attuali fotocamere fullframe, pareggiata solo da altre fotocamere che utilizzano lo stesso sensore Sony (Sigma FP L, Leica M11). Anche la gamma dinamica è eccellente, come ci si può aspettare da Sony, che da sempre è stata all'avanguardia sotto questo aspetto.

Il rumore è il tallone d'achille di tutte le big megapixel e anche la A7r V non scappa dalle leggi della fisica: pixel più piccoli hanno minore capacità di raccogliere la luce, e inevitabilmente osservando le immagini a 60 megapixel il rumore è più marcato rispetto a fotocamere da 24 megapixel, per non parlare della Sony A7s che con i suoi soli 12MP rimane la regina degli alti ISO. Osservando le foto al 100% il rumore è pressapoco pari a quello delle fotocamere APS-C; tuttavia, in caso di necessità si possono ridimensionare le foto a risoluzione più bassa. Se, ad esempio, ridimensioniamo una foto della A7r V a 24MP e la confrontiamo con i 24 MP della Sony A7C, il rumore diventa simile, e la foto della A7r V conserva un leggero vantaggio in termini di dettaglio.



Qui sopra possiamo vedere due ritagli a 12800 ISO, senza nessuna riduzione rumore. La A7r V ha circa 1 stop di svantaggio rispetto alla Sony A7C da 24MP.



Se ridimensioniamo il file della A7r V a 24 MP, la resa è molto simile alla A7C; quest'ultima mantiene un leggero vantaggio in termini di rumore, mentre la A7r V ha un piccolo vantaggio come dettaglio.

Sono presenti varie opzioni di compressione RAW: si può scegliere un RAW senza nessuna compressione (peso attorno ai 120-130MB), RAW compresso senza perdita (peso attorno ai 60-70MB), RAW compresso con perdita (peso attorno ai 55-65MB), o infine RAW a risoluzione ridotta, che ridimensiona l'immagine a 26 o 15MP, con un peso attorno ai 30MB.

Penso che l'opzione migliore sia il RAW compresso senza perdita; ha un peso molto più ragionevole rispetto al file non compresso, e non fa sacrifici in termini di qualità. Le risoluzioni ridotte a 15 o 26 MP a mio parere non hanno senso: si ottiene lo stesso risultato che si ha ridimensionando le foto con Photoshop, e se non vi servono i 60MP non c'è ragione per acquistare la A7r V, dato che Sony offre anche fotocamere da 33MP (A7 IV) o 24MP (A9 II e precedenti A7).



Sony A7r V, Sigma 35mm f/1.4 DG DN Art, 1/640 f/1.4, ISO 100, mano libera.

E' importante fare attenzione al tempo di scatto, perchè con 60 megapixel è facile avere micromosso: anche se lo stabilizzatore della A7r V è eccezionalmente efficace, ricordatevi che la stabilizzazione compensa solo i vostri movimenti, e non quelli del soggetto. A meno che il soggetto non sia perfettamente fermo, vi consiglio di usare tempi relativamente veloci (almeno 1/200 per persone in movimento).

Nell'utilizzo sul campo, la grande risoluzione della A7r V mi è stata di enorme aiuto per avere una maggiore libertà compositiva: ho scattato quasi tutte le foto col 35mm f/1.4 per avere la massima separazione tra soggetto e sfondo, ma ovviamente un fisso non ha la versatilità di uno zoom. 60 megapixel in parte compensano: è possibile ritagliare notevolmente, ad esempio arrivando a crop di 15 megapixel, mantentendo un'ottima qualità; se ritagliamo da 60 a 15MP, abbiamo essenzialmente una moltiplicazione 2X della focale, il che ha permesso di trasformare il 35mm fisso in una sorta di "zoom 35-70 f/1.4". Con una fotocamera da 24 megapixel non avrei avuto altrettanta libertà di crop; da questo punto di vista quindi la risoluzione della A7r V si è dimostata molto più utile di quanto potessi pensare nel settore del reportage.



Sony A7r V, Sigma 35mm f/1.4 DG DN Art, 1/500 f/1.4, ISO 400, mano libera.

Un'altra importante considerazione derivata dall'uso sul campo è che per il reportage ho scattato spesso sottoesponendo di 1 stop, per avere un tempo equivalente a un ISO più alto: ad esempio, invece di scattare a 1/200 f/1.4 @ 200 ISO (con esposizione corretta), ho scattato a 1/200 f/1.4 @ 100 ISO (con sottoesposizione di 1 stop), per poi andare a schiarire l'immagine in fase di conversione RAW. Il risultato, in termini di rumore, è pressapoco equivalente a scattare subito a un dato ISO con esposizione corretta; il vantaggio è che si riduce il rischio di bruciare le alte luci. Dato che le situazioni che ho incontrato erano molto imprevedibili, ho scelto di usare questa tecnica, che è sostanzialmente l'opposto di quello che faccio solitamente nei paesaggi (dove invece cerco di sovraesporre il più possibile per migliorare la qualità d'immagine). Nell'osservare le immagini che ho pubblicato con la A7r V, tenete quindi presente che la rumorosità sarà maggiore di quella che solitamente ci si può aspettare per gli ISO dichiarati, perchè in realtà si tratta di foto "schiarite" e la sensibilità ISO reale equivale a uno stop in più; le foto a 100 ISO "schiariti" sono quindi da considerare come se fossero a 200 ISO.




Autofocus

L'AF è uno dei punti di forza di questa fotocamera. Grazie a processori sempre più potenti e alla possibilità di riconoscere l'immagine ripresa dal sensore, la A7r V è in grado di riconoscere (e agganciare tenacemente) una vasta gamma di soggetti: ovviamente persone e occhi, ma anche animali, uccelli, insetti, auto, treni e aerei.

Nel corso del viaggio in Vietnam, ho utilizzato l'autofocus molto più di quanto faccio abitualmente, dato che mi sono dedicato principalmente al reportage, con persone e soggetti in movimento. Ne sono rimasto davvero impressionato: nonostante scattassi sempre a tutta apertura (f/1.4), con una profondità di campo minima, l'AF è sempre stato eccezionalmente efficiente e preciso. A volte mi è capitato di imbattermi in una scena e scattare al volo accendendo la fotocamera, puntandola e scattando immediatamente, senza regolare nessun parametro nè controllare i punti AF: con grande sorpresa, anche buona parte delle foto scattate così è risultata a fuoco. Infine, anche in luce molto scarsa l'AF è sempre riuscito ad agganciare il soggetto, anche questo un risultato degno di lode.



Sony A7r V, Sigma 35mm f/1.4 DG DN Art, 1/1000 f/1.4, ISO 100, mano libera.

La raffica di 10 FPS può sembrare poco per gli standard attuali, ma è più che sufficiente per la maggior parte delle situazioni, e tra le big megapixel di questa fascia è superata solo dalla Canon EOS R5 con i suoi 20 FPS; la Sony ha però una maggiore risoluzione e un buffer enorme, oltre 500 RAW contro i 180 della Canon. Per chi avesse bisogno di avere sia risoluzione altissima che raffica estrema, Sony ha l'ammiraglia Sony A1 che combina un sensore da 50 MP con raffica 30 FPS.



Sony A7r V, Sigma 35mm f/1.4 DG DN Art, 1/1250 f/1.4, ISO 3200, mano libera.



Funzionalità computazionali

La A7r V è la prima Sony ad avere focus stacking, perlomeno parziale: la fotocamera può scattare automaticamente una sequenza di foto variando il punto di messa a fuoco, ma poi l'unione - il focus stacking vero e proprio - va fatta al computer, a differenza di Canon e OM System che hanno stacking in-camera. Va detto, però, che queste ultime sono in grado di realizzare lo stacking solo in JPEG, cosa poco utile per utilizzi professionali; al contrario realizzando lo stacking al computer si può lavorare in TIFF, con una qualità d'immagine significativamente migliore.

Inoltre, il bracketing è molto semplice e intuitivo: basta selezionare l'opzione focus bracketing dallo stesso menu da cui si selezionano le modalità di scatto (scatto singolo, raffica, autoscatto, ecc), impostare il numero di foto e la separazione tra ciascuna foto, mettere a fuoco sul punto più vicino che si vuole a fuoco e quindi dopo aver scattato verrà realizzata la sequenza in focus bracketing. Una volta scaricate le foto al computer, però, Sony non offre nessuna funzionalità di stacking nel suo software Sony Imaging Edge: è necessario utilizzare software di terze parti per unire le foto. Photoshop include una (vecchissima) funzionalità di focus stacking, ma è abbastanza macchinosa e dà pessimi risultati; se volete fare uno stacking fatto bene dovrete comprare un software dedicato (il migliore è Helicon Focus).



Questo dettaglio di un'immagine ottenuta tramite focus stacking mostra la differenza tra l'ottimo Helicon Focus e l'abominevole funzione di stacking di Photoshop.

E' presente il pixel shift (in grado di dare un'incredibile risoluzione di 241 megapixel), ma anche in questo caso l'operazione va conclusa al computer, limitandone fortemente l'utilità. Tuttavia, la risoluzione del sensore della A7r V è talmente alta da essere pressochè pari alla risoluzione che si ottiene in pixel shift con fotocamere da 20 o 24 megapixel! Avere una risoluzione nativa di 60 MP permette sostanzialmente di avere i risultati che si otterrebbero col pixel shift con fotocamere a risoluzione più bassa, ma senza nessuna delle limitazioni di questa tecnica.

Quello di cui ho sentito davvero la mancanza è la fusione in-camera di più scatti per simulare un filtro ND o per avere un file estremamente lavorabile: si tratta di una funzionalità estremamente semplice da realizzare, che però Sony, Canon e Nikon si ostinano a non voler fornire, mentre è diffusissima sugli altri marchi (con ottimi risultati, e anche su fotocamere datate o entry level).



Sony A7r V, Sony FE 24-105mm f/4 G OSS a 24mm, 3.2 sec f/9.0, ISO 100, treppiede.



Conclusione

Rispetto alla precedente A7r IV, le differenze consistono principalmente nell'AF più evoluto, lo schermo totalmente snodato, stabilizzatore più efficace e mirino più nitido, oltre al nuovo sistema di menu (quest'ultimo però non mi fa impazzire). Valgono l'upgrade? Non c'è una risposta universale, dipende molto da come si utilizza la fotocamera. Per chi si dedica a paesaggi, macro o altri generi statici, AF, stabilizzatore e mirino hanno importanza limitata; viceversa, per chi scatta a mano libera e con soggetti in movimento le novità introdotte nella A7r V possono essere un buon incentivo per un upgrade.




Stesso discorso rispetto alle concorrenti, Canon EOS R5 e Nikon Z7 II: non c'è una migliore in assoluto, e la scelta sarà dettata da preferenze personali. Quello che è certo è che sono tutte e tre ottime; al momento la Sony costa circa 1000 euro in più delle rivali (o della precedente A7r IV), ma parliamo di un modello appena arrivato sul mercato, e inevitabilmente col tempo il prezzo scenderà. Inoltre, Sony ha il vantaggio di un parco ottiche immenso: oltre alle ottiche Sony, tutti i Tamron e Sigma moderni sono disponibili anche con attacco Sony FE, e anche tantissimi altri marchi di terze parti propongono ottiche per Sony; in confronto, la gamma di obiettivi per Canon RF e Nikon Z è molto più limitata.

Nel corso del mio viaggio, la A7r V è andata anche oltre le aspettative: ho apprezzato moltissimo la possibilità di crop data dai 60MP e l'AF fulmineo e preciso; inoltre, si è dimostrata un vero strumento da lavoro, robusto, scattante, resistente agli strapazzi (sballottamenti, pioggia, schizzi). Un'ottima compagna di viaggio per un'avventura vissuta intensamente.

Potete vedere tutte le foto scattate con la A7r V nella galleria Vietnam 2023 by Juza



Sony A7r V, Sigma 35mm f/1.4 DG DN Art, 1/8000 f/1.4, ISO 100, mano libera.






Risposte e commenti


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avatarjunior
inviato il 20 Marzo 2023 ore 8:24

Grazie mille Juza per la fantastica recensione!

Ora aspetto solo la recensione del Sigma 35mm 1.4 DG DN Art! MrGreen

avataradmin
inviato il 20 Marzo 2023 ore 8:34

Ora aspetto solo la recensione del Sigma 35mm 1.4 DG DN Art!


Sarà online a giorni, entro una settimana al massimo :-)

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2023 ore 8:51

Grazie Juza e complimenti per le foto di questo viaggio;-)

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2023 ore 8:52

Ottimi reportage e recensione, ho anche io la a7r5 da poco e le mie conclusioni convergono con le tue. Anche in fotografia naturalistica, pur non avendo una gran raffica, anche con lunghi tele, la resa è eccellente e la ritengo al top insieme ad r5 e a1

avatarjunior
inviato il 20 Marzo 2023 ore 9:06

Grazie! Ottima, esaustiva recensione....

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2023 ore 9:06

Da momentaneo *non possessore* rimango in curiosa lettura per vedere se il salto da rIV a rV sia necessario.

avatarsupporter
inviato il 20 Marzo 2023 ore 9:16

Ottima recensione come sempre Juza, concordo su questo tuo approfondimento nel merito dell'utilizzo dell'otturatore elettronico che era già emersa nelle analisi con altri utenti amici che la utilizzano.

E' possibile scegliere tra otturatore meccanico ed elettronico: solitamente scatto sempre il luce naturale e uso esclusivamente l'otturatore elettronico; in questo viaggio invece mi è capitato spesso di fotografare anche con luce artificiale, per cui ho scattato con otturatore meccanico, dopo che un primo tentativo in elettronico era risultato in un forte banding. La A7r V ha un rolling shutter abbastanza marcato, e a differenza della A9 II o A1, che hanno sensori stacked con tempi di lettura rapidissimi, può mostrare artefatti se utilizzata sempre con otturatore elettronico (in luce artificiale, con tempi da 1/50 o più rapidi si rischia il banding).


Una curiosità, vedo che non utilizzi mai nelle tue macchine la tracolla, mi sbaglio io?

Come le tieni / porti in giro?

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2023 ore 9:37

Grazie!

avataradmin
inviato il 20 Marzo 2023 ore 9:42

Una curiosità, vedo che non utilizzi mai nelle tue macchine la tracolla, mi sbaglio io?

Come le tieni / porti in giro?


In genere scatto sempre con la fotocamera su treppiede quindi la tracolla sarebbe solo un'impiccio, anche in questo viaggio l'avevo lasciata a casa, ma dopo poco ne ho rimpianto la mancanda visto che per il reportage ero sempre a mano libera... per fortuna uno dei miei compagni di viaggio ne aveva una che non utilizzava e me l'ha prestata :-)

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2023 ore 9:43

Solo una domanda: fino alla RIV il mirino presentava a mio avviso un fastidiosissimo effetto "granuloso" nel momento in cui si andava a premere a metà corsa il pulsante di scatto, inoltre quando si andava a settare 120Hz di frequenza la risoluzione veniva dimezzata.
Succede anche con il mirino della R5?

avatarsupporter
inviato il 20 Marzo 2023 ore 10:17

grazie mille per le info avevo dei dubbi e me li sono tolti .. sempre veritiere e inappuntabili le tue recensioni !!Sorriso

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2023 ore 10:41

Grazie per la recensione, mi hai proprio tolto alcuni dubbi! Ho abbandonato la R5 per la facile propensione al micromosso e non prenderei questa fotocamera solo per lo stesso motivo. Chissà se Sony deciderà mai di implementare il software della A7IV con le esperienze di questa fotocamera, sarebbe perfetto...

avatarsupporter
inviato il 20 Marzo 2023 ore 10:42

Grande Juza!

gran bel viaggio e gran bel reportage...

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2023 ore 11:20

belli recensione e scatti , grazie

avatarjunior
inviato il 20 Marzo 2023 ore 12:16

Sarà online a giorni, entro una settimana al massimo :-)


Grazie Juza... ma si il tempo che ti serve!
Ps. curioso di capire la REALE differenza con il Sony 35mm 1.4 GM, che si è migliore sicuramente, ma non cosi tanto da "giustificare" quasi il doppio del prezzo (per me)!





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